). = deriv. dal fr. ant. mouchet (mod. émouchet
. anche moscardo. voce registr. dal d. e. i.
che sarà presa per difesa, overo dal cavaliere che vi sarà fabricato, che
il n. 1, cfr. anche fr. mousqueton (dimin. di mousquet
voce dotta, comp. da mosca e dal suff. -cida, dal tema del
da mosca e dal suff. -cida, dal tema del lat. caedere 'uccidere
voce dotta, comp. da mosca e dal tema del lat. caedere, sul
il rumore simile a un ronzio, prodotto dal lancio. moschile, sm. letter
voce dotta, comp. da mosca e dal tema del lat. votare 'divorare
quegli interiori di pesce seccati e rattorti dal sole. idem, 19-250: i carbonai
era moscio -sembrava che lui fosse uscito dal carcere. -con valore awerb.
. 2. = deriv. dal lat. mustèus * simile al mosto '
proporzione del corpo, e s'alzano dal loro capo due lunghe antenne oscure.
ove si pone. = deriv. dal lat. tardo mustio -onis, da mustum
qualità inferiore. = deriv. dal lat. scient. moschus [moschiferus \
. scient. moschus [moschiferus \, dal gr. 'rampollo, virgulto;
olma. = e) eriv. dal nome della città russa di mosca.
= voce dotta, deriv. dal gr. (xooxéxatov 'olio profumato
diversa e formidabil guerra. = dal lat. musculus, dimin. di mùs
vuole radere. = deriv. dal lat. muscus 'muschio '.
], 214: assillano i buoi punti dal moscone e da i tafani. galileo
confezionare soprabiti. 1 = dal nome del fiume russo moscova. moscovata
sciroppo incristallizzabile. = deriv. dal fr. moscouade. moscoviano,
incristallizzabile. = deriv. dal fr. moscouade. moscoviano, sm
alberto campense, ii-127: di là dal fiume rha verso levante è il ducato
che ricorda quella della lumaca quando cava dal guscio le sue corna. borgese,
singolare, del curioso ed esca comecchessia dal consueto. per esempio diciamo: 'il
via via una veloce mossa per dilungarsi dal fiume. linati, 18-92: era
mossa di questa brigata o tribù che dal centro degli orridi nostri appennini si aprì
fece sirena, attrasse l'oro preso dal panico, e si fece dell'oro
ciascuno dei due giocatori, a cominciare dal bianco, e che ha lo scopo
invece, preferita in tutto e per tutto dal rossini, tanto nel modo maggiore quanto
-liberare, sciogliere (in partic. tanima dal corpo). dante, inf
, per esser zoppa, non esce dal carcere di quel suo tribunale, donde la
onore e credito acquistò la fede [dal martirio di paolo], anco eziandio
facoltà intellettuale, ecc.). fr. serafini, 304: egli fin da'
le mosse 'dicesi dei corridori che dal luogo assegnato si muovono per correre il
zena, 2-182: torniamo al volume dal quale abbiamo preso le mosse e che per
vale a dire di qua e di là dal luogo dove la corsa debbe cominciare,
: una danzatrice, una creatura giovane dal viso pallido ma abbondantemente dipinto sui pomelli
del naso. = adattamento del fr. monsieur; cfr. monsù.
me per tutto l'arco / che fa dal mezzo al fine il primo clima.
, e non son ancor mosso / dal bel giogo più volte indarno scosso.
co molta luce corse una stella mossa dal cielo per l'ombra della notte, traendo
, dove senza alcuno artificio e mosso dal suo maggior declivo s'incamminava.
2-115: calza scura mossa davanti ai vetri dal vento della sera. -spostato
-spostato da perturbazioni atmosferiche, rimescolato dal vento; non stagnante (l'aria)
fiume pareva un velo di nuvola insinuato dal vento a chiudere un varco prima netto
mossi più certamente per torsi la vergogna dal volto della sua libidine che dall'asprezza
... i figli, mossi dal paterno essempio, / correr dietro al piacer