mundus 'puro, mondo 'e dal tema dei comp. di facére '
di la dona è quando è mondificata dal mestruo suo, che, trovendose cussi la
, conchiglie, ecc.) gettato dal mare sulla spiaggia o trasportato dalla corrente
in foco / sta la dottrina che dal ver si parte, / tal ch'ogni
d'attorno ogni mondiglia, come all'oro dal batterlo, e si fa più splendido
ce ne vagliamo. = dal lat. mediev. mundilia; cfr.
tutto il battaglione delle mondine, reduce dal pomeriggio in risaia. = deriv
cuochi non si ammetteriano, se non fossero dal publico approvati non men per netti che
olio mondissimi. cammelli, 343: è dal nemico proprio el vaso mondo / e
fragrante e monda come se uscisse allora dal bagno. palazzeschi, i-434: non
dalle vecce, dalla vena, dal loglio e simili, le quali generano
-in partic.: redento o esente dal peccato originale (con riferimento alla madonna
pino che sorge senza brama, / dal suolo chiuso, al cielo ampio e profondo
o si velano ipocritamente: mondi sia dal turpiloquio degli animali volgari sia dall'estetismo
composto di parole deri \ « ite dal latino e quasi interamente monde del teutone
diviso in tre parti, nella prima dal sole, dall'acqua e da'venti,
lo mondo s'inchiude e di fuori dal quale nulla è. idem, inf.
mondo l'un dall'acqua, l'altro dal fuoco, l'uno dall'ordine,
l'uno dall'ordine, l'altro dal caos. g. gozzi, 3-4-366:
et in gelate nevi / tutta lontana dal camin del sole. leonardo, 2-80:
la stellata notte, / tra i penduli dal ciel lucidi mondi, / fa spaziar
6-67: terre che parte il mar dal nostro mondo. marino, v-i:
20-9: appena ha un anno era ritornato dal mondo nuovo. botta, 4-13:
femmine. ma coloro, eh'erano dilungati dal mondo, ai quali egli non potea
alte selve irsuti manda / la divisa dal mondo ultima irlanda. alvaro, 17-372
— in partic.: l'emisfero illuminato dal sole o oscurato dalla notte.
già maturo. segneri, iii-2-25: dal non conoscere dio nasce tutto il male
nidi, / allora da le piante, dal popolo ferino, / da ogni creatura
che rappresenta tutto il loro mondo e dal quale non escono col minimo desiderio.
di romani, di franchi, riuniti dal cristianesimo intorno a un fine comune.
la realtà presente e terrena, corrotta dal peccato, che si contrappone all'eterna
frutti tuoi, / come in tutto dal fior nascon diversi. tasso, 14-550:
e contra buona usanza, / non fu dal vel del cor già mai disciolta.
suo fratello il regno, e ritirossi dal mondo. manzoni, pr. sp.
eran destinate a vivere in quel mondo dal quale essa era esclusa per sempre.
: nel mondo / sua ventura ha ciascun dal dì che nasce. boccaccio, dee
come falliti e rotti più che ludovico dal pallaggio. tasso, 3-68: se
tant'è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che si
della forma per lo più suole avvenire dal non essere imbossolata bene, la qual
nonna... vi è accusata dal marito di aver peccato con mezzo mondo
; il sistema intero degli spiriti, dal creatore sino alla più debole delle creature
, egli è immune dallo spazio e dal tempo e costituisce quello che io chiamo
. salvini, 39-v-127: accresciuta ancora dal suo glo rioso fondatore di
augelli e tant'altro diletto; / che dal mondo m'avean tutto diviso. di
cadde e stette per buono spazio alienato dal mondo e smorto. 21.
fondato a roma nel 1922 e soppresso dal fascismo nel 1925. gobetti,
di sinistra, laiche e radicaleggianti; dal 1969 ne fu ripresa la pubblicazione, sotto
l'oglio né per toglierti il funghetto dal lucignolo, ti risolvi di ardere e
il pover'uomo, mentre si alza dal letto, sogna la pace; anche