è considerato come dominato dall'evoluzione e dal progresso che caratterizzano il tempo presente)
e ritrovata in quegli anni che corsero dal 1280 al 1311. cecchini, 1-82
le novissime dell'italia centrale, ordinate dal canosa e dal duca. pasolini, 9-103
italia centrale, ordinate dal canosa e dal duca. pasolini, 9-103: pezzani appartiene
di qualcuno: posteriore a lui. fr. sassetti, 24: pare che da'
cantarono la voluttà e la vita, dal greco mimnermo al nostro modernissimo gabriele d'
... vanno... dal papa per procurare la dissoluzion del matrimonio de
del vostro cuore, quanto siete differente dal nostro sesso, alla moderna avvezzato.
deriv. da modernolatria; voce registr. dal d. e. i.
mia modestia, se non venisse trattenuta dal conoscimento che tengo del mio poco merito
esser impudica? brusoni, 615: dal mezo in giù era a guisa di
troppo larga fu però quella licenza datali dal re [a bertoldino], senza
supplica gli si consenta di non allontanarsi dal collegio per le vacanze « allo scopo
e tutte le nostre faccende di là dal poco e di qua dal troppo. ariosto
di là dal poco e di qua dal troppo. ariosto, 42-98: spesso
ariosto, 42-98: spesso la voce dal disio cacciata / viene a rinaldo sin
tenute modestie di civil popolo ed ammirate dal mondo. 4. umiltà affettata
, se talora, violentata dalla passione o dal timore, trapassa i termini del debito
distingue per virtù e qualità morali coperte dal velo della discrezione; che ama compiere
o in discorsi e in scritti caratterizzati dal senso della misura, da obiettività,
uccellino -un passero o un verdone -levarsi dal suolo e portarsi sul nudo rametto di
di fra paolo, che limitavasi a recarsi dal convento al palazzo dei dogi e nel
disposto a vendermela: 230 specie a un fr. 25 per esemplare. mi pare
nel complesso angolose e disarmoniche. = dal toponimo modica (lat. motyca, gr
'moderato, limitato'); cfr. fr. modicità (sec. xvi).
/ il canto, cum la citara dal padre, /... solamente cum
modichi materassi che non salvavano le ossa dal duro e dagli spigoli di bordo.
. verb. da modificare; cfr. fr. modifiable (nel 1611).
: avverbi modificanti (l'azione denotata dal verbo). modificare, tr
, 6-7 (120): madonna filippa dal marito con un suo amante trovata,
da módus 'modo, regola 'e dal tema di facère 'fare'); cfr
di facère 'fare'); cfr. fr. modifier (sec. xiv7).
contraddittorio o anche turpe, modificato poi dal secondo verso. -ritrattato.
spirito di natura essenzialmente diversa e distinta dal corpo e dalla modifìcazion della materia.
morbose, le varie modificazioni di esse indotte dal temperamento, dalla età, dalla pertinacia
, iii-414: fui la sera stessa dal ministro; convenimmo insieme, ed avendogli
il colore è qualità del corpo, perché dal corpo a cui aderisce riceve la sua
nome d'azione da modificare; cfr. fr. modification (nel 1385),
gocciolatoio; derivante, come funzione, dal mutulo della trabeazione dorica, apparve verso
putti con tal artifizio coloriti che, dal loro rilievo ingannati, correremmo quasi a
3. colonna, pilastro. fr. martini, i-332: nelli canti uscivano
in uso questi piccoli tempi. = dal lat. * mutilio -ónis, dimin.
= voce dotta, comp. dal lat. scient. modiola, genere
le così dette modistine. = dal fr. modiste (nel 1808),
così dette modistine. = dal fr. modiste (nel 1808), da
dotta, lat. mediev. modista, dal lat. class. módus '
signor mio, ché non togli / ornai dal volto mio questa vergogna? boccaccio,
condizioni o situazioni o, anche, dal punto di vista sotto cui sono considerati
al nostro cittadino. giuglaris, 79: dal modo con cui a vespri e alla
. ugolini, 213: il cesari sin dal 1808 condannò la seguente frase;