. condizione di abbrutimento morale, di corruzione, di abiezione, di squallore,
-segnato da decadenza morale, da corruzione (un periodo di tempo).
stato di estrema miseria morale, di corruzione, di malcostume. giusti, 2-207
. g. ferrari, i-371: la corruzione dei sistemi non è se non il
fetida! -che denota o esprime corruzione o ambiguità morale; torbido, morboso
pelle. 6. figur. corruzione morale, decadimento spirituale; ciò che
cioè la discordia e divisione e fetida corruzione di sostanza. dominici, 1-99:
ii-15-59: il governo murattiano fu la corruzione del partito liberale napolitano. baldini,
. è cagione de la generazione e corruzione e d'ogni variazione e mutazione de'corpi
si manifestano. -anche: alterazione, corruzione (di un organo, di una
le teorie platoniche e polibiane, la corruzione della monarchia in tirannide, dell'aristocrazia
essendo questa che vien detta generazione e corruzione solo una piccola mutazioncèlla in poca parte
di difesa delle classi proletarie, diventano una corruzione piccolo-borghese delle autonomie e un peso morto
. nabissaménto, sm. ant. corruzione morale. s. girolamo
non ha per fine se non la corruzione di quella repubblica, la nascènza della quale
figur. colpa, fallo, mancanza; corruzione, macchia morale. n.
del giusto, deve sommamente contribuire alla corruzione della morale ed a tutti i perniciosi
nas), di etimo incerto, probabile corruzione del lat. taxus (r.
= voce di area centro-merid., probabile corruzione di nasturzio (v.).
: situazione di disordine morale, di corruzione dilagante. lancellotti, 3-379: ogni
sistema celeste che non subisce generazione né corruzione, attraverso il quale si esercita l'
: gravità eccezionale di una colpa; corruzione, malcostume. f.
che egli potesse cadere in altra dannabile corruzione per questo nega- mento. valerio massimo
: in roma fu gran pestilenza e corruzione di aere, donde le genti diventarono negligenti
, contrarietà; decadenza, degradazione, corruzione. tommaseo [s. v.
diretto a danneggiare qualcuno o che rivela corruzione, depravazione, efferatezza, disonestà,
partic. dal peccato originale); corruzione morale, depravazione. cavalca,
, 9-68: la cupidità genera infermità e corruzione, la carità dà sanità e nettezza
nacque [gesù cristo] senza ogni corruzione di peccato, sì come egli era
di ciò che può causare scandalo o corruzione o che può turbare la convivenza civile
società. -che è fonte di corruzione morale e intellettuale, che è causa
e dove una sciagurata ipocrisia copre una corruzione che ha pochi riscontri altrove.
un compenso, e per via di corruzione. - anche: prostituirsi. fr
ogni separazione, ogni pluralità, ogni corruzione si origina dal nonente e da lui
letter. ant. immoralità, corruzione, turpitudine. latini, i-2460
muovano l'acqua continuamente e preservin da corruzione. aleandro, 1-159: apporta una ragione
-con ciò sia cosa che l'oblivione sia corruzione di memoria. cavalca, 20-169:
: credere inevitabil compagna della civiltà la corruzione. carducci, iii-17-304: una parodia
per se stessa basti né serva alla corruzione. de luca, 1-15-2-386: l'altra
sentir mettere in dubbio se la generazione e corruzione sieno in natura, essendo una cosa
le suore, ciechi strumenti di occhiuta corruzione, hanno posto in mano alla minor.
salmi nel coro. -figur. corruzione, degradazione morale e spirituale.
il significato di regalo a fini di corruzione): con partic. riferimento alla
mossi non meno da tema che la corruzione de'morti non gli offendesse, che
, di iniquità, di vizi, di corruzione. livio volgar., 6-347:
3-i-1-94: le severissime constituzioni contro la corruzione de'doni, acciocché a nessun giudice o
-pagare l'olio: fare opera di corruzione col denaro. bacchelli, 1-i-412
tramontana ove batte poco il sole. corruzione di 'opaco '. fanfani
nella colpa, nell'errore, nella corruzione, nel peccato (anche nell'espressione