bebé macabro e ridicolo. = dal fr. bébé (docum. nel 1793)
tonico e febbrifugo). = dal port. bibiru, di origine sudamericana (
port. bibiru, di origine sudamericana (dal guarani bebiru), attraverso la forma
. = voce toscana, deriv. dal nome domenica, come forma vezzegg.
vezzegg.: resa celebre nella letteratura dal poemetto in ottave di luigi pulci la
deriv. da becco1', voce registr. dal tommaseo. bécca3, sf.
nelle acque pigre ed è quasi inseparabile dal crescione, col quale venendo ad essere
di ventre, vomiti. = dal medio ted. bekebunge (bunge * tubero
assai noto ai cacciatori: è caratterizzato dal colore di foglia morta (il suo
ai piedi, la gola bianchiccia) e dal becco molto lungo, forte, diritto
fuori, dall'incartata, la beccaccia dal lungo becco, e dall'occhio..
in provenza: becasa, da cui il fr. becasse), che ha sostituito
pesante zavorra. = cfr. fr. bécasse 1 beccaccia * (dalla forma
vicino alla città, detto capodimonte; sol dal sentire che in quel luogo abbondano nell'
delizioso campionario d'uccelli di piccolo calibro, dal tordo al beccafico. baldini, 6-41
quel po'di carne comecchessia, comperata dal beccaio. pascoli, 1007: pensano
i beccamorti, con gli omeri premuti dal cataletto, in cui giace un cadavere
, 505: come l'uccello venuto dal mare, / che tra il ciliegio salta
pulci, vi-132: passando a queste sere dal barbiere d'in (lunghezza totale
e fuggiranno da un altro più che dal morbo e dalla peste. pananti, i-120
, scossi e attuffati dall'onda e dal vento. 13. sost.
becca). la voce è registr. dal tommaseo [s. v.]
in guisa di sminuirne i danni risultati dal beccheggio, che possono tornar funesti alla
. da beccheggiare1. la voce è registrata dal tommaseo [s. v.]
nelle terre dove [licaonio] era mandato dal senato per gastigare, pareva la giustizia
per evitare l'idea ch'è portata dal suono e dall'origine dell'altro nome
beccaio-, si noti la voce corrispondente fr. boucherie, deriv. da bouc '
il puzzo fetido e nauseabondo che emana dal suo nido). béccia, sf
e negli abruzzi { vecce): dal lat. ibex-ìcis (nella forma * ibiceus
battesimo dimenticando la cresima, venne visibilmente dal cielo una colomba che in becco l'addusse
pirandello, 5-207: quando estrarre dal becco di un minuscolo pappagallo. g.
, non hanno specie di giovine cicogna dal becco tronco e senza gozzo. aùto il
che zampilla dalla cannella della botte o dal sifone. dossi, 733: tré calotte
buddha meditano sul nulla, nelle pagode dal cappello a becchi. moravia, v-19:
pei quali il gas è menato dal gasometro al luogo della sua combu
il termine classico róstrum; cfr. fr. bec. bécco2, sm
prati, ii-314: e fuor balzò dal rugiadoso arbusto / sui margini, l'obliqua
2. locuz. -lungi fia dal becco l'erba: espressione dantesca,
antico proverbio (l'erba rimarrà lontana dal caprone; cioè, la voglia resterà
/ di te; ma lungi fia dal becco l'erba. / faccian le bestie
cacciato t'avranno; « ma lungi fia dal becco l'erba », cioè l'
l'erba », cioè l'effetto dal disiderio, percioché essi non ti riavranno mai
e però dice: « ma lungi fia dal becco l'erba »; sicché non
parti ti desideraranno, « ma lungi fia dal becco l'erba », quasi dica
desiderio di lui, « ma lungi fia dal becco l'erba », per aver
detto fame: ma lontano sarà l'effetto dal desiderio, volendo inferire che in vano
genere anastomus, caratteriz zato dal becco irregolare (le due mandibole,
detto smergo minore): caratterizzato dal becco lungo e stretto, fornito
corvo). = cfr. fr. bec de corbin 1 becco di corvo
un'aria bizzarra ed esotica), e dal becco forte, conico, adunco all'