: un delirio, un vaneggiamento fomentato dal cociore del sole, dalle mazzate formidabili
d'aboukir. = deriv. dal lat. meridiànus * di mezzogiorno ',
fosco per 1 caldi vapori che salivano dal mare. soffici, v-2-679: per
, 1481: le rane... dal fosso / salgono e stanno a meriggiar
i medesimi prati. = deriv. dal lat. meridiàre 'riposare sul mezzogiorno '
maffeo, ma rimanuto debile e stracco dal male, ebbe ordine dal medico.
debile e stracco dal male, ebbe ordine dal medico... d'entrarsene ogni
ardente / sferza rabbioso la campagna aprica. fr. della valle, 86: in
, ii-584: sul meriggio / tocchi dal sole crepitar del pino / silvestre i coni
della conversazione nella notte, fosser ritratte dal vero, è ben credibile, tanto
: plenilunio. ungaretti, ii-28: dal notturno meriggio, / ormai soli,
siri, 1-ii-293: sloggiarono ben presto dal cuore d'enrico le malinconie che lo
la quale in pochi giorni il levò dal numero de'mortali, nel fiore della sua
, 1-58: guarda che la ruota dal lato del settentrione non ti meni al
diffendano e arguiscono. = deriv. dal lat. meridies * mezzogiorno '(da
nel significato di luogo ombroso e difeso dal sole, è lo stesso che 'luogo
dei defunti in posizione rannicchiata. = dal toponimo merinde-beni-salame, località egiziana nella quale
in qualche pasticceria. = dal fr. méringue (nel 1739)
qualche pasticceria. = dal fr. méringue (nel 1739),
m. di meringa', voce registr. dal d. e. i.
regia ', deriv. probabilm. dal lat. maiorinus 1 di misura o qualità
; ballerina. = deriv. dal sardo madriskèdda, merriskèdda, dimin.
= voce dotta, deriv. dal gr. piepiopióg 'divisionecol suff. miner
= voce dotta, comp. dal gr. pepi? 'parte 'e
. « = voce dotta, dal gr. pispiotóc 'diviso '(da
= voce dotta, comp. dal gr. \ xepi <; 'parte
mostrava più tosto alterigia, fu meritamente dal nostro porta assomigliato al gallo, quasi
le virtudi e i meriti sono remunerati dal giustiss. mo re de're,
fa prudente. = deriv. dal tema di meritare, col sufi, -anza
imperio, meritaro di ricevere la rosa dal romano pastore. idem, purg.
sperai di meritarti, e qualunque speranza viene dal merito mio, viene giusta. c
.. che le operazioni che nascono dal vizio, in luogo di biasimo, meritano
d'ogne operazion che merta pene. fr. degli albizzi, ix-40: in
la bontà sua, che noll'ha dal signore; e però ne dee essere meritato
alberto, 7: con parole riverenti dal principe domandato commiato,...
] prestati, e non riavuti meritati dal comune? 6. sostant. ant
dotta, lat. scient. moeritheriidae, dal nome del genere moeritherium (cfr.
lat. scient. moeritherium, comp. dal gr. moìpi *; '[
il favore de'prìncipi fa nascer quasi dal nulla gl'ingegni, così dal fondo di
quasi dal nulla gl'ingegni, così dal fondo di quelle tenebre uscirono uomini meritevoli
. non sofferendo esser amata da altrui che dal suo villano, né amando ella altrui
, in tedesco fu pubblicata a jena dal professore luden, e non ebbe favorevoli
osservato. -che riesce gradito. fr. andreini, 132: i pensieri che
quella che sorge non tanto dalla grandezza quanto dal merito degli antenati. metastasio, 1-ii-7
a casa masaniello spogliossi l'abito donatogli dal viceré, rivestendo quello di pescatore con
se riguardi su nel terzo giro / dal sommo grado, tu la rivedrai [beatrice
cui erano certi passi di essa stravolti dal mio critico. rajberti, 2-207: il