. dante, inf., 9-83: dal volto rimovea quell'aere grasso, /
mai menare stregghia / a ragazzo aspettato dal segnorso. testi fiorentini, 190: poi
il pattolo, che anticamente menava oro, dal che provennero le ricchezze di questo re
la ditta pignatta sopra la brascia longi dal foco, menando continuamente col cocchiaro.
, / non pò molto lontan esser dal fine. boccaccio, 1-i-263: noi di
sotto cizico e all'assedio di amiso. fr. della valle, iii-311: menar
, 1-8-27: o gentil mese, ornai dal cielo scendi: / mese che da'
un bosco o romeggiare il mare irritato dal vento, tanto è lo strepito che vi
è la virtù formativa, la quale ha dal cielo col caldo e con lo spirito
amar lo bene / di là dal qual non è a che s'aspiri.
alla morte ci mena: / per te dal corpo l'anima divise / piramo e
un animale) '(apuleio), dal lat. class, minàri * minacciare';
, minàri * minacciare'; cfr. fr. mener (sec. xi).
1-2-221: levato che sia il lino dal campo e battuto, per accomodarlo alla
il servo presso il comico è minacciato dal padrone adirato di ima buona menala di
il n. 1); cfr. fr. mende (sec. xi).
gentil parodia alcune parole pronunziate sullo spinoza dal suo moderno editore tedesco. *
over 8 zenoesi con salvoconduto, menati dal conte francesco di pon- tremolo. p
alli lacrimosi occhi arrivata, ma sentendo dal portatore menata, li accise faville spisso
spisso percotendo lo dolente core, facea dal propie vene abandonare lo robicundo sangue,
vedere nel diserto, una canna menata dal vento? -manipolato, masturbato.
: ormai noi siamo due creature menate dal destino. 17. locuz.
posta si mena la pasta nel tino dal lavorante. d'annunzio, v-1-357:
si pose con cavalieri, ch'erano dal lato manco, i quali erano ordinati che
mena- torrone che era. = dal milan. menatorón. menatura,
176: io soderò la dota e farò dal canto mio quello doverrò, menandola e
del n. 5 è registr. dal d. e. i.
. monaulos o monaulus (plinio), dal gr. nóvauaos 'flauto '
partir prese la vesta, / che dal petto al ginocchio la copria, /
, né il no magro: ma e dal no e dal sì prenderò luce e
no magro: ma e dal no e dal sì prenderò luce e calore e maturità
. gadda, 6-21: prese giù, dal piolo, il cappello. il male
. = etimo incerto, probabilmente dal fr. mirice 'esile, minuto
= etimo incerto, probabilmente dal fr. mirice 'esile, minuto,
alter, di domenico; voce registr. dal d. e. i. cfr.
s'accende, / sol è che dal poder del suo splendore / mercé m'impetri
, ma tutto quello che senton dire dal vulgo sciocco, senza cercare di assicurarsene con
amiche parole,... tentavano ritirarsi dal passo mal fatto. 5.
la terra. = deriv. dal lat. mendacìum (cfr. mendacio)
io torno. = deriv. dal lat. mendacìum, con cambio di genere
. menzognero, falso, bugiardo. fr. giordano [tommaseo]: non gli
secondo se stesso, ma secondo colui dal quale fu fatto. 6.
dotta, lat. scient. mendelevium, dal nome del chimico russo dmitrij ivanovic mendeleev
da lui scoperte. = dal nome di g. mendel; cfr.
nel 1901). voce registr. dal d. e. i. mendelismo
dei geni, secondo le leggi scoperte dal biologo boemo gregor mendel (1822-1884)
ed anche animali). = dal nome di g. mendel-, cfr.
con i caratteri ereditari scoperti e illustrati dal biologo boemo gregor mendel (1822-1884)
mendel (1822-1884). = dal nome di g. mendel; cfr.
copre le guance delle piccole mendicanti intirizzite dal gelo. e. cecchi, 5-224