= formazione dotta, comp. dal lat. mèl mellis * miele '
raffigurano teste di leoni appiattite e levigate dal tempo. 2. suadente,
di lui meliflue dinotavano il petto, dal quale uscivano, essere alveare colmo di favi
le truci sozzure sognate in stil mellifluo dal divino marchese, furono piuttosto raffigurate che
da mèl mellis 4 miele 'e dal tema di fluère 4 scorrere '.
e trenta iscudi d'oro. = dal nome della città belga di malines, fiammingo
nel sistema tetragonale e ha colore variabile dal giallo miele al bruno. bossi
= voce dotta, deriv. dal lat. mèl mellis 4 miele ',
suff. miner. -ite; cfr. fr. mellite. mellifico, agg
. e i sovvenitori dei poveri lacerati dal p. sagrini? 3.
il miele. = voce dotta, dal lat. mellitus 4 dolce come il miele
lat. scient. mellivora, comp. dal lat. class, mèl mellis
class, mèl mellis 'miele 'e dal tema di voràre 'divorare ';
'divorare '; cfr. fr. mellivore. mellofànico, agg
comp. da mell [itico] e dal tema del gr. cpafvofxat 4 appaio
comp. da mell [itico] e dal tema -ysv- dell'aoristo del gr.
si attriti; e questo puoi vedere spesso dal meno possente: ispezzasi il vomere nella
melma interiore che mi soffocava ma fui salvato dal peggio. de pisis, 1-403:
. fango costituito da detriti impalpabili provenienti dal dilavamento delle terre emerse o da sedimenti
d'azeglio, 5-i-97: ecco sboccare dal ponte alle grazie un frate di san marco
per le strade. = dal longob. mèlm 'sabbia fine melmàia
fogne, acqua melmosa e verdognola rifluì dal sottosuolo e mescolata ai torrenti di pioggia
, e le men buone schifare. fr. colonna, 2-288: daposcia vidi
appiano: albero dell'appiòla. fr. colonna, 2-294: et primo erano
4. locuz. - conoscere il melo dal pesco: essere dotato di fine discernimento
san biagio; noi conosciamo il melo dal pesco, i tordi da gli stornelli '
dotta, lat. volg. mèlum, dal gr. [i. i] xov
. melos (plur. mele), dal gr. péxo? (plur.
. da melo 1 popone 'e dal nome del genere cacto (v.)
diaspro. = voce dotta, dal lat. moloc }, itis -idis (
}, itis -idis (plinio), dal gr. { 10x0x1x11;, da
rapidi, / melochi e torpidi / dal lungo battere. = voce dialettale
voce dotta, lat. tardo melode, dal gr. (i. ex , lat. tardo melódus o melddes, dal gr. p. sx primitivo, detto motivo, e regolati dal ritmo, si succedono progressivamente e, di nuovo la melodia in parlare accompagnato dal suono o dal ballo o dall'uno e melodia in parlare accompagnato dal suono o dal ballo o dall'uno e dall'altro. alma uscio; / la qual, disciolta dal corporeo velo, / fra dolce melodia liquida della marea. -concerto prodotto dal movimento delle sfere celesti (secondo le , 327: tutti i cieli si girano dal proprio mobile in giù... l'animale consta di moderato temperamento, dal blando calore e blanda melodia vien conservato vien conservato o disposto a conservazione, e dal troppo caldo e soverchio suono vien distrutto : il canto de'gran poeti distinguesi dal soave garrire degli usignuoli, quando riceve dal dal soave garrire degli usignuoli, quando riceve dal liceo l'altezza de'sensi, e
vari odori confusi da l'aura e dal vento. segneri, i-476: questa
= voce dotta, lat. melodìa, dal gr. p. ex — denom. da melodia-, cfr. fr. ant. mélodier (sec. xiii sostant. di melodico-, voce registr. dal d. e. i. o guardare. -che dipende esclusivamente dal ritmo del verso (e non dal dal ritmo del verso (e non dal significato). pascoli, i-909: