aiutassero in alcuna cosa. = dal fr. maponnerie (sec. xiv);
fino alle ginocchia. = dal ven. mazorìn. mazzòrra,
. da mazzo *; voce registr. dal d. e. i. mazzuccuto1'
castel, che gli occhi falle, / dal giogo pende; e di volersen gire
piccola statua, che veduta avea ritoccare dal padre. milizia, iv-314: michelangelo.
di legno, che si adopera invece dal martello di ferro per battere sopra i legni
prop. o del periodo lo separano dal verbo reggente. dante, purg.
tutti i tiranni! -quando dal verbo dipende anche un altro compì,
in voi la virtù non è diforme / dal fier sembiante,... /
/ del mio fulgente speglio, / dal ver splendor del terzo cerchio accesi,
/ che me fa mover un'acqua dal core / e ve a gli ogli,
sono di un me oltrepassato e assai diverso dal presente. pirandello, 8-1012: il
'io'; voce panromanza: cfr. fr. me (sec. ix) e
ant. di mio, per apocope, dal lat. meus; cfr. rohlfs
'meta '. = deriv. dal venez. mèta o mèda, per sincope
. mèta o mèda, per sincope, dal lat. mèta 'colonnetta '.
'mea culpa ': locuzione latina tolta dal 'confiteor ', adoperata nella frase
formula di confessione generica che viene recitata dal sacerdote, poi dai fedeli, all'
maeandrìcus (tertulliano); cfr. fr. méandrique. meandrifórme, agg.
. = comp. da meandro e dal sufi, -forme (dal lat.
da meandro e dal sufi, -forme (dal lat. -fòrmis, da forma '
la forma sinuosa del corallo; cfr. fr. méandrine, ingl. meandrine (
carducci, ii-8-349: cotesti meridionali, dal più al meno, recano nella poesia
per i frequenti serpeggiamenti del corso (dal gr. ma£av8po <;); cfr
. ma£av8po <;); cfr. fr. méandre (nel 1552), ingl
: quella viva luce che sì mea / dal suo lucente, che non si disuna
fatto modo si deriva per generazione, 1 dal suo lucente ', cioè dal suo
1 dal suo lucente ', cioè dal suo padre. 3. manifestarsi
acqua di quello pollare et ensudare. fr. colonna, 2-19: e1 sopra narrato
ampiamente aperti. ariosto, 39-56: dal viso e da le membra stolte /
e casca, / acquidoccio animato: / dal duplice meato / riceve a mille a
; il meato acustico esterno si estende dal padiglione dell'orecchio alla superficie esterna del
3: la urina negra può pervenire dal color naturale già spento: e allora è
meàre 'trapassare '); cfr. fr. méat (sec. xvi).
dotta, comp. da meato e dal gr. [iirpov * misura';
iirpov * misura'; voce registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da meato e dal gr. (baepr) 'cucitura,
cucitura, sutura'; voce registr. dal d. e. i.
a meati, a buchi. fr. colonna, 2-27: ecco ch'io
voce dotta, comp. da meato e dal tema del gr. oxorcéco 'osservo
deriv. da meatoscopia; voce registr. dal d. e. i.
voce dotta, comp. da meato e dal tema del gr. téjxvco 'taglio
. da meatotomia-, voce registr. dal d. e. i.
, cresciuto per forza di circostanze lontano dal centro intellettuale ch'egli ritiene proprio,
; trovare la cuccagna. = dal nome della città della mecca (ar.
tardo mechanèma 4 gioco di destrezza', dal gr. \ i. 7) xavf
, si riferisce all'indirizzo scientifico iniziato dal biologo tedesco w. roux, 1850-1924
di rifare le parti mutilate, tanto illustrata dal nostro tagliacozzio coll'analogia dell'inserire le
: gli scrittori primitivi ambivano di scostarsi dal favellar volgare e, non essendo ancor destri
i quali subito e a poco costo allontanarsi dal linguaggio naturale. galanti, xviii-5-1044: