tra esso, e il viceré toledo, dal che non potevano cagionarsi se non effetti
641: usciti i maltesi il giorno seguente dal porto, tutto che non fosse ancora
città. = voce dotta, dal lat. machinarius, da machina 'macchina
x-730: con una macchinetta, / inventata dal mio sottile ingegno, / far un
non della macchinetta graziosa applicata alla strangolazione dal genio inventivo degli austriaci! manzini,
certa macchinetta, / * maritin 'dal vulgo detta, / che conviene al femminile
, finché ciascuna rimasta fosse mediocremente abbrustolata dal fuoco. 6. per simil
tenne ch'ei morisse di veleno macchinatogli dal rivale. amari, 1-2-144: penetrò
divertono a torrenti le piene de'fiumi dal proprio letto per far poi macinare gli
come quello che viene a forza riscosso dal suo sonno. moravia, i-229: si
ricercando l'origine sua, troveremo che vien dal greco, cioè ornò rrjt; che
una macchina: e viene escluso anche dal cesari. arlia, 327:
tipografia piena di tipi straordinari; cominciando dal macchinista, rossiccio, rauco e gigantesco
la nostra rispettàbile dama scendeva machinosamente dal suo piano terreno. = comp
vaneggiamenti per lo subito smacchiar di sei soldati dal- l'aguato di un macchione, dove
li maccioni a travale. = dal fr. mafon 1 muratore '.
maccioni a travale. = dal fr. mafon 1 muratore '.
esso si rinviene nel commercio, separato dal frutto e sotto forma di sacchetti intagliati
somministra un olio essenziale. = dal lat. mediev. macis (nel 1236
bel pasto d'un imperio di là dal monte tauro. = voce dotta,
voce dotta, lat. macèdo -ónis, dal gr. maxesóv -óvoc, 4 della macedonia
panzini, iv-390: 'macedònia': dal fr. 4 macédoine '(riferito
panzini, iv-390: 'macedònia': dal fr. 4 macédoine '(riferito dapprima
marcatamente eterogenei. = deriv. dal fr. macédoine, probabilmente con riferimento
eterogenei. = deriv. dal fr. macédoine, probabilmente con riferimento alle
stor. seguace della setta eretica fondata dal vescovo macedonio, patriarca di costantinopoli (
= voce dotta, lat. macedonicus, dal gr. jxaxesovixót;, da maxesovia
prima. pascarella, 1-158: uscendo dal castello, dovetti ripassare davanti ai macellari
il suo sposo / a lei tornando dal lavoro, un dono / ti recherà
botta, 6-1-88: determinarono di astenersi dal mangiar carni d'agnello, e di
carni d'agnello, e di più dal comprar carni di qualunque sorta da quei
un barone di feudi si tiene aggravato dal confinante per qualche punta di giurisdizione,
di madonna gran cani, che dal macello avea menati. pulci, 3-73:
, al commercio, liberando i macelli dal privilegio e dall'imavea aperto un macello
battaglia, e il piccolo principe fu terrorizzato dal macello -ant. e letter
scarni / e curvi, combusti / dal calore dei forni / e delle giuro!
morte a vita e vide sé libero dal macello e vendicato tina, ogni
vai al macello / per qualche dal tradimento. canoniero, 129: la rara
la donna ritornò al macello [cioè dal marito che la maltrattava]. firenzuola
imbrogliano la testa. questa slogatura commessa dal macello degli scritti dei sapienti giureconsulti,
quella d'un abate del quattrocento dipinto dal lippi. -andare, correre al
falso amor, non altramente / che dal beccaro un mansueto agnello. bibbiena,
. macellum 1 mercato di carni ', dal gr. { idxexov o pàxexàov.
deriv. da macerabile; voce registr. dal d. e. i. maceraménto
casini, ii-442: se vedrete perseguitata dal concilio de'malignanti l'innocenza de'vostri popoli
: [ii] lino non si spicca dal suo festuco, se esso non comincia
il porfido prima con uno scalpelletto, dal suo picchiettare detto * picchierello ',