appena, o poco dopo, levati dal letto. * questo domani si farà di
n. 26), cfr. fr. levée de bouchiers (sec. xvi
. cavatappi. comisso, i-179: dal sottoscala feci portare ceste di bottiglie e
teatri levaticci. = deriv. dal lat. * levaticlus (da levare '
, ciò è toglievo o levativo, dal togliere o levar via, come io lo
, ch'era levato ritto e stava dal lato di fuori: guata. g.
« erano ambi fuori di fanciuleza; levati dal- l'allegreza del vino e delle vivande
dimanda. -che si è alzato dal letto; che ha lasciato il letto
con prendere la mattina, subito levata dal letto, in brevi intervalli, circa
berni, 44-50 (iv-67): dal sol levato infino al mezzo giorno.
; che si innalza, si protende dal suolo; esteso in altezza; eminente
e poi caggiono a guisa di foglie levate dal vento. -estratto, ricavato
questa cerimonia è stata assoluta o benedetta, dal che ne seguirà in consequenza: adunque
nei giorni di domenica e cassarle interamente dal calendario. -dir. stor.
: ancorché andrea di domenico con- tucci dal monte sansavino fusse nato di poverissimo padre
hai aperto il negozio? io tomo dal bosco. pavese, 1-50: ci
giornata a chi è da poco alzato dal letto. tommaseo [s. v
fermo coperto si giunge al levatoio, dal quale, abbassato dalle guardie, si entra
dall'acqua. = deriv. dal lat. mediev. [pons] levatorlus
industria ceramica, operaio addetto a estrarre dal forno gli oggetti cotti; scaricatore di
anche levatori, perché levan su l'infante dal fonte sacro. 8. chirurg
separati. = deriv. dal lat. mediev. levatorius, da levare
v.]: levatura del lustro dal panno. 4. figur.
detto di cosa facile a esser rimossa dal suo luogo. -mite, timido,
lo più le donne di plcciol levatura dal lato del marito levatasi. -di
dell'alimentatore di una macchina che preleva dal forno di fusione il vetro allo stato
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levazióne (
sono lontane egualmente dall'equinoziale, ovvero dal polo, cioè hanno la medesima levazióne.
contempliamo. = deriv. dal nome del naturalista olandese antony van
facchini frodatori. = deriv. dal turco lewent * soldato di marina ',
levezza d'animo, udendo me essere dal primo amore mutato. albertano volgar.
mente seguire la metafora dell'hobbes che, dal biblico nome del coccodrillo o del serpente
sgrassatura della lana. = deriv. dal lat. crist. leviathan (vulgata)
= formaz. dotta, comp. dal lat. lèvis 'leggero 'e
. lèvis 'leggero 'e dal tema dei comp. di facère * fare
... /... ancora dal sentiero / dell'età breve leviga sul
forte, ma illanguidita dall'ozio, ingentilita dal nitore delle unghie levigate dalle polveri e
albero rugoso od una pietra / levigata dal mare. quasimodo, 6-135: liscia è
specchio / coi seni a maturare / dal sublunare zucchero succhiati. bartolini, ii-47
lustro. giusti, 4-i-244: dal contrario / lato splendea / levigatissima /
angosciosa, ma non sbraitante, levigata dal bon-ton... della vedova dolorosa,
di venire, come si dice, dal nulla, e che i suoi modi non
e da tutta quella frescura che veniva dal fondo della grotta. moravia, viii-81:
nome d'agente da levigare-, cfr. fr. lévigateur (nel1838).
si muove il vento, suole spiccar dal monte falde così smisurate di neve, chiamate
nuova unione. = deriv. dal lat. levir -tri * cognato, fratello
. sanscr. dévar); cfr. fr lévirat, ingl. levirate (nel
la vedova. = deriv. dal fr. léviration (v. levirato)
vedova. = deriv. dal fr. léviration (v. levirato).
; ottenuto per distillazione dalla radice e dal frutto del levistico e usato come aromatizzante