filosofo rispose: priegoti che mi ti levi dal sole. dante, inf.,
lui, era che egli si levasse dal sole. macinghi strozzi, 1-56: zanobi
levato il cadavere dell'ucciso governatore, dal luogo poco decente dove era stato collocato
alquanti giorni, mio padre mi levò dal ditto michela- gniolo, come quello che
il suo ragionare in tanto si levò dal popolo che egli sempre solo, sempre unico
è impegnato o intende impegnarsi; dissuadere dal compiere una data azione, dal comportarsi
dissuadere dal compiere una data azione, dal comportarsi in un determinato modo; sconsigliare
la particella pronom. desistere, cessare dal compiere una determinata azione o dal proseguire
cessare dal compiere una determinata azione o dal proseguire un'impresa già progettata o iniziata
del popolo,... si levarono dal proponimento loro. storie pistoiesi, 1-125
sciadori a pregare lo comune che si levasse dal trattato che facea con castruccio. aretino
dalla vita consueta, quando esce loro dal cuore, strano e incompreso a loro stessi
b. davanzati, ii-33: è levato dal pericolo giulio civile, potentissimo tra i
/ e sano e salvo lo sbalzi fuor dal letto. tortora, iii-12: allo
non sarebbe perciò stato meglio di dividersi dal suo nuovo amico? ». gli
dalle affezioni improvvise. e si levò dal dubbio pensando che per lui era meglio
persone che conosceva. -escludere dal godimento di piaceri, di onori,
uno per compagnia, de quelli partiti dal campo e venuti sul bre- xan,
delminio, i-150: la fanciulla scesa dal cancro significherà la comare che leva i
più con la particella pronom. uscire dal covo, lasciarsi stanare; levarsi a volo
a terra a piombo, / come casca dal ciel falcon maniero / che levar veggia
in levare: tempo debole, indicato dal gesto ascendente della mano o della bacchetta
ed io ristretti, / oltre andavam dal lato che si leva. 77
si leva la mattina innanzi al sole dal levante, e la sera dal ponente rimane
al sole dal levante, e la sera dal ponente rimane adietro. leonardo, 2-116
vita nuova, per le generazioni uscenti dal secolo decimo? pavese, 10-50: al
bollore, n. i. -levare dal o al fonte: v. fonte,
testa: v. testa. -levare dal latte: v. latte, n.
più giorni il bel pianeta innanzi / che dal mar levi la raggiante fronte.
n. 23. -levare le castagne dal fuoco: v. castagna, n
-levare qualcuno di vita, della terra, dal mondo: farlo morire. zanobi
, 21-58: dispone tra sé levar dal mondo, / come il primo marito,
-levarsi le mosche, i moscerini dal naso: v. mosca e moscerino
11. -non levare mai il capo dal lavoro: attendervi indefessamente, senza soste
dilettava, che non levava mai capo dal lavoro; onde altri si poteva di lui
cosa. -non levare un ragno dal buco: v. buco1,
da levis * leggero'; cfr. fr. lever (sec. xi).
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levascàglia (levascàglie
a togliere le palle roventi d'artiglieria dal forno e scuoterle per farne cadere le
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levastampi, sm
nell'industria vetraria, operaio che attinge dal forno il vetro allo stato plastico
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. levasuòla, sf
esecuzioni in tempo di notte, cioè dal tramontare fino alla levata del sole.
del sole. -punto dell'orizzonte dal quale sorge il sole; levante,
del comune di firenze, 30: dal lato della levata, fare uno buono e
dall'assedio, o semplice- mente partita dal campo, che prima si occupava. dicesi
.: prelevamento di generi di monopolio dal magazzino di deposito; la quantità prelevata
, doveranno in avvenire levare detto sale dal salaiolo che resta destinato per li respettivi