ora diconsi metragliere. = deriv. dal ted. lavete (oggi lafette),
lavete (oggi lafette), adattamento dal fr. l'affut 1 l'affusto [
(oggi lafette), adattamento dal fr. l'affut 1 l'affusto [del
stoviglie, lavandini, ecc. = dal fr. lavette, deriv. da laver
, lavandini, ecc. = dal fr. lavette, deriv. da laver *
che per tacque piovane penetranti si muove dal suo sito e scorre al basso: il
improvvisamente tagliati da una lavina che scendeva dal sommo della cresta fin sotto il pian
= voce di area sett., dal lat. tardo labina (sec. vii
= deriv. dal nome di lavinia, leggendaria figlia del
al lavoraggio. = deriv. dal fr. ant. laborage (sec.
lavoraggio. = deriv. dal fr. ant. laborage (sec. xii
terra lavorandaia '. = deriv. dal lat. laborandus, part. fut.
lavorare ', col sufi, -aio (dal lat. -arius). lavorante
ancora che vengono imposti agli artefici principiando dal garzonato, progredendo alla lavoranzia ed alla
non limosinare, perché li suppongo confinati dal malore in casa. manzoni, pr
malato di nervi e di testa, dal troppo lavorare. sbarbaro, 4-17: scrittore
-se non poteva fare un passo giù dal letto. -c'è bisogno di muoversi?
possibile che l'uomo sì ne rimanga [dal male] e a dio si converta
la vita di proda ed insieme e dal pari gli argani che appresso vi sono,
si cuoprano le nuove semente, acciocché dal soverchio freddo quelle che lavorate saranno non
egitto a lavorare piramidi a tolomeo. fr. serafini, 290: lavorarono gli
un piatto di macche = dal lat. laboràre 'lavorare, operare '
avverte che i passaggi debbono esser fatti dal peggiore nel miglior suolo.
sdrucciolò dal ben lavorato cocchio col capo in giù nella
mediterraneo lavorata dalle piogge dai venti e dal mare, vecchia e ossificata come i
e degli orti gianicolensi, più che dal fertile ferro del suburbio sembrava lavorata dall'
nel letto, fissando la tua faccia lavorata dal dolore, faccia da morente che da
barbigli, nelle faccie sanguigne, scurite dal sole, lavorate di rughe. manzini
strada, n'ebbe le sue spalle lavorate dal bastone di un onesto cittadino. luzi
= deriv. dal lat. mediev. laboratorius (da labor
. brusoni, 8-286: venuto allora dal suo paese a venezia, gli recava
morte nell'opera, che si stacca dal lavoratore e gli si fa estranea?
. ornit. region. quelea. -lavoratore dal becco rosso: quelea quelea.
ferro pon cagione. = deriv. dal lat. tardo laborator -oris 'lavoratore '
di jonville. = deriv. dal lat. tardo laboratìo -ònis * lavoro '
lavorecci più bassi. gioberti, 1-17: dal nomade agile, robusto, ardito,
o feriale. = deriv. dal lat. mediev. laboricium (nel 1305
di danaro, che montaner dice ricusati dal re, si venne a solennità più augusta
della settimana. = deriv. dal fr. ant. laborier 'lavoratore'(nel
settimana. = deriv. dal fr. ant. laborier 'lavoratore'(nel 1204
uhevalier, barbier), derivato esso stesso dal latino -arius. è un suffisso francese
volgar., 5-77: tornato il villano dal suo lavorìo molto adirato, trovò il
sconvolgere il sottil lavorio dei capelli fissati dal cerotto su la indissimulabile calvizie.
fonda- mentale, questa riflessa e generata dal vivace e continuo lavorio della coscienza popolare
tutta regola,... ma insidiati dal sospetto d'esser stati carpiti, estorti
il diffondersi lento del sangue nuovo generato dal cibo, i primi segni iniziali della guarigione
e tavole per far dilicati lavori. fr. martini, i-81: toscano è quello
. pascoli, 19: alza gli occhi dal lavoro: / una lagrima? un