. ('lavanca ', donde il fr. 'la- vanche ');
spietata lavanda. immaginatevi di veder tolti dal seno delle madri piangenti i bambini più
gittàr nell'onde / le sozzure, e dal mar lungo la riva / offrir di
i piedi con le altre solite cerimonie, dal medemmo padre guardiano mi fu data la
. -lavanda delle fosse nasali: rimozione dal naso di catarro tenace o di croste
ben pulirle e mondarle dalle fecce depositatevi dal vino, e perciò si usa di vuotarvi
l'uso televisivo delle fotografie, caratterizzata dal colore violetto del supporto; serve per
fa nel lavarsi); cfr. fr. lavande (nel 1370), lat
nuvole scure. = deriv. dal lat. mediev. lavandarla (nel 1319
rona); cfr. fr. lavanderie. lavandéto, sm
a prezzo. = deriv. dal fr. lavandière (sec. xii)
prezzo. = deriv. dal fr. lavandière (sec. xii);
ancora è lavanese. = deriv. dal tose, lavanese (val di chiana)
. storione. = deriv. dal ven. lavano. lavaòcchi, agg
cacciarlo, lì sui due piedi, dal tàlamo e di palazzo, se il povero
di mia mano, e stropicciandolo tutto dal capo alle piante, gli levai da
, / ne la qual si lavò dal piè alla testa. tasso, n-ii-341:
al cataletto, e lavavano il pavimento dal gran piangere, come se il morto fosse
dalle colpe in vita commesse, fui dal giustissimo radamanto condennato a mol- t'anni
fu mandato questo dolce e amoroso verbo dal padre a sostenere morte per darci la vita
s'imbianca, detto così per traslato dal lavar del viso dell'uomo, per cui
= lat. lavare-, cfr. fr. laver (sec. xi).
, lat. scient. salmo lavaretus, dal fr. lavaret (sec. xv
lat. scient. salmo lavaretus, dal fr. lavaret (sec. xv)
(sec. xv), deriv. dal savoiardo lavaré-, cfr. lat. tardo
dove si coltivano le piante '(dal lat. herbarium * erbario ').
ameni et soavi. = deriv. dal ven. làvrano 'lauro ', con
papini, v-243: dopo aver tratto su dal mare la rete piena di pesci,
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. lavascodèlle,
v.); voce registr. dal dizionario delle professioni. lavata,
ebbe una lavata di capo in pubblico dal duca di noailles. -dare,
calda? cassola, 2-82: scivolò fuori dal letto... si vestì e
dotta, lat. scient. lavatèra, dal cognome lavater, di una famiglia svizzera
subito dopo consegnate a detto lava-terre, dal quale si è messa detta malgama in
d'uovo. = deriv. dal fr. lavatif (sec. xv)
uovo. = deriv. dal fr. lavatif (sec. xv),
4. rinfrescato dalla pioggia, spazzato dal vento; reso limpido, terso,
le additai, spiccanti sul cielo lavato dal vento, i monti che sovrastavano la
greggi delle pecore tosate le quali salirono dal lavatorio. biringuccio, 3-2: a
. que'denti che paion greggi che descendono dal lavatoio. carena, 1-303: 1
sul collo, come se fossero andate dal parrucchiere ma avessero dovuto scappare appena finita
vasi lordi e ogni acqua torbida. fr. martini, i-199: quando el
cose quali non parrebbe onesto a cantare. fr. martini, 1-101: connesse a
di nettamento per lavazióne, gliela avrete dal maestro sceglitore o da altri fatta dare
ciò che bolle nel lavéggio. -cascare dal paiuolo nel lavéggio: evitare un male
per vedere il sito / ma cascò dal paiuolo nel lavéggio, / perocché, brancolando
-lavezzuòlo (v.). = dal lat. lapidèum [vas] 1 vaso
bot. ant. lavanda. fr. colonna, 2-301: quivi cum graziosa
a vitrea. = deriv. dal ted. lavendel 'lavanda ', con
rossastro. = deriv. dal nome dell'isola norvegese di laven.