provata questa sua maravigliosa fede; che dal lato della sua potenzia l'ha provata
le relazioni. patrizi, ii-142: anco dal lato della favola, empedocle è non
lato. -essere, stare, trovarsi dal lato di qualcuno: stargli vicino,
me s'arme ogni stella / e dal mio lato sia / paura e gelosia,
mazzini, 93-112: l'intolleranza sta dal lato di chi trova offesa nel nostro
. bianco da siena, 169: dal qual ti fu 'l corpo fortificato,
lato. -partire, stare lontano dal lato di qualcuno: staccarsene, abbandonarlo
. giacomo da lentini, 37: dal vostro lato / stando allungato, /
la dama... non si partiva dal lato suo. -perdere un lato
nome, eh'egli è tuo cugino dal lato di femina, perché el conte
la sua origine da enea se non dal lato materno. g. bentivoglio, 5-1122
ogni lato di sublimi donne / rinovellata dal fecondo grembo, / non tralignante mai,
, quasi tradizione domestica a me trapassata dal mio zio del lato paterno, bertrando
, e le foglie larghe e tagliate. fr. martini, i-329: se fusse
schiacciato e largo, come si cava dal nome, cioè piatto e non panciuto dal
dal nome, cioè piatto e non panciuto dal capo sino alla fine, sotto il
a determinate censure ecclesiastiche che si contraggono dal colpevole di un determinato reato senza che
addoppiavano il tremore. gnoli, 1-250: dal profondo de le latomie / rispondono i
. da xaa? * pietra 'e dal tema di xé [xvco 'taglio '
'taglio '); cfr. fr. latomie (sec. xv).
sia nuda trasposizione di * legislatore ', dal latino 'le- gislator 'o '
-óris1 portatore ', nome d'agente dal tema di làtus, part. pass,
/ del latrante unno i veneti e dal foro / giulio i romani, /.
veti fra un intenso latrare. cani dal pelo fulvo sgambettavano abbaiando fra le ruote
così dolente ed insperata nuova, levatosi dal letto e a pena mezzo vestito,
ungaretti, xi-88: se l'arabo ritorna dal deserto, ah! nelle vene gli
col dolor continuato ebbi latrate, ella dal piacevole volto, per mio lamento niente
latrato2, sm. verso emesso dal cane quando abbaia a lungo e con
dotta, lat. scient. lathraea, dal gr. aa&patog \ 'segreto,
di dio per ritenere l'uman genere dal sacrificarla. tale è il sacrificio latrèutico ed
cristo sotto le specie eucaristiche, distinguendosi dal culto di venerazione o dulia che si
lat. tardo latria (cassiodoro), dal gr. aaxpsta 'culto prestato a
culto prestato a dio '; cfr. fr. latrie (sec. xiv)
dotta, lat. scient. lathrididae, dal nome del genere lathridius (cfr.
dotta, lat. scient. lathridius, dal gr. aa&ptòtoi; 'nascosto
da lavare * lavare '; cfr. fr. latrines (sec. xiv) e
lat. scient. lathrobium, comp. dal gr. aa&pato <; 'nascosto
genere di ragni della famiglia terididi, dal gr. xa&poséxtrjs 'che morde segretamente
in gli altrui nidi, / avendo dal patron la ninfa in cura. tasso,
assicella '(sec. vili), fr. latte (sec. xii),
.) e da un deriv. dal gr. alp. a 'sangue '
voce dotta, comp. da latta1 e dal tema del gr. ypócpto 4 scrivo
= da lattaiox; cfr. fr. laitier e spagn. lechero.
fiori d'olmi e titimali, detti dal volgo latteroli, che dissolvono i corpi
= deriv. da lattante-, cfr. fr. laitance (sec. xiv) e
come adesivo. = deriv. dal lat. lactarìus, col sufi. chim
dotta, comp. da lattosio] e dal sufi. chim. -asi che indica
, 167: caro mio figliuolo, lattato dal comin- ciamento del mio latte e nutricato
moltissime rose, senza niuna differenza gradite dal sole, lattate dalla rugiada. giulio
e foderato tutto di lattati ermellini. fr. martini, i-161: el terreno