subrino. = deriv. dal fr. ant. latinier 'conoscitore di
subrino. = deriv. dal fr. ant. latinier 'conoscitore di più
latinìgeno, agg. che ha origine dal latino. cattaneo, i-1-166:
. da latinus 'latino 'e dal tema del gr. ytyvop. ai *
. parola, locuzione, espressione tratta dal latino direttamente o adattata, in modo
sintattico: costrutto sintattico preso a prestito dal latino (p. es., l'
alla locuzione andamento più grave e più ritirato dal volgo, elegantemente si adoprano da tutti
; occidentalismo. = deriv. dal fr. latinisme (nel 1583).
occidentalismo. = deriv. dal fr. latinisme (nel 1583).
ed al tuo nobile ingegno, che dal giudizio diligente della poesia: tu sai,
mio sepolcro, e che fu scritta dal più latinista canonico della mia cattedrale, era
antichi. = deriv. dal fr. latiniste (nel sec. xv
antichi. = deriv. dal fr. latiniste (nel sec. xv)
terra di specie latina, nella terra smossa dal vomere latino, l'altra stirpe sarà
latinltas -àtis 'lingua latina'; cfr. fr. latinità (sec. xiv).
volgere in latino '; cfr. fr. latinizer (nel 1558).
, 172: da altra commedia, cioè dal 'lusinghiere ', traslatò [terenzio
dichiarati [questi versi] a pieno dal dalecampio, latini- zator di ateneo.
e liberare il dramma dalla latinizzazione iniziata dal gott- sched e dal lessing.
dalla latinizzazione iniziata dal gott- sched e dal lessing. = deriv. da latinizzare
origine indoeuropea stanziatosi nell'antico lazio fin dal secondo millennio a. c.,
manomessi senza l'osservanza delle forme prescritte dal diritto civile e godevano di diritti civili
: * rinfarcia', empie, e vien dal latino 'farcire'. tasso, n-iii-1124:
'denominazioni che distinguevano il vino rosso dal bianco. -ant. italiano, volgare
, 434: come lo giorno quand'è dal maitino / darò e serino -è bello
non scorge il cugino / con quella insegna dal monte di fuoco, / ché non
organizzazione e da un ordinamento canonico derivato dal diritto romano (e detto rito latino
o trina. carducci, 991: dal libano trema e rosseggia / su 'l mare
nella stampa i primi caratteri gotici adoperati dal gutenberg, e comprendono 1 caratteri romani
) e i caratteri corsivi, creati dal manuzio. 16. sm. la
con apporti del sostrato italico, diffusasi dal i secolo a. c. in
usansi in toscana molti vocabuli chiaramente corrotti dal latino, li quali nella lombardia e
che dalli nobili sono ammessi per boni e dal vulgo intesi senza difficultà. varchi,
io non pensava, astutissimamente si guardava dal falso latino. giovio, i-284:
universalmente in tutte le sorti delle scritture dal 1350, e molto più dal 1300
scritture dal 1350, e molto più dal 1300, alla latina gli pronunziavano [i
il 'bi 'e 'bu 'dal suo pedante? / non vo'mi
tagliata in quadrangolo: o forse si deriva dal lazio, provincia d'italia, perché
= voce dotta, lat. lathyrus, dal gr. adc&upot; 'latiro, cicerchia
. = voce dotta, comp. dal lat. latus * largo 'e rostrum
in cui si trova il letto abbandonato dal tanaro. ebbe egli il pensiero di far
l'evaso. = cfr. fr. latitant * ricettatore '. latitanza
ère 'stare nascosto'; cfr. fr. latiter (nel 1408).
da ledere 'stare nascosto'; cfr. fr. latitation (nel 1552).
. trachiandesite. = deriv. dal lat. latium 'lazio ', col
]: * latitudinarii ', nome tratto dal latino * latitudo '(larghezza)
esistenza di atti o caratteri umani indifferenti dal punto di vista morale (e si contrappone
latitudine; cfr. ingl. latitudinarian e fr. latitudinaire (sec. xvii)
applicazioni della legge morale. fr. morelli, 207: io vi presento
, 2-108: la latitudine della terra dal sito di mezzo giorno a tramontana è quasi