, comp. da larva e -forme (dal lat. -formis, da fórma 4
voce dotta, comp. da larva e dal tema del lat. voràre 4 divorare
resta alla natia lasagna: / e legato dal nodo coniugale, / non ha forza
lasagnóne (v.). = dal lat. * lasanìa, da lasdnum *
lasanìa, da lasdnum * pentola '; dal gr. xdaavov 'treppiede da cucina
incerta ne sia la etimologia, probabilmente dal lat. làsanum nel senso di pentola
lato, colle lasche del lago infilzate pendenti dal bra- ghiere degl'impiccati. statuto della
padella. = deriv. dal got. * aska con l'articolo concresciuto
compagnie loro. = deriv. dal persiano lashkàri * militare '; cfr.
; cfr. portogh. lascar, fr. lascar (nel 1610).
: cfr. veneto lascàr 'mollare'; fr. lacher (cfr. anche allascare)
e con lettere patenti. = dal lat. laxamentum, da laxàre 'allargare
comp. dall'imp. di lasciare, dal pron. mi e stare (v.
baldini, 14-117: sdrucciolano loro dal ginocchio [i libri] perché una
. leopardi, iii-985: ebbi dal nunzio il lasciapassare pei confini, ed
passare (v.); cfr. fr. laissez-passer (nel 1675).
, lasci). abbandonare qualcuno allontanandosi dal luogo in cui si trova; separarsi
i mantelli dei soldati, madri / dal ventre inaridito dalle lacrime. -precedere
, non la lasciò più. -sciogliere dal guinzaglio o dal laccio e lanciare ah'
lasciò più. -sciogliere dal guinzaglio o dal laccio e lanciare ah'inseguimento della preda
bracchi per la macchia. -sciogliere dal laccio, porre in libertà; dare
il freno. fiacchi, 11: dal suonar finalmente / il vero sonatore /
quando è tale, allora si levi dal fuoco. -cessare di stringere,
le cuoia. tasso, 9-33: dal giovenetto corpo uscì divisa / con gran
mio zio, e chiamato fu, dal suo testamento, alle redità delle facoltà da
il portamento, e quello che, dal luogo ov'era giunto il curato,
1-28: per racchetarlo [il bambino] dal pianto e conciliargli il sonno, sospesolo
li occhi tuoi molli / e sforzata dal tempo me n'andai. serafino aquilano,
, 38-155: i nostri militi essere dal governo lasciati tra le nevi del tonale
sustanzia in cibo de'poveri e lassassesi ardere dal fuoco lo corpo suo, non per
, i-iii: non vi lasciate così dal vostro maestro inbu- riassare. manzoni,
dai suoi, si lasciava lentamente portare dal flusso e riflusso delle correnti che attraversavano
(astenendosi, per lo più, dal fare, dal giudicare, dal pronunciarsi personalmente
per lo più, dal fare, dal giudicare, dal pronunciarsi personalmente).
, dal fare, dal giudicare, dal pronunciarsi personalmente). macinghi strozzi,
': voce di comando che si dà dal comandante quando, ricuperando catena, la
argano fino a far staccare l'ancora dal fondo per poter mettere in funzione le
un'altra cosa... penso che dal nostro cortegiano non debba esser lasciata addietro
n. 11. = deriv. dal lat. laxdre 4 allargare, allentare '
, con la spada a lei lasciata / dal perfido guidon, già suo consorte,
, 101: ricchissima così de'beni lasciatile dal padre, come dell'eredità opulentissima del
di passare alla cattedra principale, lasciata ora dal padre alamanni. 12.
o più parole o righe fatta dal compositore per inavvertenza. 19. prov
o più parole o righe fatta dal compositore per inavvertenza. tommaseo [s
fare, dalla prep. a e dal pron. me. làscio1 (
boiardo, 1-89: essendo il cagnolino superato dal leoncello, uno altro cane, fratello
vecchia si piglia. = deriv. dal fr. laisse (sec. xii)
si piglia. = deriv. dal fr. laisse (sec. xii),
, provenz. laissa, deverb. dal lat. laxàre 'allargare, allentare '