2-370: la moneta di conto più usitata dal 1823 al 1859 era la lira austriaca
lettera dell'alfabeto latino l, derivata dal gr. x. la1, art
-separato per iperbato dall'agg. o dal sost. a cui si riferisce.
già detto che la lucia si confessava dal padre cristoforo. carducci, 488:
e làcera, sposa al principe, accoltellata dal galeotto. idem, 15-54: il
professionale, nobiliare, quando sia seguito dal cognome, o da un nome che
, 4-129: ecco la principessa wurz-montague, dal gran naso d'uccello, venuta apposta
della pace ', il miglior quadro dipinto dal pinturicchio. 13. premesso a
la moglie. = deriv. dal lat. illa, femm. del pron
; in modo più definito, a datare dal vi secolo. non vi è dubbio
: se la seguita come ha fatto dal primo dì di questo in qua, non
avevo nuova. = deriv. dal lat. illa, per aferesi (cfr
e usato convenzionalmente (il la emesso dal diapason) come nota di riferimento per
do '. in una scala ascendente dal grave all'acuto, il corpo che dà
, mise in ordine una casetta là dal fiume molto attillata. tasso, 4-9
con una vocina fioca fioca che pareva venisse dal mondo di là. tecchi, viii-74
. per tutto l'anno millecinquecentotrenta; dal qual tempo in là là
cribra. -là di lì: dal più al meno, approssimatamente. pascoli
: adagio, adagio, alla meglio, dal più al meno, senza scomporsi.
: quando più ero intristito e arso dal « malor civile », alla fine d'
petrarca, 105-21: già di là dal rio passato è 'l merlo. boccaccio
quella trascinando, / sin che di là dal ponte fu venuto. bembo, 1-135
il gelo, / passar di là dal mare, / a più temprato cielo.
e con grandissima grandezza dalla parte di là dal po verso la magna. d.
sono in su quel forziero di là dal lettuccio. -ant. con valore di
le altre cose sarebbono passate di là dal bene. f. corsini,
via loro. = deriv. dal lat. mac 1 colà, in quel
ascetica interiore. = deriv. dal fr. labadisme (dal nome del fondatore
interiore. = deriv. dal fr. labadisme (dal nome del fondatore)
= deriv. dal fr. labadisme (dal nome del fondatore). labadista
simili errori. = deriv. dal fr. labadiste. labandina,
errori. = deriv. dal fr. labadiste. labandina, sf
monoginia, famiglia delle stiracee, caratterizzato dal calice di quattro sepali, dalla corolla orciolata
dotta, lat. scient. labatia (dal nome del missionario francese j. b
doppio delle laterali. si distingue inoltre dal precedente per dimensioni minori, per una
a volo. = deriv. dal fr. labbe. labbrata (labrata
a volo. = deriv. dal fr. labbe. labbrata (labrata)
orale dall'alto (labbro superiore) e dal basso (labbro inferiore), e
naso aquilino,... e dal labro di sotto era quel di sopra avanzato
fronte a lui, un po'stupita dal sonno, col labbro un po'aperto
foscolo, 1-164: armoniosi accenti / dal tuo labbro volavano, / e dagli occhi
una storia che mi struggevo di ascoltare dal suo labbro. graf, 5-27: morigerate
francesco da barberino, iii-241: guardati dal fabro / che non ha tinto il
cura sua si è cuociere li labri dal lato ritorto, e trare la vena
disotto di cassano. colà si potrebbe dal gomito che fa il naviglio della martesana
quale non segue più la forma cilindrica dal corpo della canna, ma è schiacciato,
-uscire, sfuggire, volare, cadere dal labbro: essere detto, pronunciato (
, la parola che sta per escirvi dal labbro è grave: grave per l'italia