codice di giustiniano), comp. dal pref. in-con valore rafforzativo e humanatio
di crudeltà, che quell'anima si partì dal giovinetto corpo ebbono la colpa. modesti
, lat. inhumanitas -àtis, comp. dal pref. in-con valore negativo e humanìtas
-àtis * umanità '; cfr. fr. inhumanité (sec. xiv).
inumanissimo barbaro, e da l'ira e dal vino furiosamente commosso e agitato, nel
per erte rive dal sol rare volte vedute / questa noiosa
non ti divise, anima indivisa, / dal supplizio inumano, non ti fuse /
i più astuti espedienti e poco diversa dal tradimento. montale, 3-86: molte
, 1-147: certo fu d'uopo che dal prisco seggio / uscisse un regno,
e humànus 'umano '; cfr. fr. inhumain (nel xv sec.
suoi morti, che inumava poco lungi dal suo focolare. prisco, 5-13:
voce dotta, lat. inhumàre comp. dal pref. in-'dentro 'e dal
dal pref. in-'dentro 'e dal denom. di humus 'terra ';
di humus 'terra '; cfr. fr. inhumer (sec. xv)
comp. da in-con valore negativo e dal denom. di humus * terra '.
lat. tardo inhumatio -ónis, comp. dal pref. in- * dentro 'e
pref. in- * dentro 'e dal denom. di bùrnus / terra ';
di bùrnus / terra '; cfr. fr. inhumation (sec. xv)
te ne ritorna, / che te dal ciel non cuopra oscuro nuvolo, / e
dotta, lat. inungère, comp. dal pref. in-con valore intensivo e ungère-
intensivo e ungère-, cfr. ant. fr. enoindre. inunguentato, agg
inurbanaménto ». = comp. dal pref. in-con valore locativo e da un
con cui i cercatori dei libri non ovvi dal custode e talvolta dal bibliotecario vengono accolti
libri non ovvi dal custode e talvolta dal bibliotecario vengono accolti. periodici popolari,
3-301: un turbamento inusitato gl'insorgeva dal cuore. 6. che per
dotta, lat. inusitàtus, comp. dal pref. incori valore negativo e usitàtus
usuale, comune '; cfr. fr. inusité (xiv sec.) e
'vociferante '. = denom. dal lat. uxor -óris 1 moglie 'col
= comp. da in-con valore negativo e dal lat. volg. ustrinàre, denom
. volg. ustrinàre, denom. dal lat. tardo ustrinà * combustione ',
assicurò di aver trovata la maniera di cavar dal carbon fossile una specie di catrame,
2. non usuale, fuori dal comune; insolito, strano.
inganno, / ch'« onor » dal volgo insano / indegnamente è detto, /
affamato, assetato, estenuato, / dal velenoso aere stagnante oppresso, / tra
strada] di cesena e forlì tanto era dal fango e dalle pozzanghere impacciata che niuno
indispensabile forma. = voce coniata dal dossi, deriv. da inutile.
1-xix-317: indarno però, osservo anch'io dal mio canto, si vorrebbe da ciò
anima / restituito sempre più inutilizzabile / dal crescente marciune. buzzati, 1-245: gli
(v.); cfr. fr. inutiliser. inutilizzato (part.
= comp. da in-con valore negativo e dal part. pass, di vacillare (
si espande, che si sviluppa esorbitando dal proprio ambito, dai propri limiti.
esclusivo. palazzeschi, 3-98: fino dal giungere nella casa di mia madre era stata
influenza. carducci, iii-7-287: così dal doppio mare con la lingua e con
provincia. garibaldi, 3-85: fattosi riconoscer dal birro che invase la cella al romore
annichilite ecc. 5. esorbitare dal proprio ambito, dai propri limiti;
ambito, dai propri limiti; sconfinare dal campo delle proprie competenze o della propria
, 9-293: soltanto pochi passi lo dividono dal momento in cui egli passa il braccio
speco della sibilla, ch'è ormai invasa dal nume ed impaziente d'oracoleggiare. bocchelli