cui grandezza / sopra natura umana el cor ne tragge: / onde convèn che
, / d'amorosi penseri il cor ne 'ngombra. ariosto, 10-113: sul
valle / che m'avea di paura il cor compunto, / guardai in alto,
duoli / pensando ciò che 'l mio cor s'annunziava; / e se non piangi
i-161: novella doglia m'è nel cor venuta, / lo qual mi fa doler
da pasignano, xvti-269-2: donzella, il cor sospira, / gli ochi piangon sovente
, n: io vi dirò del cor la novitate, / come l'anima trista
dolce e caro / che di lagrime el cor nudrisco e pasco. sanudo, x-498
. petrarca, 130-6: pasco 'l cor di sospir, ch'altro non chiede
quel baron piangiva, / perché sentia nel cor sì grande il dolo / che a
105-71: amor e gelosia m'hanno il cor tolto, / e i segni del
vi-1-336 (33-9): ella ha 'l cor tanto cortese e piano / inver'di
l'alma e d'ogni parte / il cor, marmitta mio, tranquillo e piano
ridea, / e ridendo, nel cor formava presa; / ed a qualcun per
, / ch'esto disio tutto lo cor mi schianta. piccolomini, 1-507: per
siede / e pone e tien sopra lo cor la pianta, / poi ch'à per
si pianta, / e nel suo cor di gaudio e gioia canta. scola,
da bologna, i-40: quella che in cor l'amorosa radice / mi piantò nel
l'avarizia nel bel mezzo / del cor di ciacco, e quivi si trastulla.
. sordello, x2qcv-i-505: e1 me'cor se n'acorda, / e dis que
/ tant'è crudel chi è del mio cor donna. beicari, 4-75:
i-151: io non pensava che lo cor giammai / avesse di sospir tormento tanto
son giunte le rime, / che gentil cor udia pensoso e lieto? / ove
augel che pia, / lo me'cor piange e cria / per la malvagia gente
, / allor disia 'l me'cor drudo avere. cagnoli, vi-356: sento
mai piatà sia nata in terra / al cor gelato e più duro ch'un sasso
chiaro davanzati, 120-14: nulla fora di cor sì orgoglioso, / s'un suo
è pien d'umilianza, / che 'l cor suo non facesse piatoso. b.
dolore / per abbondanza che 'l mio cor ne sente. sennuccio del bene, 15
la donna, ond'empio amore il cor gli picchia, / la druda sua.
, 1-341: la gelosia siede sul cor de'ricchi, / de'savi e de'
in tu la disonesta faccenda, e cor un ginocchio, sotto ne la masarizia,
per la via de l'orecchio, il cor contento. ghivizzani, lvii-53: se
ch'io potisse / distringer lo mio cor, ch'è su'signore, / non
e li maggiori / hanno altro in cor che non mostran di fora. bambagiuoli
forteguerri, 28-97: anzi il mio cor di gaudio si fa ricco, /
, / però ch'è ne lo cor lo suo podere. arrighetto, 252:
[tommaseo]: cresca pur nostro cor, ch'è piccolino, / che lo
/ che m'avea di paura il cor compunto. / guardai in alto. idem
bbero piede / a palesar d'un cor liberi sensi. muratori, 7-iv-84.:
/ fermar li piedi e tennero il cor saldo. sassetti, 367: el re
quanto / è quel desio ch'ai cor dentro me side. ceffi, 1-5-27
al canto / la voce, il cor mi leghi; / se dolcemente poi la
pur questo m'assicura / che ogni uman cor con lacrime e con preghi / convien
.. / allotta fia el mio cor vuodo d'amore. 21. volgersi
preghi; / fa'che 'l dur cor si pieghi / di queste dèe, che
misero non niega / agnese aprir del cor le porte sante, / e al conforto
si truovi alcuno / ch'abbi el cor per pietate alquanto piego. = forma
sen di lagrimosa piena / che dal cor ravveduto esce diffusa. bemari, 3-417: