in mano e colle pecorelle, / il cor mi crebbe allor più d'una spanna
nuova e pellegrina / metamorfosi ho nel cor. -ragguardevole, pregevole per singolarità
marchino: / mai non se piega quel cor pellegrino. serafino aquilano, 202:
scaltre parole, pellegrino ingegno, / cor più languente ogn'or, quanto più
che m'han furato palma e 'l cor topino. rime anonime napoletane del quattrocento
ànno all'opre pelligrine / fare el mio cor più duro che diamante.
/ che lo suo lato fino al cor discerpe. tavola ritonda, 1-462: egli
di sotto, salva la midolla e la cor teccia dall'altra parte,
fai la spada, / no i lassa cor ni pelo ni carne qe no rada
sollazo e tutto bene, / al cor sofria gram pene. anonimo, i-463:
e la sostene, / onde riman lo cor, ch'è pien di pene, /
, / e quanto el può nel cor preme sua pena / e il volto di
altra ferita / vo'che più forte al cor senta pur anco. brusoni, 9-636
infermi e tristi / con affanni del cor gravi e penaci / corron pallidi al tempio
pé- naci la mente / e '1 cor ne sta in tormento. -sostant
placidissimo, ornai vieni / all'affannato cor che ti disia: / serra il perenne
noi sa dire quant'è 'l mio cor penato. sercambi, 1-i-289: essendo un
mia vita sconsolata, / o solazo al cor penato! beicari, lxxxviii-1-239: se
: sempre in dubbio di morte il mio cor pende. marino, 4-155: con
destin, per alessandro / palpitavamo il cor. pindemonte, ii-62: sorgono intanto
e quel saggio parlar, ch'ai cor le scende, / de'sensi in parte
bologna, i-40: odi gli angosciosi del cor stridi / e dell'altro mio corpo
dio non v'è, disse in suo cor lo stolto. /...
de love, o sa- gitta del cor mio! savonarola, 13-19: o vivo
rombo de'miei polsi / udivo il cor gridare un nome, un nome, /
. marino, 1-3-53: altamente nel cor mi sta scolpita / l'insidia,
fedeltade, / allegrezza, onestà, cor paziente, / penetrante nel ben e continente
, / com'esser può che al cor sì ti penètra / in trovato per te
30: amor da gli occhi al cor suo valor spira, / e 'l cor
cor suo valor spira, / e 'l cor si move a gli occhi penetrando /
beltà coi primi sguardi suoi / nel cor mi penetrò sì ratto e forte /
mia vita: / via più nel cor quella doglia penètra, / che raggela le
moglie. lemene, i-30: nel mio cor già penetrò / di narciso il bel
: le tue menzogne / mi penetran nel cor. botta, 6-i-120: l'orgoglio
fare, / qual a le voce il cor, che già spontare / il fin
, iii-11: la pietà penetrava il cor della plebe. carducci, iii-25-44:
rio disprezzo / che mi penètra il cor. cesarotti, 1-xxxiii-23: tu sai
volgo e sia / chi penetri il mio cor. metastasi, 1-i-8: regina,
, 1-i-8: regina, / il cor d'enea non penetrò selene. alfieri
piacesse ch'io sola avessi il tuo cor penetrato. niccolini, ii-190: oh!
invisibili. savonarola, 13-20: qual cor spiatato in te non se innamora,
frugoni, i-2-259: te d'ogni cor più ascoso / penetrator con lode.
pronte, / penne di carità che 1 cor t'accende, / volasti ove la
, / sì ch'io scriva nel cor quel ch'ei / sostenne. aretino,
leopardi, 198: mai sempre a cor fugli il perenne / progresso del topesco
lesta. / mentre ei partiva, il cor mettea le penne / per seguitarlo,
niccolò del rosso, 353-2: nel auro cor che per for9a s'umilia, /
/ ma la speranza in che 'l mi'cor disia / alcun pochette in ciò mi
voi, donna sovrana, / lo cor mi sana -d'ogne pensamento. monte,