, sf. dial. donna grossa, cor pulenta (nell'espressione madama
: alle paterne imprese / mi sfavillava il cor. -scuola paterna: l'
è l'antica moglie / che di conforme cor gli ha data il cielo.
patono distruzione. jacopone, 11-22: o cor, e co 'l poi pensare /
le pene inseme / dentro 'l mio cor, ch'eternamente paté. sanudo, xiii-170
esule / sempre ha la patria in cor. d'azeglio, 4-ii-94: è necessario
principal patriarca, / ancor tu josuè, cor di leone, / e tu,
, / io vegio ben che di buon cor m'amatej poi che di tale onor
/ voglio, sarà: su questo cor lo giuro, / ara di pa
, 5-242: dal patrio amor ho il cor conquiso. saluzzo roero, 3-i-200:
. foscolo, 1-193: vigile è il cor sul mio sdegnoso aspetto, / e
di pudicizia, / ch'accende in cor gentil oneste voglie, / non di
giuliano de'medici, 128: mai del cor non mi sei tolta, / che
: / « pur tieni il mio fin cor nel tuo podere, / ch'io
cino, xxxv-n-634: a ciascun gentil cor ti raccomanda, / ch'i'per
ha di paura tanto gelo / nel cor de'tuo'fedei che ciascun tace. albertano
, / che fatt'à dentro al cor disiderosa / l'anima, in guisa che
, / tenea la fiamma dentro al cor nascosa. giusto de'conti, ii-62:
paurosa, / perché la lingua col cor li tremava, / disse. firenzuola,
dolce membra- mento / che spesso al cor mi vene / talor di pene mi
e fassi smorto, / pur io nel cor, quasi in suo tempio, porto
ciel te fo mandato; / lo cor fo paventato de la sua annunziata.
petrarca, 110-9: i'dicea fra mio cor: « perché paventi? ».
carducci, iii-2-98: qui dischiusa dal cor parola franca / è con pavento e
ne'sembianti afflitti e smorti / del cor dubbioso i paventosi affanni. bacchelli,
entraronmi anco / i tristi carmi al cor, si ch'io divenni / smarrito e
à penne de pa- guni / e cor sen£a fastiiu. marco polo volgar.,
neggiano. tassoni, 9-49: il cor di costui si gonna al vento /
e soffrir la gran pena che al cor porti. p. tiepolo, lii-5-64:
spirti mei / présono un desio dal cor sviato, / e menollo, le man
, / e di lingua e di cor pronto e di mano; / a carte
che sono a abitare / dentro da'cor, dove sempre si canta / con
: l'amor pecao forte / ca lo cor mi 'n- tramise / là ov'io
, lxxxviii-1-387: io mi pento di cor, che scorso sono / nel peccato carnai
servi (eravamo cinque o sei), cor- simo alle finestre e alla scala gridando
i-123: tacito e solo il mio bel cor vagheggio; / e in quel si
intiero, / or ne'pezzi del cor tua imago pura / mille volte riluce.
chiaro davanzati, lx-24: d'un cor cento voleri e ciascun reo; /
me pónse [lo scorpione] el cor nella sua giónta / sì che con pena
? ariosto, 32-61: le preme il cor questo pensier; ma molto / più
, cinque canti, 1-56: al cor pon delle serpi la piggiore, /
668: quel subito pensier che al cor mi nacque, / nocivo troppo a
peggiore / ver'quella che 'l me'cor ha 'n ubria. -tirare alla
gran valor, diedivi pegno / lo cor: meco no 'l tegno. campofregoso,
si porse / per pegno del suo cor fido e costante. poliziano, 1-534:
non ha'tu di mia fede il cor in pegno / con sicurtà che mai a
se mi rendi, o nice, il cor, / quanto già cantai di sdegno
/ che, dapoi che 'l mio cor ti fu soggetto, / mercé del vago