sep., 12: né più nel cor mi parlerà lo spirto / delle vergini
di costei. tasso, 12-89: nel cor dà loco a quei conforti, e
: quanta dolcezza unquanco / fu in cor d'avventurosi amanti, accolta / tutta
al suo cor fermato avea / di lasciar che abbaiassero alla
variar destino, / a chi 'l suo cor troppo abbandona in esse! manzoni,
occhi lo splendore, / né 'l cor po'stare in loco, sì li abella
guarda cosa di talento, / al cor pensieri abenda, / e cresce con disio
i-3-51: la grande invidia ch'ai cor ci s'abbica / farà costanza sempre
avvien che l'abondanza / seco in cor giovenil fastidio mena. imitazione di cristo,
pena dogliosa / che 'nfra 'l meo cor abonda / e spande per li membri.
l'umiltà profonna, che nel tuo cor abonna, / lo cielo se sperfonna d'
, 2-133: qui l'ira al cor, qui la pietade abbonda. gioberti,
abonda, / lagrime e doglia, il cor lasso nudrisco. boccaccio, i-282:
. idem, 13-32: 'l cor vivace il suo vigor trasfonde / al corpo
questa dilettevole passione è abbracciata in un cor gentil e magnanimo, produce mirabili effetti
l'odio sì n'ha fugato e lo cor ha ennamorato, / nel prossimo l'
questa terra, / quando tutta al cor la serra / nell'abbraccio il suo fedele
: non agio abento - tanto 10 cor mi lanza / co li riguardi de li
sotto gli abissi, in mezzo al cor del mondo / nel punto universal de l'
suo natio costume / negli abissi del cor tener sepolto! metastasio, iii-41:
/ per che in forma suave un cor feroce, / in abito gentil l'animo
ovunque sia, sempre cortese / sia un cor gentil, ch'esser non può altrimente
ch'ovunque sia, sempre palese / un cor villan si mostri similmente: / natura
petrarca, 98-4: ma 'l cor chi legherà che non si sciolga, /
aborrita vecchiezza, avrei sofferto / con riposato cor. giusti, 3-83: e colle
: le fu da tanta doglia il cor trafitto, / che gravida disperse ed
6-126: e nardo e timo ogni egro cor restaura, / abrotano, serpillo ed
94-8): voi voleste lo meo cor tradire: / di ciò sovente l'amor
5-28: madre mia cara, il cor mi s'accapriccia. carletti, n 7
. / che sì m'accaricasti '1 cor di doglie. = comp.
: color cangia il codardo, e il cor mal fermo / non gli permette di
. alfani, ii-497: una paura nel cor mi discende / che dentro un pianto
di pudicizia, / ch'accende in cor gentil oneste voglie. fioretti, xxi-993
, / e se d'altro diletto il cor s'accende / impedimento alcun non ce
iii-241: sempre tu splenderai dentro al cor mio, / quando l'aer s'accende
a quella, / che nel suo cor sentia mille quadrella. g. gozzi,
, / con quel fero desio ch'ai cor s'accese, / mirando gli atti
in disio di gloriosa palma / ogni cor giovenil s'accende e strugge. machiavelli
tuo bon parlamento, / che nel cor sì so ferito d'un divin accendemento
, / che la memoria ancora il cor accenna. carducci, 464: avanti,
, / e 'l nome che nel cor mi scrisse amore, / laudando s'incomincia
quanta il ciel mai ne acchiuse in cor di donna, / gloria m'è,
/ con serena accoglienza rassecura / il cor già volto ov'abita il suo lume.
suo viso / tant'allegrezza par ch'ai cor m'accoglia, / ch'io non
in quel punto, e in guardia al cor le mise, / e premendo il
. iacopone, 68-25: o cor taupino, e che t'ha empreinato,
gioia accolse. = dal lat. cor cordis, tramite il provenz. acorar.