una squadra / di veleggianti abeti. zito, i-346: seconda il volo degli ispani
la legge del signor del cielo. zito, iii-383: pur cadde abbietta e vii
alle nere caverne dell'orco voraginoso. zito, iii-380: colmo d'orgoglio, il
abitati settecento mila da portar armi. zito, iii-381: albergan cigni, ove abitàr
e 'l volto a l'accoglienza amica. zito, iii-381: ecco falso l'amor
, e portanlo a ripor ne'granai? zito, iii- 383: pur cadde abbietta
in fra gli scogli e i mostri. zito, iii- 380: de'sudati
rasente il capo che rimane alla vite. zito, iii-380: de'sudati lavor vedesi
/ volontaria prigion procaccia il core. zito, iii-381: albergan cigni, ove abitar
lagnossi, e raddoppiò gli ultimi amplessi? zito, iii-384: parte di sua magion
sollevar mai tanta quantità d'esalazioni. zito, i-346: vadano altrove a scaricar
frondosi boschetti / di mirar si compiace. zito, iii-380: de'sudati lavor vedesi
trasparlò pubblicamente in approbazione dell'assassinio. zito, iii-380: inferocita l'onda / gli
da le tue nubi il mio sereno. zito, iii-383: morto, ai vivi
ai greci, al dispietato achille. zito, iii-383: morto, ai vivi terror
/ felice colle, avventuroso fiume. zito, iii-383: anime avventurose, ostie innocenti
non ci 'nvidiate questa bella almeno. zito, i-340: la mia bella a goder
perché si può agevolmente dire che lo zito ed il curmi de gli antichi fussero
così del disonore come del sangue? zito, i-340: tu non senti d'amor
di formazione espressiva e vezzeggiativa: cfr. zito e zita. citto2, sm
d'orzo, il cui nome è zito; questa provoca l'orina, tenta le
con magnanimi gesti e altera voce. zito, iii-383: non con fervido stil
mortimi e'figliuoli in quel garbuglio. zito, iii-381: allor che si fugò da
dal sole, il mar lampeggia. zito, iii-382: vadano altrove a scaricar
una zucca vuota, un cedriuolo semen- zito, un paio di calzoni agganciato ad una
ch'a pietà pietà si neghi. zito, iii-383: non con fervido stil
quand'i'vidi lo schifo sì addol- zito, / che solev'esser più amar che
/ spaventoso fragor d'alto muggito. zito, iii-382: mole rostrata che raccolti
la tigra lascia il mal doglioso. zito, iii-381: s'allor che si
trammi di tua grazia al dolce lito. zito, iii-384: dovunque gira il piè
una zucca vuota, un cedriuolo semen- zito, un paio di calzoni agganciato ad una
di esso solido demersa o estratta. zito, i-348: quivi in limpido fonte,
/ or lasci consumar tanta bellezza? zito, i-346: d'april fiorito ai dì
d'orzo il cui nome, è zito, questa provoca l'orina, tenta
e alla vendetta e alla morte? zito, i-343: se m'ingiuria sdegnosa e
un villoso 'camerus 'a stremen- zito gambo lesto. 2. figur
lini a lo spirar de i venti. zito, i-344: formanti crin le tremole
sembianze, ciascuno ritrasse il piede. zito, i-348: mostra ne l'andar
agg. (ant. mar zito). divenuto marcio, andato in putrefazione
chi viene inanzi, e meco giostra? zito, i-342: s'hai pur di
una bevanda d'orzo il cui nome è zito; questa provoca l'orina, tenta
; e vallentino se trasse indreto e zito uno grande mugio e levossi delli pedi de
destra certo alabastro di preziosissimo nardo. zito, i-349: in un composto accoglie
godono il premio de'celesti onori. zito, iii-383: anime avventurose, ostie innocenti
color di perle e d'ostro. zito, i-348: il suo bel capo ha
ornata, / lo tuo marito è zito e tu te si ben portata. monte
sembran ettori nuovi e nuovi aiaci. zito, 1-346: ai nostri danni è scatenata
/ le soavi rapine degli amanti. zito, i-344: sente farsi nel sen
, denom. da attractus 'aggrin- zito ', part. pass, di attrahere
corona e d'ostro il manto. zito, i-348: mostra [la fenice]
regna in questo capitano delle ranocchie. zito, i-340: tu non senti d'amor
una tornata di gelo gli ha ringrin- zito le anemiche foglioline appena sguainate, e la
(uno stato d'animo). zito, i-347: all'alma, al corpo
cifra scherzò un passaggiero, che intriz- zito dal freddo avendo ritrovato nell'ostello un capacissimo
sentii già dire che ella era. zito, i-343: ché 'l vederla in contegno
nel carattere, e un mici. zito, i-344: era la notte e 'n
terra ferma delpindie dal re catolico. zito, i-342: il retaggio paterno in
memorabil vendetta con- tra di gabaoniti. zito, i-347: all'alma, al corpo
una tornata di gelo gli ha ringrin- zito le anemiche foglioline appena sguainate.
mangiare in cui affoga il moscerino stremen- zito evocato dalla non fantasia drammatica della guglielmi-
mio destriero infino a mezza strozza. zito, i-348: mostra [la fenice]
l'ottava ambuzione è lo cibo sgui- zito. lippi, 10-16: voglio che tu
, 2-59: san nicola, nicola lo zito,... vergine, e di
che in quella notte isabella s'ingravidò. zito, i-343: bramo da lei,
, lui si strugga e arda! zito, i-349: sparisce a poco a poco
bevanda d'orzo il cui nome è zito, questa provoca l'orina, tenta le
sostant. e con valore collettivo. zito, i-343: mal soffrirebbe ardor sì crudo
seno. sa. zito, i-345: l'ozio qui si trafigge
. pasta alimentare di forma allungata, zito (per lo più al plur.)
. di zitella. zito1 { zito), sm. ant. e dial
giuoco / piucché agli studi vede attento il zito. 2. fidanzato; giovane
ornata, / lo tuo marito è zito - e tu te si ben portata.
mattioli [dioscoride], 260: il zito, per quanto si cava da dio-
1-70: callimeno pendonio fu inventore del zito, che si fa in egitto;
g. averani, iii-166: lo zito, la cervogia e 'l camo, si
si puonno lamentare i porti di tal zito, che soleano ongni dì delranno ricevere i