, 1-98: allora la famiglia dello zingaro / s'accampava sotto l'arco di tito
rispondimi. panzini, ii-103: adunque lo zingaro sospirando le disse: -meglio avere una
. barilli, 2-141: un povero zingaro completamente macellato aveva le labbra asportate nette
neri, ricciuti come quelli di uno zingaro, non avevano mai conosciuto il barbiere
'abitante della boemia ') poi 'zingaro 'e anche la 'vita zingaresca
alla buona d'iddio; viaggiare da zingaro, da tenore smesso, da disperato
. cingano, sm. ant. zingaro. c. e. gadda,
(femm. -a). ant. zingaro. bandello, 1-34 (i-422)
un cavaliere? = cfr. zingaro. cingèlla, sf.
. ucciderlo valeva confessarsi da meno d'uno zingaro. 7. riconoscere, accettare
contorsionista nel bar, melanconico / e zingaro, si alza di colpo / da un
moravia, xi-46: geremia era uno zingaro biondo, con la testa tutta riccetti fitti
di bianche strade / passa la famiglia dello zingaro / con la sua casetta ambulante
aveva fatto il magnano girovago, specie di zingaro, di quelli che vanno a piedi
. barilli, 2-61: soltanto imo zingaro che ha fame può concepire un discorso musicale
solo il pericolo del padre divenuto uno zingaro che col lamentoso racconto della sua vita
18. locuz. -essere leale come uno zingaro: comportarsi con doppiezza, agire disonestamente
. boriili, ii-36: un povero zingaro completamente macellato aveva le labbra asportate nette
fatto il magnano girovago, specie di zingaro, di quelli che vanno a piedi
larghe. barilli, ii-36: un povero zingaro completamente macellato aveva le labbra asportate nette
.. i momenti di distrazione dello zingaro sperando di portargli via il martelletto da
dire che questa fu già di bevilacqua zingaro. -comunanza, unione, vicinanza
. boito, iv-139: indipendente come uno zingaro, capriccioso come un'àngora..
panni il candido / pulvischio d'uno zingaro, / che la fantesca bionda / doman
per consorte io stessa / d'un zingaro, d'un moro o d'un aràbo
lo spettacolo / della fucina del ramaio zingaro / in fondo al brulicante bosco nero.
govoni, 217: avrei voluto essere uno zingaro. /... / mi
guardia,... videro io zingaro che s'era avventurato carponi sino alle prime
nell'organizzazione di tipo matriarcale del popolo zingaro, donna che occupa una posizione di
. moravia, xi-46: geremia era uno zingaro biondo, con la testa tutta riccetti
accompagnava. -sessanta talleri, ripicchiò lo zingaro. 6. ossessionare senza tregua la
membro di una comunità di nomadi; zingaro. g. lipparini [«
è gonfia... su, zingaro de'miei stivali! dài! schioppi la
: il poeta, il contadino, lo zingaro, il barone... '
come un viandante vagabondo, come uno zingaro scomunicato. carducci, ii-1-179: benché
storditamente paolo. caproni, 2-106: zingaro bello amore mio / ci siamo amati storditamente
gambe, e andartene pel mondo come uno zingaro. d'annunzio, iv-1-178: una
(femm. -a). ant. zingaro. rinaldo degli albizzi, ii-584
come un viandante vagabondo, come uno zingaro scomunicato. -di animali (anche
(tsigano, tzigano), agg. zingaro, in partic. delle regioni danubiane
in inglese è il suono della parola nostra zingaro. nelle stampe ricorre talora questa parola
, agg. ant. e letter. zingaro (anche in espressioni comparai per
.). = femm. ai zingaro. zingarare (zingarare), tr
andiate zingarando. = denom. da zingaro. zingarata (zingarata, zingherata)
camper. = deriv. da zingaro. zingaréccio (zingarécció),
si riferisce agli zingari; da zingaro. -anche: che appartiene alla cultura
che nell'osteria si ritrovava: negava lo zingaro di non aver mai avuto zecchin da
, xv-226: nel mio vagar come un zingaro io sono astretto a portarmi dietro pochissime
come un viandante vagabondo, come uno zingaro scomunicato. g. bassani, 5-31
li carmen! = deriv. da zingaro. zingato, v. zincato
= etimo incerto: forse deriv. da zingaro, con probabile accostamento semantico di 'capogiro'
. dal gr. àvxi 'contro'e da zingaro. antizoliano, agg. che si
televisori, si aggira per roma lo zingaro e. hamidavic. = voce
delle parlate zingare. = dallo zingaro romanes, deriv. da rom.
. r cingano, sm. zingaro. muratori, v-2-1657: ho veduto
nell'ottica dei persecutori quanto più uno zingaro era puro, tanto minore era la sua
sua pericolosità sociale; quanto più uno zingaro (purosangue o mischling) era inserito
r zigano (tzigano), agg. zingaro, in partic. delle regioni danubiane.