a capo orlando in cicilia s'accoz- zaro in mare le dette armate a dì 4
: / e'santi clergi l'aromatiz- zaro, / d'un palio imperiai fèr covertura
certo colpa sua; ch'ella ha zaro, 7-13: che mai poteva contenere la
2-no: appresso disse loro: la- zaro, nostro amico, dorme: ma io
a. f. doni, zaro, 1-35: ricevete tutti uno stretto abbraccio
e di color. fogaz zaro, 1-430: schiaparelli mi scrive che la
/ de non zugar al zoco de lo zaro. pulci, 27-23: non potrà,
è terso e erudito, lo sana- zaro limato e candido. il bembo istretto e
è terso e erudito, lo sana- zaro limato e candido;... questo
io non so niun cristian sì ga- zaro / che, se vedesse quel loco rimoto
mai fur ch'oltre ogni meta al- zaro / il proprio nome e'1 lor terrestre
venir possa il morbo a mastro la- zaro, / che mi arrecò alle man questa
spallanzani, 4-i-135: la radice del monte zaro bagnata dal mare è coperta di arena
di tempo perduto. fogaz zaro, 1-300: sarà una sera perduta ma
con fantini e putti / si batte- zaro alla cristiana fede. l. giustinian,
durante, i todaro, i caniz- zaro! ne riderebbero i pitrè, i verga
/ poi co'ghibellin parte s'accoz- zaro. sermwi, 120: giovan bello venne
dolente e isconsolato, pia zaro, iv-263: chi noi sa, si
di gran signore, autocra- tore e zaro si appella. fagiuoli, iv-128: non
d'una pertica. fogaz zaro, 5-111: la vecchia e gozzuta signora
titoli di gran signore, autocratore e zaro si appella. leoni, 453: a
germano (v.). zaro { zarro), sm. ant.
falluto, / sì come nello giuoco dello zaro, / chi meglio se ne cred'
/ de non zugar al zoco de lo zaro. 2. locuz. a
. 2. locuz. a zaro il resto! quando ormai tutto è perduto
el vien la morte! / a zaro il resto, ormai non vi è più
. = deriv. da zara, zaro. zarro, sm. (femm
de non zugar al zoco de lo zaro. 2. per estens.
de non zugar al zeco de lo zaro. bonfadini, 16: vi dico e