disfrancarsi, intrepido imbaldanzisse. arrighetti, xxvii- 4-76: colla frequenza dell'uso de'
quello delle cose di venere. giacomini, xxvii- 8-132: dante ci dipinse nel purgatorio
hanno d'identico più individui. rosmini, xxvii- 12: colla percezione della cosa
resti, ed ossa ignude. rosmini, xxvii- 27: la carne di cui si
dottori, preti e frati. giacomini, xxvii- 1-61: lo 'mpallidire negli studi,
renelle s'impastano in pietre. rosmini, xxvii- 398: ché ove anche alcune
cessare dall'infettamento dell'anime. rosmini, xxvii- 354: si consideri la conseguenza
tutto giorno menzogne e ciance. rosmini, xxvii- 319: la ragione per la quale
necessitade e medicina di danni. guittone, xxvii- 18: mal gradivo ben tutto
il lor bello. c. dati, xxvii- 1-15: conferma questa orridezza della lingua
ma il figliuolo di dio. rosmini, xxvii- 145: questa verità è inchiusa
conservazione e difesa dell'inaividuo. rosmini, xxvii- 398: non è che l'
l'uomo parimente non consentiva. rosmini, xxvii- 402: il sacro santo concilio
rapate e di melarancie? prose fiorentine, xxvii- 6-24: trovandosi appunto al passar di
non si beffi e rida. rosmini, xxvii- 431: lo spirito del mondo si