il capo ignudo. maratti zappi, xxii-64 : ma tu declini al suol gli
il terzo alloro. maralti zappi, xxii-64 : me fortunata, se con nobil canto
colle sparutezze infiorava pallori. maratti zappi, xxii-64 : veggo il rossor che le tue
imperituro, inestinguibile. maratti zappi, xxii-64 : vegga egli poi qual puro raggio
opre e parole. maratti zappi, xxii-64 : vegga egli poi qual uro raggio
trovarsi riunito. chiaro davanzati, xxii-64 : pensar vò pur com'io dire
spine di disubbidienzia. maratti zappi, xxii-64 : fortunata, se con nobil canto /