l'inchiostro migliore; con un troncone vuotato si fa una siringa che spruzza fuori uno
l'inchiostro migliore; con un troncone vuotato si fa una siringa che spruzza fuori
ghiandone in quel giorno lieto e di partenza vuotato alla salute delle proprie canne più d'
done in quel giorno lieto e di partenza vuotato alla salute delle proprie canne più d'
bassa. de marchi, i-719: e vuotato un litro di vino a testa,
latte): preparata dall'abomaso (vuotato, essiccato e stagionato, con un
in quel giorno lieto e di partenza vuotato affa salute delle proprie canne più d'otto
tutti i vitaiuoli, giuocatori che hanno vuotato le loro scarselle, giornalisti e reporters dei
si accostò alla tavola; poi appena vuotato d'un tratto il suo bicchiere colmo
, io già in ventiquattro anni ho vuotato il calice che avria potuto bastarmi per
uomo, io già in ventiquattro anni ho vuotato il calice che avria potuto bastarmi per
copripentole..., avevo già vuotato sul pagliòlo una dozzina di libbre di pesce
i grossi baffi stillanti, dopo aver vuotato il calice di marsala che gli era
fermarlo sopra la pagina, trovo tutto raffreddato vuotato inaridito. quasimodo, 2-15: in
. ant. levato dal sacco; vuotato (il sacco). balducci
e bruni. 10. vuotato del suo contenuto (bauli, valigie,
fortore di zolfo, lustravo i portici: vuotato di me, senza sangue indosso.
da vino, che essi avevano già vuotato, il quale era capace del fanciullo
di tutti, e soprattutto quando hanno vuotato due o tre caraffe di grog. de
pass, di esaurire), agg. vuotato, privato di tutto il contenuto,
tu m'hai parlato del tuo ingegno come vuotato, della tua mente come esaurita.
(ant. anche essausto). vuotato, privato di tutto il contenuto;
agli orli; lei l'aveva già vuotato tutto, fino alla feccia. silone,
galla perché i tarli l'hanno tutto vuotato. 7. locuz. -a galla
7-230: il ierofante giuo- catore, vuotato il bossolo, afferma colle figure combinate
ti si staccano se non dopo aver vuotato tutto il sacco. = voce dotta
16: a udirlo lui, quando avea vuotato il quarto bicchiere, non era stata
. fucini, 11: avevo già vuotato sul pagliòlo una dozzina di libbre di
ora dopo,... avevo già vuotato sul pagliòlo una dozzina di libbre di
le digressioni. fogazzaro, 5-283: vuotato finalmente il bicchiere ed il piatto,
. mazzini, 75-281: con erario vuotato dal papa fuggiasco, con armi scarse e
han dato mente alla notizia, o hanno vuotato il sacco per un cinque o sei
rapine opime / di non attico sai vuotato il vaso. monti, 11-975: quivi
; casse cesti, ogni recipiente è vuotato e gli oggetti che si suppongono compresi
dopo,... avevo già vuotato sul pagliòlo una dozzina di libbre
quella cantatrice. -scherz. essere vuotato, bevuto. lorenzo de'medici,
barilli, 7-93: l'orizzonte intero vuotato, disinfettato, smobigliato per lasciar posto
pei monti quando il temporale s'è vuotato. comisso, vi-65: stavano per
che era stato svuotato o che si era vuotato per fuoriuscita o per consumazione del contenuto
s'erano risciacquata la coscienza e avevano vuotato il sacco dei peccati propri ed altrui
maccari, 8: caro flaiano hai vuotato il sacco! ma sarebbe più appropriato dire
: a dieci anni, il maestro, vuotato il sacco, non avea più nulla
fare, [la vespa] avrebbe vuotato il sacco in una settimana.
-in partic.: ramo di sambuco vuotato del midollo e usato per sparare piccoli
. c. arrighi, 299: vuotato il calice, si scrinò colle dita i
v-865: dio, dice agostino, aveva vuotato fin all'ultimo gocciolo la sentina del
dalle gengive. 2. vuotato dei semi (una spiga, un baccello
. monti, xii-6-265: ora, vuotato il sacco e spicciatasi con due parole
: tutti i 'vitaiuoli', giuocatori che hanno vuotato le loro scarselle, giornalisti e reporters
, di votare2), agg. { vuotato). privato, liberato del proprio
in cui teneva le gioie aperto e vuotato. -cavo, incavato (una
gridare, quasi frastornato, poco convinto, vuotato della propria autenticità. votatóre1,
non pretendo » fece quello, dopo aver vuotato il bicchierino di zozza, « di