è questo, a che ella vuol dormire? io la farò ancora addormentare al
piombo. ariosto, 15-24: dio vuol ch'ascosa antiquamente questa / strada [
mia costanza in tutte le maniere e vuol abbagliarmi col presentarmi il crine della fortuna
cervello s'abbagliano. galileo, i-828: vuol più tosto... creder che
sì straziante! carducci, i-957: si vuol dare mala voce al cuculo, perché
., 2-35: m'abbandono non vuol dire, s'io mi sgomento di
abbia sembiante / d'esser come lo vuol. bandello, 1-45 (i-540):
mondo cosa alcuna eterna: / fortuna vuol così, che se n'abbella. alfieri
per. rajberti, 2-39: che cosa vuol dire la parola fri...
462: abbrustolite... qui vuol dire tinte dal fuoco con un leggieri
, 462: abbrustolite... qui vuol dire tinte dal fuoco con un leggieri
. galileo, 311: delle prime vuol che si facciano gli abbruciamenti momentanei;
al malmantile, 462: abbrustolire propriamente vuol dire quell'abbruciamento che si fa agli uccelli
serra, / e fa, quando e'vuol, l'aria chiara e bruna.
pagnolo è un animale abitudinario e vuol poggiare il piede sul sicuro.
abitudini. moravia, vi-196: chi vuol cambiare con precipitazione, corre il rischio
abiura al peripateticismo. menzini, 5-134: vuol che la figlia, imbavagliata il mento
cristo ne consiglia nel vangelio dicendo: chi vuol venire dopo me, rinneghi se medesimo
, voi che presiedete; il mondo vuol dominare, ma voi no. manzoni
; desueto. bruno, 3-1117: vuol rinovare gli vocaboli absoleti che, per
scrittore antico, ora de nuovo le vuol far montar a gli astri. =
ingordigia! buommattei, 1-32: abuso vuol dire mal uso; non retto,
cacchiatella vien forse da acquattare, che vuol dire star quatto, cioè basso,
è ben definito 10 scopo cui si vuol arrivare. nievo, 249: io pigliava
. manzoni, 168: l'uomo che vuol essere vizioso, non potendo conciliare le
se alla settima accessione, come egli vuol fare, prenderà la chinachina. vallisnieri
ariosto, 26-94: e pur non vuol seco accettar l'impresa. guerrazzi,
che, essendo accidentale e fattizio, vuol perpetuarsi come naturale e necessario. leopardi
al piccino, l'accivetta, 10 vuol compromettere... con colori, forme
1-79: i ghibellini diceano: -e'non vuol vedere se non guelfi -; e
in arme. / con qualunche mi vuol, prima o con giostra / o con
, 81: l'una [figura] vuol esser da tutte l'altre, quasi
fia detto: / sai ch'ogni cosa vuol principio e norma, / accordar la
convien credere che così sia, chi non vuol essere lapidato. tommaseo-rigutini, 18 (
, / ché debbe ognun voler quel che vuol questo, / ed accordarsi volentieri e
rodomonte son tutti sozzopra, / ch'ognun vuol dimostrarsi più gagliardo / et ai compagni
accorto ingegno / a nessun crede e vuol da tutti il pegno. fontanella, iii-365
con lui s'accozza / ch'ei vuol dargli il buondievosignoria. 4. tr
mantenerla, una semplice diligenza; vuol essere accuratissima. redi, 16-iii-34:
impunito. pananti, i-63: e vuol darmi [il notaro criminale] una pena
(367): è per ciò si vuol questa cosa molto saviamente fare, per
il mio cornuto armento, / né vuol bagnare il grifo in acqua pura. tommaseo
... vedo benissimo che mi vuol dar da fare, essendo il luogo
di ventura. pascoli, 190: vuol l'acquasanta ch'ebbe appena nato.
si chiama zodiaco, che vuol dire il circulo degli animali, perché
è la lingua del picchio: ei quando vuol far preda fa prima romor col becco
targioni tozzetti, 12-1-323: quando si vuol fare una nuova coltivazione, si disfà un
la costruzione dell'acquedotto, quegli che vuol condurre acqua per l'altrui fondo dee
, 2-12: se l'adultero il vuol, vedrem sicura / porger nel vin la
. -sino a ieri era cattivo. -allora vuol dire che va bene. se acquieta
che va bene. se acquieta, vuol morire; se regna, vuol guarire
acquieta, vuol morire; se regna, vuol guarire. 3. rifl
onde. palladio volgar., 4-19: vuol caldi e acquosi luoghi, e specialmente
ii-101: il teatro dei piccoli non vuol dire un teatro adatto solo ai piccini,
che ad alta voce chiàmavi, / e vuol, se può, di disamare
che s'era addobbato, / e vuol mostrare in arme il suo valore /
lippi, 8-13: ma qui la musa vuol, ch'io mi dichiari / circa
addolcisce e innalza il core, / vuol meco ancor, scinto il coturno, starsi
io m'addormentai; / ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga.
innanzi a mastro apollo, / che gli vuol bene, e vuoilo /..
. marino, 7-53: poi tace e vuol veder se l'augel- letto / col
ma il diminutivo è eufemismo, che vuol denotare adiramento alquanto grave e molesto:
, d'irresistibile leggiadria; chi vuol fare il bello; corteggiatore,
o pigliar l'oppio,... vuol dire addormentarsi, da opium, sugo
due sembianze spaventevoli e adre, / morte vuol trarmi agli ultimi lamenti. savioli,
... / ottien ciò che la vuol co'dolci 'nganni, / e sol di
l'eleomele e l'aeromele, quale non vuol dire altro che mele dell'aria,
prova in certi giorni, massime quando vuol piovere. manzoni, pr. sp.
provino e col pezzo d'oro che vuol saggiare, fa le due tracce, da
d'aveme conoscenza. onde a chi vuol cacciarsi in un discorso di cose che non
gli è un affascinamento: quando si vuol notare il falso giudizio o sentimento, imputandone
. ma affermazione, negazione e confutazione vuol dire universalità di esigenza e di contenuto
buti, 1-283: con li eretici si vuol parlare apertamente e ordinatamente, sì che
so che d'incanto, / che vuol ch'ancora la riverisca e inchine, /
bar etti, 1-8: chi indosso si vuol porre, e affibbiar la poetica giornea
misura, per seguir l'ordine cominciato, vuol più tosto pendere nel picciolo e nello
quanti miracoli di natura contenga, chi vuol saperne a pieno, ne domandai al celebratissimo
quella fossa che circonda l'occhio, non vuol essere molto affonda. soderini, iii-27
da tanto piangere, / se non vuol me col suo dolor affrangere. febusso
nota iuve- nale, / or la vuol con macrobio a spada e cappa.
; e così l'opera umana. chi vuol passare questi limiti, allenta, e
., 25-40: poi che per grazia vuol che tu t'affronti / lo nostro
elli s'afronta con quello col quale vuol parlare, prima attossica et avelena col detrarre
arte fa agevole ciò che l'uomo vuol fare. idem, 3-15: e 'l
tra voi ', dice chi non vuol prendere parte ne'patti che due o più
. ed altrimenti aggravarsi in sulla corda vuol dire quando uno esaminato in sulla corda
: il seme della canapa, quando si vuol cavare fuori, stia primamente coperto con
dolce e pieno di garbo, e quasi vuol dire uno attillato aggregamento. d.
5. bernardino da siena, 949: vuol dire che quando el pòvaro ti viene
fagiuoli, 3-2-322: a chi nel ballo vuol bene adattarsi, / giova esser magro
nessun lo tocca, ma se uno vuol contraddirgli... ih! giusti,
le ricerchi, ma perché il poeta vuol che si dicano. idem, 12-591:
perla. bruno, 173: chi vuol agnus dei, chi vuol granelli benedetti
173: chi vuol agnus dei, chi vuol granelli benedetti, chi vuol acqua di
, chi vuol granelli benedetti, chi vuol acqua di s. pietro martire.
a smaltire. burchiello, 43: chi vuol vin dolce non imbotti agresto. idem
iv-14: agrodolce, detto di salsa, vuol dire che contiene zucchero e limone o
328: aguzzare le macine del mulino vuol dire metterla in taglio, in maniera che
uno ha aguzzato il mulino dell'appetito, vuol dire ch'e'mangia presto e bene
malmantile, 466: quando l'auzzino vuol bastonare un galeotto per qualche suo mancamento
più gravi. ond'è che vuol esser rimosso dalle abitazioni e dai passeggi
essere aiutato e governato, ogni ragion vuol lui dovere essere ubidiente e subietto e
aiuto, che il conte d'anguersa mi vuol far forza. idem, i-202:
vallisneri, iii-496: male, che vuol esser trattato con infinita dolcezza, che
dalla parola iza, voce arabica che vuol dire 'ira '». aizzato
e tanto vali, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre, /
te non ricorre, / sua disianza vuol volar sanz'ali. -stare sulle
il nemico all'alba dei tafani / vuol trucidare in singoiar battaglia. note al malmantile
]. pascoli, 501: stasera / vuol l'acqua venire a ruscelli. /
, x-167: egli [amore] sol vuol le chiavi / tener de taltrui core
cade per un colpo: ogni cosa vuol tempo e fatica. ser giovanni,
: « sì come il foco / vuol temprato colui che fa l'archimia, /
. gentile, 3-277: ciò non vuol dire che l'arte sia amorale e
e bevanda? idem, 7-127: vuol chi tutto creò che l'alimento /
. -la porta è aperta, se vuol tornare, lei. codice civile, 198
figur. segneri, ii-98: iddio vuol lasciar sempre a noi viatori alcun'alito
di speranza, ch'è quanto dire, vuol distinguerci dai dannati. manzoni, 38
., xx-11 (254): chi vuol venire al sommo della perfezione, non
malmantile, 637: allegare i denti vuol dire: quando i denti, per aver
8-20: sentitosi allegare i denti. vuol dire sentitosi stimolare dalla gola e dal
chi è uso alle legge, non vuol credere, se tu non gli alleghi
poesia, fusa e identificata con lei, vuol dire che allegoria non c'è,
esser poteva l'edipo. l'allegoria vuol essere non meno ingegnosa che chiara. e
io t'amo così, o allodolùccia, vuol dire che tu puoi restare dentro la
oppio, o corrottamente l'alloppio vuol dire addormentarsi, da opium, sugo di
4. locuz. -chi non vuol la festa, levi valloro: chi non
alloro; ma egli è la madre che vuol esser pagata, e ha ragione.
come chi parte il viso che non vuol scordare. = comp. di
di diamante... l'allume vuol esser pulito, chiaro che splende
sogliono guidar e'ciechi, e questo cieco vuol guidare gli alluminati. piovano arlotto,
/ e 'l medico del papa vuol guardia / se 'l soldan mette l'olio
nencioni, v-127: il maggio nuovo / vuol leggere le vesti, e l'alme
pegolotti, 376: legno d'aloe vuol essere pesante e fisso, e quando l'
so che d'incanto, / che vuol ch'ancor la riverisca e inchine, /
altalena, / perché consiste a chi lo vuol far bene / in levarsi alto,
la diciamo altalena dal latino tolleno, che vuol dire quella macchina di legno colla quale
al malmantile, 596: alterato dal vino vuol dire briaco. onde gli alterati,
invar. locuz. lat. che vuol dire un altro me stesso, a indicare
progresso. baldini, 4-133: non vuol fare la muffa e... è
è certo ch'ei [dio] vi vuol salvi, e che però vi somministra
la donna? / fugge e fuggendo vuol ch'altri la giunga; / niega e
altri la giunga; / niega e niegando vuol ch'altri si toglia; / pugna
si toglia; / pugna e pugnando vuol ch'altri la vinca. parini,
148): ciascun che bene e onestamente vuol vivere dèe, in quanto può,
sol perché voi siete bella / e perché vuol mia stella, / non c'hio
non ci mancherebb'altro! -ci vuol altro!: a commentare ironicamente proposte
sempre lo stomaco ». -eh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci
-eh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro ». de
altro, ci vuol altro, ci vuol altro ». de roberto, 545:
ora il mio debito sarà estinto. -ci vuol altro!... i conti
operai milanesi alzan la cresta; chi vuol gente abile bisogna che la paghi. nieri
latini, ii-37: amico che maggiore / vuol essere a tutt'ore, /.
aminta, 905: chi imparar vuol d'amare, / disimpari il rispetto:
ama placido ciel cigno gentile, / e vuol tranquillo cor sacro poeta; / lieti
nelle più alte;... ognuno vuol grandeggiare tra'suoi eguali. alfieri,
: ambra concia a modo di paternostri vuol essere gialla in colore di fine oro
. baretti, ii- 242: ci vuol altro che le mane / profumar coll'ambracane
. segni [tommaseo]: la lettera vuol essere una certa amicabilità breve, e
, i-91: amico in senso mio vuol dire un tesoro, e in senso di
un tesoro, e in senso di certuni vuol dire un conoscente che vi loda,
. gelli, i-153: ma che vuol da me questo cane che egli mi fa
tema di e innalza il core, / vuol meco ancor, scinto il coturno, /
salute! muratori, 5-iii-64: ora si vuol solo dilettar l'orecchio; e per
ella non rideva di me; ella mi vuol bene. ma io sono povero,
senso non riderebbe all'udire che si vuol guarire un fanciullo ammaliato, col gettare alcune
egli [l'uomo] appartiene e che vuol vivere e continua a vivere e non
uomo il quale accenna la cosa che non vuol esprimer con parole. varchi, v-53
ai suoi, e diceva che il mondo vuol essere canzonato, e un re deve
con dire ammolla, ammolla; che vuol dire allenta; termine che si pratica
ii-207: poco è pregiato / chi vuol altrui di quel vizio amonire / nel
, per l'andamento tutto della vita, vuol essere [il bimbo] come circondato
operazioni nuoce. tausilio, ix-605: chi vuol veder la piena d'occhi ed orba
il giovane, 10-973: altro ci vuol che matricale o ruta / a un ammorbato
. einaudi, 1-262: ciò vuol dire che le alte quote di ammortamento
. 4-76: volontà, se non vuol, non s'ammorza, / ma fa
non sente fatica. -amóre vuol fede. luca pulci, 4-11:
/ d'un detto antico, che vuol fede amore. -chi si piglia
: in ogni luogo aver si vuol de'suoi, / che son di più
illumina, / qual si convien chi vuol parlar di dio. idem, ii-85
dal suo amor disgiunta, / non vuol novo consorte e novo amore, / ma
, 6-61: il filosofo... vuol che sia la costituzione deha favola non
0. rucellai, 2-10-279: anastomosi vuol dire quando le vene aprendosi s'imboccano
, 81: l'una [figura] vuol esser da tutte l'altre, quasi
cammino. petrarca, 50-26: ma chi vuol si rabegri ad ora ad ora;
oro, detto di moneta, non vuol dire moneta di carta convertibile in oro,
addiettivo che venga da croio, che vuol dire zotico e duro... da
voce croio abbiamo il verbo incroiare, che vuol dire aggrinzare e indurire; ed incroiato
incroia, viene a suonare ancroia, che vuol dir vecchia grinzosa ». ancùdine
. i. nelli, 10-1-7: vuol fare il marito alla moda, disinvolto,
: e quando entra negli affari altrui, vuol anche fargli andare un po'a modo
l'amoroso giorno ti conforta / e vuol che vadi tua donna servire. boccaccio,
luca, 1-2-185: l'angaria dunque vuol dire un obbligo di servire per se stesso
angosciato e grida / e non si vuol dar pace. simaménte).
, 6-2-6: il farlo credere alla padrona vuol esser più difficile che pigliare le anguille
, e poteva. verga, i-172: vuol dire che hanno la tasca piena,
lo ritroverete a l'anima, che vi vuol donare quattro moccichini di rensa ed un
in sasso fortissimo e trentacinque focolari che vuol dire circa mezzo migliaio di anime. pea
la signora fausta / che fa? vuol ella più straziarmi al solito? / -proprio
gran remora e impedimento per chi si vuol dare all'anima. -essere d'
che sa molto, / che cosa si vuol dir marito. cicognani, 2-223:
(iv-145): il naso lungo, vuol dir l'avanie, / ch'addosso
7-21: molto annaspa... qui vuol dire, che egli moveva i piedi
e sottigliezza degli stessi maligni fermenti, vuol ragione ch'elleno altresì sieno più acconcie
854: andare in là con gli anni vuol dire invecchiare. -carico, grave
alla locuzione lombarda aprir l'anta, che vuol dire, letteralmente, aprir lo sportello
in possesso di queua piazza, che vuol dire deu'antemurale più forte, che
. / e mostrerogli a chi gli vuol vedere / per anticaglie naturali e vere
che con l'autorità de l'anticaglia / vuol esser ladra poltrona insolente, / ch'
la profezia, / che l'uom vuol dir ch'anticristo venisse. passavanti, 165
parola di senso contrario a ciò che si vuol dire realmente. b.
, anche quando fa un'antologia, vuol fare opera di poeta. sinisgalli, 6-142
di queste malattie dell'anima, ma vuol l'apatia, e l'apatia predica.
d'affetti. goldoni, vi-1093: apatista vuol dire uomo senza passione...
sottigliezza de gli stessi maligni fermenti, vuol ragione ch'elleno altresì sieno più acconcie
al tempo nostro. / faccia chi vuol l'apostolo o il buffone; /
l'arte de gli speziali, / e vuol pigliar la pratica alle nozze / di
, in parigi che sarà rimasta, / vuol che salga su 1 merli, e
appassionato allo studio ': improprietà che vuol essere corretta. non ch'ella sia errore
che l'uomo fa nella confessione? vuol dire appellarsi dalla sentenza già fulminata nel
chiamati propri, altri appellativi: e vuol dire lascia il certo per l'incerto.
a pagine. pellico, ii-72: vuol rovinarci tutti e due per guadagnare un'
note al malmantile, 535: appetito vuol dire appetenza e desiderio in generale;
è detto assolutamente e senza aggiunta, vuol dire fame o voglia o gusto di mangiare
pezzi 'alcuna cosa che si vuol conservare, o di cui non si può
sì strana, / che, quando vuol, le annose querce appiana.
loro. berni, 164: chi vuol veder quantunque può natura / in far
. idem, i-1116: un'età non vuol mai trovarsi in contraddizione colle sue
falsamente. varchi, v-44: che vuol dire apporrei -dire che uno abbia detto
la lingua del picchio, ei quando vuol far preda fa prima romor col becco
per la salute, ma questo fegato mi vuol rovinare. d'annunzio, iv-1-487:
al suolo appreso, / quanto più vuol fuggir gli ascosi danni, / e
marino, 1-160: curi dunque chi vuol delizie ed agi, / io sol piacer
cioè tutto il rovescio di quel che si vuol significare. rigutini- cappuccini, 15:
può, appropriate a quello che altri vuol dimostrare, e meno che si può
sopragiunse e i detti approva, / e vuol che senza indugio indi si mova.
ciò che è degno d'approvazione non vuol dir altro, chi ben l'intenda
da abusare, come fa la gente che vuol parere colta. = deriv
. varchi, v-48: appuntare alcuno vuol dire riprenderlo e massimamente nel favellare;
tedaldi, 26-7 (59): aver vuol [il sonetto] quattro piè [
. varchi, v-48: appuntare alcuno vuol dire riprenderlo e massimamente nel favellare;
si fa fortuna senza volerlo -far fortuna vuol dire appunto essere andato lontano e tornare
. f. doni, 2-176: chi vuol di quelle buone, torni domani;
a ogni modo veder se e'mi vuol prestare dieci ducati per aprire anch'io
l'occhio ed aprir l'occhio, vuol dire andar cauto nell'operare.
io dico di chi all'incontro non vuol mai aprir la vena ai suoi malati.
i mucini han gli occhi aperti / vuol dir che l'uomo è ben accorto e
non seppe però ritrovare che aranci non vuol dire altro che aurantia poma, che
o da alcuna parola travedere ch'egli vuol vincolare quel libero arbitrio, che è
. lippi, 3-34: alla corda così vuol che s'attacchi, / perché d'
la lingua del picchio: ei quando vuol far preda fa prima romor col becco
282: arca, voce latina che vuol dir cassa in generale; ma noi intendiamo
è una parola dei muratori, e vuol dire cercare il piombo coll'archipendolo.
fatto amico dell'archisinagogo, / come vuol, volge di fortuna il dado.
. doni, i-101: un architettore che vuol fare un palazzo, subito si mette
raro. baruffaldi, 67: mostrar vuol sua ragione / con i libri più
fatta nel decidere a scaccafava, che vuol farsi credere per l'arcifanfano della letteratura
soli, che aveano trionfato, come vuol plinio, si dedicavano. busenello, iii-
e sei / ognun de l'altro vuol parer più ardente. b. davanzali,
, la smania interna come di chi vuol dire una cosa e non ardisce e
volgar., 3-4: la terra si vuol prima mischiare con ardito letame, acciocché
a superare la contigua... vuol fare lavoro doppio in egual tempo: semina
quest'argomentazione sulla legge di lotario i vuol essere esaminata più particolarmente e da sé
umani, / sì che remo non vuol né altro velo / che l'ali sue
idem, 98-9: se dio non vi vuol mettere argomento, / la guerra sì
quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine immensa?
hai aria d'un pover'uomo; ci vuol altri visi a far l'untore.
la conosco quell'arme; so cosa vuol dire quella faccia d'ariano, con la
, i-26: quei l'aria a solo vuol, questi coi cori, / quei
pananti, i-26: e l'altra non vuol l'aria de'sorbetti. ojetti,
. c. dati, v-2: chi vuol acquistar grido di un sottile aristarco,
1-2: « per ora egli non vuol essere che una specie di indovinello,
una specie di indovinello, e si vuol celare sotto il misterioso nome di aristarco,
di roma confutando l'opinione di chi vuol misurare l'esorbitanze cogli allontanamenti dal giusto
armadiàccio. grazzini, 3-1-99: chi vuol compor romanzi, e non si tuffa
cadavere mencio. baldini, 4-193: non vuol più sentire parlare né di guerre né
una trave un armellino, / che non vuol ch'altri il guardi, non che
scienze. muratori, 5-iii-64: ora si vuol solo dilettar l'orecchio; e per
83: ma un'arra / si vuol di vostra fé. sbarbaro, 1-275:
'arte di michelaccio; no signore: vuol fare il mestiere di molestar le femmine
catilina. tommaseo-rigutini, 1329: l'arringa vuol persuadere o commuovere: l'orazione lodare
è accettato; e: il tale vuol fare a suo senno; e: il
lo arroga, se non è, lo vuol diventare. c. dati, 39:
marino, v-45: già il mondo il vuol canonizzare / perché a suoi scritti spirita
spirita e strabilia / e 'n candelario vuol con la vigilia / come dottore e martire
: se tillustrissimo sig. abate lucini vuol farmi la grazia di arruolarmi nel numero
sm. chi presiede altarrolamento; chi vuol far proseliti. tommaseo [s
, i-76: e il medico non vuol ch'io m'arrovelli. manzoni, pr
., 1 (23): « vuol dunque ch'io sia costretta di domandar
in altra parte: / non si vuol mai di sua arte, / gli è
l'arte. bruno, 133: vuol mostrarsi dottore; e ci fa intendere
ai suoi, e diceva che il mondo vuol essere canzonato, e un re deve
9-125: l'altra [chiave] vuol troppa / d'arte e d'ingegno avanti
l'arte del michelaccio; no signore: vuol fare il mestiere di molestar le femmine
: l'artemisia- tura nel vino vuol esser fatta con diligenza somma.
linati, 8-94: è come uno che vuol dirmi parole affannate misteriose, ma non
legale, è un articolo / che ci vuol dello studio sopra. baretti, i-70
arto malato come una macchina che non vuol funzionare. buzzati, 4-249: il cane
una campana, / sia che armadura vuol, che ne fa polvere; / e
non è accettato; e: il tale vuol fare a suo senno; e:
greggia. muratori, 1-103: l'equità vuol essere ascoltata. algarotti, 1-224:
l'ideale ascoltatore, die più sovente vuol essere un'ascolta- trice. pratolini
] chi fugge, a chi la vuol s'asconde, / e vanne e vien
, 10-17: e se 'l fato non vuol ch'ella ritorni / a goder meco
lo prendete nel suo vero significato, vuol dire incommensurabile. = voce dotta
rotta la cavezza che lo frena, vuol sentirsi in amore con la terra,
re dei moabiti. ma l'asina non vuol procedere. un angelo del signore chiude
. tuttavia, poi che el padrone vuol così, è da legar l'asino a
animal di vaghe macchie asperso / che vuol dir questa guardia e questa porta?
« aspetta: / a costor si vuol essere cortese... ». idem
assai per un prussiano, qual ei si vuol spacciare. leopardi, 16-12: voi
volgar.], 6-22: e che vuol dire, che lot è tratto dentro
vegga il mondo, quando la fortuna vuol torre a assassinare uno uomo, quante diverse
stretto ed assegnato, non so se vuol lodargli o biasimargli. caro, 9-1-n:
manzoni, 122: se non si vuol credere a questa asserzione della chiesa,
de luca, 1-15-3-317: questo assettamento vuol dire una radunanza collegiale, la quale
berni, 50-24 (iv-196): che vuol veder se potesse acconciare / rinaldo con
l'opere fosser? quel medesmo / che vuol provarsi, non altri, il ti
assicurare è che il mio padrone non vuol far torto, né a voi né a
per continuar la forma umana / sì vuol ch'uon si diletti in tutte guise /
lo odio risguarda el male assolutamente. che vuol dire assolutamente? vuol dire in quanto
assolutamente. che vuol dire assolutamente? vuol dire in quanto male; e però vorria
il fine / con le sue tirannie la vuol con tutti, / per conseguir col
io m'addormentai; / ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga.
buonarroti il giovane, 9-335: chi mi vuol? chi mi chiama? / oh
bencivenni, 5-169: dopo questo si vuol usare il mundi- ficativo di molta astersione
170: o perché c'è chi vuol esser omicida, la chiesa non comanderà a
bontempelli, 6-261: morte violenta non vuol dire niente, per la scienza; per
, è detta quand'al- cuno che vuol pervenire ad alcuno buon fine ovvero reo,
servare atrocissimamente. segneri, ii-229: che vuol dir dunque, che furon'eglino
si debba sforzare questo tale, che vuol servire a dio in verità, non mai
palladio volgar., 4-23: questo si vuol sollicitamente attendere, che i buoi s'
si attenga v. signoria illustrissima se vuol vivere vita lunga e vita sana. g
le prodigavano tutte le delicate attenzioni di chi vuol fare la corte ad una signora.
grandi e ne'gentili / il pennel vuol aver dell'atticciato. b. davanzali,
e pieno di garbo, e quasi vuol dire uno attillato aggregamento. bruno, 76
sottigliezza de gli stessi maligni fermenti, vuol ragione ch'elleno altresì sieno più acconcie
599: né per far ridere altrui si vuol dire parole, né fare atti vili
pensiero è un fatto, se così vuol dirsi, ma necessario; un fatto che
1-15: allorché questa cognizione scientifica si vuol ridurre all'atto pratico,...
alterando il fatto, d'attore si vuol far reo. tasso, i-84: colui
fortuna le cose attraversa, / si vuol reputar sempre che sia bene. /
delle parole di colui che ragiona, si vuol fuggire. varchi, 18-1-206: tommaso
idem, ii-173: quel che non vuol audir alcun se parla, / rade fiate
dicesse venerandi e quasi sacri, che tanto vuol dire questa voce augusto: onde,
., 25-42: poi che per grazie vuol che tu t'affronti / lo nostro
. ariosto, 8-81: non se ne vuol veder simile a questa [tempesta]
da auctum supino del verbo augeo, che vuol dire aumentare e crescere; e
(iv-145): il naso lungo, vuol dir l'avanìe, / ch'addosso
buonarroti il giovane, 9-287: avannotti vuol dir pesci d'unguanno, / che
dir pesci d'unguanno, / che vuol dir di quest'anno. note al malmantile
quest'anno; perché uguanno o unguanno vuol dir quest'anno, sebbene usato solo
acqua dolce, d'unguanno, che vuol dir di quest'anno, cioè nati
e disse: / -chi la pace non vuol, la guerra s'abbia. manzoni
e per questa cagione ogn'uno gli vuol male. lacopone, 14-47: o avaro
dunque sono sfortunato e certamente qualcuno mi vuol male o addirittura il mondo intero ce
uno diretto a far vedere come finisce chi vuol profittare delle discordie cittadinesche per inalzarsi;
pascoli, 501: stasera / vuol l'acqua venire a ruscelli. / l'
palma ed all'uscir del campo, / vuol ch'io respiri a te che ti
avegna mi sia tardi accorto, / vuol che tra duo contrari mi distempre ».
sempre di non essere avvelenato, e quando vuol mangiare mangia sempre con sospetto. machiavelli
lacciuoli incappavi? tolomei, 1-4: dio vuol mostrare con questi dogliosi avvenimenti, che
perciò che a prima giunta potendo gli vuol riempier di timore. paolo da certaldo,
capitai, vi so dir, come e'vuol essere, / giovan, sano,
: né per far ridere altrui si vuol dire parole, né fare atti vili né
migliato, disse: ser mazzeo, che vuol dir questo, che tu sei così
, i-330: egli [il geloso] vuol chiudere con avvisi le vie dell'aere
volgersi, con questo nome greco che vuol dire avviticchiarsi. tasso, aminta,
. lastri, 1-5-235: chi vuol arricchire, / basta avvitire. =
, 2-19: se un indiscreto creditore vuol frugare nella mia cassa, lo consegno agli
segneri [tommaseo]: da me non vuol tanto [iddio], ma che
passa per l'astro di cui si vuol fissare la posizione. e.
una banca, non sa, o non vuol sapere, che in quella rendita
. arila, 56: se azzardo vuol dire rischio, non sappiam vedere perché
: babà, questo è un dolce che vuol vedere la persona in viso, cioè
e'quel che si dica, / che vuol far del saccente ed è un babaccio
e la donna dice: -e'si vuol far massarizia sì che 'l babbo invecchia.
, da semplice e senza giudizio: e vuol dire alla peggio, inconsideratamente.
babilonia; fuggitevi da roma. babilonia vuol dire confusione: roma ha confuso tutti
371: indaco di baldacca detto baccaddèo vuol essere in piccioli pez zolini
ha fatto grazia. - e'si vuol porvi una imagine per rizzarvi un poco di
, 3-38: fare il baccano qui vuol dire beffare, dileggiare con fischiate
fagiuoli, 3-7-173: or che vuol dir quell'esser bacchettato [il soldato
e vento prese: / ch'a siragozza vuol condur le some / gano, e
parola fatta dal greco bechicos, che vuol dir da tosse, e i nostri toscani
ariosto, 455: ora chiaritemi / che vuol da me la mia padrona. -vuolevi
aprirlo dal lato del mare, quando si vuol dare il passo all'acqua od impedirlo
tentati in una regione dove nessuno ne vuol sapere, né della seta, né del
, / soggiunge (perch'a lor vuol far la pera) / io l'ho
per un quattrino. / doman si vuol che s'assalti la strada: / non
ti consiglia di questo, non ti vuol male; non istate a badea; pigliàtene
toccare, dice che per diletto di voi vuol venire in forma d'uomo..
travi. jahier, 178: manovale vuol dir servo operaio, mestiere sprezzato.
il solito di persona. quella ragazza vuol bene al suo baffettino. idem [
ancor più dispregio che buffetto', quel baffino vuol fare il gradasso. carducci, u-1-290
, così, quando il filosofo geometra vuol riconoscere in concreto gli effetti dimostrati in
, com'è suo genio, le vuol dare. redi, 16-iv-30: infine apuleio
chi è nato nel milanese, e vuol vivere nel bergamasco, bisogna prenderselo in
1-430: bagordare o far bagordo, vuol dire giostrare, giuocar d'armi.
resto bagordo viene da bigordo, che vuol dire asta. 2. divertimento
peggio assai, / farà quel ch'egli vuol, se posto insieme / avrà tesoro
/ avrà tesoro; e chi baiar vuol, bai. aretino, 1-184:
ella quasi dirimpetto al suo palazzo, la vuol fare spianare. idem, v-162:
tuon né baleno, / e non si vuol per nulla al mare arrendere, /
: quelli che con balestra o arco vuol saettare, dee la mano manca tener fermissima
mano manca tener fermissima, se dirittamente vuol saettare: ed è di necessità che abbia
dare la spinta alla nave che si vuol varare. 11. tipogr. piano
crescenzi volgar., 10-28: quando vuol saettare, dee porre il piede in
volgar., 10-28: il balestratóre che vuol l'oche 0 altri uccelli grandi saettare
esumata nel senso di esuberante, che vuol ruzzare, detto per lo più di giovani
bere, e che il ballare si vuol fare come mostra lo strumento, e non
. cecchi, 18-34: la rovina non vuol miseria. vedi / se tutti i
impresa viene, / e a tutto costo vuol compirla, dice: / io sono
mezz'ora il suo marmocchio che non vuol tacere, non vuole acquetarsi.
più lontani dalla fede che quella bandiera vuol significare, che il più di quelli
rolli, 557: se amor ne vuol seguaci, / bandisca in suo reame /
, 333: l'umanità unificata vuol regnare sola; noi saremo i suoi
portava il berretto sull'orecchio. -compare menico vuol morire becco! -disse egli per consolarsi
ricapito, cioè più baratto, che vuol dire buona derrata. magalotti, 9-2-160:
uno diceva che per un filosofo ci vuol l'aspetto e l'integrità della persona,
, 1-5-330: da ultimo la verità vuol avere il suo luogo alla barba della
mattio franzesi, xxvi-3-92: non vuol se non vivande dilicate, / certi
riferisce all'animo, un uomo barbaro vuol dire un uomo crudele, un uomo bestiale
tre giorni; e sia quanto si vuol barbato. 3. arald. attributo
manieraccia / chiama il villan che si vuol far la barba: / sopra una rotta
loro. cellini, 657: chi vuol farla buona [la terra per le forme
, / per sette volte almanco lo vuol morto. -condur la barca in porto
marinari. marino, ii-65: il procaccio vuol partire, non ho voluto mancare di
da un povero barcaiolo, che non vuol rimunerazione di sorta. fracchia, 436:
savonarola, iii-192: se 'l tiranno vuol farsi uno giardino o uno barco per
riccio, e mente per la gola chi vuol dire che ella sia stata fatta de
barella, / dice, ch'ormai sbrattar vuol la campagna. note al malmantile,
ciò, che di dio padre pietoso vuol fare bargello, ed assassino furioso, che
abrasivo sulla superficie dell'oggetto che si vuol pulire o levigare. = da
, il bario percorrere i visceri che vuol rivelarci. = voce dotta
, ix-283: barone che buon pregio vuol avere, / sia sempre fedele al
altro di carte; ma qui scherzando vuol dire, che era divenuto barone,
, e ridotto al basso, che vuol dire impoverito. = fr.
basoso... e fare il baseo vuol dire fingere di non intendere, o
, quel basilissa che dice cioccolani, cosa vuol dire? ». « parola bizantina
dire? ». « parola bizantina, vuol dire regina ». ojetti, ii-656:
origine dalla greca voce pàoic, che vuol dire incessus: e noi diciamo 'il
l'altro di carte; ma qui scherzando vuol dire, che era divenuto barone
e ridotto al basso, che vuol dire impoverito. goldoni, ii-736:
. goldoni, iv-315: che cosa vuol dir del basso rango? -vuol dire
frale. gioberti, ii-236: chi vuol migliorare moralmente gli uomini di bassa mano
gli oggetti, secondo che essa vuol dare idea di più o di manco lontananza
stanziale dell'arte al medio evo. chi vuol comprendere quell'architettura e quei dipinti
sono della grandezza del foglio che si vuol fabbricare, e portano, in bassissimo
altri. anonimo fiorentino, iii-588: qui vuol mostrare come la predestinazione si contentava,
. giusti, ii-210: so che mi vuol bene, sa che io ne voglio
per abbreviare, per indicare che si vuol giungere presto a concludere: insomma,
grazia e de la liberalità, e vi vuol porre in braccio un'altra. basta
n'erano altri, colla corazza, vuol dire come chi dicesse voi altre donne che
in sala / armato, e con vegurto vuol provarsi; / ma quando e'vide
). berni, 52: chi vuol cavar i cardi di stagione, / sarebbe
troppo interi al piegarsi, ché tutto vuol andare misuratissimo, e per così dire
sprone, e buona femina e mala femina vuol bastone. 5. figur.
ogni crollo; / filinoro il cocchier vuol batacchiare. tommaseo-rigutini, 1059:
persona, per certi criteri suoi, lo vuol far consistere unicamente in un atto spirituale
al malmantile, 1-40: batocchio qui vuol dire il bastone col quale si fanno
le batoste. fagiuoli, 3-6-221: non vuol dar né ammazzar, non vuol batoste
non vuol dar né ammazzar, non vuol batoste. casti, 6-21: saputa
e coraggio. nievo, 273: mi vuol ella permettere che col mio umilissimo ma
i suoi romani, di chateaubriand che vuol trarre dai sepolcri quell'antica baronia francese
col battaglio fasciato dall'abate lambruschini che vuol fare a chetichella anco le faccende pubbliche
da fare per atterrarlo: il piccolo uomo vuol vincere, e casca battendo il naso
comincio a comprendere, / dove costui vuol battere. galileo, 616: talché l'
panzini, iv-63: bàttere bandiera: vuol dire portarla spiegata a riva. onde
malinconico. goldoni, iii-879: che vuol dire che mi parete confuso?
idem, 2-688: batter la diana vuol dire battere il tamburo all'apparir del giorno
tiene al battesimo anco gli aborti, tanto vuol bene al babbo che gli mette al
. idem, 29-34: il passar quindi vuol che costi caro / a guerrieri o
tratta di dire che il padrone ci vuol mandare i birri alla porta...
queste battisoffiole? lippi, 5-48: vuol avvisar di ciò mona cosoffiola, / ch'
figur.: azione o momento che vuol far guadagnare tempo (battuta d'attesa
troppo interi al piegarsi, ché tutto vuol andare misuratissimo, e per così dire a
e guarda attorno, e poi vuol sapere chi io sono, e non voleva
verga, 3-92: vedi quel che vuol dire bazzicare dove ci son ragazze da
bocchelli, 10-47: era giovanissima; e vuol dire che quell'immensità d'amore la
: ogni ente, benché vii, non vuol cangiarsi / con altri; onde s'
i santi dottori tengono che a chi vuol divenir beato si convien fare la penitenzia
, 1-13: ma chi il beato / vuol far quaggiù, con- viengli esser composto
che star a vedere se il soldato vuol scappare, e se il soldato vuol scappare
soldato vuol scappare, e se il soldato vuol scappare il caporale gli tira addosso peggio
/ diman fagiani, uno altro dì vuol stame. idem, 455: de le
2-688: messe il becco quando vuol far preda fa prima romor col becco in
romor col becco in quelle in molle, vuol dir bevve; pigliandosi la voce becco,
arbore, donde egli ha di già appostato vuol dire il rostro degli uccelli, per la
2-688: pigliandosi la voce becco, che vuol dire il rostro becco. tommaseo-rigutini, 514
strega. berni, 164: chi vuol veder quantunque po'natura / in far
di befana, / pomposa e ricca vuol che ognun la veggia. f
idem, 595: e più tosto si vuol fuggire che cercare di esser tenuto beffardo
: « lei svaria! » che vuol dire: « lei va nelle nuvole »
senso ironico... quando taluno vuol canzonare la grazia affettata o la vanità
pavoneggiarsi. allegri, 167: ci vuol altro, che far del bell'impiazza /
attenuando il senso, di chi si vuol collocare tra il bello e il non
[amor] è preso, / sì vuol ch'e'sia appreso / d'ogne
, / per sette volte almanco 10 vuol morto. redi, 16-ii-85: ma se
si consumi, / come 'l peccato tuo vuol de'mie'danni. tasso, 6-ii-17
mostran, che benaffetto agli ortolani / ei vuol ire a 'ngrassare i petronciani. note
m'ami. poliziano, 155: ragion vuol che punito sia il peccato / et
, 12-68: canzone, il tuo cammin vuol esser corto; / ché tu sai
: / ben venga primavera / che vuol l'uom s'innamori. g. m
ritorna a tua scienza, / che vuol, quanto la cosa è più perfetta,
suo ben m'appella; / vuol ciò ch'io vo', ciò ch'io
epiteto benedetto, in tali occasioni, vuol dire: tanto bramato; onde si
gregorio da spoleti, / che ragion vuol ch'io sempre benedica. flaminio,
la mia fornaia. / la non vuol mai, che chi 'nforna s'affretti.
ma è gran differenza quando aspetta e vuol esser cercata e poi, secondo il suo
poi, secondo il suo beneplacito, vuol farsi ritrovare. sarpi, i-2-43: non
autore, il qual suppone, / e vuol con argomenti assai plausibili / mostrar che
, v-1-689: se il vostro principe vuol abitare in queste contrade, e vuol essere
vuol abitare in queste contrade, e vuol essere nostro compagno, sia il ben
, 32-89: ch'altra né ch'ami vuol né ch'acca- per traverso e un
, bacco, eù oè! / chi vuol bever, chi vuol bever, /
! / chi vuol bever, chi vuol bever, / vegna a bever, vegna
dolce, xxv-2-291: giacchetto, che vuol dire tanta allegrezza? hai tu bevuto,
pasto non bevo mai. -se non vuol bere v. s., beverò io
avventura alcun dire: bisogna a chi vuol scrivere bene in volgare, bere ad amo
e non ci credo. anzi, se vuol che gliela dica, per me sono
chi è nato nel milanese, e vuol vivere nel bergamasco, bisogna prenderselo in
convenia, poiché in turchesco / bergamotto vuol dire il signor pero. =
. varchi, v-42: ma che vuol dire berlingare? -questo è verbo più
carnovale, che dal verbo berlingare, che vuol dir ciarlare e cinguettare allegramente.
: lasciarsi correr 0 portar via la berretta vuol dire esser uomo dappoco; però con
un porco su la testa. -che vuol dir questo? -con le spade e co'
sincopato si dice berto-, siccome 'alla carlona'vuol dire 'all'usanza di carlone
, 1-4-26: ma costui non la vuol da solo a solo, / e costei
vedere io, vecchia bertuccia, che cosa vuol dire rompere il sonno di michelaccio.
bertuccia. cippi, 9-54: non vuol parer, ma in sé l'ha poi
e della propria professione, e pure vuol essere tenuto per abile in tutto,
, 8-294: c'è una testa che vuol pensare, una mano che vuol scrivere
che vuol pensare, una mano che vuol scrivere. ma per quale ragione?.
-la bestia non capisce nulla, ma non vuol dichiararsi vinta. vittorini, 5-101:
spettacolo alla gente che almeno una volta vuol vedere quel bestione. fogazzaro, 5-53
propra significazione. forteguerri, 27-31: vuol darci il giambo / questo bestione,
biondo. redi, 16-1-8: chi vuol gir presto alla morte / le bevande usi
i beveroni, / a'boccon ci vuol mettere. redi, 16-i-8: chi vuol
vuol mettere. redi, 16-i-8: chi vuol gir presto sotterra; / chi vuol
vuol gir presto sotterra; / chi vuol gir presto alla morte / le bevande usi
un pomo, e ride, e vuol già ch'io / la veggia biancheggiar
abusi di confi denza, vuol essere adoperato, del pari che le procure
gran libro: da bibbia greco-latino che vuol dire libri: e sebbene la voce bibbia
3-8: diciamo... bicocca e vuol dire fortezza piccola e di poca considerazione
giovane, 10-973: la zia non vuol ch'io risponda alla prima, /
, ma coll'aggiunta di mal cotto vuol dire scimunitissimo, perché la bietola cotta
: viglietto, si dice anche biglietto; vuol dire lettera, ma strettamente significa quella
di fare un bigliettino a parte, ci vuol pazienza. anzi, guarda, lo
, e simili. ma che ci vuol tanto a dir 'frittelle '? ojetti
lorenzo de'medici, ii-299: non si vuol con le bigonce / porsi il liscio
. voce corrotta dall'antica villera, che vuol dire villania. questa voce in oggi
gallina o più, quando loro si vuol dare a beccare. -figur.
bimba! la generazione che viene su ora vuol farci sospirare i nostri venti anni.
i. nelli, 7-1-7: quando si vuol bindolare, sempre si trovano de'falsi
da più dei pover uomini, / vuol e con molti nomi oggi si nomini
inferno. bacchelli, 1-iii-469: vi vuol bene, benché siate tante birbe.
». « perché da solo non vuol partire e aspetta le signorie loro »
: i labbruzzi atteggiati da bambina che vuol essere buonissima le dànno una espressione un
ma voi altri birboni di dotti, ci vuol tanto a dire solamente la parola razza
a chi non può, e non vuol far servizio, anzi ha caro il tuo
anzi ha caro il tuo male. vuol anche dire discorrer con uno, che non
ciglio, / ch'il gran signor le vuol far trionfanti. b. corsini
sesto, / dominante il pianeta che vuol guerra; / e bisognòe che sia
: ma come diavolo questo bislacco filosofo vuol egli insegnarmi ad essere felice, come
e fastidi, perché la virtù vuol pensamento, solitudine e comodità, e
umido. goldoni, ii-692: se vuol ella ripigliar marito, quattro, cinque
bisogno fanne. ariosto, 23-14: vuol che a montalban gli le rimetta [l'
diventato bisognoso, / niun più lo vuol, nessun lo guarda in viso. cattaneo
barbaro neologismo che nel gergo de'teatri vuol dire 'far ripetere '. rigatini-cappuccini,
generica di liquore di origine olandese: vuol dire amaro. così si chiamano vari
crede di sposare, ma a chi vuol far lezione colla sua semplicità? -blaterava il
giocosa, 72: chi è che non vuol mangiare? quel signore? bocche fine
non fa fiammetta voi. -guarda chi vuol metter la bocca in fiammetta mia! e
ardente ed odiosa / cicalatrice, che vuol porre in tutto / la bocca, è
ma, com'io dico, si vuol berne poco [del vino]: /
là; ciascuno pensa: « che vuol dire questo? ». pulci, 5-7
non fa fiammetta voi. -guarda chi vuol metter la bocca in fiammetta mia! e
pananti, i-25: e il teatro vuol essere il mio boia. stuparich,
: sa lei, padrona bella, cosa vuol dire essere boicottati? non si mangia
bolèa; chi vuol, minchioni? prose fiorentine [gherardini]
. cecchi, 5-63: anche lui vuol parlare... ma traverso le bolle
anni e mi manda di guarnigione dove vuol lei *. pascoli, 1039:
collodi, 772: ma che vuol mai questa benedetta europa, che bolle
arila, 68: carta da bollo, vuol dire carta da bollarsi, da apporvisi
matura o fra- cida; che questo vuol dire pera mézza. carducci, i-699:
. canti carnascialeschi, 1-45: chi vuol ch'altri gli creda / non s'
sai., 1-227: il qual se vuol... / di me servirsi,
cosa può far dio di voi? cosa vuol farne? un segno della sua potenza
sua potenza e della sua bontà: vuol cavar da voi una gloria che nessun
boòtès (gr. bocòttjs, che vuol dire propriamente 4 bovaro, mandriano ',
quattro me le rivoga il satanasso, vuol compir la dozzina, il gran burlone
647: la voce bordello, che propriamente vuol dire il luogo pubblico dove abitano le
berni, 97: quando salir le vuol sopra il padrone, / geme che
uno è troppo larga, e ci vuol della borra. monti, iv-354: vi
16-v- 315: se non ci vuol far bollire quella borragine, la lasci,
di testa, paga di borsa: chi vuol far da solo, senza l'aiuto
la borsa'secondo che oggi gli si vuol far significare, come * il tale
disegnatore a roma e veder se egli vuol disegnarlo in bossolo, per far gli intagli
studio. redi, 16-i-93: chi vuol notizie più particolari di tal erba,
schiatta di can botolo che incontanente si vuol vendicare, io direi che domane si
sia questi chiamato a più; che vuol dir dunque che dà frattanto continue botte
, 6-26: far legname da botte vuol dire accostarsi, perché le doghe e
, in un camerino. non si vuol lasciar vedere, se ella non va a
da un rango superiore... vuol trarre profitto dalle sue grazie e dai suoi
che apparecchiano la vivanda, perocché sabino vuol cenare. aretino, v-1-57: gran cosa
per un quattrino. / doman si vuol che s'assalti la strada: / non
medesimo che cascar le braccia, che vuol dire perdersi d'animo. -giocare
5-30: io penso che andar via io vuol dire lasciar piazza libera alla piattola di
., 24 (424): chi vuol restare a questi patti, sarà per
troppo braccio, / ella sola esser vuol donna e madonna. -avere le
gli animi in questa parte: / chi vuol sauro e chi baio braciato.
consiglio da persona / che vede e vuol dirittamente e ama. cecco d'a
fare il debito vostro; non si vuol pigliare carichi, chi non gli vuole
: il figliuolo crolla il capo, e vuol fare a suo modo,..
che ha la forza, e che non vuol sentir ragioni, anche a voler fare
. targioni pozzetti, 12-6-71: ci vuol altro che venti e che uccelli per
al piè le cade, / e trattenerla vuol; ma da le braccia / ond'
in breve, / s'ello non vuol qui tosto seguitarmi. boccaccio, i-96:
ablativo, / ed è, come si vuol, grande e cattivo ». come
a tagliar finimenti al cavallo che si vuol lasciar correre a suo capriccio; gli
anzi un bastone, / a chi non vuol che 'l moro sia solone. machiavelli
l'ingegno e l'arte / ci vuol un gran teatro e una gran parte.
corridor suo brocca: / « chi meco vuol giostrar », gri dando
sono i que'che ciaschedun la vuol brocciare, / sì si de'ben la
di netto, / e non si vuol calar perch'egli strufi; / e succiala
fuoco accanto / disse, che legger vuol tutta la notte. d'annunzio, iv-2-
. fagiuoli, 3-3-140: egli vuol opre e non quel brontolìo,
bruco abbiamo il verbo brucare, che vuol dire levar le foglie agli alberi. targioni
vascelli, locuz. figurata, che vuol dire 'togliersi spontaneamente la via del ritorno
mi rispondete stamani così brusco, che vuol dire? giacosa, 14: sull'uscio
per tema di contaminar tonde sue, non vuol che punto s'avicine verso la sua
. « come, niente? la vuol dare ad intendere a me? così brutto
a. alamanni, xvii: e chi vuol dindi, e chi cioccia, e chi
del bucato. tommaseo, i-269: ognuno vuol mettere il suo cencio in bucato
, 2-662: buccicata... vuol dire niente o quasi niente...
bucellàccio. berni, 3-17: ti vuol dare / de giunta ancora un pa'di
: ceccarino s'accorge de'calzoni e vuol dire qualcosa, ma biccio fa: «
. i. neri, 5-24: vuol di man propria ripigliar la preda,
/ allor che è un bue, non vuol far nulla, e mangia. giusti
che v'è una ragazza da uomo che vuol far fracasso,... altra
: fa veder quanto è buffone / chi vuol che sempre in giudicar le regole /
quello sguardo di scambievole intelligenza, che vuol dire: -buffone! -, ridono
scherzando, com'è suo genio, le vuol dare. casti, 9-117: l'
quel ch'ella valse: / e vuol far cleopatra? buffoncella! leopardi, 841
è traditore, / pover soperbo chi vuol guerra. dante, inf.,
: chi 'n sul pero d'amor vuol far de'nesti / vede le frutte via
notaro o d'un pizzicagnolo ricco che vuol farsene un marito. 3.
balducci pegolotti, i-xxn: buglione o bolzonaglia vuol dire oro e argento in piastre
l. bellini, i-69: vuol... che voi abbiate in qualche
al malmantile, 10-5: far buio vuol dire consumare tutto il suo avere.
canti carnascialeschi [crusca]: chi vuol spesso dare spaccio / a'trabalzi e
prepotente, un buio, un uomo che vuol vivere con soverchieria. casti, 10-106
una forestiera che attira gli uomini e li vuol tutti, capite. palazzeschi,
proponimento, per udire / come dio vuol che 'l debito si paghi. idem,
-come non sapete voi quello che questo vuol dire? paolo da certaldo,
« caro abate mio, / costui non vuol che 'l mio cavai più pasca:
-siate bonina un poco. - che vuol da'fatti miei? idem, vi-920
di quello che comunemente oggidì sono, ci vuol del buono a persuadermelo. lippi,
ch'io vi possa giugnere, / ci vuol del buono e ci sarà da ugnere
gli pare; e s'intende che non vuol passare quella somma per la quale ha
si dice far di buono, che vuol poi dire operar con attenzione, il che
al bonomo che si fida, e non vuol vedere la distinta e paga
ai signori di una città. letteralmente vuol dire: conte di castello...
campanella, i-9: a chi non vuol sapere il vero, si propone con
m. cecchi [tommaseo]: chi vuol questo busbino / da voi, messer
gente nuova. bocchelli, i-165: si vuol che il maligno si aggiri di preferenza
alfabeto. idem, iii-383: e'ci vuol tutta per non perdere la bussola in
ce n'erano altri, colla corazza, vuol dire come chi dicesse voi altre donne
di butirro, così la lìngua maccaronica vuol essere ben mescolata. nievo, 39
lamentano. caro, 9-1-307: perché vuol far questi ottomila fanti con dar non
. bruno, 3-87: che vuol dir, che costoro sì vanamente buttomo
. pananti, i-387: non ci vuol né talento, né memoria, /.
lo più fra gente vile: e vuol dire, chi si pasce di speranza,
, salta in collora come un li vuol favellare; in fine e'non si può
, questa piaga e la filaccia / vuol dir, lettor mio buono, / che
46: èssi adirato, e non ne vuol più caccia. buonarroti il giovane,
a'medici, / nessun ne vuol più caccia. -prendere, pigliare caccia
. goldoni, vii-1091: - che vuol da noi questo seccatore? - non
e non bee e non si vede e vuol, la sciocca, mille cacherie per
nome suo di cacocèrdo. / -cacocèrdo vuol dir, s'io ben l'apprendo,
v'ha che le dilette, / non vuol ch'un morto invan più ne
e si fa aria, pur non vuol tornare. marino, 5-60: del
il collo amato / abbraccia e bacia e vuol morirgli a lato. carletti,
se non: « il mal foro non vuol locazione pur dipende in gran parte
nella voce, muove alle risa mentre vuol muovere a meraviglia, o mal
cadevoli. marino, vii-392: e vuol che dalla terra [il cielo] prenda
, 1-63: l'unità d'italia vuol dire caduta immediata del potere temporale del
. ciò che consola, / creder si vuol senza esitar. balbo, ii-144:
causa son stati nomati aethera, che vuol dire corridori, perché essi son que'
scoprir. algarotti, 1-387: né si vuol dissimulare, come la rima ti fa
. cagioni va caendo chi partir si vuol dall'amico. m. villani, 1-41
per non fare i diavoli satolli / vuol che vi risolviate, o cani o polli
del sette, e del sei. -che vuol dir le minorine; il calabrache;
marino, i-107: cristo, quando vuol far la grazia particolare ad un uomo
., 1-226: il qual se vuol di calamo et inchiostro / di me servirsi
poeta scherza con la voce calata, che vuol dire caduta o scesa, dicendo che
: io pareva un capitano, il quale vuol dar la battaglia ad una terra,
star cheto e zitto, / se non vuol esser messo in un calcetto.
, ii-189: per calcinarsi a dovere, vuol esser un fuoco violento e continuato per
per dio o per il diavolo, la vuol sempre combattere; quando ha perso il
picciolo neanche v'abbia messo, / la vuol dotar conforme al grado loro. tocci
sacro l'altrui? caro, 4-116: vuol dare un calcio a tutte le cose
/ al popol d'italia chi un calcio vuol dar? verga, 4-1 io:
, numera, e pesa, e vuol tutt'altri compassi, e computi, e
chiamata sala. collodi, 772: che vuol mai questa benedetta europa, che bolle
. grazzini, 3-2-71: ma caldo caldo vuol esser portato / sopra taglieri in tavola
di botto; / e caldo caldo vuol esser mangiato. bruno, 3-735: per
non si opera; onde aver del calendario vuol dire aver poca faccenda. dicesi anco
l'udito. pananti, ii-45: ci vuol gli uccelli nominati sorte, / la
anz'i'potre'morire, / dica chi vuol, ch'i''l mett'a non
l. a dimari, 47: vuol comodo l'albergo e corredato, /
, i-303: per me donna ci vuol d'altro calibro. manzoni, pr.
marino, i-107: cristo, quando vuol far la grazia particolare ad un uomo gli
è una voce greca composta, che vuol dire * bella scrittura '; sicché
letter. persona grottesca e sciocca che vuol apparire disinvolta e intelligente. -figura del
croce, iii-27-367: con che non si vuol detrarre nulla... all'entusiasmo
cavallereschi, 72: andava pian che nulla vuol versare; / i tre baron
7-ii-262: quando uno è calvo, vuol dire che gli è andato giù li
camere a terreno, / u'mecenate vuol tirar le calze. p.
grisone [tommaseo]: il cavallo vuol avere le balzane che non siano calzate
niente. l. adimari, 2-95: vuol la calzetta d'inghilterra, e lunga
brillante; individuo mediocre; ragazza che vuol apparire raffinata di modi e di educazione
: dice il signor giovanni che lo vuol dir per tutto e a tutti, che
). la voce passò nel giornalismo e vuol dire 'cricca, consorteria, clientela
il tempo si cambia: stasera / vuol l'acqua venire a ruscelli. serao,
camerata più appresso alla muraglia che si vuol battere. 6. locuz.
, 1-3-151: si avverta però che vuol gran diligenza nel battersi [l'orzo]
[l'orzo], e che vuol essere battuto a covoni a mano, non
egli, e sa da qual lato si vuol prendere. alfieri, i-54: [
a quei tempi la capivano tutti: vuol dire * tesoriere, cassiere '. bartolini
, qual, ancorché così si chiami, vuol dire il modello appunto di quel che
vi capeano. aretino, 2-193: che vuol dir veste di seta e d'oro
all'ocean cammina, / quel rio vuol dirmi che del par veloce / nel mar
. fiore, 69-14: chi malabocca vuol metter al chino, / sed egli
o lente, / come quel vuol, convien segua il cammino, /
: in ogni libbra d'olio si vuol mettere un'oncia di camomilla, del
potre'la sua bellezza; / non vuol marito se non la guadagna: /
. canti carnascialeschi, 1-45: chi vuol ch'altri gli creda, / non
tutti quelli della terra dicono: che vuol dir questo? set giovanni, i-92:
il giovane, i-246: il manico esser vuol d'ogni granata, / tener sempre
d'ogni granata, / tener sempre vuol egli il campanello. lippi, 7-50
piglia la parte pel tutto: e vuol dire: non gli fa conseguire una
; / e qual è que'che vuol campar la vita, / si mandi al
artista « disinteressata » (che non vuol dire campata nelle nuvole, evidentemente),
avevano possanza a nuóciare cinque mesi, vuol dire che cinque [mesi] è buono
giornata!... oggi ci vuol prudenza!... ». de
'l campione, / farò morire come vuol ragione. andrea da barberino, i-21
la voce campo, pittorescamente parlando, vuol dire quel luogo che avanza in un
ne cavano il verbo campire, che vuol dire dare il colore, del quale ha
la voce campo, pittorescamente parlando, vuol dire quel luogo che avanza in un
, / lieto e dolente, come vuol la sorte; / e 'l campo è
chiamando astolfo che debba venire, / se vuol con esso in sul campo giostrare.
berni, 60-19 (v-97): e vuol restare in mille pezzi trito, /
palma ed all'uscir del campo, / vuol ch'io respiri a te che ti
fare un ballo in campo azzurro, vuol dire essere impiccato, perché campo azzurro s'
che egli sia facchino, domanderò se vuol portare un morto a campo santo.
dell'arte, scusi! e questa vuol essere la vita. ojetti, i-429:
la cosa ha a terminare. / lei vuol le cento lire del salario / dipennar
la servitù è una canagliaccia, che non vuol durar fatica. tommaseo [s.
canaglieggia; ma il rimanente della toscana vuol finite le pazzie e le incertezze,
. menzini, iii-339: questo vuol dire avere dieci anni di campo di
sullo scritto, sul disegno che si vuol far scomparire. -per estens.:
un can che mi seguiti, nessuno vuol venire con me a sacrificarsi. manzoni
ortolano, / ch'all'insalata non vuol metter bocca, / e non può comportar
: « gabriel chiabrera / vestir si vuol la cappa del bitonto, / e consacrar
, 24-168: ma il can quando e'vuol morder non abbaia; / sicché e'
gumedra in quella lingua del gran cane vuol tanto dire quanto imperadrice nella nostra. ser
, 1-2-218: cangiante, propriamente parlando, vuol dire un panno di seta o lana
. marino, 1-160: curi dunque chi vuol delizie ed agi, / io sol
! -pensò don abbondio: - cosa vuol fame di quell'ordigno, costui?
. pananti, i-42: guardate chi vuol far da principessa / con quella voce
signore ci ha fatto intendere, che ci vuol misurare con quella canna con cui noi
pascoli, i-50: qualcuno... vuol procacciarsi la popolarità mettendo la cannella a
una voce dolce del cielo. « se vuol veder saturno con l'anello, cinquanta
ii-2-19: da noi ogni mediocre trafficante vuol essere ad ogni costo eziandio possidente..
-cantare ai sordi: parlare a chi non vuol sentire. bandello, 1-8 (
e poi il 1-176: lei vuol tornare a casa stasera... ah
la natura cantata dal d'annunzio si vuol mettere di fronte allo spirito per antitesi
delfino ed un core, che disciferato vuol dire: amo del fino core. carducci
: largo ai canti. (propriamente vuol dire che passeggiando bisogna girar largo alle
suoi, e diceva che il mondo vuol essere canzonato, e un re deve
. f. doni, 3-111: chi vuol che i poeti, gli storiographi lo
da riporre il fieno (che questo vuol dire capanna). manzoni, pr
ii-33: poi che la tua caparbità ti vuol far fiaccare il collo, io ho
esaltarti col buon consiglio di chi ti vuol bene. varchi, 18-1-334: si trovò
. capàrbio, agg. che vuol fare a modo suo, che non
aria delle piante,... chi vuol saperne il numero, numeri quella innumerabile
suonare, -dice qualche cosa che non vuol dir nulla, -e il soprastante che è
notte si dimenate gratta, / e perché vuol far meco il cortegiano, / questo
par., 28-68: maggior bontà vuol far maggior salute; / maggior salute maggior
si calmò, col sorriso indulgente di chi vuol far capire la ragione proprio a un
disse lui. intervenne luciano. « pablo vuol dire che finché c'è il capitale
che è di ser sano? che vuol dire che non ci capita più? egli
e cima / di tutto ciò che vuol pregi'e comanda. nuovi testi fiorentini,
il fascio tornò! ». « che vuol dire, il fascio è tornato?
tornato? si spieghi! ». « vuol dire che, nel suo ritratto,
, forse a me contraria, / vuol ch'a me tocchi a andar col capo
: * egli arrabbia; e'vuol dar del capo, o batter il capo
il capo nel girone, / e vuol che sia più bel che l'ariosto,
, 678: quando una donna colà vuol... essere ammalata, non ha
nel primo fondaco, e dice che vuol essere pagato. giunge uno de'capomaestri
di più l'afferman le persone, / vuol essere ostinato, e non la crede
che star a vedere se il soldato vuol scappare, e se il soldato vuol scappare
soldato vuol scappare, e se il soldato vuol scappare il caporale gli tira addosso peggio
a capo all'ingiù (che questo vuol dire caporiverso). =
: « gabriel chiabrera / vestir si vuol la cappa del bitonto, / e consacrar
ha fatto il cappio! ma che vuol dire? il cappio si può anche
villania portare la polverina di tela; vuol essere di seta, e col cappuccietto.
ché poi lo meneremo in vicaria. vuol mostrarsi dottore; e ci fa intendere che
. manzoni, 317: ei vuol pavia; captivo / vuole in sua mano
, 1-422: il verbo * caracollare 'vuol propriamente dire * volteggiare col cavallo '
viene dalla voce spagnuola caracòl, che vuol dire * chiocciola '. 3
della palla, che 'l patrone vuol che le tirino. caratèllo (
di carati. caro, 12-i-9: vuol far ricca la sedia apostolica d'entrate a
caratteri come mille gesti diversi. ella vuol piacergli a ogni costo, e lo tenta
] quel falso riso di protezione che vuol essere una carezza ed è un colpo di
: amico, il mio pianeta / mi vuol caratterista: / sebben oggi il poeta
e la fame, / dicon che vuol ritrar questo carcame. nievo, 663
si dibatte tra un intelletto che non vuol morire e un carcame che non sa
tasso, 6-iv-2-107: or chi fuggir non vuol, s'è vero ostello / d'
/ invecchiati bisogna, / a chi non vuol vergogna, / cardargli ben, poi
pera, precipiti e arda, / vuol gettar, starnazzare a occhi chiusi, /
giudizi confermato, / che chi cardeggiar vuol sia cardeggiato. manzoni, 4:
tubava. pananti, ii-45: ci vuol gli uccelli nominati sorte, / la passera
e digli, che se mi vuol finire quell'opera per fame un reliquiere per
ti serve onora e loda / si vuol sempre carezare. machiavelli, 829:
è lo stesso) come persone, vuol dire cercare le immagini fuori del loro nesso
una bella caricatura mai! la caricatura vuol essere studiata, o, direi piuttosto,
essere studiata, o, direi piuttosto, vuol essere colta sul vero. imbriani,
che star a vedere se il soldato vuol scappare, e se il soldato vuol
vuol scappare, e se il soldato vuol scappare il caporale gli tira addosso peggio
sono in carico pu- blico, che vuol dire legato qui, e privo d'ogni
la quale indarno s'affatica / chi vuol salire nello eterno regno. bibbia volgar
da riporre la carne morta che si vuol conservare. 5. venat.
: al fin duo prende, / che vuol cenar de le lor carni crude.
la natura cantata dal d'annunzio si vuol mettere di fronte allo spirito per antitesi
, / ovver come il lion che vuol far carne. firenzuola, 244: e'
che pugne, / e che metter si vuol fra carne ed ugne. -costa
di qualche cosa, la signora dianira vuol far più d'un carnevale in villa.
un carnovale: comparazione ironica, che vuol dire grassissimo, come si figura il carnovale
di s. ambrogio, dal quale non vuol che mi scherzo vale; ma
scherzo vale; ma anche ogni bel giuoco vuol durar poco. parta per cosa alcuna.
ma poi c'asaporato trova amaro, / vuol lassar, par-li caro / e poi
, e sia pur vivo, ragion vuol che tu te ne astenga, se troppo
/ ben fo, a chi lo vuol, caro costallo. firenzuola, 217:
1-92: che se ne'vestimenti si vuol fuggire la miseria, onde tal maestro fa
diseredati contro gli usurpatori. ognuno ormai vuol partecipare, più o meno, al
nella voce, muove alle risa mentre vuol muovere a meraviglia, o mal
monti, x-2-330: venga / se il vuol, qua dentro a spaventarmi questo /
è la prima fiamma estinta, / ei vuol condurti al proprio carro avvinta. de
... della grandezza che si vuol sia il foglio da imprimere: serransi
significa: il più sciocco della conversazione vuol sempre parlare. -il male
co'servitori né colla carrozza, le vuol far per avventura valere colla insolenza e
che gli compri la carrozzétta, perché vuol venirvi a trovare. rajberti, 2-180
lingua francese, nella quale 'velin 'vuol dire cartapecora o pergamena. foscolo,
suo vecchio parente, in tutte le conversazioni vuol far sempre egli le carte, e
disparte. pananti, i-i: il musico vuol far tutte le carte, / e
quel che risguarda l'interesse, ci vuol altro che canzoni; perché i versi voi
uno strano libro di musica e non mi vuol dire dove l'ha trovato. è
d. bartoli, 33-307: chi vuol sicurarmi che nel nudo osso d'un
nel giuoco di sbaraglino, 'fare una casa'vuol dire 'raddoppiar le girelle o tavole
fatto per lui,... vuol ora far meco lo sdegnato perché non ho
, 3-123: se ti mariti, vuol dire che fai casa da te, e
'. idem, 62: * chi vuol la casa monda, non tenga mai
nelle fortezze. forteguerri, 17-8: vuol gli si mozzi l'una e l'altra
, fu misurato; ché ogni tristo vuol fare arma e far casati. =
: « letteralmente in spagnuolo càscara sagrada vuol dire 'corteccia santa ', ed è
, 6-94: « per dormire ci vuol prima la donna », disse pieretto.
m. cecchi, 5-88: che vuol dir che tu non la cavi di codesta
seggiolone. « come, niente? la vuol dare ad intendere a me? così
: convien dire che il cielo mi vuol aiutare. nell'agitazione in cui era
esperienza. goldoni, iii-14: -che vuol dire alle sue ore? -vuol dire,
colpo, il ruggito di chi non vuol morire, l'ilarità atroce di chi è
. berni, 143: chi vuol di scudi aver le casse piene; /
ma ne comparti al povero; / sì vuol chi lo ti dié. buonarroti il
riducono come a cassa, quando si vuol trasportare terra, calcina o altra roba
la grande maggioranza dei braccianti (che vuol dire del popolo) si nutrisce di
. canti carnascialeschi, 1-336: ci vuol, donne, allogarci il castagneto / con
si conviene. soderini, iii-361: chi vuol porre un castagneto bello che servi per
1-iii-576: « non sai che al ronco vuol mettere un castaido, un mezzo disobbligato
la lamina di metallo, cui si vuol dare certe modanature per farne comici.
ch'a lavorare e, 'non vuol metter mano; / ma vuol che tu
'non vuol metter mano; / ma vuol che tu 'l gastighi e cacci e
, della fantasia, la quale troppo si vuol mostrare nelle opere giovanili. de sanctis
doni, iii-2-256: v. s. vuol paragonare i falsetti di quei tempi co
... perciò * cataletto 'vuol dire 'letto da morti'. g. gozzi
è piacevole. disgustoso anzi. « vuol sapere di che cosa li fanno?
dentro ell'è freschetta, / e ci vuol poco a prendere un catarro. g
* se questa è bella! e vuol dire: o ve'che catarro che ha
appartiene, è mio! che cosa vuol dire se questa mia proprietà non figura
nascita e manovale fino alla chiamata. cretino vuol dir trascurato da piccolo, denutrito,
piccolo, denutrito, inselvatichito. -manovale vuol dir servo operaio, mestiere sprezzato.
siderando che * caterina 'vuol dire la * pura ', la *
che escono in mezzo quando si vuol cattivare i popoli o gli eserciti.
. varchi, v-49: se si vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare
posta a qualche cattiva, e non vuol che io il vi truovi *.
giunga sempre all'ultima verità ricercata, vuol ben dir cattivo che alcun piccolo lume non
udendo il re e gli altri, che vuol ch'ella / gli dia perduta questa
spesa che fa nella cava, ci vuol altro che cavallini. 6.
come le hai dato l'anello, ti vuol crear cavaliere, grado onorevole ad un
spesa che fa nella cava, ci vuol altro che cavallini. forteguerri, 12-40
dicendo tra l'altre cose: cosimo vuol fare il latino a cavallo.
un cavallo '. e quando uno vuol dire d'un uomo accorto e ammaestrato,
sprone, buona femmina e mala femmina vuol bastone: per conseguire un fine occorrono
, e buona femina e mala femina vuol bastone ». -buon cavallo giunge
lo sprone: tocca danno a chi vuol mettersi contro uno più forte o potente
: e scritti i nomi di chi vuol giostrare, / metter gli fa in un
cavare di mano la dote, non gli vuol dare marito. marino, i-140:
moniglia, 1-3- 426: chi vuol i sonni / dormir suavi / fuor della
soverchio a servire i poveri; e non vuol fare instromento a instanza di quegli,
non cavai: ferisca / oggi chi vuol: gregge atterrito e sperso / io non
ei s'intriga / con dame, vuol cavarsi di cappello. -cavarsi gli
a. neri, 1: quando si vuol fare un cristallo di tutta perfezione e
., 41-98: mondan diletto non vuol dir cavelle, / che 'l mondo mostra
d'una cinta una cavezza, / che vuol veder se l'ubidisce in questo:
gran fatto solle- ticosa; e vi vuol altro per ritenerla o per ispingerla, che
, si sa; l'uomo non si vuol mai contentare, e nocio butera pareva
obbligati. monelli, 1-131: cecchinare vuol dire mettersi alla posta dietro..
ironicamente, a un impertinentello, che vuol parer bello di vivacità fuor di luogo
ambra, 4-59: e che cedola / vuol ei da me? no, io
1-99: il liquor cedrino più lodato vuol essere grosso, lucido, e di buon
etti, 1-2: per ora egli non vuol essere che una specie d'indovinello,
una specie d'indovinello, e si vuol celare sotto il misterioso nome di '
burla; motto o discorso che vuol essere arguto e piacevole. -per celia:
. / ma, scusa, ci vuol poca / intelligenza. alvaro, 7-43:
vi sono giorni tediosi. non si vuol niente, non si desidera niente;
mantile, 1-399: celone, che vuol dire quel panno che si e chi
che cena? de le ceneri. che vuol dir cena de le ceneri? garzoni
pur tutti vorrebbono (come ogni cencio vuol entrare in bucato) fargli il sensal nell'
, povera figliola!, quello che vuol dire metter su famiglia e ritrovarsi con ire
che cena? de le ceneri. che vuol dire cena de le ceneri?.
votata al salvamento / di colui che vuol teco ergersi intero. comisso, 1-186
. pataffio, 2: e'gli vuol rasi [i bicchieri], lì metti
barilli, 6-115: « se vuol veder saturno con l'anello, cinquanta
guardinfante. fagiuoli, 3-5-203: una vuol tutte le mode, / nuovi cappi
(336): egli non ne vuol meno, che a ragion di trenta per
nome * centralino ', e vuol dire la stanza ne'grandi palazzi, ecc
s'aduna. magalotti, 9-1-250: che vuol ella ch'io le dica?.
allodio volgar., 3-21: chi vuol per tempo le rose, cavi a
suo? gioberti, ii-15: se si vuol ripetere la nobiltà della prima origine delle
vita. berni, 143: chi vuol di scudi aver le casse piene, /
* ceras 'in greco tanto vuol dire quanto 'corno 'o * coma
/ le fa cenno, se 'l vuol, ch'entri nel bosco.
f. doni, 3-1 n: chi vuol essere amato da le donne loro inamorate
necessario insegnare ad un forestiere, che vuol trattenersi in un paese nuovo per lui
è indizio anch'esso del temporale che vuol essere nel giorno seguente; poiché quando
. marchetti, 2-99: qui se alcun vuol chiamar nettuno il mare, /
stomaco ». « èh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci vuol
èh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro ». [
vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro ». [. ediz. 1827
(23): « eh! ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto,
eh! ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto
, ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto »]. imbriani, 2-126
a quell'artefice che d'un cerracchiuolo vuol cavarne un vago studiolo. =
0 sentenzioso: e dal sonetto non si vuol levare qualunque sia difficoltà; stando appunto
provarlo. cesarotti, i-175: chiunque vuol analizzar un soggetto, ragionarne con precisione
oscuramente; senza manifestare ciò che si vuol tacere. dante, vita nuova
una porta di palmento. ma così vuol dio ». alvaro, 9-200: quando
aristocratici... gente che non vuol conoscere chicchessia, gente molto chiusa nel
fagiuoli, 3-4-133: nessun de'popolani vuol crepare; ma ora nondimen, lodato
bocca aperta e vota, che in sustanza vuol dire * non aver da mangiare '
, i-32: considera che questo appunto vuol dire che il mondo sia crocifisso a
e che tu sii crocifisso al mondo: vuol dir che ognun abbia sentimenti dirittamente contrari
il capo, disse: -chi mal ti vuol, mal ti sogna. sacchetti,
ix-440: a ben far difizio / si vuol sì provveder del fondamento / che per
al malmantile, 699: la voce 'croscio'vuol dire quel bollore gagliardo che fa la
« se'tu, buonanno? o che vuol dir questo? ». e buonanno
, 699: la voce 'croscio 'vuol dire quel bollore gagliardo che fa la
segneri, iii-1-211: con cui egli vuol essere giudicato dal signor suo, o
suo amante fedele; / questo non vuol per certo il nostro iddio. sannazaro,
trattandolo da rimbambito. caro, 12-i-95: vuol essere tenuto per intrinseco vostro, per
io son qua tutto per lei. vuol cucina alla francese? alla piemontese? la
meno. imbriani, 3-99: che vuol dire quella cesta con la lana, fedele
. buonarroti il giovane, 9-692: vuol far del tullio ognuno, ognun presume,
della casa, 2-3-366: non si vuol medesimamente comparire colla cuffia della notte in
il nuovo dì di culla, / vuol far consiglio. pindemonte, 159: dalla
/ arragliando com'asino di maggio, / vuol tagliar a traverso il mappamondo. /
spander di grazie il suo tesoro / vuol nel suo regno, proprio seggio e pianta
l. bellini, 5-2-368: ma vi vuol poi [l'anatomia] sempre chiusi
1-332: felicità, il cui nome vuol dire un cumulo segnalato di beni,
ed ancora secondo la possibilità di chi vuol servirsene. d'annunzio, ii-748:
lippi, 7-16: dicendo ch'ei non vuol che il vin lo cuoca. 9
liberal (salvo mi sia) / ci vuol testa e la testa è una gran
-con quattro carezze. -si vede che le vuol bene; è assai di buon cuore
v'ha toccato il cuore, e vuol farvi suo », rispose pacatamente il cardinale
leone ebreo, 287: cupido vuol dire amore e desio acceso e inordinato
viene dal latino * caedere ', che vuol dir * tagliare '. rigutini-cappuccini,
per non dire la maggior cura, vuol mettersi nell'avere infallibile le spe- rienze
lorenzo de'medici, 1-4-42: cura non vuol dir altro se non quella cosa che
marino, 1-160: curi dunque chi vuol delizie ed agi, / io sol piacer
crusca]: il lino sapete che si vuol curar molto, e macerare.
e rotonda del buon prelato che non vuol rivelare i segreti di curia ma lascia
/ gridando: « eh! ci vuol altro, nelle curie, / che idee
). machiavelli, 774: che vuol dire curiale? vuol dire una lingua
, 774: che vuol dire curiale? vuol dire una lingua parlata dagli uomini di
nondimeno fosse anche curiale, che vuol dire cardinale, o vero prelato o