249: picciola barca mia, se gir vuoi in foce, / óra alle suore
meni li mantici di dietro, come vuoi che sonino l'organi dinanzi? piovene
questo inferno io intendo certi gradi o vuoi tu dire pavimenti che girano intorno per
, ii-55: o pazzarello, che vuoi tu fare in questa prigione, legato
: se ti spiace partire, se non vuoi venire con me, perché non dirmelo
ma sonotti, e spediscila, se vuoi, / che io ti segua dipoi,
carducci, ii-9-20: ah, tu vuoi martirizzarmi così le fantasie, vuoi ch'
tu vuoi martirizzarmi così le fantasie, vuoi ch'io (parlando il linguaggio della santità
pensiero lascio a te, poiché tu vuoi essere una pecora. firenzuola,
come le mura d'acqua? come vuoi tu che stessero in piedi se fusser
im- eto. borsi, 2-61: vuoi essere uno schermidore invinci- ile? stai
, 1-154: « oh! tu vuoi che noi facciamo i pedanti addosso ai nostri
: chi se'tu, uomo, che vuoi conoscere e comprendere li vestigi di dio
. marinetti, iii- 197: vuoi che ti prenda a pedate nel sedere?
: in macchina da piazza della scala vuoi prendere via verdi ma il semaforo è rosso
. ariosto, 391: vietarmi tu / vuoi che non si esequisca la licenzia /
gagliardo t'è d'uopo se gloriosamente vuoi navigare nel gran pelago d'imeneo.
, santa pelaia, / se affatto ci vuoi far lieti e contenti / fagli cadere
, 1-355: se veder la tua consorte vuoi, / devi aspettare ancor l'imbiancatora
/ quella flebile canzone, / che vuoi dirmi in tua favella, / pellegrina rondinella
. anguillara, 10-146: pellice ti vuoi far de la tua madre? /
m. franco, 1-46: tu vuoi ch'il pigli pur pel pellicino. poliziano
. nelli, iii-123: se mi vuoi dar nel genio, tu starai sempre lontano
, dalle! tu c'hai, vuoi pericolare? / deh, dimmi la cagion
verità. ochino, 224: se vuoi vedere la perfezione della religione cristiana e
donzella seguita giesù, seguitalo dico se vuoi che la tua mente non pericoli dietro alle
ti mettere a giucare, / se non vuoi pericolare. giuglaris, 2-291: se
continua febre. gelli, 17-133: donde vuoi tu che nasca questo, se non
14-319: salvo da quel rischio appena / vuoi che con esso a perigliarmi io tomi
. tansillo, 1-2: se ti vuoi tor di tema e di periglio, /
. sergardi, 1-352: se non vuoi che il patrimonio pera, / cerca per
più furbi di te! ah, tu vuoi la perizia psichiatrica? dessi, 7-164
rei e premiando i buoni / di qual vuoi condizioni, / e sveglier del giardino
. savonarola, iii-67: perché tu vuoi pure perseverare nelli peccati, io non ti
de la sua setta, / se vuoi saver qual è la sua persona. idem
ama che non ode quando tu gli vuoi persuadere che 'l si lievi da quella,
, i-0-125: pur da pertinace seccatore / vuoi ch'io ti pinga così vivo e
doglio pertugiato: / versavi quel che vuoi, tutto è sprecato.
[petrarca], ii-35: se tu vuoi sapere di quanti contrari omori il corpo
cieco, 37-7: se creder noi vuoi, monte le scale / e troverai
: 'vai al mare, se ben vuoi pescare': nelle città grandi, nei vasti
capitolo in lode del pescare, xxvi-1-128: vuoi tu conoscer se queste pescate / son
contro la mafia? ». « vuoi scherzare! no, che non lo era
poi del poema che alla declamazione, vuoi spiegata vuoi sommessa, non si prestano,
poema che alla declamazione, vuoi spiegata vuoi sommessa, non si prestano, rappresentano
a chi dico io? che diavolo / vuoi far di quel pestel di salsa?
230: deh, lasciami star se non vuoi ch'io ti faccia mangiar del pesto
/ peteggia, o traditor, pur quanto vuoi. -peteggiare con bocca: fare pernacchie
pieno di peta. lippi, 6-107: vuoi forse darci qualche eccezione? / stiamo
monte libano. marino, 1-10-182: vuoi l'arabie veder per te famose? /
e pettegola erudizione. serra, iii-241: vuoi che ti dica che per il pubblico
s'io ho a mente, tu non vuoi, a uso / del buco che tu
la risposta. sempre intorno alle cose che vuoi sfuggire. = deriv. da
fallo dolce o acetoso, come tu vuoi. e tale peverata si può fare con
effetto. pensaci un po', cosa vuoi che me ne faccia di vedere un
uno sbuffo la domanda: - mi vuoi? pavese, 5-129: nessuno si fece
651: si piglia l'oro che tu vuoi affinare e si batte sottile e se
. de roberto, 3-193: quando vuoi venire a casa mia tanto onore e
): tu puoi di me quel che vuoi fare, / ma ben ti prego
frugoni, i-3-129: oh se tu mi vuoi fare, / mio goldoni, un era
va perduto. ibidem, 54: se vuoi piaceri fanne. ibidem, 159:
al petto. carducci, ii-8-113: ora vuoi mitigare l'ardore della piaga con le
ucciso il tuo nobile padrone, e tu vuoi ancora ch'io viva? chi l'
arte poetica ammaestrano che, se tu vuoi far piagnere altri, conviene che il
pensare in te medesimo, quando tu vuoi parlare, se tu se'in piano animo
angolo piano è uno inchinamento scambievole o vuoi un toccamento che fanno due linee in
ventiquattro piante. buti, 3-322: tu vuoi sapere di quai piante s'infiora,
sì, al cinema sì, quando vuoi, ma prima di mezzanotte e con mia
: è vero che tu non gli vuoi più bene al mio tito e che gli
savonarola, i-141: se... vuoi esser lieto e giocondo, fa'che
. bianciardi, 4-92: se oggi vuoi un piattone di spaghetti te lo fai
firenzuola, 742: se tu non vuoi che noi abbiamo a fare belle le
pomarance, 215: e. sse tu vuoi più piascere a dio, spogliati e
non ti si vede da terra; e vuoi un prode! jahier, 224
mansarda. sergardi, 1-182: né vuoi salir già mai la piccionara, /
/ abbiàn da darti a cena o vuoi a pranza. ariosto, 1-iv-302: va'
la capria, 1-38: ma tu vuoi fare la rivoluziooone?... vattene
piccolo. savonarola, ii-3: se vuoi torti via tutti li timori, fa'
-pidocchioso! cassola, 2-211: ma ti vuoi occupare dei fatti tuoi? pidocchiosa che
: la base della colonna, o vuoi dire il piè, come si fusse trovata
falconeria volgar., i-1-93: quando vuoi conoscere la gentilitade del falcone, conoscela
qualità del panno sottile o grosso che tu vuoi figurare. delminio, i-254: le
ripiegato. granucci, 2-124: né vuoi che una minima piega oggi nelle dilicatissime
sono troppo rigido, tu invece, quando vuoi, pieghi tutti, affascini. pea
/ e s'awolge in quel che vuoi. -afflosciarsi, perdere la rigidità
3-166: « allora » disse « vuoi allearti con noi? o preferisci rimanere
una volta a me tapino / se non vuoi dar conforto, / porgi almen per
a usar calcine, arene o vuoi dire sabbione, pietre cotte e vive,
alloggio in tua magione, / se vuoi farmi cosa grata: / pagherotti anticipata
impresa, / bastava dir, se 'l vuoi, vattelo a piglia, / che
toscani [tommaseo]: cara se mi vuoi ben, ci piglieremo. fanfani,
se da questo mal sì grave / vuoi campar chi tien la chiave / del
, tu t'inganni: / tu vuoi ch'io doni per l'amor di dio
, ancora tu sei pignatta / e vuoi far da coperchio? 6.
: a te domando che, se vuoi e puoi, mi aiuti; proferisci il
ruscelli, 4-28: pigliane quella quantità che vuoi e fanne prima il saggio col fuoco
ritirarti per infermità o per stanchezza o se vuoi anco chiamarla poltroneria. il gloriarsi dell'
che ha da essere la moneta che tu vuoi stampare. b. baldini, 1-127
amico di agostino. arbasino, 11-118: vuoi i dischi di mireille mathieu? e
, o la mia pincara bella, vuoi fuggire un'altra volta, tu ben mio
. / può dirsi a te che vuoi fare il fantino, / prosuntuoso,
, 2-ii-228: prima li dì che tu vuoi mettere il tuo pincoro in nel
1 mente tua specchio sovente, / se vuoi campar guardando 'l dolce viso,
, lo quale non ha pinzo o vuoi ago da pungere, com'hanno l'
. la spagna, 26-34: se tu vuoi ritornare al mio dio / e con
io ti benedico, persuaso che quanto vuoi sia bene. cesarotti, 1 -xxxiii
hai fatto insino a qui, se tu vuoi che s'apra per te el cielo
. guarda le mie mani, luca. vuoi avere le mani come le mie?
di falconeria volgar., i-1-93: quando vuoi nutricare uno falcone piccolino cioè giovincello e
nieri, 252: nino, lo vuoi il pippo di zucchero? idem,
pisciar 'n un chiasso; / e tu vuoi pur con seco contrastare.
, 22-ii-36: pitoccar pel popolo tu vuoi / per avere da pascere tuo ventre /
18-452: anzi che faticar, pitoccar vuoi, / onde, se t'è possibile
posso io dirti, o re? qual vuoi più pena / pronto a soffrir son
. baldi, 127: se non vuoi / esser fraudata, non lasciar che
manderò qualche cartobna così mi scriverai se vuoi le tue nuove mi faranno sempre piacere
. d'annunzio, iii-2-1008: -che vuoi fare, morteba? -chiamami piuttosto morfina ornai
pepaiuola, una piviròla, chiamala come vuoi. = dal romagn. puvraról
prigioniero. verga, 5-216: che vuoi che facciamo, così ci vien comandato:
: salvati anche tu, se non vuoi essere pizzicato dai francesi; i nostri
averti veduto uscir di quella pizzicarla: vuoi tu pagarmi il vino? de luca,
commedia intitolata sine nomine, 17: vuoi che ti dica 'l vero? già
xxxiv-128: tu puoi quel che tu vuoi, alta fenice: / deh, piacciati
... primo è suplicazione o vuoi orazione, che è tutt'uno; sicondo
l'onta nostra. e bene, vuoi tu che non indugi più?..
piata, dice il cuoco; -e che vuoi fame? / - del macellaro.
borea e austro, / e mostrar vuoi che allora ti sognavi, / ma troppo
: la bellezza creata dalla folgore / tu vuoi ch'io canti. io t'obbedisco
è poco aiuto; / se tu vuoi torto e biasimo fuggire, / non consentir
sii magra e sii poesia / se vuoi essere vita. pratolini, 9-571:
coluci / tuo fiorentin, ch'ancor vuoi seguitare. giusto de'conti, ii-39:
chiese lei. « e poi, che vuoi con questo 'e poi? 'basta
desire. cavalca, i-22: se tu vuoi essere perfetto, va'e vendi ogni
, 2-i-314: pochissime cittadi, o vuoi dire politie, sono state fatte nella
. fanfani, 3-247: tu non vuoi filosofeggiare e io non vo'politicheggiare:
la storia.. ma se la vuoi sapere.. ecco, è un politico
migliore politico. goldoni, vii-1189: tu vuoi far sempre la sufficiente, la politica
attore trasformista. dannunzio, xchi-96: vuoi che differiamo la nostra visita al politropo
con una poliza, o commettere a chi vuoi che siano da te aiutati in qualche
che tu vedrai, verbigrazia, tu vuoi sapere se tu averai lunga vita:
, 1-12: -va'pur dove tu vuoi, porcaccia sudicia. -le vostre debbono
sei molto magnanimo, s'al ricevuto dono vuoi con un altro poi corrispondere. -
che mi tormenti, tu che mi vuoi bene! faldella, i-5-300: mi si
voce orrida e fiera / replica: -cosa vuoi, poltron, villano? / ti
: tu se'padrona di venirci quando vuoi: io non manderò i miei valletti a
per infermità o per stanchezza o se vuoi anco chiamarla poltroneria. il gloriarsi dell'ozio
cosa. landolfi, 11-141: tu vuoi... tornare alla nostra culla,
, 1-11-3: amor, deh se tu vuoi qual baioncello / meco far questo giorno
mucido. bocchelli, 2-xi-334: se vuoi, puoi vederci anche una pomata di
svelto, no? » « che vuoi dire? » « insomma: pomicione?
c'entro io, e che cosa vuoi da me. -crollo, rovina
piuttosto con chi non l'ha! -e vuoi che te lo stronchi io? beltramelli
/ sii magra e sii poesia / se vuoi essere vita. / e se non
essere vita. / e se non vuoi tradita / la sua semplice gloria, /
in italia... la lingua, vuoi nelle origini, vuoi nella formazione antichissima
. la lingua, vuoi nelle origini, vuoi nella formazione antichissima dei vocaboli e delle
antichissima dei vocaboli e delle frasi, vuoi nel girar del discorso e nello spillar subitaneo
santo chiamare, / che tutto 'l temporal vuoi tu romano, / sogiochi, e
fare la porcella nel letto? -te la vuoi scontale con me, ora? io
la mia fontana d'oro! mi vuoi bene ora perché sei pieno di latte,
di appagarti di quanto posso. come vuoi che mi metta? ». baldini,
. buzzati, 6-322: se lo vuoi sapere il mio ruffo la sera stessa se
come si dice?... -tu vuoi dire ipocrita, tu.
italia, che coi piedi in molle vuoi farci morire! sereni, 3-42: «
finiva il detto: se non lo vuoi chiappare, lascialo andar fino a natale
. or, guarda tu, che vuoi sapere a che ora idio verrà a te
giornaliere. mazzini, 26-245: che vuoi tu dedurre dall'affar dei bandiera?
con meco, che debolissimo sono, vuoi tu, imperadore della fortezza, mostrare la
esempio, ti domanderà se veramente tu vuoi che una data cosa sia fatta;
e noiosissimo. pascoli, i-201: se vuoi rotte le barriere tra popolo e popolo
: « sei stanco dell'avvocatura e vuoi metterti a fare il notaio? ».
). savonarola, 7-i-263: tu vuoi fare el tuo cavallo portantino: tu
). savonarola, 7-i-263: tu vuoi fare el tuo cavallo portantino: tu
porta... porta teco, se vuoi viver meco. ibidem, 312:
. fiorio, 150: lo sfogatoio o vuoi portella del vaso s'apre, a
sto tapinando. loredano, 2-i-117: vuoi che un porto di tutte le calamità raccolga
francesco da barberino, iii-134: se portar vuoi / una gondola e puoi,
oro suo quell'infinità magagna, come vuoi tu sostenere che il vizio sia cagione
. roseo, v-205: se vuoi vivere in grazia mia, è necessario
ettore] funebri onori / quanti vuoi giorni? io terrò tarmi in
dissimili. leonardo, 2-215: se ti vuoi suefare bene ai retti e boni posari
che ai tuoi sospetti / abbandonar ti vuoi, su via conosci / tutto quel
con meco, che debolissimo sono, vuoi tu, imperadore della fortezza, mostrare
- / al conte orlando -o far non vuoi il possibile. de mori, 52
da presso. verga, 8-351: che vuoi mia cara? io ho fatto il
metteva, / disse: che? mi vuoi far, can rinnegato, / con
certo elli è del buono. che vuoi della libra? -rispuose zazzara: -
1-iv-221: patrone, andiamo a desinare. vuoi tu stare fino a sera a posta
a stare, porrai ancora quelli che vuoi che barbino, ma non sì adentro,
parlar dolcissimo: / faciàn ciò che tu vuoi, ché vinta resto / vedendo ognun
. salvatore. foscolo, iv-326: vuoi tu darmi retta una volta? or che
di lavoro. carducci, iii-27-44: vuoi provare se la pornografia piace lassù in
domandi la figliuola in primavera, e vuoi che io venga domani, a far richiesta
accordo; tanto non ti nascondi che tu vuoi marito; lo porti scritto negli occhi
il nono cantone; la quale se vuoi perduri in dell'anima, consiglio che
iustificata postulazione, cioè che se tu vuoi che dio ti esaudisca e concedati quel
tieni sempre addietro la vite, se vuoi che la basti. paoletti, 3-55
stanno in luogo di dio, se non vuoi essere irrepéurabilmente castigata dalla potente mano di
di potenza. salvini, 39-v-142: vuoi far legge alle leggi, potenza ai
'l poco. deledda, ii-819: vuoi sapere chi io sono. ma se te
voler il giusto e poter ciò che vuoi, / a me salvar la vita,
oddi, 1-97: -se non ci vuoi gire, statti. voglio esser ubidito in
. savonarola, i-36: se tu vuoi misericordia, fa'anche tu misericordia a'
19: per dirla più pratticalmente, se vuoi sapere 'verbi gratia 'quanto peso
dicendole: o figlia mia, tu vuoi dunque precipitare teco noi tutti? verga
lascia! -sei tu pazzo? / vuoi tu precipitarti / per una donna che
: io son la preda tua se preda vuoi. bùgnole sale, 7-126: quel
predicano: « fa'quanto ben tu vuoi; se non sei predestinato, non ti
di cristo e delle opere sue quanto tu vuoi: se non vengono dalla buona vita
una corona sì splendida, se la vuoi. monti, ii-184: la principessa pio
io sono stato imprevidente, oh! -quanto vuoi.. -ero anche predisposto, predispostissimo
, ii-4-218: le due epistole o vuoi prefazi mettile innanzi al 2° e 30 dell'
soprattutto il prefiggimento di ciò che tu vuoi proporti da ponderare in prò tuo come ti
autore. algarotti, i-vm-99: vuoi tu sapere il pregio della tua scrittura
ciò che si preliba, / s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. buti
mio? niccolini, i-76: tu vuoi ch'io prema un usurpato trono.
ed aggiungnamoli la preeminenza, se tu vuoi, di ciascuno grandissimo re; debbonsi
, 1-68: -eh, eh, che vuoi tu fare? -diavol è; volete
belloccola, e prima li di'che tu vuoi mettere il tuo pincoro in nel suo
: non ho più energia: se mi vuoi quale sono, prendimi, se no
tuoi occhi, la tua bella! vuoi la vita? te la lascio. sanminiatelli
del padre. vittorini, 8-8: « vuoi prendermi? »
annega. pratolini, 10-136: mi vuoi spiegare cosa t'è preso, tutto
l'una ti conviene prendere, o vuoi che noi t'uccidiamo o vuoi con questa
o vuoi che noi t'uccidiamo o vuoi con questa vecchia e con la nostra
. forteeuerri, iv-495: se mi vuoi dare la promessa moglie, / prenderolla
/ preoccupata hai tu; né scorger vuoi / cosa manifestissima e funesta. stampa periodica
è probabile, sono scritte in simpatico e vuoi vederle, adopra sovr'esse una preparazione
alfieri, i-38: se tu mi vuoi fare il componimento, io ti do
rimbalzanti; se tu non me lo vuoi fare, ti do due scappellotti,
inesprimibile di angoscia, -non toccarmi se vuoi puro ed immacolato presentarti al signore.
presente? -io non so. -tu vuoi dir « le parole di presente ».
noi. segneri, i-394: se vuoi per via spedita arrivare alla perfezione questo
. cinquanta, xxxiv-552: o tu vuoi li rimedi / preservativi e facili / per
-sostant. malatesta, 36: vuoi tu esser di costui sempre 'l zimbello
tomi a pam- palona, / se vuoi cogli altri campar la persona.
stato o prefetto ovvero console o di qual vuoi prestanza d'altra dignità eccellente. m
firenzuola, 214: in su che vuoi tu che noi ti prestiamo danari? duodo
'studio '; e se tu vuoi / potremmo insieme là ridurci in questa /
-prestezza di lingua? mira se tu vuoi vedere una prestezza armonica. - cancaro
tarchetti, 6-ii-621: se assolutamente lo vuoi, verrò al teatro. non vorrei
invenzione. bacchelli, 2-xi-334: se vuoi, puoi vederci anche una pomata di
fuggi dinanzi al mio conspetto / e non vuoi ch'io ti vegga come pria.
e prigioname a gabbia ogni grillo, vuoi cantarino o saltarello. = denom.
e favelo stentare, oimè che ne vuoi di costui, se elli non ti
membri casti; / e tu libera or vuoi perder la bella / verginità ch'in
e prima li di'che tu vuoi mettere il tuo pincoro in nel suo conno
buzzati, 6-227: « fa'come vuoi » lui disse e ingranò la prima
ed io pensai: -ho capito! vuoi che si sappia che tu sei il principale
o non fare ad altri ciò che vuoi o non vuoi per te stesso..
ad altri ciò che vuoi o non vuoi per te stesso... era il
di loro. pavese, 8-160: quando vuoi screditare un principio dici che è un'
carducci, ii-10- 212: tu non vuoi metter giudizio: tu sei e sarai sempre
. bernari, 3-195: « ah! vuoi farmi un processo! e potevi dirlo
chi dicesse al malato: -se non vuoi aver male, guarisci. =
a procurare, a adoperarti o come vuoi meglio affinché la biblioteca di siena acquisti
, credo, a dichiarare per te che vuoi denaro. pa scarella,
gente... onde, se tu vuoi ch'io ti faccia avere tuo mdentimento
calderoni, lxxxviii-i-353: canzon, se vuoi si gusti il tuo sapore, / non
preconizzato. codemo, 380: -cosa vuoi tu dire? -chiese di nuovo alessandro
di faraone:... « vuoi tu che io vada a chiamarti una
epitaffio a nozze? -balordo, un pitale vuoi dir tu. -ohh, sì bene
toscani, 11 (pref): vuoi riprendere un presuntuoso esprimendo la differenza che
scegli quale di questi progetti tu vuoi; io farò sempre quello che vorrai.
profano, uscisse a riprendere, per amore vuoi della religione vuoi dell'arte, il
riprendere, per amore vuoi della religione vuoi dell'arte, il leopardi di questo immettere
figlio: / « madre, a che vuoi tu così proibire al soave cantore,
. / narrami pur quel che tu vuoi, ché, quale / sempre fui,
, rispuose, « e ciò che tu vuoi conta; / ma non tacer,
ch'a guerreggiar t'invita, / se vuoi ch'anco il tuo piede al cielo
questa data: / cavalier, se tu vuoi far penitenza / e in parte a
si voglia altra, perché, se la vuoi cespuglio, lascia far a lei;
siepe, propa- ginandola la conduci ove vuoi. lastri, 1-3-252: in questi
. fagiuoli, xv-27: se cosa vuoi far che più t'avanzi / cerca d'
proposto, dinne / pria la canzon che vuoi che noi cantiamo. -introduce
in questo esempio sono undici fiati o vuoi membretti o posate di tutto 'l proposito che
son quel proprio che tu cerchi. che vuoi da me? pazzi de'medici,
. buonarroti il giovane, i-183: vuoi ch'io mi perda tra gli abissi
quasimente persona un po'ben nata, vuoi maschio o vuoi femmina, che non s'
po'ben nata, vuoi maschio o vuoi femmina, che non s'abbia letti e
in riva o ripa o rupe come tu vuoi o boscaglia, o frumentaglia, e
di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'
la memoria / ti punge il cuore e vuoi tornar dov'eri / per proseguire la
inanzi a quella cotale cosa che tu vuoi fare. e guarda in esso, e
quella cosa che tu ritrai o che tu vuoi dimostrare. sì che, adunche,
delvortolano elemosiniere, xxxrv-518: or se vuoi dir, pel tuo comandamento / se dè
iv-1-715: non tornare ora, se vuoi evitare a te medesima un dolore inutile
abbandoni. sannazaro, iv-8: come vuoi che 'l prostrato mio cor ergasi / a
savonarola, 7-ii-111: signore, se tu vuoi, io sono contento operare quanto a
vo'dare nessuno; se tu li vuoi levare, sì le glieva; quanto che
. mazza, ii-162: monta, se vuoi, sul carro an cor
dillo al governo, dillo a chi vuoi: ti lasceranno stare. ma vieni senza
. tesauro, 4-342: se tu vuoi vedere in due filosofi due protratti contraposti
1-ii-79: deh, dimmi quando / tu vuoi ch'ei vegna a te, cui
pensi? / o compagna del sol, vuoi provar forse / s'ho riverente il
provincie. mazzini, 26-245: che vuoi tu dedurre dall'affar dei bandiera? venti
all'aragno, mi disse: « se vuoi, oggi si va al ristorante vegetariano
pazienza. martello, 6-i-279: ancor vuoi provocar la mia pazienza? 6.
fare, o mercurio, se mi vuoi raccontare tutti questi atti della previsione che
loro passione. cassola, 3-128: che vuoi, non è facile per lui far
credi, allora ti prude, allora vuoi sapere? 4. locuz.
altra tua sinistra, / se non vuoi esser come 'l publicano. g. giudici
singolare che offre di religiosità e devozione, vuoi per la frequenza, la pompa,
pubblicità dei riti e delle cerimone, vuoi pel numero e la magnificenza dei sacri
sentimento. tarchetti, 6-ii-5qi: cne vuoi? tutti siamo ridicoli nell'amore agli
subito questa letteraccia troppo fisiologica. che vuoi? con te mi pare di poter dir
... apparecchiato alla pugna, se vuoi riportar la vittoria. -pugna
ardir con gli stalloni? / o scampar vuoi nell'ellade pugnace / chiamando omero che
dopo una pugnalata del genere, che vuoi far più?... tu puoi
avere alla persona mia, e se pur vuoi scaricar sopra di me i tuoi colpi
non sei alto un pugno appena, e vuoi / uccellare e straziare ognuno.
anversa comunemente si tiene per punzella o vuoi dir vergine: affermando i terrazzani che
. or, guarda tu, che vuoi sapere a che ora idio verrà a
3-60: con la bradamante, ti vuoi mettere, pulcino! sì che quella vuol
stesse sotto a tante macine? -perché non vuoi tu che io lo creda? -e
». « più vicino alla tua, vuoi dire? coriacea. 'frangar non
, ma tu non la senti. vuoi vedere se ella v'è? o resta
del monco. bacchelli, 4-145: vuoi puntare? qui si tien banco. si
sata. cennini, 3-93: se vuoi fare un mantello di nostra donna d'
poi gli ferma uno punto, o vuoi di sotto o vuoi di sopra o
uno punto, o vuoi di sotto o vuoi di sopra o proprio in su questa
o proprio in su questa linea o vuoi nel mezzo o vuoi da canto.
su questa linea o vuoi nel mezzo o vuoi da canto. pino, l-i-100:
filarete, 1-ii-655: se far ci vuoi usci o finestre o scale, ogni
e disse: « messere, se tu vuoi cenare, ogni cosa è in punto
è passata, senza mascherarmela, se vuoi restarmi amico. galileo, 3-1-55: la
, ii-385: -oh, che vuoi fare con cotesto pennato? -stipo questa
cercarmi e punzonarmi il carlino, se vuoi avere copia dell'elegantissima edizione del frescobaldi
« è la parola che tu non vuoi, perche, su molti punti, andiamo
: « o piccolino! non mi vuoi più bene! » / « è vero
inesprimibile di angoscia, non toccarmi se vuoi puro ed immacolato presentarti al signore.
, il vero credi. / che vuoi tu ch'ami in te? quel tuo
v'è un principio di risurrezione, come vuoi tu che nelle altre parti meno decadute
. su, dimmi, che servizio vuoi? lanci, 3-53: ho paura di
riconosciuta. moravia, ix-381: non vuoi rispondere perché ti sei comportata come una
puttana di clo- rindo e tu non vuoi dir nulla perché te ne freghi di tua
. aretino, 20-153: quando tu vuoi ridere, non alzar le voci puttanescamente
puzzolentissima sgualdrina! brancati, 4-116: vuoi che quella bestia uscisse di casa,
lavi, taglialo di quella quadra che vuoi. gherardini [s. v.]
medesimo modo su l'altro canto, quanto vuoi sia larga la facciata dinanzi. leonardo
. dimostra tondo si chiama bastone o vuoi dire ritondino; e questo è posto in
metallo, farai un dado di qualunche cosa vuoi sapere il suo peso che sia uno
per bastare a rappigliare il latte che tu vuoi... si lega in un
nerina mia, ti senti male? vuoi qualchecosa? gentile, 3-16: tutto
bernardino da siena, 408: quale tu vuoi che sia la moglie, tal sia
vogli sia non gli domando. -qual vuoi: qualunque cosa. iacopone, 35-31
senso, / in qual tempo tu vuoi, sia vero e certo.
stelle che cag'ono essere vapori o vuoi più propio dire esalazioni sol- vate per
dante, xix-8: signore, / qualunque vuoi di me, quel vo'che sia
altra tua sinistra, / se non vuoi esser come 'l publicano. ariosto, 8-38
4-74: come ciò sia, se 'l vuoi poter pensare, / dentro raccolto,
v'era: « togli ciò che tu vuoi e ponimi a genova ». quel
al novecento. arbasino, 11-118: vuoi una borsa da mare? le scarpe
ordinato te ne sia dato, o vuoi mandare per uno quartuccio o vuoi per
o vuoi mandare per uno quartuccio o vuoi per uno orcio o più. mariano da
quasimente persona un po'ben nata, vuoi maschio o vuoi femmina, che non s'
po'ben nata, vuoi maschio o vuoi femmina, che non s'abbia letti
bella; oimè, che pensi? / vuoi tu dunque, crudel, ch'
: ecco qui il corpo, ovunque il vuoi ferire. goldoni, viii-570: eccomi
ho a dar nulla. -se tu non vuoi altro, tu se'esaudito: ché
. savonarola, i-315: se tu vuoi quetarti, cerca cristo. bibbiena,
di rado ne vieni a me, vuoi farmiti in questa guisa sentire che non quiete
. l. bellini, 6-134: vuoi che la prosunzion, messomi in quilio
. giambullari, 27: stu mi vuoi, giuliana, bene / increscati delle
pino, 1-16: -di'presto? che vuoi? -che tu compri due quintane di
giovanni da uzzano, iv-160: se lo vuoi vendere a minuto [il grano in
giovanni da uzzano, iv-160: se lo vuoi vendere a minuto [il grano in
! portami un rabarbaro. tu che vuoi? 3. agg. letter
deledda, v-751: disse: « che vuoi ch'io ti faccia? » e
io voglio da te du * cose se vuoi che io ti guarisca. fiorita dice
l. bellini, 6-88: vuoi ch'il rabbiazzi da quest'altro lato
, iv-12: lapade mio, poiché tu vuoi / ch'i rinnovi l'amor che
morte. metastasio, 1-ii-241: se vuoi che te raccolgano / questi soggiorni un
4-68: come ciò sia, se il vuoi poter pensare, / dentro raccolto,
precisazioni. arbasino, 11-99: dove vuoi che sia, che tra una storia
: se ben ricordo, cesarano, tu vuoi una raccomandazione per diventare giardiniere al comune
marchetti, 5-211: sia pur quanto vuoi lungo lo spazio / onde luce e
], 264: se non vuoi ch'io [ero] mi consumi e
rabadam, chiàmati balaam, chiàmati come vuoi. faldella, i-4-216: ritornò in italia
mazzini, iv-i- 289: tu vuoi che io sia nella realtà della vita?
altora e la più bassa luogo di quello vuoi misurare. -per estens.:
, 1-350: se di questa lettera vuoi giovarti, fallo, ma come corrispondenza
, 1- xxxiii, 275: tu vuoi parlar, tu ti fai forza, /
7 e del tuo servo ciò che vuoi ragiona. savonarola, 13-18: canzonetta
non ne ragioniamo più e dimmi se vuoi dar principio al tuo viaggio. tommaseo [
/ di tant'alto lignaggio, adunque vuoi / finir con sì gran biasmo i
ordinato. sacchetti, 189-26: -che gli vuoi tu dare? - l'amico disse
guerra vuole sovra di me. fammi se vuoi in dura prigione macerare o quella morte
rispose: -o signora mia, che vuoi tu? pontano, 1-30: noi
. gelli, 7-417: -e che vuoi tu che faccia d'un quattrino?
faccia d'un quattrino? -e che vuoi tu che io ti dia una dote,
la via? -dàmmi tre quattrini, se vuoi che ci vada. 4
fia usata e vecchia, / quanto tu vuoi, per metterne, apparecchia, /
, avevano avuto il loro ramo, vuoi di stranezza, vuoi di pazzia. idem
loro ramo, vuoi di stranezza, vuoi di pazzia. idem, 13-14: un
salina, va'per ciò che tu vuoi senza denari, e tomarai senza.
, / dei rancidi filosofi / perché vuoi far l'atleta, / o mio vigan
/ onde mi disse: « di'che vuoi tu fare ». / e 10
assolutamente dare. monosint, 307: vuoi cavar della rapa sangue. baldovini,
. proverbi toscani, 27: se vuoi la buona rapa, per santa maria
con le reti tue / piglia chiunque tu vuoi, / ch'i'son disciolto da
raperonzolo. pulci, xxx-11-5: tu vuoi a le volte una insalata / di
volte una insalata / di raperonzo o vuoi di cerconcello. = deriv. da
inclemente. fagiuoli, v-192: e tu vuoi, morte, disperatamente / rapir quest'
di farmi: basta che tu mi vuoi con un sonetto sciagurato rappattumarmi. domenichi
il capo della vite vicina che tu vuoi innestare fra l'un l'occhio e l'
, 646: piglia l'opera tua che vuoi dorare,... la ristiara
arrighetto, 248: quello che tu vuoi donare, dàllo sanza speme di riavere
gridare! eccomi, eccomi: che vuoi tu? -che tu stia la notte m
, mi sprezzi, mi fuggi e mi vuoi e da te lontana e da me
opera artistica. martello, 6-ii-192: vuoi sassi? eccoti un marmo, che
lasciare e nel mezzo della vite che tu vuoi far razza. bruno, '3-985
buono che a recar noia: che vuoi? la natura mi ha fatto di razza
comunella. pavese, 1-12: -cosa vuoi mescolare le razze, -gli faccio.
moglie pic- ciola, dicendo: tu vuoi generarci non re, ma reim.
edifici de'signori e signorie, o vuoi dire reali. ariosto, 5-8: non
cavalca, 20-434: addimanda ciò che tu vuoi e io ti giuro e imprometto che
fuor da'miei stinchi: te tu vuoi pur gli omeri / ti rebbi e tribbi
tu, zoilo, i versi miei lacerar vuoi. / >el par non va:
vienti recare ancora il numero che. ttu vuoi partire, cioè 12, a quarti
e liberamente. se tu per altro vuoi andare alla prima recita, basta che tu
tua primavera licenziosa... non vuoi chiamarla un verno adugiante che con ombra
[s. v.]: se vuoi regalare, prestaglieli pure...
, i-204: se... tu vuoi conoscere a qual segno di forze oramai
., o che marito? chi vuoi che regga con costoro che non sia un
c'è sistema nervoso, irritabile quanto vuoi, che non s'allenti e non
ogni minimo atto del tempo, se vuoi farti capace ne la dottrina de la esperienza
., 1-13 (io): o vuoi che essi cieli cominciano a essere regnati
ne venne quella famosa sentenza: se vuoi regnare, separa e dividi. monosini,
che dio e i suoi / adora dove vuoi, / ché in ogni parte e
tempie il diadema del mondo, se vuoi regnare con prosperità di governo e con
: se no è il vero, vuoi tu che ti rompi le braccia, reliquia
s. bernardino da siena, 214: vuoi uno bellissimo reliquio, il quale tocò
la mia consorte, / se non vuoi che l'inferno un ciel diventi. moravia
di necessità, ogni volta che tu vuoi ricuocere la tua medaglia, errenarla con
entro la cella il mio inimico e vuoi ch'io vi entri? ». g
.. piangendo ti dirò quel che vuoi sapere. l. carbone, n:
. carducci, iii-3-190: o scampar vuoi ne l'ellade pugnace / chiamando omero
e dolce sposa mia, / che vuoi tu far? vuoi tu far resistenzia?
mia, / che vuoi tu far? vuoi tu far resistenzia? / se piace
e quasi vittoriosa della tradizione romana o vuoi dell'arte pagana. b. croce
ho fatte più tirare. e che ti vuoi fare del ritratto del comentatore e restitutore
, e poi fa'conto di ristringerti quanto vuoi. anonimo romano, i-192: restretto
. leonardo, 2-215: se ti vuoi suefare bene ai retti e boni posari
l. cassola, 188: or se vuoi divisar la rete industre / che al
che sei morta! se davvero mi vuoi bene, se vuoi bene al tuo fratellino
! se davvero mi vuoi bene, se vuoi bene al tuo fratellino, rivivisci,
tutto punto. capuana, 1-iii-78: vuoi far presto a nabbigliarti, se ti
g. gozzi, i-5-90: se vuoi sostenerti in piedi, avere fiato e
dito. deledda, v-354: « che vuoi? » riprese, tutta riassalita da
: « benvenuto, se tu ti vuoi menar la mia angelica a roma,
poco che la ribattessi, quello che tu vuoi fare ti verrebbe macchiato e farebbeti brutta
suoi / vo'far tremar: tu vuoi che del senato / e un impostore ed
pentola bolle e gorgoglia e tu noi vuoi, traile di sotto il fuoco o sopranfondivi
ne approfittò per ricalcarne l'ironia: « vuoi dire che anch'io invecchio? »
/ quella flebile canzone, / che vuoi dirmi in tua favella, / pellegrina rondinella
, le richezze e le delizie / forse vuoi sprezzar più pe'nostri esempli? ariosto
. guittone, i-3-127: se ricco vuoi te fare, non acrescier moneta, ma
, 7-i-57: se tu dirai che vuoi far prima un capitale di pecunia che sia
(una di qua conosco che non vuoi aiutarmi, ma te ne faro pen
palladio volgar., 1-6: se vuoi fare la terra fruttificare a semente,
.. se, per tua disavventura, vuoi cosa che non possano darti, ti
che tu sia cheta, se tu non vuoi ch'io riprodursi davvero in forme nuove
. a coprir vatti, / se non vuoi ch'io ti dia la ricordanza /
e quasi / prigioniera restar più tosto vuoi / che ricovrar l'antico regno? cesari
che ad erigere un chiostro offrir mi vuoi, / ché male in piè si
te l'ho detto e ridetto che se vuoi maritarti non puoi trovare migliore incontro di
chiave. -deh, scende nel ridotto! vuoi, amor mio bello? adr.
, 1-ii-712: alle capanne / se vuoi ridurre il gregge, io vengo solo
giovane e tenerella nel modo che tu vuoi che stia che ridurre una vecchia e
?? [uanti vuoi »: ed accinge vasi a ridurre queste
e rientra dentro a tene, / se vuoi por fine a'tuoi guai. segneri
si comincia dagli abiti, da dove vuoi cominciare? -ricostituire una disciplina o un
di bastonate. batacchi, i-74: -ti vuoi chetar per dio? -grida sdegnato /
ci riesce. carducci, ii-8-64: che vuoi? il crearsi turbamenti e tormenti da
a godere. carducci, iii-1-151: vuoi tu [tasso] rifruir più schietto e
comicetta, come a dire una fascia o vuoi dire riga. -bacchetta per lo
vitàe. savonarola, ii-22: quanto più vuoi sostenere la verità con rigidezza, manco
, / sicuro ch'io verrò dove tu vuoi. ctnelti, 11-283: a proposito
, 6-232: gran dio, che vuoi che quel ch'io vedo e sento /
. alfieri, 12-303: perché non vuoi tu, formion, piuttosto / su
in villa. bruno, 3-713: se vuoi esser là dove il polo sublime della
rilla. caro, 11-120: se la vuoi menata, / meneremo io la rilla
una lettera di papini che mi dica se vuoi vedermi qui o costà ho deciso di
dover tu spesso riveder la campagna che vuoi comperare, perciocché al primo sguardo essa
arri- guccio a dire: « che vuoi tu dire, arriguccio? questo non è
ciò che si preliba, / s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. cavalca
, 8-16: padrona, ove ne vuoi andar si ratto? / rimanti. parini
alfieri, i-38: se tu mi vuoi fare il componimento, io ti do
del vetro, 149: togli quanto sale vuoi e dissolvilo in acqua calda e quando
: / dare tei posso / se il vuoi provar. / saper vorresti / dove
. v. j: e che rimedio vuoi che ci pigli? -senza rimedio
mezzo una voluta di parole, elette se vuoi, ma così rimescolate che sovente è
doni, 4-81: ora se tu vuoi venire [al cospetto del leone],
, xxxrv-128: tu puoi quel che tu vuoi, alta fenice: / deh,
io iscampo da precipizi, me gli vuoi di nuovo rimettere? -inserire in
come con l'ateneo, se non vuoi rimetterci delle lire. pirandello, 10-290
e cieca: e se tu ne vuoi vedere la pruova, piglia la seta bigia
persona. carducci, ii-4-269: che vuoi? puoi urlare a tua posta: io
son fatto così. se tu mi vuoi così, pigliami; se no, sputami
: non ho più energia: se mi vuoi quale sono, prendimi, se no
questo terrore, e tutto il resto. vuoi tu trarre anche me a rimpicciolire e
, i-2-164: di dotto rimprovero / vuoi dei corrotti tempi / saettar i degeneri
ch'egli assimilava. onofri, 4-81: vuoi che andiamo nel sole, lungo il
-assol. bacchetti, 1-i-434: -cosa vuoi, -disse un po'impacciato il padre
: se i cani aman e tu non vuoi, gli rinchiudi e gli lasci consumar
raccapezzare dalle tue lettere che tu non vuoi ch'io mi rincontri con quella persona.
... una legge di morte che vuoi imporre a chi non è colpevole se
231: tu, proprio tu, mi vuoi rinfacciare di non averlo più, l'
.. -e'si rinfuocola. / che vuoi? guerrazzi, 1-576: dalle economie
. g. gozzi, i-5-90: se vuoi sostenerti in piedi, avere fiato e
f. frugoni, vi-216: or che vuoi ti dica? parla se n'hai
fama alle stelle s'awicina, / se vuoi del sangue mio fare un migliaccio /
dato l'anima al diavolo, che vuoi ammazzare il tuo figliuolo? -non ci è
senza. guarini, 383: che vuoi tu ora dir, manigoldo? che
della loro salvazione. metastasio, 1-i-199: vuoi che su torme / di virginio io
, iv-12: lapade mio, poiché tu vuoi / ch'i rinnovi l'amor che
a. pucci, 6-218: se vuoi cavar tuo sposo di prigione, / co-
/ col gran di adulazione, o che vuoi tu contare? ». -con
. marini, i-385: se pur vuoi scaricar sopra di me i tuoi colpi
ancora corre una rozza d'acqua o vuoi dire rio. porzio, 3-38: erasi
ai tempi. mazzini, 56-167: che vuoi che faccia questo tuo nucleo misterioso di
rinova la conscienza e credigli, se vuoi, che la sanità ritorni a ripatriare
. proverbi toscani, 20: se vuoi cogliere l'uomo sul fatto, aspettalo
gliele dirò io, / perché tu vuoi ch'io meni un parentorio. 1.
possono più di te, se tu non vuoi riportarne vergogna e danno. nannini,
riposa. d'annunzio, iv-1-468: vuoi stenderti sul letto? tu ti riposerai
ti starò accanto. stuparich, 5-317: vuoi che usciamo? oggi, direi di
ventura. fausto da longiano, iv-228: vuoi a'sediziosi et inquieti dare riposo et
onofri, n-17: riprodiga, se vuoi, voli e bisbigli / e affrettate
la lunghezza del disegno, come lo vuoi riprodotto, in centi- metri e millimetri
deggio si scontento / fa'tu pur come vuoi, crudel fortuna, / e l'
, moderatamente rosso, lungo quanto tu vuoi. nannini [epistole], 224:
. leonardo, 2-215: se ti vuoi suefare bene ai retti e boni posari
non farai riscaldare, / s'olio vuoi buon, ma nell'asciutto sparte. bergantini
di sughi e d'erbe, quanto vuoi, possente, / ferma il bel carro
che tu arai rischiarato dove tu non vuoi che si appicchi l'oro, si piglia
la canzone bellissima, 'amor, se vuoi ch'io tomi al gioco antico, /
. bandello, 1-28 (i-370): vuoi tu per un'ora d'amaro trastullo
gallani, 47: siamo risciolti, se vuoi che si faccia per quella via che
morone, 147: dimmi ciò che tu vuoi, ch'ai fin vedrassi / se
'dicerie'per esser vendute quanti numeri tu vuoi di esse, e distribuirle a chi
poi d'alessandro, sia ciò che vuoi. 4. ridare i giusti
arzente e mettivi di qualunque odore tu vuoi: ella lo riserba e tiello in sé
anguulara, 2-54: se il ciel vuoi salvo, e non arder la terra
non rosica'. pratolini, 3-103: vuoi dire che comunque gino avrebbe fatto il
ed or jezabele a tutti i risichi mi vuoi morto. -correre risico, il o
44: -ceniamo piuttosto. -che cosa vuoi? riso o pastine? d annunzio,
niccolini, i-325: oh ciel! che vuoi? / che risolvi? che speri
: qualora il braccio tuo piegar tu vuoi, / il muscolo si abbrevia anteriore:
el cor d'alcun periglio, / se vuoi contento in questo mondo farmi. antonio
. -allo spedire, se tu non vuoi ch'io ti risuoni ben bene. pasquinate
sognando e servo a un tempo / vuoi di novo il pensiero, / sol per
diàvò'queste parole e l'amore / cosa vuoi metterti contro i grandi / risospiravano le
tue città, dove ti sta se vuoi, se non qui statti.
bernan, 3- 195: ah! vuoi farmi un processo! e potevi dirlo subito
visitante. mercati, 67: ancora non vuoi tu rispondere, eh? non sai
deledda, i-855: tu non mi vuoi rispondere! altre volte però mi hai
di freddo. lemene, i-113: vuoi forse ristorare / con quest'onde sì chiare
ristorarsi. landolfi, 7-67: che vuoi, i balli delrlmperatrice, e >iù
e sì gli disse: -se mi vuoi menare / su l'isoletta un de'figliuoli
cattaneo, tf-55: o pazzarello, che vuoi tu fare in questa prigione, legato
in un core: quel che lo vuoi tu, lo voglio anch'io.
, risucco roco / di ciò che vuoi e non vuoi. -ingorgo di
roco / di ciò che vuoi e non vuoi. -ingorgo di un tubo di
scrivo sotto la tua dettatura, se vuoi, che sei imbecille come un nume.
è un principio di risurrezione, come vuoi tu che nelle altre parti meno decadute
, de la sua setta, / se vuoi saver qual è la sua persona
potevano risorgere. d'annunzio, i-665: vuoi / tu ritentar la sorte? /
mia libro, / tosto miro / che vuoi la tua per te. manzoni,
genere e numero delle mie. quale vuoi vita più misera della mia? più ritirata
1-9: se così t'aggrada, e vuoi / ch'io rinovelle e vie più
e semivivo lo ritogli a morte, / vuoi tu dunque addolcir l'aspra mia sorte
piccolo e quivi le brunisci o vuoi con un dente o vuoi con un
le brunisci o vuoi con un dente o vuoi con un brunitoio di cristallo o di
. ma via su, sia come tu vuoi. -aver più ritortole che un
piace 'sopra l'arcobaleno. perché non vuoi ntradurla in inglese. -tradurre un
g. stampa, 112: se pur vuoi [amore] che dietro a le tue
onofri, 15-55: anima consapevole, tu vuoi / che il pianeta ove il sangue
vaga sei forse degli altrui martiri / che vuoi mirar ritratti i miei dolori? g
). boiardo, cvi-516: or vuoi tu che io raporti forse a love
egli andasse la lealtà ritrovando che tu servar vuoi a lui della sua donna? buonaccorsi
ambra, 4-33: dove diavolo / vuoi tu riuscire? franchi, 3-4-33: -te
: -te ne ringrazio; ma dove vuoi riuscire? -vuò riuscire che quello, che
riesce. dazeglio, 4-191: che vuoi? tutte le palle non riescon tonde.
stro rigolistico, al quale se tu vuoi dir solamente 'buon giorno signor maestro',
puoi questo, cioè tutto, e non vuoi? poeta, fa un passo,
chiome canute, ma fa'quello che vuoi, ché di poco m'averai accortata la
al riverso: uanto più ben mi vuoi, tanto più mal ti voglio. rocco
ti chiaman le riviere argive; / vuoi tu co'cristian, cercando fama, /
... -saranno celebri fin che vuoi; ma ti prego di cessare. d'
: sii pur dotato di quali virtù vuoi, te la rivoltano, se sei buono
fiori, 3-1 io: che vuoi da me, rivoltator di zolle? /
e a'tuo'buoi, / se non vuoi ch'io ti stuffoli. 2
: tutta la tua vita, se vuoi esser uomo, deve essere nvolta all'impresa
rossa, ma con la gradazione che vuoi ottenere ». 7. scritto
, ii-2-312: alla bambina, se vuoi che non le dolga il corpo, non
. corsini, i-48: madre, se vuoi far a mio senno, / toma
rotolar di ciottoli: « di', vuoi fare il rocchettóne? ». idem,
lunghezza come una palma di mano o vuoi quattro dita. r. borghini, i-164
. ì ch'io t'amerò se vuoi e se non vuoi. a. f
t'amerò se vuoi e se non vuoi. a. f. doni, 4-65
/ a questo amico tuo, quanto tu vuoi. emiliani- giudici, ii-260: quel
ancora corre una rozza d ^ acqua 0 vuoi dire rio. idem, i-i-
fanti. leonardo, 3-442: quando vuoi sul principio empire il condotto, raguna
in pezzi, lxxxix-i-358]: prendila come vuoi per buona o trista / la nuova
« non saprei ». « quello che vuoi: i tuoi piccoli romanzi di giovinetta
mare. savonarola, i-28: tu vuoi pur serrare e chiudere questi vasi di
proprio passato. marinetti, i-53: vuoi tu rompere con il tuo passato?
, ma già vegg'io / che vuoi mandarmi in qualche rompicollo. gualdo priorato
], mettono quelle scaglie, o vuoi dire rompiture di pietre, e poi di
mattina / quella flebile canzone / che vuoi dirmi in tua favella, / pellegrina rondinella
vesta. chiabrera, 1-ii-48: tu vuoi scolorite / le tue guance di rose
azeglio, 7-ii-125: vedo proprio che mi vuoi bene, e mi vedi in color
3-105: poi taglia con coltellino, o vuoi prima con istampe fare o rossettine o
giorgio: « credo di capirti. vuoi dire che comunque gino avrebbe fatto il
arti e mestieri, ii-361: se la vuoi [la seta] d'un colore
acceso. cennini, 3-22: se vuoi tignere di color rossigno per quella quantità
poscia dipingine tutta la figura a cui vuoi dare il colore di bronzo, e lascia
davanzati, ii-519: il frutto grande che vuoi cavare e riporre... vuole
va a rotoli. è questo che vuoi dire? ti sembra davvero una cosa nuova
cosa gli diceva: che fai? che vuoi? la sua stessa roba, lì
mele schiumato...; se lo vuoi fare in ruotoli, componi con zucchero
dimostra tondo, si chiama bastone o vuoi dire ritondino. 4. region
del panno sottile o grosso che tu vuoi figurare. -ant. incompiuto (
). pascoli, i-201: se vuoi rotte le barriere tra popolo e popolo
i. neri, n-12: se giudicar vuoi, giudica ormai / l'alta bellezza
, violenta, terribile, rovente uanto vuoi, ma se manca la libertà pubblica,
gozzi, i-12- 220: -che vuoi sempre mutare n nome a tutto? che
beatrice con aria di compassione; « vuoi che la scelta possa cader su te
sociali. sifone, 146: « vuoi rubarmi il mestiere? », l'intemippe
. savonarola, 7-i-316: se tu vuoi dire a proposito del miraculo, questa
da ficcar chiodo, / predica quanto vuoi, / la l'intende a suo modo
che sei nello odio ostinato e non vuoi lasciarlo, tu entri nel peccato di impenitenzia
, gli ruggì sulla faccia: « che vuoi tu dire, imbecille? ».
hai fatto insino a qui, se tu vuoi che s'apra per te el cielo
. / io te l'offro qual vuoi, / tuo sostegno in un punto o
pure, eretico; bestemmia pur quanto vuoi, poi che ti piace l'empietà.
cennini, 3-162: se non vuoi fare con mano, togli un pezzoletto
. più stravagante di vostro marito? -che vuoi ch'io dica?...
tondi grossi a guisa ai curri o vuoi dire motole, in modo che aiutava
ingiuriose. bacchélli, 17-83: li vuoi tutti per te, bocca di fogna,
sponda. boiardo, cvt-516: or vuoi tu che io raporti forse a love /
santo: / assomma, se tu vuoi. -fare sera e sabato:
diceva: « quanti sacchi di bene mi vuoi? » « tanti! » « ma
7-40: fratei mio, se tu mi vuoi / quel ben che tu dicei volermi
dei. varano, 1-285: come vuoi / che la sacrata a lui vittima
idea. non mi abbandonare, se non vuoi vedere il più tremendo di tutti i
, 1-2-154: di dotto rimprovero / vuoi dei corrotti tempi saettar i degeneri /
pensavi forse tu, il quale saggio vuoi esser tenuto, che la natura della
vittorelli, i-313: mordi pur quanto vuoi, crudo gennaio: / dal tepido abituro
salace da porre a esecuzione. ti vuoi avventurare con me? o sesto
giulio frontino maestro di stratagemmi, vuoi sottilizzare con me alcun poco di non
cuor mio, perché più nutrir non vuoi la tua salamandra? 3.
a luna crescente non tosare, se vuoi risparmiare. = denom. da sale
, 4-19: taci manigoldone, se non vuoi che da dovero ti scriva il salario
del panno sottile o grosso che tu vuoi figurare. 4. rimarginato,
dover non t'alontani, / se vuoi montar le magnifiche scale, / però
retroso / m'ha detto: « tu vuoi pur che per quest'alma / comporti
, i-438: se... tu vuoi rimanere nel secolo, rimani pure,
, e allora farò quello che tu vuoi ». pulci, 27-157: dopo lunga
, 2-ii-1348: aviate questa salsa o vuoi savore...: che in ciò
fuore. pirandello, ii-1-303: -tu vuoi farmi morire! -io? le tue sorelle
mi faresti ben ora saltare. e vuoi dir ch'ella non sia la più bella
anime e prigioname a gabbia ogni grillo, vuoi cantarino o salterello. -piccolo
saltellare? calmati! lo so. mi vuoi bene e tremi di vedere floflò agire
/ non son de gli ordini privilegiati / vuoi de'ra rissimi vuoi de'
/ vuoi de'ra rissimi vuoi de'citati, 7 non ne i
mi tieni d'occhio.. mi vuoi sveglio e in gamba.. « se
vano assai, amici niuno, conoscenti quanti vuoi, fidati pochissimi. machiavelli, 1-vii-454
a dio, se pur saluto / ricever vuoi da la disgrazia stessa.
fausto da longiano, iv-203: tu vuoi salvo condotto dalla fortuna nemica di molti
non altrimenti. -piacemi! / tu vuoi ir a 'salvum me fac': ma importami
/ abbiàn da darti a cena, o vuoi a pranza; / se vuoi venir
o vuoi a pranza; / se vuoi venir, d'arrigo non far sanza,
). cennini, 3-81: quando vuoi fare d'altre capellature e d'altre
mano. ibidem, 290: se vuoi viver sano e lesto, fatti vecchio
che fai del san- tachione / e vuoi che si dispensin gli altrui beni / in
religiosa. cennini, 3-206: se vuoi improntare santelene, ne puoi improntare in
sale, / sei nano, e vuoi combatter co'i giganti. varchi, 24-24
; e se è il mio bene che vuoi, ad, fra è il mio
. ibidem, 86: se non vuoi che si sappia, non lo fare.
di cipri, leonardo, 2-90: se vuoi essere sicuro del sabon tenero sopra le
, livia mia saporosa, per me vuoi morire? cicognani, 3-6: alla na-
sei la madre della compassione, ma vuoi anche insegnarmi a me, che ti
: va'adagio, / se tu non vuoi assaggiare la sassèfrica. = voce
sai le cose di dio: non vuoi tu ch'io beva il calice che mi
di spalla a stornar queste nozze o che vuoi in ciò far mostra della tua furberia
forse gliene scriverà presto una lamentazione o vuoi omelia o vuoi 'satura'. -titolo
presto una lamentazione o vuoi omelia o vuoi 'satura'. -titolo di una raccolta
g. forteguerri, 55: saziati quanto vuoi di queste fragili e caduche voluttà.
immondizia e invecchiato ne'mali, ti vuoi mostrare casto e buono. 5
ne vai, meglio è. se vuoi sbagaglia qui da me. è una proposta
almeno vagando. carducci, ii-8-339: che vuoi? tutta la mia vita è una
sbalestra la soia con tali, se vuoi capirne qualche cosa, altrimenti tu mi ritomarai
: zitto, lasciamela stare! che vuoi che capisca dei tuoi fantasmi e delle tue
e delle tue sbalestrate riflessioni? come vuoi che il suo piedino varchi la soglia
s. bernardino da siena, 680: vuoi tu ch'io t'insegni a cognoscere
fulcro sopra cui manzini, 12-115: vuoi che t'incoraggi a fare sciocchezze, da
bresciani, 6-i-98: esule e sbandeggiato, vuoi che passi ramingo i miei giorni in
21: non so perché da te mi vuoi sbandita: / sei pur l'anima
far scomparire. mamiani, 3-276: vuoi tu scemare al possibile l'indigenza?
siamo nel tuo desiderio. ma se la vuoi sbarbaricare affatto e per sempre, credi
sentano pure, me ne sbatto, se vuoi sapere, io di questa storia sono
al cappuccio. contile, 5-4-45: vuoi ch'io mi sbattezi? vuoi che
5-4-45: vuoi ch'io mi sbattezi? vuoi che io nieghi la fede? passeroni
n. secchi, 1-42: che vuoi tu dir per questo, leccatella sbellettata?
moravia, 25-141: vattene. cosa vuoi da me? che ti prenda a sberle
puerili. moravia, 21-196: che vuoi dire? che non agiva in modo volgare
. amenta, 3-94: sì, si vuoi togliermi la gelosia di testa quasi che
bersezio, i-41: « eh! vuoi tacere! » esclamava impazientita rosina,
poco alla prova. - che prova vuoi fare, sbricaccio? = comp.
forteguerri, iv-13: di'ciò che vuoi sbrigatamente. 3. subito.
. carrer, 2-396: orsù, che vuoi tu dirmi? ma sbrigativa: due
tenuto dotto, / che, come vuoi parlar, odi un che sbrecca: /
diverso. baretti, 6-75: se vuoi far isbucare in versi qualche tuo capriccio
cosa a modo suo « non ti vuoi mettere negli affari. non ti vuoi mettere
ti vuoi mettere negli affari. non ti vuoi mettere in politica. sì, lo
oi, dico a te. che cristo vuoi fare? impari a sonare lo scacciapensieri
cane, da me, da me vuoi aiuto? -sostant. cammelli
soldati. la spagna, 9-11: tu vuoi combattere questa cittade / e credila pigliar
da carico, cioè burchi o vuoi dire piatte o scafe. giovio, i-345
gli hanno, mettono quelle scaglie o vuoi dire rompiture di pietre. benivieni,
e grimaldelli / e scale, o vuoi di legno o vuoi di corde. l
scale, o vuoi di legno o vuoi di corde. l. salviati, 19-118
scale semitonali. borsi, 2-61: vuoi essere un perfetto suonatore di pianoforte? perdi
/ agli altri ognor, se tu non vuoi giocare? / o perché pur metti
questa è la via della superbia o vuoi presunzione, chiamata propria volontà. n
. cicco, 21-22: tu ti vuoi uccider di tua mano / come se
vo'fareste scandalire un santo: / vuoi non avete indiscrezion nessuna. = denom
, 5-iii- 746: indignato, vuoi credere? scandalizzato si fece! tanto
.]: che scapeggi? se vuoi, è così. = iter
. tesauro, 2-510: se tu vuoi dividere due parole in tre spazi,
« traditora, carne venduta, tu vuoi concorrer meco? ». n. agostini
faccia scapito? oliva, 774: vuoi vedere... quanto convenga a
sapendo tu dove tu vada, quando gli vuoi abbandonare, scapoli così facilmente? -quando
liberi e scapoli / di chieder quanto vuoi. 2. che non ha
, 'idest'sotto il giogo, vuoi dire? » ojetti, ii-480: ricordo
6-1 io: diccelo chiaro cosa pensi. vuoi scappare da torino? -sostant.
capitano registi, attori e produttori. vuoi vedere che ci scappa il film?
scappata di sincerità. manzoni, v-2-641: vuoi sentire qualcheduna delle sue scappate? uno
, i-38: se tu non me lo vuoi fare, ti do due scappellotti;
ai copiatori e di codici, o se vuoi dello stesso boccaccio, come capestrerie graziose
l'inferriata ». « scardinarla, vuoi dire; non l'avresti a spezzare a
/ onde mi disse: « di'che vuoi tu fare ». / e io
fausto da longiano, iv-184: se vuoi scaricarti della tua pena, or la
di vita. groto, 6-16: vuoi tu ch'io meni / a cerco questa
attenderti in perfetto orario. ma che vuoi, il daffare è molto e il personale
, 3-23: « ma come vuoi star bene, chiusa in questa scatola!
» scattai. « ma chi è che vuoi torturare, se me o te stessa
romane, 557: paolo, se vuoi che venghi un buon evento / alla
e mi proteggono. papini, 27-779: vuoi tu saper da me, da una
tutte le viti elette di che tu vuoi l'uve, questa scelta. da ponte
a luna crescente non tosare, se vuoi risparmiare. 24. dimin.
ingiurioso. guadagnoli, 1-i-283: chi vuoi che t'abbia a scrivere? scempiato
uno scempio: ascolta, risolvimi, se vuoi, di quell'altra faccenda. caro
lei. n. franco, 13: vuoi vedere, aretino, quanto è aperta
. fenoglio, 5-i- 735: vuoi credere che ho le orecchie come morte?
maffei, 40: se vivo mi vuoi, tuo regio manto / dal furor di
: non ischerzar coll'orso, se non vuoi esser morso. ibidem, 341:
è come un secchio: se ci vuoi mettere più frutti di quanti ce ne
schiaffo. soffici, vi-11: se vuoi io per conto mio son pronto ad
: « avanti, avanti! quando vuoi aspettare? » schiamazzarono i tre.
a dove metti i piedi se non vuoi dare qualche schie- natone sul lastrico.
adirato, rispose: « adunque tu vuoi a posta di questi schiericati cessar di
. f. loredano, 7-15: -che vuoi dire con quel utrum di vacca?
di dire schifosaggini ». « vuoi fartela ripetere, riguttini? con più
cosa pen domi / e vuoi guardarlo, colla man tua greve / del
5-53: -che diavolo batti? che vuoi tu? -apri, bestia, e non
: 1'ho concetto / ciò che tu vuoi; ch'ei sarebbero schivi, /
per entrar drento: / schizinosella, vuoi un po'ch'i'centri? / -tu
sciagurata. galileo, xxvi-3-168: se tu vuoi conoscere i sciaurati / uomacci tristi e
rovescia qui sopra tutti i pensieri che vuoi! -manifestarsi all'esterno (un
persona. foscolo, xiv-363: se tu vuoi uno scialle, il colore più acconcio
. nelli, iii-123: se mi vuoi dar nel genio, tu starai sempre lontano
i. nelli, iii-123: se mi vuoi dar nel genio, tu starai seml'inaugurazione
miscee e non sazio delle sciancate ci vuoi vedere agganghiti in fondo di galea.
1793 al 1796, me ne vuoi più per le stranezze e per le scioccaggini
di soprannome. burchiello, 2: se vuoi far l'arte dello indovinare, /
/ con essa adoperar ciò che tu vuoi. buonarroti il giovane, i-323: gambasso
. bracciolini, 3-82: se tu vuoi non meno / ch'io fei lecorde al
: « hai ragione, ma cosa vuoi! mi cucina così bene ed è un
, peppe, alla carlona, / se vuoi campar nell'esercizio strano / di strugger
. imbriani, 8-95: « la vuoi? e tu pigliatela e sciroppatela! »
facesti di me mille sciuppini; / or vuoi mostrar pur di volermi bene / e
berato. moretti, 15-55: tu non vuoi saperne di economia, tu sei una
. ser gorello, 819: se vuoi ch'io dica, a mie parole attende
men chiede ancora: / ché se il vuoi, delle man fatto trattato dette
naturale. cennini, 3-97: se vuoi pigliare buona maniera di montagne e che
savonarola, 5-i-233: tu, donna, vuoi che la tua figliuola vadi scollata.
a qualche minuto... « vuoi che mangiamo qualche cosa? ». lei
rispose con vocescolorita e indifferente: « se vuoi ». 6. che ha
le bugie. pindemonte, iii-485: vuoi piacere ad altrui? scolta mai sempre
poni la ragnaia, lascialo spazio ove tu vuoi che vengano le tese, scompartendo la
, porcherie, sconcezze, chiamali come vuoi. 4. comportamento o discorso
decorazione. vasari, iii-51: vuoi essere ardito tu, giovan battista,
che mi scrivevi, ricordo che tu vuoi ch'io ti creda. 6.
ma quando sarà fatta, che cosa vuoi che ti dica il padre cristoforo?
... come è quando tu vuoi sconsigliare che uno non si faccia amico
tu cerchi che ti squarci; e vuoi / ch'io nel cor te lo pianti
ah sconsigliato! / perder tutti ci vuoi. -sostant. lucini,
/ ti sembra, arrigo, e vuoi scontrar lo sguardo / e il ferro a
: ti consiglio, se lo vuoi mettere [il mio ritratto] fra quelli
i venti, / se dallo scoglio vuoi ch'i'tomi all'onde, 7
a. casotti, 1-8-45: che vuoi darmi stillati e consumati, / cordiali
manubrio, rispose: « ma che vuoi? ». cassieri, 173: «
scettro reai sangue reale. / e chi vuoi governi / col ciglio terra e cielo /
, accogliere quantità di scorpioni che tu vuoi vivi e mettigli in una presso
, or dodici; / ma quando vuoi mutar paese, in ultimo, / tosali
scortica. l. bellini, 6-134: vuoi di me perciò tori, postiglioni inesperti e
margine di quel fonte, se non vuoi / a lui ch'è nostro dio cadere
arti e mestieri, ii-199: se vuoi fare la seta di un giallo d'oro
/ non hopolpa né cotenna; / tu vuoi fare un magro scotto: / non
anna. cassola, 2-31: « chi vuoi che venga a scovarci qui »,
, ii-24- 108: se ben vuoi saper quanto si prezia / matelda per
suo incartapecorito scribacchino: « gaetano, vuoi far ceppo? pigliati quelle bestie.
da siena, 2-i-557: « come la vuoi fatta questa moglie? ». «
me ne beffo, / poiché se vuoi te ne darò a bizzeffo. / vedraise
quando il mio cuor ti giura, / vuoi tu ch'io te ne faccia una
della vita, signor mio, / se vuoi qui stato e nel ciel veder dio
. d'annunzio, iii-1-95q: che vuoi da me? ch'io mi ti dia
dia legato / mani e piedi? vuoi darmi / la sorte di giovanna?
avete la conscienzia troppo scrofolosa. -scropolosa vuoi dir tu. garibaldi, 2-291: la
pretendi scrutinare i pensieri dell'uomo e vuoi assumere la più portentosa qualità del signore?
, so che non scuci sillaba quando vuoi essere segreto. 4. ant
. d'annunzio, iv-2-704: « vuoi che te la chiami? » gridò,
cadde nella scura mente? / come sturbar vuoi tu ambedue noi, / contando duri
preparazione. carducci, ii-2-66: che vuoi ch'io sappia indicare, io let-
e fetida. guarini, 108: che vuoi tu ch'ami in te? quel
sapevo che sei la madre dellacompassione, ma vuoi anche insegnarmi a me, che ti metti
'denti, « e morirò, se vuoi, / ma non vorrei morirsi mal
8-777: a casa sta perché la vuoi tu; lei per sé non ci starebbe
sei quel che li riveli, e quando vuoi li fai rimanere in se
ebbe di roma simigliante mio, vuoi tu ch'io faccia ad esprimere con frasi
5-ii-37: e'ti bisogna, se tu vuoi cavare diquesto fonte di iesù, la fune
il secchiello è il core: se tu vuoi vivere bene bisogna mettere il cuore nel
asciutto. cennini, 3-89: se vuoi fare in fresco un vestir pagonaz- zo
: ah, dico, noi secentofili, vuoi nell'urgenza di assodar per sempre la
fondatore di una certa pittura moderna, vuoi nella caccia al bel dipingere, ci
e'meriti della tua passione tu mi vuoi salvare. segneri, i-490: considera
degno, / se non me lo vuoi dir, fammene un segno. cellini,
modo su l'altro canto, quanto vuoi sia larga la facciate dinanzi. pigafetta,
e sdegno. nieri, 2-148: vuoi scommettere che starebbero tutti al segno come
ibidem, 246: se i segreti vuoi sapere, cercali nel disgusto onel piacere.
/ per queste vie mi guida ovunque vuoi: / son ligio e tuo, mirabil
in alcun punto degli stati pontifici: come vuoi che seguano noi e i nostri princìpi
. della prudenza il lume, / se vuoi della virtù correr la strada / e
petto, / segui il cammino che vuoi. boine, cxxi-iii-291: ormai la via
a la battaglia oscura, / se vuoi che le tue cose vadan bene.
. cavalca, 20-557: se tu vuoi venire dopo me, niega te medesimo
buone opere. cavalca, 19-65: vuoi che io ti dica come anche questo
inganno seguiremo? / -figlio, che vuoi tu fare? / bisogna la corrente
e nel mezzo era quella quercia o vuoi dire quella rovora, la quale gli
tu che sei così tenera quando vuoi? comisso, vii-101: tutto l'istinto
i-331: caro figlio., se mi vuoi bene, vattene a caccia e cercami
maschile. pasquinate romane, 456: vuoi tu far tanto male, / tagliare
. b. tedaldi, 1-28: se vuoi fare una seminaia, cioè posticci di
sia secondo il caso del quale tu vuoi che sia essa istoria. 3
da scrivere. leonardo, 2-90: se vuoi esser sicuro del sabòn tenero sopra le
e semivivo lo ritogli a morte, / vuoi tu dunque addolcir l'aspra mia sorte
! che c'entri tu, se non vuoi? savinio, 12-18: se vivaldi
per sempiterno. lanci, 5-68: non vuoi tu, luce degliafflitti e lassi miei occhi
vivere, / di queste cose altissime / vuoi la cagion conoscere? leopardi, 23-78
dissi: « e a me, mi vuoi bene? » / « sì,
della prudenza il lume, / se vuoi della virtù correr la strada / e
settembrini [luciano], iii-1-364: - vuoi quell'ateniese, quel ciarliero? -quello
, subitoli funno intorno molti messeti, o vuoi dire sensali, dicendo se alcuna mercanzia
. gozzi, i-28-194: se tu mi vuoi, non bisognan sensali. carducci,
foglie. tarchetti, 6-ii-551: che vuoi! è la stessa irritabilità della sensitiva
: è un grano di pepe, se vuoi, ma nonhai idea, con quell'aria
, ii-8-104: ti amo anche, se vuoi, un po'senaggettivo non più dell'
, 4-58: ni non pensialle cose; vuoi solo sentirle. -ant. immaginare.
sentire. fagiuoli, xi-57: se vuoi che in succinto / de'precetti ch'ei
come la sonagliera, se aver vuoi la pelle intera... parole da
d'annunzio, iii2- 1060: - vuoi che parliamo un poco seriamente? - parliamo
ad ascoltare. d'annunzio, iii-1-1033: vuoi la guerra? l'avrai. /
innanzi al sole un pocolino, / se vuoi mantener fino / il corpo tuo gentil
: « benvenuto, se tu ti vuoi menare la mia angelica a roma, lassami
, 6 (98): setu mi vuoi fare un servigetto, le venticinque lire sono
: « la lettera ti spiegherà.. vuoi che apra io, che legga io
1-iv-805): deh, perché non mi vuoi mine... possono esser
sesta e mettesi alla grandezza che tu vuoi che ti serva, e quello mai più
6 (100): se tu mi vuoi fare un servi- zietto, le venticinque
/ e del tuo servo ciò che vuoi ragiona. poesie musicali del trecento,
, e servo a un tempo / vuoi di nuovo il pensiero. mazzini, 1-326
probabilmente inerente alla loro stessa formatività, vuoi antropomorfa vuoi più specificamente sessuomorfa.
alla loro stessa formatività, vuoi antropomorfa vuoi più specificamente sessuomorfa. = voce
tanaglia, 2-1285: se ingrassar vuoi [la nidiata di pultempo, quel
: volgi al deserto, se trovar lo vuoi, / o fu respinsero
in casa devi portare la 'settimana'se vuoi sederti a tavola con noi.
/ poi gli dei chiama, se vuoi. bresciani, 1-ii-234: 1 cavalli stentaro
lumi di papà per isfangarsi dalla versione vuoi dal latino vuoi dal volgare.
per isfangarsi dalla versione vuoi dal latino vuoi dal volgare. 6. locuz
scrittura e co la pruo- va. vuoi vedere se elle c'ingannano, c'isfastigiano
. aretino [d'alberti]: vuoi del baccello o vuoi della sfavata asciutta
d'alberti]: vuoi del baccello o vuoi della sfavata asciutta e molle e in
. cennini, 3-179: se vuoi lavorare altri cofani di men pregio,
; / poi gli dei chiama, se vuoi. foscolo, sotto la sua sferza
muratori, 11-40: puoi sfiatarti quanto vuoi, addurre ragioni e poi ragioni. già
colui il quale disse: « se tu vuoi essere perfetto, va'e vendi o
« e va bene, fa come vuoi ». -sostant. cantù
scudi d'argento. arpino, 12-34: vuoi farmi sfigurare in giro? accomodati,
calvino, 20-339: se... vuoi seguire linee di soggetto, non puoi
. fiorio, 150: lo sfogatoio o vuoi portella del vasos'apre, a ciò l'
vicino. carducci, ii-8-154: tu non vuoi ancora intendere che io non aveva ancora
liii-66: qui vivo e morto, come vuoi, mi palpi [amore],
e. ragazzoni, 81: se tu vuoi pieno il tondo, / se appena-alzare la
voce, dispiegarne tutta la forza. vuoi mangiar, /... / sforza
: volendo che noi compriamo toro, vuoi tu sforzatamente che sia oro fino? a
per ch'anno ancora, / se vuoi che in pace e in quiete io mora
, son tutto tuo, signore. / vuoi che sfrondi le gioie del pensiero?
sta'certa che è una sgrammaticatura. che vuoi, ne sfuggono a tutti.
chiaro ceppo, ogni costume sghembo / vuoi che s'approvi o sia per
de'versi amante, / se non vuoi tu diventare / una bestia questa vita attiva
che s'è riconosciuta proprio non vuoi, ci penserà a farti sgombrare. arpino
mazzei, ii-254: rispondi tosto, se vuoi chi la tiene a 27.
il petto, / segui il cammino cne vuoi. -libero dagli affanni terreni.
a nessuno. bruno, 3-644: vuoi, o mercurio, che io non mi
-rassettami, riguardami -le fodere cambiami -se vuoi non sembrar impiegato ». 2
cacciarvi dentro appunto la marza che tu vuoi, di qualunque sorte ella si sia.
altra lode, / ché se tu vuoi imparar a sgraffignare, / papa cavol in
ancora quella quantità d'uva che tu vuoi, che sia di buone sorte, osservando
molto limitato. ruspoli, xxvi-3-185: vuoi saper quante sfiora è il mondo?
/ e guadagnar del pane, stu ne vuoi. mercati, 1-6: forse che
che sgrignapola. viva dio! / vuoi che sgangheri ancor io? » idem,
c'è rischio di sgrugnarsi. ti vuoi sgrugnare? bada, t'ài a sgrugnare
sguainava alquanto di lingua, disse: « vuoi tu, mancia, ch'io ti
, 9-639: tu sei di quei che vuoi scorrer dell'anno / il cerchio,
, vi-432: corpo di bacco! / vuoi tacer sì o no? giuliaond'io
anno civile degliatteggi a sibarita / e non vuoi che deliri e qualche incesto,
bella resoluzione divieni e fa'ciò che tu vuoi. buonarroti il giovane, 10-975:
sicure. mazzini, 5-265: ogniqualvolta tu vuoi che pervengano lettere a torino, fa'
, / e, se 'l baccello vuoi, fatti scicura / che dir potrai:
[squadristi e gerarchi fascisti]: vuoi degnarti di concludere il racconto?
. seneca volgar., 3-374: vuoi tu sapere quale è la maggiore segnoria
donna di te minore, / se ne vuoi esser signore. idem, 331:
: abbi donna di te minore, se vuoi esser signore [più che all'età
non ti vedi, o veder non ti vuoi. sonetti anonimi, lvii-192: quando
. magalotti, 9-1-174: e vuoi saper la cagione del mio silenzio, ti
più né men vi metti, se 'l vuoi bello, / e questo è modo e
dissi marcando le sillabe: « se tu vuoi che io venga a trovarti, smettila
, sillabando, indispettito. « o vuoi saperlo meglio di me, adesso? dodici
amore di iesu; dimandagli: « che vuoi tu? vuoi tu roba?
; dimandagli: « che vuoi tu? vuoi tu roba? documenti genovesi (
6-947: avei lasciao a li vuoi onori? » e'ti risponderà: «
dormi, / fa'il dormi se tu vuoi / ch'i calzoni io ti slacci
la foresta. / esci di casa e vuoi la slandra chizza / scannar, brusciar
aretino, 27-i-1-218: se tu vuoi ch'io te 'l faccia, io ti
e due mitragliatrici... come vuoi fermare il 6° battaglione della i2a divisione slesiana
sii largo a tempo; e se non vuoi lo smacco / di tornar quel di
governo degli uccelli, 52: se tu vuoi smagrare l'uccello, poiché è tratto
. boccamazza, i-1-443: se tu vuoi smagrire lo ucello quando escie di muta
moretti, 74: madre, se vuoi che t'ami / come ti si conviene
tua faccia, / chétati se non vuoi che ti sien messe / le grappe alle
provvisione? pananti, i-266: quando vuoi far due belle galoppate / tu sei
, iii-1-284: lasciamoli, giacché così tu vuoi: ma non ti smenticare quello che
arti e mestieri, i-67: se vuoi prepararne degli smeraldi, bisogna triturare i
in un mortaio di bronzo; ma se vuoi fame dei rubini od altri simili,
/... / chétati se non vuoi che ti sien messe / le grappe
uccello. moravia, ix-142: se vuoi continuare a vederci, devi smettere questi
, i-233: spudorata, a chi vuoi darla a intendere con le tue smorfie?
vii mastina, smuccia, / se vuoi che un vezzo col baston ti faccia.
tua. savonarola, iv-17: se tu vuoi intendere la suavità del petto di cristo
ucci, ii-9-221: perché non vuoi essermi più amico? perché vuoi punirmi
non vuoi essermi più amico? perché vuoi punirmi così severamente del sobbolliménto del mio sangue
. da ponte, 167: vuoi tu saper chi era meco? la mia
, incolpane te stessa, che così vuoi. forteguerri, iv-233: lasciami terminar
le lor teste per ordine inverso dove tu vuoi saldare, perché le teste per natura
, 18-131: canaglia sì, quanto vuoi, ma ingegnoso, loico, sofista.
da ogni sogiogazione o dazio, o vuoi dire gabelle. = voce dotta,
dov'altrove / na che trove / vuoi soggiorno o vuoi riposo, / sì adagiato
na che trove / vuoi soggiorno o vuoi riposo, / sì adagiato, / profumato
. attribuito a petrarca, xlvii-292: vuoi tu parere di sapienzaspónda / e più morale
di privazione. goldoni, ix-1267: vuoi col ferro / tenerli in freno e spopolardei
. marchesa colombi, 90: « vuoi bere? » domanda il marito a tavola
, araerrassi a chiamarvi. - che vuoi? spratica. balzo spiazzando. tri
ancora, subito vendemmiato le uve che tu vuoi provviso e intenso. per appiccare,
mi replicar più parola, se tu non vuoi ch'io mi spregni in tuo mal
e della detta decozione spremuta piglia quanto vuoi. mattioli [dioscoride],
giusti e d'un'altra pasta, come vuoi tu: ma quando m'hai detto
in alto sprizza. martello, 6-ii-192: vuoi sassi? eccoti un marmo, che
la figliuola tua maritata, ma se vuoi sprometterla e darla a me, ti renderò
tu sei signor che il dato non vuoi tórre / a chi la tua via corre
roberto, 1-233: spudorata, a chi vuoi darla a intendere con le tue smorfie
montale, 1-85: dissipa tu se lo vuoi / questa debole vita che si lagna
quel, tu se'minore, / e vuoi libero vocabolario di agricoltura [s.
vomitarlo poi sùbito. -se mi vuoi prendimi, se no sputami: per indicare
altri. carducci, ii-4-269: che vuoi? puoi urlare a tua posta: io
son fatto così. se tu mi vuoi così, pigliami: se no, sputami
propria. de sanctis, ii-6-56: vuoi anche sputar la tua sentenza sulla tomba
solo un'analisi critica del pei. vuoi l'ostracismo, la cancellazione, lo
avere uno di questi strumenti, o vuoi dire misure, e questa sì è'
fibonacci volgar., 33: se vuoi cognioscere la ragione di questi squadramenti,
belzebù mezzo stracciato e anciso, / ancor vuoi comparir tristo e linguadro? -malamente
tu squassi 'l capo; e perché non vuoi credermi? arici, ii- 94: