13-49: ben m'hai condotto dove vuoi, amore, / a siragozza a veder
contro alla vera sentenza... vuoi dire alcuna cosa, io sono venuto per
moravia, xi-295: tu mi vuoi sempre fare abboffare... mangia
tutti. soldanieri, xiv-86: non vuoi, né sei amico, / ma come
, magister, a che cosa ti vuoi resolvere: si volete voi venir priggione
pace. bar etti, ii-187: se vuoi opporre le tue opinioni alle loro,
bernardino da siena, 220: quando tu vuoi accèndare il fuoco, e tu pigli
donne ci sono, guardale quanto tu vuoi, ché se tu avessi più occhi
sai accomodarti con le persone, quando tu vuoi alcuna cosa da loro. castiglione,
non può giovare che a me. se vuoi servirtene, accòmodati, ma a tuo
modo. idem, 625: tu vuoi che queste cose s'acconcino bene.
: che se dall'interno del corpo vuoi far passaggio all'esterno, rimira tutti i
.. / disse rinaldo: -come vuoi sia fatto: / se tu m'abbatti
paura entra nel corpo, fa come vuoi e ammonisci quanto ti pare, che pesti
acquarello. cennini, 22: se vuoi, poi che hai collo stile disegnato,
/ dimmi, cugin, quel che tu vuoi ch'i'faccia ».
/ non fare adimoranza: / se tu vuoi prestare. i noi far tanto penare
aveva mostrato addolcimenti alla vita; tu vuoi lo splendor della morte. lambruschini,
topolini simili a te, se tu non vuoi sperimentar le mie forze adesso adesso.
/ e chi m'ha in odio vuoi ch'adori ed ami. idem, 23-69
affanni, / maggio, da me che vuoi? pascoli, 51: noi mentre
ii-331: scegli adunque il fiore qual vuoi, perché quello che s'affà a
nega pur sempre quello che tu non vuoi che si sappia, o afferma quello
sappia, o afferma quello che tu vuoi che si creda, perché, ancora che
un conte. moravia, viii-134: se vuoi me ne vado... andrò
determinata veritas! *. aggirati quanto tu vuoi, che quanto più ti aggiri,
idem, iv-10: tu di'che mi vuoi dare de l'acqua: o
l'acqua: o tu mi vuoi dare di questo pozzo o d'un altro
a boezio [tommaseo]: a che vuoi ch'io parli? ché assai è
o. rucellai, 2-6-4-275: lo vuoi chiamar provvidenza? ottimamente lo chiamerai;
10-48: il mago gli disse: -or vuoi tu darli / agio, signor,
robe al coperto; e dove tu vuoi fare l'aia, spianavi il terreno non
della dolce albana. moretti, i-822: vuoi un discreto caffè? scoliamo una buona
la lode]: di'che non le vuoi dare albergo nella tua mente. parini
a alcuno le cose che tu non vuoi che si sappiano, perché sono varie le
di verno tu puoi mettere d'oro quanto vuoi, essendo il tempo umido e morbido
cennini, 1-94: e gratta qual tu vuoi, o vuo'il campo,
iii-65: e bisógnati, quando tu vuoi cavare allegoria della scrittura, intendere bene
allontana non chiedere di rimanere, se vuoi che torni. saba, 537:
ciascuna mia parola; e se non vuoi concedere a la mia ignoranza il poter
dirò: -alò chià chià, o vuoi ch'io fischi. idem, 17-122:
.]. rajberti, 2-26: vuoi sapere i costumi della plebe, del
fatti propri / nulla ti curi, e vuoi saper gli altrui. idem, 6-102
arrighetto, 230: quello che tu non vuoi ch'altri faccia a te, noi
che intorno all'alvear t'aggiri, / vuoi miele? ah! scaccia un tal
o ver stimate buone, perché qual vuoi cosa buona è amabile. castiglione,
che tu voglia, e tutto che vuoi e pensi e immagini e scherzi è soavemente
due. ojetti, 49: se vuoi ingiuriare qualcuno, ingiurialo con amabilità.
lorenzo de'medici, ii-155: o vuoi per ammagghiar la gamurrina / de seta
nella quale le pietre riquadrate, o vuoi mezzane, o più presto minute, si
è giorno di festa e, se vuoi, fa onorevole ammenda: bacia le mani
com'io t'ho ammonita, / se vuoi d'ogni ben essere fornita. boccaccio
del brigadiere. idem, 2-123: vuoi o non vuoi metterti sulla strada
idem, 2-123: vuoi o non vuoi metterti sulla strada buona? ho
o divina e buona natura. che vuoi con questo tuo bimbo sano che fai crescere
amor di giove, generoso achille, / vuoi tu che dell'arcier sovrano apollo /
brutalmente, « ora, anche, mi vuoi far male ». notai quell'*
68-20: guido voltosi disse: tu ne vuoi piu: anche? vattene a casa
? diavol lo faccia! / tu ne vuoi anche. -e1 mal che dio te
che vadia. comisso, 14-85: vuoi stare con me? vuoi venire via con
14-85: vuoi stare con me? vuoi venire via con me? io veramente
bruno, 102: si non vuoi andar con dio, va'col prior de'
senza freno. panciatichi, 97: vuoi con dotta ambizione esser tenuto per un
sei condotto povar vecchio, / e vuoi stare nel fango annighittito, / né a
, / maggio, da me che vuoi? / le sono storie ornai di tremil'
gli studi, e studia all'antica se vuoi distinguerti dai moderni e distinguerti in meglio
antifona: -dove vai ora? vuoi dunque lasciarmi sola? = voce dotta
tu antivedi di troppo, momo, chi vuoi tu che dia lor un bicchier d'
critiche, perché, di'quel che vuoi, è e sarà sempre impossibile dire
, ma più tosto quello che tu vuoi dire. fioretti, xxi-974 (41)
bandello, 1-28 (i-369): tu vuoi che senza passione questo fatto consegliamo,
: entravi pure e appìgliaviti comunquemente tu vuoi. 6. disus. rapprendersi
tuono. viani, 19-7: e che vuoi che ne faccia di me il babao
banditore. pulci, 27-139: tu vuoi saper di margutte il ribaldo: /
catone volgar., 1-102: se vuoi dirittamente vivere, non curare le parole
dice a proposito del questionare: se vuoi scoprire il forte o il debole d'
cose eterne con nicolò tommaseo, e vuoi che me la prenda con delle frascherie così
è di necessità, ogni volta che tu vuoi ricuocere la tua medaglia, arrenarla con
entrare in vostra compagnia; ma che vuoi tu? da un pezzo in qua mi
chiesa, 1-228: e i muschi vuoi come una lieve prima / pubertà nell'
asciughi. idem, 29: se la vuoi più lucida [la carta],
fazio, i-4-76: ed ella: or vuoi un buon consiglio asciutto? / pensa
buonarroti il giovane, 9-346: e vuoi poi ch'ella stessa / rivolti in
asino molto stracco. deledda, ii-27: vuoi farci la carità di prenderci un po'
carducci, 181: omiciattolo mio, / vuoi farla da leone, e se'asinelio
chiama asiso. idem, 109: se vuoi un'altra sorta d'asiso..
625: aspetto d'intendere quello che tu vuoi. ariosto, 480: diligentemente informati
! / perché aspreggiarmi anzi che udirmi vuoi? [sostituito da] manzoni, pr
di clorinda. carducci, ii-10-20: non vuoi, cara mia, convincerti che io
che il vaiuolo venga due volte, vuoi innestato o vuoi naturale. manzoni,
venga due volte, vuoi innestato o vuoi naturale. manzoni, 122: se
netto. idem, 6-36: se vuoi combatter sanz'altra famiglia / a corpo a
terra sì m'assolca, / quanto vuoi sotterra colca. = comp. di
giovane, tu sei assoluto, tu vuoi il mondo perfetto, ma le cose del
santo; / assomma, se tu vuoi, balia. la somma / sì è
cantari cavallereschi, 66: tu ti vuoi far per la gola attaccare / da
di quella. cuoco, 1-246: vuoi tu che un popolo sia attaccato alla legge
con questo pennello atteggia il viso che vuoi fare, ricordandoti che divida il viso in
dici, ma più tosto quello che tu vuoi dire. ariosto, 41-87: vien
. segni, 2-61: se tu vuoi giudicar con dritta lance / la torno
poco a poco, come / tu vuoi, la solitudine trabocca, / vieni ed
dunque che la materia sia atto? vuoi ancora che la materia nelle cose incorporee
e questo dillo pure a chi tu vuoi e lascia che si scomiccino. nievo,
me, cui non si niega, / vuoi tra i consigli della plebe vili,
umana prole. rajberti, 2-26: vuoi sapere i costumi della plebe, del ceto
al mondo. deledda, ii-322: se vuoi, -gli disse, -poiché qui ci
mi sii sorella e, se tu vuoi l'ho per più certo della morte.
certa che è una sgrammaticatura. che vuoi? ne sfuggono a tutti. loria,
9-5 (367): ma che vuoi tu che io le dica da tua parte
portata di mano. e proprio tu ci vuoi negare il tuo aiuto? 2
e i modi e le desinenze fiorentine, vuoi che li vocaboli avventizii faccino mutar la
di'tu di voler fare? per cui vuoi tu mettere la tua vita in avventura
parlavano contro di lui, e tu vuoi avere ogni uomo per amico e benefattore
muovere ai veneziani. machiavelli, 645: vuoi tu che io ti creda, impiccato
643: or tornando all'opera dove tu vuoi dorare,... mettivi l'
la risposta. silone, 5-52: « vuoi scommettere che io indovino il tuo nome
, quando un poco. se tu il vuoi vedere, piglia uno baccino d'acqua
qualcosa. guarini, 93: che vuoi tu più? che badi? tasso,
e se tu questa grazia non mi vuoi fare, almeno un bicchier d'acqua
vecchiaia. gclli, iii-99: tu vuoi la baia, tu. dà qua la
tu impazzi o farnetichi, i o vuoi la baia di me. varchi, v-61
dagli orecchi, usiamo dire: 'tu vuoi la baia 'o 'la berta'
! scendi a basso. -tu vuoi pur la baia! / che dimandi?
ore. -io non so se tu vuoi la baia di me. io so che
, 1-11-3: amor, deh se tu vuoi, qual baion- cello, / meco
piglia delle lepri, / se non vuoi fare un dì fumo, e baldoria /
o te indebolitare, / o forse vuoi con tuo marito stare, / rendi
scritta; scrivi per niente, come vuoi; bàttala; io la prendo e te
et infra essi quel metallo che tu vuoi stampare, gli è di necessità che
,... i quali o vuoi balletti di che sorte sai addoman- dare
che sorte sai addoman- dare, o vuoi di balli gagliardi, o quali balli si
che si lascia ballottar da te come vuoi? giusti, iii-184: e il poeta
che c'infinocchi / e da tutti vuoi la baia. aretino, 1-114: gli
gozzi, 1-230: rispondi e aguzza quanto vuoi l'ingegno: / o tu,
, 7-98: e ora mi dici che vuoi morire con me! bambinate! cose
dorinda forse, o bambo, / vuoi dir in tua mozza favella? buonarroti
piegar altrove. carducci, ii-1-148: se vuoi venire alla scuola normale, o càstrati
la riputazione de'vostri anni? -tu non vuoi fornire con questa tua lingua, temerario
ti fai bello, o polifemo, vuoi piacere, / e col rastrello pettini i
, e servo a un tempo / vuoi di novo il pensiero, / sol per
strofe, non d'amore? se vuoi, te la mando. è un preludio
un barile è xl metadelle, o vuoi dire venti fiaschi, che ogni fiasco
o pazzo che tu sei, chi vuoi tu, che per marito ti prenda?
sei puzzolente e sporco, e tu vuoi che uno barone o cavaliere sua figlia
a la tua via: se pur non vuoi venire / di compagnia a visitare il
. cassola, 2-293: insomma, ti vuoi persuadere che contro il fascismo non c'
lato: tieni lo mezzo, se non vuoi perdere lo modo. boccaccio, iii-8-86
valentuomo. orsù e poi? -non vuoi tu arrogere qual- ch'altra cosa?
-sovra infame palco, / poiché noi vuoi, tebe perir non vegga / la
, secondo la grandezza che tu te ne vuoi servire, o che ti porge
giorno. baldini, 6-43: se tu vuoi proseguire più sicuro, posso darti un
e sporco. guarini, no: che vuoi tu ch'ami in te?..
baretti, 2-232: tu mi vuoi sempre far parlare prolissamente sopra ogni bazzecola
», disse mia madre, « se vuoi guardarmi, guardami, ma finisci di
bar etti, 1-280: e tu vuoi, anima bella, ch'io mi bea
grandi epitetoni... e tu vuoi ch'io mi creda 'celebre, impareggiabile
albertano volgar., 117: se tu vuoi beatamente vivere, sie prudente. ammaestramenti
più nulla che ti dispiaccia. se vuoi che non ti veda più,..
ché quel che non puoi vender, vuoi don fame. / se tu vedessi
d'esilio e di sciagura; / vuoi tu, diva bellezza, un risonante inno
ora ti fai bello, o polifemo, vuoi piacere, / e col rastrello pettini
. poliziano, 123: s'esser isciolta vuoi del tuo errore, / rendimi il
la ricusai. goldoni, v-327: vuoi tu ferirmi, audace? vuoi bere
v-327: vuoi tu ferirmi, audace? vuoi bere il sangue mio? / eccoti
cianciare / e berlingar? dimmi se vuoi covelle, / ché vo'spazzar la ca'
. pulci, iv-174: tu vuoi sempre di drieto e gaveggini, /
. foscolo, xiv-278: ma che vuoi tu fare con gente che sa
pazza; parli da bestia; mi vuoi far dire degli spropositi. beccaria,
cervel di gatta, / che di bambin vuoi sempre una covata. aretino, iii-14
418: ma tu, musa, pur vuoi scoppiar dal riso / al mio parlar
, di biancheria, di ciò che vuoi come se la roba appartenesse a te.
di necessità, ogni volta che tu vuoi ricuocere la tua medaglia, arrenarla con
e se tu questa grazia non mi vuoi fare, almeno un bicchier d'acqua mi
. cennini, 64: se vuoi fare un bel colore biffo, togli
qui mi parli oscuro; / che vuoi tu dir dell'osso biforcato? / -l'
mulini a vento. collodi, 189: vuoi adattarti a girare il bindolo? -che
e birbonate, e tutto quello che vuoi, ma ricordati che la scienza è
punizioni e carcere e se tu poi vuoi altro, galera. verga, 3-96:
cielo, risposi quasi celiando: che vuoi tu vendicarti d'un birrucolo che ti
quando è venuto quell'altro, non vuoi più un gran bene neppure a lui
stracottissimo; / bistorto, tutto torto o vuoi tortissimo. foscolo, v-100: due
di buonumore, e tu me lo vuoi guastare ». « non fare il buffo
. hai la bocca di latte e vuoi parlare del genere femminino? -bere
il nostro pane rom- perem, se vuoi, / con questa gente squallida e commossa
disse a pinocchio: -ebbene, che cosa vuoi da me? nievo, 109:
. chiesa, 1-228: e non vuoi che rosa cessi / d'essere, un
e grossa del frutto buono che aver vuoi, e tagliane un pezzetto quanto è
saltelloni. padula, 486: ma chi vuoi tu che da villaggio a casale lontano
del fianco pur ti tocca / se vuoi guarirne tosto, fà ti giunga / nel
/ con le bombarde se prender la vuoi. pea, 5-186: le fronde
. or oltre: tòllene quanto tu vuoi. quando tu se'pieno, e
che? / e tu se'quel che vuoi 'mpedirmi i libri? lippi, 5-6
. dossi, 484: e tu vuoi dunque, mio caro, che io ci
tuo marito mi sarebbe simpatico. vuoi che te la dica? mentre
: fa infine di me ciò che vuoi; verrò ora, e quando e dove
! questa / è borgnola; ne vuoi / altro? panciatichi, 31: alcuni
: le tue idee, nelle quali non vuoi mischiare del danaro, non valgono nulla
o magghiette o bottoni, / o vuoi pel camiciotto una scarsella? berni,
rollo; / ma dimmi se gli vuoi piccini o grossi. canti carnascialeschi,
, sai., 1-207: che vuoi tu ch'ei faccia? / che da
che giamai non ti contenti e vuoi / laute mense bramar sotto aurei
foscolo, 1-41: madre, a che vuoi tu traimi? io del tuo sangue
non vi son ancor andato? che vuoi tu dire? vorrami tu bravare? -io
davvero! e con tanto ingegno tu vuoi celare il tuo nome? -bravèllo
5. bernardino da siena, 299: vuoi tu la grazia da me? -
'l purpurino [vino]: / vuoi de l'oro o del rubino? /
, hai tu molta / fame? vuoi acqua, pan bruno? -veste,
più bruscamente. verga, 1-28: che vuoi? -domandò pietro bruscamente, celando,
chiave nella toppa. -presto, se vuoi. -non truovo il buco. aretino
buffone bravissimo, ma è morto. vuoi fare tu il buffone del re? è
, adesso cominci a parlar chiaro: vuoi che faccia il buffone del pubblico rispettabile
carducci, 181: gli scudi che vuoi dare / per far dietro a'pedanti
o ti perdi nel buio. che vuoi che si sappia? montale, io:
lungara, a porta settimiana, se non vuoi trovarti impreparato in mezzo ai bulli trasteverini
in quanto all'amor dell'ermellina? -che vuoi tu fare? non si può entrare
buonarroti il giovane, 10-909: che vuoi tu colla tancia o faccia o dica
1-29 (i-227): se tu vuoi giurarmi che mi farai bona compagnia, io
così di buonumore, e tu me lo vuoi guastare. alvaro, 12-119: il
che sei! qui, ora, quando vuoi. conosci tu il padrone di questa
, fantasma * dice sandrone « cosa vuoi? di'ben su! ») ma
, tenendolo per le manine: « vuoi venire a cavalluccio, buricchio? »
tutte quante; ma, se non mi vuoi, / viverò senza amor. bruno
, vi-560: eccomi teco, come vuoi mi regola. / - (ai cento
dentro. idem, 9-1-169: che vuoi tu? bisogna buttarsi al bustorfiesimo per
). magalotti, 9-1-169: che vuoi tu? bisogna buttarsi al bustorfiesimo per
tre c che ammazzano i vecchi, se vuoi saperli sono: caduta, catarro e
medici, 470: se delle fiere vuoi seguir la traccia, / non c'
. i. frugoni, 649: se vuoi meco a la caccia / doman,
rincaro o mascherato di quel pretesto; che vuoi che facciano undici carabinieri e cinque dragoni
imbroglione. pirandello, 7-203: vuoi che la gente, per esempio, si
per un'altra, dice: 'tu mi vuoi far calandrino ', e talvolta *
atto, gridando disse: -che cosa vuoi tu fare, manigoldo? -non
cassa, / è tuo ciò che tu vuoi: la cassa cala. idem,
spenta. cennini, 54: quando vuoi lavorare in muro,...
. fil. ugolini, 70: se vuoi sapere come chiamasi in buona lingua la
il frataccio le dice son contento, che vuoi tu? = deriv. da
e piedi all'aria... come vuoi tu! queste cose, te l'ho
puoi fare temperati con uovo; o vuoi, per caleffare, ad olio o con
alcuno rosseggiami. redi, 16-i-324: vuoi ch'io ti porti il calicétto?
, e andaranno fin'in calicutte se tu vuoi senza a pena accennar la contrada,
: deh, morte, se da me vuoi perdonanza, / uccidi la seconda
accusa. varchi, 22-7: vuoi ancor tu esser colpevole a torto con
ma quali pensieri debba ricevere, o vuoi apparecchiare a sé, il senno dello studio
tanto nuove; ma tu, se vuoi, puoi farmele anche novissime, perché
, che si pascono di aria. -camelioni vuoi dir tu. - è vero
, 4-144: -pénsavi tu, se tu vuoi tanto bene a questa tua figliuola.
suggetto? / sì, se non vuoi che un campanel ti sia / appiccato di
carador: « séguita avante / quel che vuoi dir dopo mie lode tante ».
da siena, 54: se tu vuoi campare de le pene eterne, torna
unico!... a chi vuoi lasci la roba dopo la sua morte?
. giusti, i-483: che vuoi? ho tirato a campare, a godermi
oltre, l'oste disse: « che vuoi tu che ti costi, e camperotti
, va là, va dove tu vuoi, che tu non la potrai campare.
tra'ti adietro, e, quanto vuoi, del campo prendi; ché se'armato
: se 'l capo meco pur ti vuoi spezzare, / perderai finalmente l'armi e
vuoi informarti? appena ti sei rimessa, potresti
! questa / è borgniola, ne vuoi / altro? = dal lat.
di che colore ad olio tu vuoi, pur che svarii dal campo.
prima. d'annunzio, iv-2-52: che vuoi da me? -chiese a quell'uomo
e respingendolo coi pugni chiusi. -che vuoi? sei il demonio tu? panzini
c. croce, 262: -dove mi vuoi tu menare? -io ti voglio menare
cavalca, 9-123: in qual tu vuoi cantone e diverticolo oscuro abbi in riverenza
canterellare. forteguerri, iii-204: vuoi tenere in casa / costei, che
parlerà più. firenzuola, 495: piuttosto vuoi rovinar colla caparbietà tua, che esaltarti
vecchio capitano. cuoco, 1-72: vuoi conoscere a segni infallibili uno di questi
i profumati. firenzuola, 209: dove vuoi tu andare testé, nottolone?
all'amore. ma ora, che vuoi? non ho più il capo ai versi
strada. mi dirà qualcuno: perché vuoi tu romperti il capo per un giovine
): se 'l capo meco pur ti vuoi spezzare, / perderai finalmente l'armi
altri. moretti, 17-296: vuoi sapere che cosa si fa laggiù? si
si piglia un tralcio della vite che tu vuoi rinnovare 0 propagginare,...
t'ho insegnato a cantare, e tu vuoi suonare, rimproverava pistocco a bemacchi,
quali capovolgili, corcali, mettili come vuoi, sempre tornano in piedi. nievo,
». cassola, 2-430: che vuoi che abbia? nulla ha. sono capricci
, il vero credi. / che vuoi tu ch'ami in te? quel tuo
subito salta. guarini, ni: che vuoi tu ch'ami in te? quel
lunghezza come una palma di mano, o vuoi quattro dita. vasari, ii-63:
carducci, 181: omicciattolo mio, / vuoi farla da leone, e se'asinelio
... / cavalier, se tu vuoi far penitenza, /...
. savonarola, iii-76: e se tu vuoi avere da dio delli benefizi sanza carico
non di carità come dici tu quando vuoi essere cattivo con te, e con
. nievo, 1-80: « oh che vuoi che vada a brescia oggi? »
lor carni. monti, x-3-323: vuoi tu, quirin, ch'io forba /
salva dall'incendio! invano / spegnerlo vuoi: vidi crollar fumando / il carcere
che ha per casa, / ed or vuoi far la scusa. -io non
ai carpioncelli? - pigliala come tu vuoi. = lat. mediev.
in breve carta; / o se tu vuoi che semplice vi splenda / di nuda
le carte basse, se tu non vuoi essere scoperta per una tristerella. questo far
o giorno di cartapesta, / se mi vuoi fido al tuo rito. ealdini
di casa. marino, i-108: che vuoi tu dunque? metter la bocca in
non far complimenti, domanda quel che vuoi, fa'come se tu fossi in
è padrone in casa sua * se vuoi guardar la casa, fai un uscio solo
, ritruova altro cimbello, / se vuoi che l'augel caschi ne la ragna.
ecc. savonarola, iii-467: tu vuoi pure che io predichi casi di conscienzia
pulci, xxx-11-5: e se tu vuoi da me nespole o mele / o
, ii-286: or se tu mi vuoi bene, or su fa'tosto, /
7): la perseveranza, o vuoi l'afflizione del digiuno s'aoperano in
nato alle castrature reali e papali che vuoi tu fare? = lat.
non son de gli ordini privilegiati / vuoi de'rarissimi vuoi de'citati, /
gli ordini privilegiati / vuoi de'rarissimi vuoi de'citati, / non ne i
è parola de'vechi latini, o se vuoi, de'greci. significava essa un
esso. giusti, v-70: che vuoi che ti dica? son nato sotto cattiva
la notte gli lasci; ma quando vuoi pigliar la sera, non è necessaria questa
chicco di zucchero: « nino, lo vuoi il pippo di zucchero? ».
. cecchi, 101: digli che tu vuoi, la tua figliuola / e tu
oltre, toste disse: « che vuoi tu che ti costi, e camperotti?
de le figure antique, o vuoi dire imperiali, che nei libri mercanteschi
, egli è spacciato! / e come vuoi che senza queste cose / ei se
sdentata. guarini, no: che vuoi tu ch'ami in te? quel tuo
, 27-102: o vegliantin, tu non vuoi più cavezza. firenzuola, 404:
la cavezza; / cioè, se vuoi, mi puoi libero fare.
senso, o il fuoco, se vuoi, che a terra stampi, / figure
e dicendogli uno suo equale: « che vuoi tu che io ti dia, e
ceffo. guarini, no: -che vuoi tu ch'ami in te? quel tuo
dentro, e cavalca, 6-2-9: se vuoi comprendere la celsitudine di con un cembol bee
ii-122: anziché prendine quel più tu vuoi, / ognuna staranne ne'cenci suoi.
e centinaia di volte; ma borbotta quanto vuoi, nessuno compariva, e nessuno s'
i terzini, sì, contano, ma vuoi paragonarli al centroattacco e al portiere?
ii-515: così i rosai, se gli vuoi bassi, così i salci si pongono
. giamboni, 2-75: e quando vuoi scegliere astore grande, guarda ch'egli
, e andaranno fin'in calicutte se tu vuoi senza a pena accennar la contrada,
monti, x-3-133: di'che non vuoi né cerchi la mia morte; / di'
me la dà per moglie, che vuoi tu ch'io vada cercando maria per ravenna
: non son de gli ordini privilegiati / vuoi de'rarissimi vuoi de'citati, /
gli ordini privilegiati / vuoi de'rarissimi vuoi de'citati, / non ne i cataloghi
. pulci, iv-172: se tu vuoi alle volte una insalata / di raperonzo,
volte una insalata / di raperonzo, o vuoi di cerconcello. < =
tu ne vogli dare al pòvaro, vuoi prima che si facci cercone, e
orando per lo morto, o vuoi dannato, o vuoi salvato, tale bene
, o vuoi dannato, o vuoi salvato, tale bene non si perde mai
: dunque, cor mio, tu vuoi ch'io mora? e perché vuoi ch'
tu vuoi ch'io mora? e perché vuoi ch'io mora? perché ti amo
nega pure sempre quello che tu non vuoi che si sappia, o afferma quello che
si sappia, o afferma quello che tu vuoi che si creda, perché..
, ii-531: quello grano che vuoi per seme,... imbucalo
natura: così i rosai, se gli vuoi bassi, così i salci si pongano
che tu sei! e non la vuoi capire! -dopo un sost. preceduto
gente? verga, 4-224: che vuoi farci? pazienza! chi primo nasce
ma tu sei ancora giovane; che, vuoi fare la monaca? de'lanuti, degli
, suwi la metà del chermisi gli vuoi dare. soderini, iii-7: quelli pidocchi
tu stia cheta, se tu non vuoi ch'io muoia affatto ». ser giovanni
cecchi, 47: parla forte; tu vuoi sempre / parlarti in gola.
, 19-79: or tu chi se'che vuoi sedere a scranna, / per giudicar
un bel tratto? / -granchio, tu vuoi la chiacchiera. 7. al
o miserella, / che consolar mi vuoi in questo speco? monti, x-3-264:
spagna. forteguerri, ii-189: se tu vuoi ch'io ti conviti / a pranzo
sorridere e le disse: « se vuoi un chiarimento con silvana, me presente,
). cennini, 22: se vuoi, poiché hai collo stile disegnato,
/ chi tu ti sai, tu vuoi in duino asso. lorenzino, 101:
tutta la vita sua di me. tu vuoi pur far a l'amor seco e
pur far a l'amor seco e vuoi ch'io abbia il chiazzo a l'uscio
torna poi in tre quarti. / tu vuoi, gli rispostila, sempre il chiasso
chicco di zucchero: « nino, lo vuoi il pippo di zucchero? ».
da ficcar chiodo; / predica quanto vuoi, / la l'intende a suo modo
; fa'la chiosa tu, quando tu vuoi. giov. cavai- canti, 51
da qualche minuto che tu questa sera vuoi attaccar briga, chi sa perché.
machiavelli, 684: -infine, vuoi tu che la venga? -sì, voglio
cianciare / e berlingar? dimmi se vuoi covelle, / ché vo'spazzar la ca'
, 38 (in): se tu vuoi essere cortese, non essere cianciere.
carducci, 181: omicciattolo mio, / vuoi farla da leone, e se'asinelio
gratti il corpo alla cicala ', mi vuoi far parlare: la metafora è tratta
tardi mi è stata rivelata, ciò vuoi dire, che chi ne aveva il
rosalba, « non hai più storie? vuoi ballare adesso? *. poli non
lorenzo de'medici, ii-280: o vuoi, per ammagliar la gammurrina / una
passi. nieri, 123: « allora vuoi un bicchier di vino? ».
». i no ». « lo vuoi un serpente che ti mangi da cima
facilità, ritruova altro cimbèllo, / se vuoi che l'augel caschi ne la
aspetti ogni dì la sentenzia contro, mi vuoi far così bel fregio in sul viso
. tornasi di lampedusa, 314: cosa vuoi, con queste feste imminenti per il
alle volte ciò: fammi ciò che tu vuoi, e questo altresì: oltre acciò
. bastonata. prudenzani, ix-540: vuoi mangiar trenta cipolle? / vuoi tu
: vuoi mangiar trenta cipolle? / vuoi tu trenta bastonate? 11.
le tue forze inadeguate ai doveri che vuoi compiere, ti disvia la volontà e
: non son de gli ordini privilegiati / vuoi de'rarissimi vuoi de'citati, /
gli ordini privilegiati / vuoi de'rarissimi vuoi de'citati, / non ne i cataloghi
fu. ugolini, 86: se non vuoi mostrarti un asino a due gambe,
m. cecchi, 172: se tu vuoi ch'egli mi presti / fede,
sognando, e servo a un tempo / vuoi di novo il pensiero, / sol
ira immoto / di niuna guisa allontanar non vuoi / gli ostili incendi dalla classe achea
e da ruina / se la notte non vuoi tenia né topo / sentir nel muro
/ volgiti a me; dunque tu vuoi fuggire? / cocchin pagliardo, e'
fatto? t'hanno bruciato la coda? vuoi farmi piangere? -bruciarsi la
che mai vi presti a usura, o vuoi giudeo, o vuoi cristiano; e
usura, o vuoi giudeo, o vuoi cristiano; e se tu hai consentito,
la plebe ebbe voga questo ritornello: 'vuoi conoscere il giacobino? / e tu
'e * coercizione ': * vuoi educare tuo figlio? poiché non sei
. bernardino da siena, 373: se vuoi èssare in quella perfezione, elli ti
: collerico, impetuoso, stravagante se vuoi; ma, dio mio, non
stia cheta, se tu non vuoi ch'io muoia affatto *. idem
tebana scure / porger tu il collo vuoi? manzoni, pr. sp.,
, ii-151: per il collo perché mi vuoi pigliare, / malgrado l'amicizia che
poco a poco, come / tu vuoi, la solitudine trabocca, / vieni
7-ii-107: tu, pittore, che vuoi ritrarre, tingi alquanto le pareti del
tralcio preso di vite migliore che tu vuoi annestare; e sia il primo dopo il
o miserella, / che consolar mi vuoi in questo speco? galileo,
de roberto, 277: che cosa vuoi fare? -cominciò il duca, senza
al fuoco commettere, non per ciò vuoi che la sentenza sia eseguita prima che l'
/ l'amicizia al dover? punir noi vuoi, / se la pena del reo
lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi
ne venne. bruno, 3-776: che vuoi, padre, che si debba fare
. pascoli, i-53: tu non vuoi giudizi: vuoi commozione, vuoi assenso,
i-53: tu non vuoi giudizi: vuoi commozione, vuoi assenso, vuoi amore
tu non vuoi giudizi: vuoi commozione, vuoi assenso, vuoi amore; e non
: vuoi commozione, vuoi assenso, vuoi amore; e non per te, ma
iv-60: sarò la tua compagna, vuoi? la tua compagna fedele e umile,
a far pane. e poi, lo vuoi sapere? se non ci sarà pane
questo figlio che t'è nato, / vuoi che andiamlo a battezzar? / con
centinaia di volte; ma borbotta quanto vuoi, nessuno compariva, e nessuno s'
: « cosa? cosa? che vuoi tu dire? ». « voglio dire
, prendi un compagno, due se vuoi; e va di corsa a casa di
sito. leone ebreo, io: come vuoi che ogni desiderio presupponga in parte l'
e né men per complimento / mi vuoi dir che m'ami un poco. pananti
il manco male liberamente, se non vuoi comportar il peggio per forza. campanella
, 391: -vuoi o non vuoi venire? -le domandò egli, con voce
impeto, a qualunque piena di poesia, vuoi vasta, rapida, incalzante, vuoi
vuoi vasta, rapida, incalzante, vuoi profonda, intensa, compressa. serra
essere accompagnata... ora non vuoi più... che capricci mi
comunicare loro la cosa quando tu la vuoi fare, e non prima. ariosto,
ch'i'ho concetto / ciò che tu vuoi. bruno, 3-372: non è
sai leggere. -sentite concetti! come vuoi tu, ch'io possa leggere i fogli
imbellettato. leone ebreo, 389: vuoi ch'io sia sì grosso, ch'io
). giamboni, 2-75: quando vuoi scegliere astore grande, guarda ch'egli
tra loro. cuoco, 1-72: vuoi conoscere a segni infallibili uno di questi capitani
, con molti; quello che dipoi vuoi fare conferisci con pochi. ariosto,
da siena, 54: se tu vuoi campare de le pene eterne, torna a
per eroismo? giusti, ii-542: se vuoi trattare la satira, non la confinare
a me tapino, / se non vuoi dar conforto, / porgi almen per
dolente. bruno, 3-309: perché vuoi tu, o principe di peripatetici,
ebreo, 166: quel che non vuoi dire, per non dire il falso,
dire, per non dire il falso, vuoi ch'io il creda per coniettura d'
n'andò. manzoni, 92: vuoi tu... la tua fede /
disse pieretto. e oreste: « vuoi fumare la pipa? ». quel tono
somma miseria del tuo fratello conoscer non vuoi. p. verri, i-76: fissano
. bruno, 3-776: che vuoi, padre, che si debba fare di
gli austri più crudi, / se conquisti vuoi far_d'ori stranieri. algarotti, 2-225
, come nel seguente esempio: -se vuoi essere conseguente, conviene che accetti questa
città senza suo consentimento. se tu vuoi mettere uno tavolaccio in palazzo, tu
che quelli e non altri. chi vuoi che facciano? i pezzenti di mezzo
se meco, sir òluf, ballare non vuoi, / il morbo e il
, vii-58: il trono / lasciargli vuoi di sangue e di delitti / contaminato?
, gerì li rispose: « dunque vuoi tu ch'io ti dia danari, acciò
., 9 (155): se vuoi che un giorno ti si porti il
. 1827 (153): se vuoi che un giorno ti si porti il rispetto
sue potenzie, e fa'quanto tu vuoi penitenzia che non truovi cosa che tenga più
da confessarlo a te el quale non vuoi contendere, che da crederlo a un
proprii casi. pirandello, 7-229: tu vuoi che io ti esponga francamente quel che
leale e fedele, se tu credenza mi vuoi tenere, io farò di modo che
di contenenza e vollio, se tue vuoi venire in paradiso, fino alla morte
20-123: s'in altro conto aver vuoi a far meco, / di quel ch'
vostre. marino, i-108: che vuoi tu dunque? metter la bocca in
che ardisci più? dell'oprar mio vuoi conto / da me, tu?
fed. della valle, 270: se vuoi / far cosa utile forse al mio
ti vieta una cosa, e pur tu vuoi farla,... già gli
truffator, ladri, pubblici assassini, / vuoi palesi o tra 'l manto, il
forse se la cagion del mio lamento / vuoi contraporre a quella onde ti lagni,
brancoli, 4-132: chiedimi quello che vuoi, ma non cose che siano contrarie
recami alquanti de'celesti lumi, / se vuoi pur ch'ad amarti io mi converta
o giorno di cartapesta, / se mi vuoi fido al tuo rito.
il manco male liberamente, se non vuoi comportar il peggio per forza. d'
/ come un liuto, che quando lo vuoi / metter in corde, è pure
quali capovolgili, corcali, mettili come vuoi sempre tornano in piedi. 3
gli disse: queste coma che tu ti vuoi mettere in capo, mettile nel gozzo
annunzio, iii-1-1024: ti mostrerò, se vuoi, / una sirènula, una coronella
dante, inf., 32-58: se vuoi saper chi son cotesti due, /
cielo come un'altra mammella. -non vuoi mica fermarti in questa corrente? -dicevo
, e cenni, chiariscilo, che vuoi correre una lancia a la giannetta.
complice. aretino, ii-130: tu vuoi dire che io sono stato...
c. bartoli, 1-152: dove tu vuoi fare l'aia, spianavi il terreno
nievo, 1-80: « oh che vuoi che vada a brescia oggi? »
). burchiello, 137: se vuoi dir in rima, / convienti esser
più tenera, ma facendo qual corteccia tu vuoi, o di dentro o di fuori
. savonarola, 7-ii-299: se tu vuoi che la potestà ecclesiastica possa fare ogni
, 19-81: or tu chi se'che vuoi sedere a scranna, / per giudicar
corte, dunque, rispondi: « vuoi lasciarmela? ». -di corto:
dacia, e che ogni suo disio / vuoi fare. machiavelli, 61: le
in combattimento ». -cosa vuoi, cosa vuole, cosa volete, cosa
ella doveva fare la serva. « cosa vuoi », mi disse, « non
altrimenti? -che mi manca? -così vuoi venire alla veglia? -non vo'che tu
il risparmio che ho detto? -come vuoi, andiamo avanti. bocchelli, i-357:
): ma fuggi pur per qual vuoi ripa o costa, / ch'io non
sacchetti, 68-21: « te ne vuoi pur anche? vattene a casa per lo
. dossi, 124: come vuoi rafforzarti con quella tua àqua da occhi?
. leone ebreo, 199: se mi vuoi far bene, aiutami a far debiti
): « benvenuto, se tu ti vuoi menare la mia angelica a roma,
sguaiati, protervi. pirandello, 7-203: vuoi che la gente, per esempio,
pulci, iv-103: che di bambin vuoi sempre una covata. ojetti, 1-503
cianciare / e berlingar? dimmi se vuoi covelle, / ché vo'spazzar la cà'
ciò che ho a dare. se mi vuoi far bene, aiutami a far debiti
mercanzia? ariosto, 42-102: se vuoi saper se la tua sia pudica, /
vieni, te ne pentirai. dove vuoi trovare un paese più sano per noialtri
denaro sei tornato? per la roba? vuoi dare questo crepacuore a tua madre!
, 2-210: -e allora fa come vuoi, crepa, - proruppe piero.
rimiri a la sembianza acerba, / o vuoi forse aspettar ch'egli più cresca?
sognando, e servo a un tempo / vuoi di novo il pensiero, / sol
il cristianesimo, / ciò che tu vuoi chiederai tu medesimo *. davila,
signori. bocchelli, i-168: « tu vuoi rovinarmi la riputazione ». « bella
, 180: o critico, tu vuoi / mostrar gli altrui difetti, e scopri
il manco male liberamente, se non vuoi comportar il peggio per forza. tassoni,
è braccia sei da milano largo e vuoi dire grosso. fr. martini, 1-232
grazia, / granchio, se tu vuoi, tocca / della conclusion: tu mi
capo croce santa. fagiuolt, 3-1-242: vuoi, se ricco non sei, ben
. savonarola, iii-468: se tu vuoi amore, leggi nel libro del crucifisso;
nel libro del crucifisso; se tu vuoi fede, leggi nel libro del crucifisso;
nel libro del crucifisso; se tu vuoi umiltà, leggi qua nel libro del crucifisso
nel libro del crucifisso; se tu vuoi carità, leggi nel libro del crucifisso:
ecc. segneri, i-252: se vuoi sapere qual sia principalmente questo crogiuolo di
va', né crucciarmi, se reddir vuoi salvo. manzoni, 1132: poi veggio
austri più crudi, / se conquisti vuoi far d'ori stranieri. pindemonte, 3-409
non conosca / che per farina vender vuoi la crusca? = dal germ
che c'infinocchi / e da tutti vuoi la baia. / già credetti essere
lascerò a te la scelta del come vuoi essere cucinato. gozzano, 40: la
. alfieri, i-38: se tu mi vuoi fare il componimento, io ti do
6-153: e allora immagina quello che vuoi. per me, lì, c'è
per lui rispondea: / « che vuoi tu de'coglion venir cavando? / i
idem, inf., 33-5: tu vuoi ch'io rinnovelli / disperato dolor che
: cuor mio, a che modo vuoi tu farmi bella mascara? guarini,
87: dunque, cor mio, tu vuoi ch'io mora? e perché vuoi
vuoi ch'io mora? e perché vuoi ch'io mora, perché ti amo?
dimmi la verità... che vuoi, core della sorella? ».
lo sa perché è andata dentro. vuoi che un dottore, un avvocato, ci
rosaio della vita, 29: se tu vuoi fuggire i vizi che ti consumano il
i. frugoni, 650: se vuoi meco a la caccia / do man,
bronzo tondi grossi a guisa di curri o vuoi dire ruotole. c. bartoli
i costumi. monti, x-3-323: vuoi tu, quirin, ch'io forba /
2-46: farai un dado di qualunque cosa vuoi sapere il suo peso che sia uno
e l'arco comincia sopra questo quadro o vuoi dire dado. c. battoli,
. f. doni, 97: come vuoi tu ch'io mandi l'anime a
, che paion bruoli, / se vuoi cacciare, ove natura tragge / cervi,
né ratto, / che de'dami tu vuoi quattro per tasca; / e i'
morire. bar etti, 1-129: come vuoi tu che una nazione intiera disapprovi,
strepiti. alvaro, 2-60; che vuoi fare qui, imparare un mestiere che poi
o chi la compra. se vuoi andare in inferno e cavare una anima di
« or tu chi sei che vuoi sedere a scranna / per giudicar
infelice! / perché la fera irritar vuoi più ancora? /... /
ne hai [di argenteria] quanta ne vuoi. -dare la mano, il braccio
s. maffei, xxx-6-74: che vuoi tu darmi? io nulla bramo; caro
far mi sai, / dammi quanto tu vuoi pena e tormento, / riditi del
. comisso, 15-106: a chi la vuoi dare a intendere; tu sei un
di te, portami in questura se vuoi. 49. intr. battere,
malata. periodici popolari, ii-244: che vuoi tu che intendano della bibbia quelle beche
, non debbo amarti! se tu vuoi però... ». ma dàlli
scritto sempre senza spauracchi davanti, come vuoi che faccia adesso a divezzarmici? soldati,
tansillo, 98: amor, se vuoi ch'io tomi al gioco antico,
gelli, iii-71: e con chi diavol vuoi tu che gli abbia debito, che
può. baldi, i-130: creditor, vuoi, ma debitor, non dai;
, 1-85: dissipa tu se lo vuoi / questa debole vita che si lagna,
a lacrimar. non basta? / mi vuoi supplice ancor? sì, dei miei
. dolce, xxv-2-275: -come vuoi tu che io pronostichi e antiveda chi tu
zeno, xxx-6-168: già che lo vuoi, decida / la tua, la spada
. leopardi, 1000: se tu vuoi essere più sicuro, prendi questo partito
cuoco, 2-ii-210: da quanto tempo vuoi tu che sia stata dedotta la colonia
., 14-77: ricominciò: « tu vuoi ch'io mi diduca / nel fare
varchi, 23-34: perciò se tu vuoi che de i benefizi che tu fai
necessario, ma soverchio; e se vuoi che sia necessario, accusi la causa efficiente
: or nota, malagigi, se tu vuoi / ch'io dica pur la mia
rispose: fu effetto d'entrambe se vuoi conciliare con equità le nostre opinioni, e
: deh, amico mio, perché vuoi tu entrare in questa fatica e così
il sol delibi / d'umor quanto vuoi poco; in sì gran tratto, /
volgar., 128: quando tu vuoi fare la cosa, e poi che tu
sapeano gustarli. menzini, ii-128: come vuoi, che dilette e che s'impronte
o un pazzo. montano, 201: vuoi far da mezzano alla moglie, delinquente
guarda e poi sospira, / e tu vuoi che sia crudel? goldoni, vii-409
stesso collot lo rimproverò: « tu vuoi dunque demoralizzare il supplizio? ».
reputazione. rajberti, 2-145: se vuoi far denari, per due scudi questo paravento
, iii-51: adunque,... vuoi essere ardito tu,...
manata di grossi e di piccioli -che vuoi che ne faccia io? leopardi, v-25
e la scatola si spalancò. « ne vuoi ima? » domandò. « sono
piccolo, e quivi le brunisci o vuoi con un dente o vuoi con un
le brunisci o vuoi con un dente o vuoi con un brunitoio di cristallo.
/ la lite si finisca. -ancor non vuoi / comparir? tosto che ti magni
« perché sei così insensibile, perché non vuoi capirmi? ». = comp
l'avevi deputata, se tu non vuoi fare disordine. statuti de'cavalieri di
, 5-47: se col tuo sangue vuoi salvare il mondo / a questo basta
cane, da me, da me vuoi aiuto. 2. sbeffeggiato,
e che? derisa / anco mi vuoi? di farmi oltraggi tanti / sazia non
dirivata dalla setta de'donati e cerchi o vuoi guelfi e ghibellini. caro, 12-iii-150
a ginocchio, vo'far ciò che tu vuoi e ciò che ti piace, e
romana. foscolo, xiv-35: tu vuoi l'elogio: l'avrai; ma devi
, i puoi esser ricco, se vuoi, di leggero. dante, vita nuova
toscani, 5: trovo scritto: -se vuoi viver sano e lesto, fatti vecchio
presto, -e sento dire: -se vuoi viver sano e lesto, fatti vecchio un
non hai designato il luogo dove tu vuoi indirizzare la freccia. carducci, ii-18-110
, / puoi esser ricco, se vuoi, di leggero. cino, iv-181 (
italia, tu sei divisa; tu vuoi pure star partita e però tu sarai desolata
desolata: -fermiamoci, poli. perché vuoi correre tutta la notte? -per
e spargi in terra, / se vuoi fondar la destinata terra ». magno,
non si sa determinare; dimandalo: vuoi tu essere prete, mercatante,
i'ho concetto / ciò che tu vuoi; ch'ei sarebbero schivi, / perché
di buonumore, e tu me lo vuoi guastare. 12. in correlazione con
uno diadema. cennini, 73: se vuoi fare stelle d'oro fino o mettere
curato / da panno, o vuoi da seta, / di crescio, o
rinnovare l'antico dialogo - se tu vuoi. 3. figur. parte
: diàvolo di uno stoppino! non vuoi pigliare, eh? è amore che ti
o come diavol ti chiami, mi vuoi tu per marito? ». bontempelli,
al diavol dato; / tu mi vuoi far ne la prigion morire. pea,
: la vanità ti trasporta, e vuoi che la diva senta che 'l sig.
scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella a modo di toscana. vi
in te; ché per questo tu vuoi sapere più del tuo padre, e per
: / orar tu nondimeno a quel non vuoi, / e se talor (benché
n. degli albizzi, 44: se vuoi venir domane, / noi farem dietamente
: difendila dagli assalti, se la vuoi salva. tasso, 4-80: al servigio
dio non aitasse o difendesse, o vuoi guarisse la nostra fragilità. ricciardo da
sei fatto difenditóre del tuo peccato, come vuoi tu che dio tei perdoni? onde
fece difetto. pratolini, 1-89: lo vuoi sapere qual è la mia opinione su
pur senza riguardo / quel che tu vuoi, l'armadio non lo serro. proverbi
più far digerire de'versi sdruccioli, vuoi sciolti o vuoi rimati, perché gli
de'versi sdruccioli, vuoi sciolti o vuoi rimati, perché gli uomini finalmente danno
il legno. baldelli, 5-6-318: vuoi... ch'io ti mostri qual
assol. cennini, 64: se vuoi fare un vestire in fresco simigliante all'
[luciano], iii-1-267: se vuoi conoscere tu che viso hai, quando è
te in questi ultimi dieci anni, vuoi accordarmi un piccolo, un ultimo favore
l'amicizia? se no, perché vuoi tu tornare in amicizia meco? galileo
felicità). petrarca, 2-161: vuoi vedere in un cuor diletto e tedio
venni per 'diligenza', o se tu vuoi / in uno di quei trespoli ritinti /
boccaccio, i-505: se tu lo vuoi prendere [il dominio del luogo] la
dinominato, per simiglianza, suo dio. vuoi tu dunque, secondo la vera lettera
: mi presti venti lire? -come vuoi che te le presti? non le ho
s. bernardino da siena, 493: vuoi vedere come costoro amano l'uno l'
l'ho rotta tranquillamente o diplomaticamente, come vuoi meglio. bonsanti, 2-102: sorrise
meditata. guerrazzi, ii-289: se vuoi gabbare la diplomazia, che campa sulle
adunque che vi son delle zizzanie? vuoi dunque che andiamo e le cogliamo?
voi dettomi / avete già: domanda stu vuoi essere / valente. delfino, 1-288
troppo stanco. siedi qui, siedi? vuoi un sorso di quell'elisire? ti
che vuo'dir io. -che vuoi che dica? che volete che io dica
ci vo'star io. -cosa vuoi che ti dica, cosa vuole che le
, 5-98: e ora mi dici che vuoi morire con me! bambinate! cose
tu non potrai mai fare figura, o vuoi ignuda 0 vuoi vestita, con errori
fare figura, o vuoi ignuda 0 vuoi vestita, con errori; e questo si
. segneri, i-94: se dunque tu vuoi vivere quietamente, risolviti di non volere
. guerrazzi, 6-116: se pur vuoi continuare a governarle, dirigine il corso
cicerone volgar., 1-452: se tu vuoi fare accoglier biasimo a me, che
fagiuoli, 1-2- 324: ti vuoi morir di fame a tirare innanzi così.
acque immense, e come andar tu vuoi sola esposta ai disagi di lunga navigazione?
). baretti, 2-52: non vuoi far caso se non delle appro
delle disapprovazioni e de'biasimi non te ne vuoi dare il menomissimo fastidio. monti
disargini, e straripi, / se non vuoi che si dissipi, / e precipiti
disastra. salvini, 22-334: se vuoi, trattai [l'ospite] tenendolo alle
intrepidezza e dalla prudenza maschile, se vuoi che la donzellesca modestia e le muliebri
, solo o seguito / come più vuoi; -ripiglia il fer circasso / -va'in
fe degni della loro veduta, o vuoi discepolàggio, o vuoi compagnia, che ci
veduta, o vuoi discepolàggio, o vuoi compagnia, che ci doni grazia
il buon sapore, / per il qual vuoi che ciascun ti discema, / fonte
miracoli. cennini, 1-89: se vuoi fare un vestire con azzurro biancheggiato,
mi credi, questo vuol dire che tu vuoi potermi disprezzare a tutti i costi,
potermi disprezzare a tutti i costi, vuoi non essere convinta, vuoi che non
i costi, vuoi non essere convinta, vuoi che non possa discolparmi. -figur
acquista. idem, 10-3-163: se tu vuoi, desiderando, non disconseguire, ciò
, 8-1050: che virtù di resistenza vuoi che abbiano contro il tempo le creature
nemico capitale del pensiero; e se vuoi con un solo principio spiegare a meraviglia
, proteste. svevo, 6-14: vuoi ritornare in casa mia senz'altre moine
cavalieri in altre querele ributtato; come vuoi tu, se io averò detto cosa falsa
farò il modello [della città] e vuoi dire disegnio rilevato.
: hai delle responsabilità e le vuoi portare sino in fondo. non
voluto essere il diseredato, l'irregolare. vuoi man tenere i tuoi impegni
, in questa parte, quanto vuoi. b. davanzali, i-180: seguitò
v. franco, 274: se vuoi, da te mi chiamo disfidata: /
fa intorno al loco / che ne vuoi circundar, due solchi eguali / ben
portarmi giamai. oddi, xxi-11-246: se vuoi sdegnarti seco, ricordati delle sconfitte e
muratori, 7-ii-382: puoi leggere, se vuoi, quanto lasciò scritto benvenuto aliprando,
petrarca], i-226: se tu non vuoi disonestare l'arte che tu pigli di
rinnovarsi spesso. savonarola, 7-i-131: vuoi tu vedere se imo è buon padre
volte con diligenza la tromba. « cosa vuoi fare? ho la serata disorganizzata »
dignità o viltà delle cose che tu vuoi figurare; cioè che 11 re sia
faccenda. fagiuoli, 3-2-285: vuoi dirmi forse quando il grande impaccio /
, / ond'io mi appicchi, e vuoi vedermi in giù / pender col laccio
e viva. carducci, ii-1-6: se vuoi di me novelle, disperso ed affogato
mi sai, / dammi quanto tu vuoi pena e tormento, /...
piede: perché ubbidiscono a ciò che tu vuoi e vengon presto: pochi ginepri e
maniera dispietata. monti, x-3-130: vuoi ch'io parta allor che a lato /
tu mi distrai da tutto, mi vuoi solo per te e in te: è
! guittone, i-3-127: se ricco vuoi te fare, non acrescier moneta,
gélli, i-122: dimmi, che ambizione vuoi tu che si truovi fra noi?
chiede ancora; / ché se il vuoi, delle man fatto scodella, / senza
, 1-85: dissipa tu se lo vuoi / questa debole vita che si lagna
, 2-50: dissolvi risalgallo, o vuoi orpimento, con acqua forte. michelangelo
?). bocchelli, i-36: vuoi baciarmi? anch'io: e mi disferò
distagliata di divise di que'ragion che vuoi, e ungere la detta pietra con
forse / (poiché distor tu non la vuoi) quell'alta / vendetta giusta che
libro di sentenze, 1-58: se vuoi ben sapere, insegna; ché così
pur segno / ai martiri ognor mi vuoi. casti, 10-59: degno del
paradiso. machiavelli, 505: quale ostinazione vuoi tu che sia in uno popolo per
le tue forze inadeguate ai doveri che vuoi compiere, ti disvia la volontà e
palazzeschi, ii-761: ridi pur quando vuoi, io non ci metterei uno dei miei
. cieco, 15-41: riposati se vuoi e tanto aspetta / che in cielo
. boine, i-23: come tu vuoi ch'io rinsaldi l'oggi all'ieri labbra
cavalca, 9-123: in qual tu vuoi cantone e diverticolo oscuro abbi in riverenze
slegare. viani, 19-73: chi vuoi che se ne giovi di te? non
distagliata di divise di que'ragion che vuoi, e ungere la detta pietra con
serpentina cresta. monti, x-3-241: vuoi tu, diva bellezza, un
al bagno per le doglie: / saper vuoi tu quel che dolente il ciglio /
ammontare, perché non riscaldino, se vuoi l'olio dolce. sassetti, 249:
. leonardo, 7-i-166: se tu vuoi fare figura che mostri in sé leggiadria
, amata sorella, adunque sola / vuoi tu vedova sempre e sconsolata / passar
poi che al mio consiglio non ti vuoi attenere, né me far lieta della dimandata
ti lasciare punto trasandare. e se vuoi potere fare questo, ti conviene ammaestrare
/ t'aspettava col diavolo! or vuoi andare / per il mondo a gabbare domeneddio
! ah! simplicitas foeminae. ove vuoi tu che io venga, buona femina?
nostri. varchi, v-61: tu vuoi la baia, o la berta, o
eh! forca, forca, tu vuoi il dondolo / del fatto mio; ben
è insopportabile; e lo distruggeresti! e vuoi far la maestra! o donna,
c'è, cosa c'è? che vuoi? ancora doni? sempre doni?
intrepidezza e dalla prudenza maschile, se vuoi che la donzellesca modestia e le muliebri
quelle mie dorerie, e tu mi vuoi giuntare. grazzini, 2-34: l'uno
, io dormirò seco. fa come vuoi, dissero gli altri due, che noi
, / se questa gioglia tu non vuoi fornire. - / messer galvan rispose:
a. f. doni, 88: vuoi tu ritornare al mondo? e medicare
. pavese, 6-90: -andiamo dove vuoi, - disse ginia, - conducimi tu
/ montagna non la dee passare. vuoi / tu aiutarmi? alvaro, 2-61
castrato. goldoni, iii-114: se vuoi lo zecchino, bene; se no
solo o seguito / come più vuoi; -ripiglia il fer circasso / -va'
più debole, là più agevolmente ciò che vuoi apporrai. manzoni, pr. sp
o via figliuolo, / tu gli vuoi mal; perché t'ha fatto bene.
parte del colore naturale del corpo che vuoi imitare, e dàgli due parti del lume
dàgli due parti del lume che tu vuoi ch'esso riceva, ed avrai posto il
forze. proverbi toscani, 12: vuoi... raccomandare l'economia,
e tu, sapienzia umana, non vuoi intendere. della casa, 548: i
ecco qui 11 corpo, ovunque il vuoi ferire. grazzini, 4-261: -non
. l. bellini, i-154: vuoi balsamo? dic'egli; eccone un vaso
guardando in faccia la morte, tu vuoi abituarvi il pensiero: ogni giorno t'ingegni
gli è solamente rimaso l'effigie, o vuoi dire figura, anzi piuttosto l'ombra
montale, 1-85: dissipa tu se lo vuoi / questa debole vita che si lagna
gemendo. -eh! eh! cosa vuoi dire col tuo eh! eh!,
piede. d'annunzio, iv-2-1350: vuoi, di grazia, stringermi l'elastico
stanco. siedi qui, siedi? vuoi un sorso di quell'elisire? deledda,
perfecta. savonarola, 8-i-7: tu vuoi che qualche constellazione produca questi effetti nelle
, che qualor pecchi così, perché vuoi peccare, allora è quando tu sei meno
galantuomo alessandro, aspro ed emicranista, se vuoi, ma che, almeno, conosce
io quel luogo destinato, dove tu vuoi che l'acqua arrivi, d'onde
, e talora si dice: 'tu mi vuoi empier divento, o infrascare'. boccalini
e di vigor, qual vago / fior vuoi ch'io colga ad allegrar gli amici
enarrate. dolce, xxv-2-275: -come vuoi tu che io pronostichi e antiveda chi
fe degni della loro veduta, o vuoi discepolaggio, o vuoi compagnia, che ci
veduta, o vuoi discepolaggio, o vuoi compagnia, che ci doni grazia di
tre o quattro volte. se non vuoi scoppiar. c. e. gadda,
] gli uditori...: o vuoi richiamandoli allo stropiccio del mondo,
richiamandoli allo stropiccio del mondo, o vuoi traendoli all'errore di eresia e ad
altri mali, / insanie abituate, o vuoi pazzie, / umori strani e fissi
posso intendere parecchie cose: che ti vuoi approfondire in qualche tema specializzato o che
approfondire in qualche tema specializzato o che vuoi acquistare l'« abito scientifico » cioè studiare
[petrarca], ii-35: se tu vuoi che... questa epistola abbi
un epigramma, è un'epigrafie. se vuoi un epitaffio. = voce dotta,
. baretti, 3-136: e tu vuoi, anima bella, ch'io mi bea
non equivocare, di'chiaro quel che vuoi. galileo, 3-1-41: a chi potrete
. ccnnini, 1-29: se vuoi fare un colore, il più perfetto
rovesci, e un nuovo erger ne vuoi. -promuovere, innalzare a un
: se pur servo / di dorinda esser vuoi, / ergiti ai cenni suoi
imfrene. sannazaro, 1-55: come vuoi che 'l prostrato mio cor ergasi /
salvini, 34-31: ma se tu vuoi, quell'uom taglialegname / chia- miam
... / se non vuoi che i furfantelli / insolenti satirelli / per
ermellino, e di ciò che tu vuoi cotto, tu puoi avere netto e buono
/ lo so, lo sento che mi vuoi lasciare, / mia bella giovinezza.
orrida tristizia. gnoli, 1-81: vuoi che leviamo l'ala / sul piano
che ha a venire, o vuoi alla notte. pallavicino, 7-341: un
! pulci, 11-78: tu noi vuoi di questo anco essaudire. de jennaro,
le tue forze inadeguate ai doveri che vuoi compiere, ti disvia la volontà e ti
della pietra? sai; quando tu vuoi accèndare il fuoco, e tu pigli
fare. savonarola, 8-ii-305: tu vuoi ch'io non gridi e ch'io
arte, / qual consiglio adoprar? vuoi che l'esponga, / negandola al
, / d'un tiranno al piacer? vuoi che su torme / di virginio io
corazzini, 3-98: la- grimi e vuoi che ti racconti alcuna / favola antica,
l. bellini, ii-25: se tu vuoi guarir gli spiritati / senz'altro unguento
e poi la petizione cioè se tu vuoi addomandare alcuna cosa, e poi la conclusione
se ci vedremo, del libro che vuoi fare, al quale io ti esorto quanto
imputridire i cervelli. boine, ii-126: vuoi tu ora espeller da te il peccato
). giusti, i-413: chi vuoi che faccia carico a un giovane di
. guerrazzi, iv-134: che ci vuoi fare? è [quello di leggere
o dissimulato. carducci, iii-24-34: - vuoi tu sposare...? -e
esposte l'anno prima a venezia, vuoi per la coscienza del proprio valore,
per la coscienza del proprio valore, vuoi perché in quella occasione aveva visto lassù il
l'ore vai fiamme ne'cori, / vuoi da la casa tua scacciar gli amori
dii. fazio, ii-34: tu vuoi ch'i'ti palesi / de tesser mio
, i-147: saglia, se il vuoi d'alcuna banda il muro / contro al
l'avere; / e se tu il vuoi ancor tutto, i'son contento, /
tue grazie, le quali imparti a chi vuoi, peccando io estraordinariamente, né avendo
ma t'amo per esser, se tu vuoi, eternamente tua. tasso, 19-105
così virtuoso. metastasio, i-226: se vuoi che l'ombra mia vada placata /
ciò poco monta. boine, ii-126: vuoi tu ora espeller da te il peccato
etrusco, sono frequenti). « vuoi dire che sei spiritoso », cercò di
pormi con un tuo pari! che vuoi tu ch'io faccia di te, che
carducci, ii-3-242: con che faccia vuoi tu ch'io m'impancassi fra i *
: farai un dado di qualunque cosa vuoi sapere il suo peso che sia uno
. segneri, i-417: nel rimanente vuoi tu conoscere quanto il signore abbia amata
non del tutto rassicurata: -se mi vuoi lasciare, io ne sono più contenta
siete troppo faciloni, quindi se tu vuoi sposarla, se sei sicuro che il
amante. metastasio, i-43: giacché vuoi, ti dirò: perché non t'amo
i-199: cangia favella, / se pur vuoi che t'ascolti. io so che
persona). garzoni, 2-48: vuoi tu che un uomo libero se la passi
. rosa, 73: sgridar tu vuoi l'universal fallire; / e non t'
. f. frugoni, iv-400: se vuoi seguitarmi coll'immaginazione guardinga per non entrarvi
ma tu farai falò, / però se vuoi onor là dove s'usa / metterti
instabile con. me, / tòr mi vuoi tu 'l seggio mio / dove posto
, 137: fior di borrana, se vuoi dir in rima, / convienti esser
fitto della griglia, se tu lo vuoi staccare d'un colpo e intendere attraverso
le cose in famiglia. -che vuoi dire? -non lo sai che volpe è
-ha uno spirito favellario. -familiare, vuoi dir tu. aretino, ii-
ventaglio e par che dica: se vuoi salire bisogna prima parlare con papà e
del viale. comisso, 15-42: cosa vuoi fare? cosa sai fare, tu
poetica, / ma come il granchio vuoi parer lunatico; / che un ebro,
sale, / sei nano, e vuoi combatter co i giganti. varchi, 24-24
: ma se tu, chiesa, non vuoi accettare, fa'tu. 10 non
? pavese, 4-175: -se mi vuoi bene, -dissi brusco e strinsi il braccio
ariosto, 19-12: se pur pascer vuoi fiere ed augelli, /...
alfieri, 1-495: ai buoni farti / vuoi moderato re? tu il puoi pur
puoi pur anco: / farti a'rei vuoi tiranno? hawi chi 'l brama /
vere. baretti, 2-52: non vuoi far caso se non delle approvazioni e
delle disapprovazioni e de'biasimi non te ne vuoi dare il menomissimo fastidio. giusti,
far mi sai, / dammi quanto tu vuoi pena e tormento, /...
. guittone, i-3-125: se ricco vuoi te fare, non acrescier moneta, ma
cittadino, / può dirsi a te che vuoi fare il fantino, / presuntuoso,
. buonarroti il giovane, 9-346: vuoi lasciar vie / in un
un po'più peregrinamente, quando ti vuoi fare a lodar delle dame! manzoni,
-fulvia! o fulvia! -messer, che vuoi? -fatti alla finestra. marino
boccaccio, i-528: quello che tu ora vuoi che io voglia, ho già da
al suo garzone di stalla: -che vuoi tu che mi faccia d'un somaro
chiacchierare. proverbi toscani, 11: vuoi riprendere un presuntuoso esprimendo la differenza che
scherzando, / farfalletta, bruciarti tu vuoi? /... / farfalla,
di aver detto un farfallone, e vuoi ritrattarti; e togliere al fato il
la verità, e l'altra che tu vuoi dire credo che la non sia manco
angheria. giusti, 3-143: che vuoi tu vendicarti d'un birrucolo che ti
. monelli, 2-159: toma, se vuoi ti insegnerò a diventare un vero comandante
i-226: or senti: / se vuoi che l'ombra mia vada placata / al
): deh, amico mio, perché vuoi tu entrare in questa fatica e così
, e servo a un tempo / vuoi di novo il pensiero, / sol per
voler il giusto, e poter ciò che vuoi. -pieno di fato (un
fatta e grimaldelli / e scale o vuoi di legno o vuoi di corde, /
/ e scale o vuoi di legno o vuoi di corde, / e levane e
io ti scriva a lungo, come vuoi, stasera, domenica, non è fattibile
7-40: fratei mio, se tu mi vuoi / quel tabile, di fatto
lui non è stato mai fattorino, come vuoi tu che in un tratto diventi maestro
noi l'uccel felice. / -tu vuoi dir la fenice. -tutt'è fava.
i-199: cangia favella, / se pur vuoi che t'ascolti. algarotti, 2-310
di color di cui novelle / tu vuoi saper », mi disse quegli allotta,
. oddi, xxi-n-241: tu mi vuoi far mandar via, mastro favetta?
io potrei trovare qui un favore -se vuoi anche favoritismo -che mi mancherebbe altrove e
altri. lippi, 2-6: tu vuoi, ch'io doni per l'amor di
, come tu di', se tu vuoi viver lieta, non ti specchiare giammai.
'l reno; / e se di ciò vuoi fede o testimonio, / récati a
e'sono due personaggi, i quali, vuoi per l'abito nero che portano indosso
l'abito nero che portano indosso, vuoi per la loro barba corta, folta
corta, folta e canuta, o vuoi per lo grave ed assennato aspetto,
. anguillara, 1-191: se conoscer vuoi che non sta bene, / e
una sposa fedele, e se non mi vuoi sposa, amante. -anche di animali
e sapere non fai differenza alcuna; vuoi che tutto si possa chiamar sapienza,
: a me scolparti / di fellonia vuoi tu? vuoi tu ch'io creda
me scolparti / di fellonia vuoi tu? vuoi tu ch'io creda / tuo sol
suo conto. baldi, i-58: vestir vuoi felbe e pelli di moscovia, /
ogni fatta e grimaldelli / e scale o vuoi di legno o vuoi di corde,
e scale o vuoi di legno o vuoi di corde, / e levane e calcetti
: or mi dirai, se più ne vuoi. bracciolini, 1-18-11: col fiasco
, 4-136: tu puoi quel che tu vuoi, alta fenice, / deh piacciati
o non fare ad altri ciò che vuoi o non vuoi per te stesso..
ad altri ciò che vuoi o non vuoi per te stesso... era il
delfino, 1-408: parca, se vuoi ferirmi, / a tuo piacer ferisci,
. boine, i-23: e come tu vuoi ch'io rinsaldi l'oggi all'ieri
assol. cennini, 22: se vuoi, poiché hai collo stile disegnato,
/ hai fiate infinite, / che tu vuoi scolorire / le tue guance di rose
guance di rose, / e che tu vuoi rugose / le nevi del tuo seno
seno, / e del guardo sereno / vuoi nubilosi i rai, / se altrui
. savonarola, ii-22: e quanto più vuoi sostenere la verità con rigidezza, manco
chi re non ti vuole / ferocemente vuoi; / te... / io
inganni, e quanto! o vuoi ingannare. -con grande entusiasmo, con
trova: / non so perché noi vuoi più cavalcare. / gli è ben
adunque al re e dilli che tu vuoi che 'l ti dia un valente maestro che
mangia pur senza riguardo / quel che tu vuoi. tommaseo [s. v.
. bassani, 1-229: « proprio non vuoi venire? » gli diceva. oppure
. f. achillini, 141: se vuoi pestar la canfora pria fiacca / per
ore vai fiamme ne'cori, / vuoi da la casa tua scacciar gli amori?
spalle, a precipizio esclamò: « vuoi dire che scriveranno anche di me sui libri
con pianti. dottori, 136: o vuoi compagno / o vuoi servo, o
136: o vuoi compagno / o vuoi servo, o mi tolleri o rifiuti,
e un barile è xl metadelle, o vuoi dire venti fiaschi, che ogni fiasco
/ hai fiate infinite, / che tu vuoi scolorire / le tue guance di rose
guance di rose, / e che tu vuoi rugose / le nevi del tuo seno
seno, / e del guardo sereno / vuoi nubilosi i rai, / se altrui
: pace, e, se tu vuoi, matrimonio. giusti, iii-320: finattantoché
quella fidanza e quella commodità che tu vuoi. l. adimari, 97: donna
se brama così fiera / depor non vuoi, resti sospesa almeno / sin che ascolti
tu che sei studente di legge, vuoi un po'guardare per me in questo
valle d'esilio e di sciagura; / vuoi tu, diva bellezza, un
filate. goldoni, viii-735: -cosa vuoi? -cosa ha detto scavezzo? -niente,
« mona lapa imbotta imbotta / se tu vuoi cento malanni »; la qual finisce
di dispiaceri. leopardi, v-632: che vuoi tu insegnarci con coteste tue ciance?
taglia le filuzza di quella larghezza che vuoi fare i fregi. p. fortini,
gli stenti e la fatica. quale felicità vuoi che attinga a radici che non sanno
smeraldo. montale, 2-25: ora vuoi sostare dove un filtro / fa spogli
stoica officina un ecatone: / ama se vuoi dagli altri esser amato. pallavicino
/ su la pietra. finiscimi se vuoi / vivere. per lo stigio fiume
vittorini, 3-71: « ma dove vuoi andare? » mia madre gli grida.
risposta bice mostrò le palme aperte: « vuoi che ti faccia una carezza? scommetto
pulci, 25-278: ma se tu vuoi venire in runcisvalle, / vienne con
la bellezza: / « perché ci vuoi? siam fiochi de la già corsa via
argento. d'annunzio, iii-1-802: vuoi la veste tua di lana / o vuoi
vuoi la veste tua di lana / o vuoi tu quella di seta / a fioretti
tasso, aminta, 769: che vuoi tu far di questi tenerelli, /
. cennini, 69: se vuoi fare casamenti,... lavorrai quelle
nome. / e sia, se il vuoi. -firmato, / ecco, o mamilio
miravano! fazio, ii-6: se ne vuoi veder viva ragione, /..
subito questa letteraccia troppo fisiologica. che vuoi? con te mi pare di poter dir
immoto / di niuna guisa allontanar non vuoi / gli ostili incendi dalla classe achea
ricoglio. fazio, ii-34: tu vuoi ch'i'ti palesi / de tesser mio
se insanire intorno a un fèretro / vuoi, col fenicio naviga, / approda
è un valente folklorista », chi vuoi che t'intenda?; ma se tu
, 39 (116): se tu vuoi mandare le lettere, si dee partire
d'essere migliore, / poiché tu vuoi a me oppor la forza?
spacca / con le bombarde se prender la vuoi. -con riferimento alle singole parti di
no): la turbazione dell'ira o vuoi della tristizia sopra tutte le cose è
darò. de roberto, 345: gliela vuoi far pagare, ora che l'hai
tante, che facci quella grossezza che vuoi i pennelli. bibbiena, 467:
come conviene. monti, x-3-323: vuoi tu, quirin, ch'io forba /
certaldo, 151: fa sempre, se vuoi fare bottega o fondaco ne la tua
del suo consiglio, dicendo: se vuoi essere perfetto, va'e vendi ciò
grosso, e con quell'olio tu vuoi, ugni il vacuo della forma. a
cavo di quegli stessi intagli che tu vuoi fare. lanzi, i-41: aiutavangli
con lei le relazioni formali e mondane. vuoi che le rompa? moravia, v-381
1066: mi disse formalmente questo: tu vuoi sapere in dua ora quello che io
. cellini, 523: quando tu vuoi saldare il tuo lavoro, bisogna avere in
ostinato d'un ebreo: / tu vuoi ir (disse) è vero? o
/ e pàgati in sul'asse o vuoi nel forno. -rimanere tre case e
foro ti convien uscire, / se vuoi vedere il sole e che a te luca
arici, i-147: saglia, se il vuoi d'alcuna banda il muro / contro
., 26-89: se forse a nome vuoi saper chi semo. / tempo non
al colpo, / fa quell'uso che vuoi di questo legno, / che a
dopo me qualch'anno ancora, / se vuoi che in pace e in quiete io
e tu, che intenzioni hai? vuoi fossilizzarti a legnano? 3.
e tornando in- drieto dico: che vuoi dire, che io ti dica, a
fracasso: / di medaglie dorate o vuoi di rame / un moggio ne misurano,
lorenzo de'medici, ii-291: stu non vuoi esser guatata / e che nessun non
goldoni, iv-55: ma tu ti vuoi sempre frammischiare con me. -caro sior
de'lepri il fianco, e del colombo vuoi / le natiche cercare, e 'l
frasca. proverbi toscani, 11: vuoi mordere questa moda dei frontespizi strambi e
il giovane, 9-394: mentre tu vuoi allargar la strada altrui, / mi
le cose più care; e se non vuoi / esser fraudata. pedemonte, 4-237
, xli-ii-80: tu rispondi freddo. non vuoi tornarvi? nievo, 1-209: alle
che scrivi, se lo scritto / vuoi che si legga la seconda volta.
, 1-85: dissipa tu se lo vuoi / questa debole vita che si lagna
che mi ami, tu sì che mi vuoi bene tu! - e la mi
? l. salviati, 20-38: tu vuoi che stassera... ella finga
b. tedaldi, 1-26: se gli vuoi dare il frizzante, imbottalo vergine,
gozzi, i-n-224: se tu il vuoi, io ti farò cogliere l'amico sul
rinnovò. cennini, 69: se vuoi fare casamenti,.. zavorrai quelle
io non ti brontoli, / tu mi vuoi ora satollar di frottole? dotti,
. gherardi, 1-ii-389: deh perché vuoi tu, dilettissima mia, la tua vita
fucilazione. padula, 506: tu vuoi salva la pelle, tu mi confessi
: se nel fuggevole niente / riconoscere vuoi / qualche segno degli dei / ascolta a
: ma per prestarmi fede / quai pegni vuoi da me? t'adoro ingrato;
. firenzuola, 93: se pur vuoi macchiar la tua onestà, sieno le cagioni
si mette [su l'opera che tu vuoi dorare] tutto l'oro che tu
dorare] tutto l'oro che tu vuoi per ben dorarla, e poi con dolce
buonarroti il giovane, 10-878: dimmel se vuoi, deh non mi dar più fune
. salvini, vii-531: 'dimmel, se vuoi: deh non mi dar più fune
chiedeva. carducci, ii-7-270: se tu vuoi scrivere ancora per mettere fuoco sul fuoco
furbacchione, tu! solo non capisco dove vuoi arrivare. palazzeschi, i-483: faceva
il fur- bettello, / e se vuoi sano il cor, sana il cervello.
, ii-488: è la carta che tu vuoi, maccagno. tu hai bisogno della
. leopardi, v-105: ma se tu vuoi non pagare il prezzo e avere la
così dico io al signore: ohimè, vuoi tu spandere però tutto el tuo furore
una fogna, / se tu non vuoi provar di che tenore / sia la mia
la gabbia, peggio per te se vuoi fare il marito geloso e amoroso. civinini
gabella. aretino, ii-130: tu vuoi dire che io son stato frate, garzon
tu mi vedessi in giubbone, ballare'o vuoi di lombarda, o vuoi di gagliarda
ballare'o vuoi di lombarda, o vuoi di gagliarda, di balletti, che a
viaggio gli prepari, / e seco vuoi caracollare in lizza, / biada gagliarda,
il mio stempera galante; quanto mi vuoi tu stemperare un'altra trappola? tasso,
galant'uomo, il premio che tu vuoi rendere a lamprino. della porta,
iii-135: bello / tengo se portar vuoi / una gondola, e puoi / convienti
principe pietoso. bartolini, 17-232: vuoi una mezza gallina lessa / incartata nella
ronzino, /... / quando vuoi fare due belle galoppate / tu sei
: alla gamba, amico, se vuoi vederla fuori di sogno! -guarda
. lorenzo de'medici, ii-155: vuoi per ammagghiar la gamurrina / de seta una
loro senno. pulci, 18-144: come vuoi, te ne governa: / co'
il gozzo. verga, 4-282: vuoi che mi spogli io per empire il gozzo
: fatti innanzi, figliuol mio, che vuoi imparare. sai tu e'salmi gradi
iddio farà quello che esso ha detto: vuoi tu che l'ombra monti dieci linee
e il petto. govoni, 2-243: vuoi nel fosso tagliato sotto il muro /
. landi, 37: tu mi vuoi pure infinocchiare... e darmi a
poetica, / ma come il granchio vuoi parer lunatico. g. m. cecchi
casotti, 1-6-16: di'su quanti ne vuoi, pochi o dimoiti? / quanti
d'annunzio, iii-2-90: chetati se non vuoi che ti sien messe / le grappe
;... e se tu vuoi niente da godere, noi te ne faremo
e pigiare a un tempo, se tu vuoi che 'l vino ti basti all'estate
manco secondo l'opera che tu vuoi grattapugiare. baldinucci, 70: 'grattabùgia',
, 643: secondo l'opera che tu vuoi grattapugiare. baldinucci, 54: doppo
fa'che la tua opera, dove tu vuoi dorare, sia benissimo pulita e grattapugiata
.., mi scalzerò, se il vuoi, perché in grattarmi alquanto men tu
, che egli dirà tutto quello che tu vuoi; sicché il senso di questo detto