potiate riposare. idem, 52: volglio che 'l primo prato che voi facciate
anonimo, xvii-338-11: madonna, mi volglio sofrire / di far sembianti ala vostra
guerrieri. monte, xvii-765-9: altro non volglio ned amo né chero / da voi
monte, 1-35-23: tal consilglio seguir volglio a tutore, / ma piaccia voi non
pene guernita / per uno ch'amo e volglio / e noli'agio in mia balglia
animo. monte, 1-14-15: ma volglio certo dir che non trapelo: /
, sì come vi pare, / sì volglio che perdonar lo mi deggiate. chiaro
242: ciento livre... volglio ke 'detti fidecommissari dettano dare al
/ e conoscie in diritta lealtate, / volglio usare a tutto mio podere. chiaro
ricciardo da cortona, 1-10: questo giardinetto volglio che sia facto a modo che i
da padova volgar., ii-xvii-8: io volglio mostrare che appresso il tenpo delli appostoli
vuce. laude cortonesi, 1-i-475: ben volglio laudare tucta la mia vita / sancta
gilio, 228: neente mai mi volglio allungare / di te sguardare, alta luce
ulis- ste: « scire, alquanto volglio con esso voie esstare a segreto »
un animale. latini, v-269-24: volglio seguire lo ciervo umilemente, / che
quivi a raunare / da tal sentenza e volglio. morovelli, 280: come quel che
sì come vi pare, / sì volglio che perdonar lo mi deggiate. dante,
. mme sguardate, / odete que vo volglio dire. f. scarlatti, lxxxviii-ii-574
laude cortonesi, 1-ii-186: quel palagio (volglio c'ogn'uomo lo saccia) /
scanoscenti. latini, v-269-28: io volglio rivenire / al mio 'mare sovente, /
, pagati tutti i detti legati, volglio ke 'l detto abate e fidecommissari quello
). monte, 1-56-7: non volglio tu credi a le parole sparte: /
conoscienza il fiore, / perch'io non volglio a lingua adimandare / quello ond'
pene guemita / per uno ch'amo e volglio, / e noll'agio in mia
. una cella tucta scura / piangere volglio mia tristura. = deriv. da
monte, 1-35-20: tal consilglio seguir volglio a tutore, / ma piaccia voi non
e conoscie in diritta lealtate, / volglio usare a tuto mio podere. cecco d'
e conoscie in diritta lealtate, / volglio usare a tuto mio podere. cantari cavallereschi
il fiore, / perch'io non volglio a lingua adimandare / quello ond'io