/ qual più mi aggrada, io voglio il buon traiano, / ch'è di
cose, che o non ho o non voglio avere a mente, mi dettò [
la storia dell'arte senese, ii-36: voglio cento some di legna, o più
. bianciardi, 4-169: non ci voglio i preti, ma gli ex preti ce
preti, ma gli ex preti ce li voglio, ci voglio quelli che hanno buttato
gli ex preti ce li voglio, ci voglio quelli che hanno buttato la tonaca alle
della terra. filarete, 1-i-373: voglio che questo muro sia grosso braccia dieci
dieci, e in su ogni canto voglio una torre tonda, la qual sia
dorato del palazzo arciducale ma io non voglio scrivere alla signoria vostra lettere topografiche.
loredano, 13-43: se così è, voglio prima gire a far conciare la toppa
l'hai fatto, ad ogni modo ti voglio mangiare ». 2. figur
edizione. gozzano, i-1368: non voglio né posso portare ai torchi di treves un
il tordo, son venuto, e voglio, uguccione, che voi veggiate con gli
, volgar., 1-181: « et voglio andare, e dimostrarmi a loro,
leggera. giovanni soranzo, lii-5-109: voglio dire un proverbio spagnuolo, che loro
non istentate, né di colore pallido. voglio sperare che alla tornata di quest'altro
, che sono nel medesimo dialogo; voglio che vi piaccia d'aggiongere a tutti tre
d'intagliare. filarete, 1-ii-495: voglio gli sia uno buono maestro d'argento
? » disse con voce gentile. « voglio che ti levi di tomo »
arpino, 11-54: -salutiamoci qui. non voglio che ti veda la mia aiutante.
torseli vecchi. d'annunzio, v-2-222: voglio celebrare questa giornata sacra e profana di
di preghiera e di delirio, ne voglio perpetuar la memoria con una medaglia di buon
io far torto a nessuno / non voglio. cassieri, 11-44: non per far
ambra, 56: colla medesima / esca voglio pigliare oggi due tortore. 7
/ presenza mia, io risvegliar non voglio, / a tormentarvi il core, /
. fra giordano, 3-31: vi voglio mostrare, come ci potemo dirizzare dalla
meglio, toscanissimo di mo- dana, voglio essere il vostro bue. botta, 7-93
mi sia. goldoni, ii-271: voglio andarghe drio. no vorave che passando per
incontrovertibilmente sospetto d'eresia, 10 nondimeno voglio darvi la giunta. riflettendo perciò alle
tracaro amico mio lucilio, quando i'voglio, i'son teco e veggioti, per
, anche senza il caso che resti sola voglio dire col marito assente tutta la settimana
sbagliato sistema, e se le dico che voglio sposarla, accetterà. = deriv
. calvino, 13-119: quel che voglio dire è che chi scrive per comunicazione
sarà molto umido... pure non voglio assolutamente cambiar sede... ne
intorno alle torri nello assedio di tortona, voglio dire perché i cittadini cessassero il saettarne
miei compagni saranno del mio volere, voglio dopo avere svaliggiato costoro, che siano incatenati
vo'dar noia, i'me ne voglio andar per un traghetto; / ch'i'
governatori di città; e di questi tali voglio 10 che si costituisca l'azione e
moglie trovare ma non altro amico, io voglio innanzi (non vo'dir perder lei
levi bianchini [pfister], 131: voglio accennare al cosidetto 'transfert affettivo (
a provedergli. brusoni, 9-212: voglio credere che vile invidia, ma bensì che
primitiva. moravia, 19-259: non voglio dirvi dove abito, vedrete trappoco perché
?... -zitto, zitto; voglio quelli / nella rete trappolar. carena
volgetevi verso altra parte, che io non voglio traricchire. f. nobili,
sono adesso fuor di casa, perché voglio cercare di un cerusico e fargli trarre
., 2-6 (1-iv-151): io voglio alle tue angosce, quando tu medesimo
altro. benivieni, 106: io non voglio preterire in questo luogo una cosa che
si vuole vedere del terzo, el quale voglio che. ssia di dilicatissime rose vermegle
storia trasandati i termini della modestia, voglio per loro soddisfazione e contento.
sentimenti. cavour, vii-387: io voglio credere che vi siano alcune persone trascinate
. tapini, 27-1008: ma costui, voglio dire, quel trascinatore malefico più che
giudici! zucchelti, 79: non voglio trascorrere sotto silenzio la qualità d'un
allontanarono, cantando una canzonacela che non voglio trascrivere. pascarella, 1-105: queste e
: d'ogn'altra intendanza / esser voglio luntano / e farmine salvalo, / averla
: questo è quello ch'io ti voglio insegnare co'fatti e consigliare con le ragioni
no, candide anime! io non voglio farmi onore: voglio, cioè vorrei,
! io non voglio farmi onore: voglio, cioè vorrei, trasfondere in voi
nel prologo della bibbia'. io non voglio che nelle sante scritture tu ti sdegni per
. savonarola, ii-243: io ti voglio questa mattina introdurre la scrittura della traslazione
trasportarmi in una regione trasmondana, io voglio e devo guardare al punto di partenza.
., 5-6 (1-iv-491): io voglio che tu gli cognosca, acciò che
: per rimandare, aspetto trasposizioni (voglio rivedere il libro i) ed aggiunte
io ti creda, ma per trastullo voglio veder questa tua prova. siri, 48
ciascuno vede. bettini, 1-268: non voglio essere il trastullo di nessuno.
spaccatura, col mastice solo? ci voglio i punti. mastice e punti. comando
10-38: « mi sono alzato perché voglio farmi quattro passi. e che sempre seduto
masetto: « attendimi qui, ch'io voglio dare una lettere a uno di qui
c. i. frugoni, i-14-233: voglio finger che m'aspetti / un cappel
sé stessa e per sé stessa; voglio dire che non dipende per nulla dalla coordinazione
sera! g. gozzi, i-25-27: voglio che tu impari talvolta qualche bel tratto
e dei disordini dei nostri tempi? voglio pur uscirne ad un tratto. tocci,
ben n'ho bisogno; / ma non voglio anzi tratto esser pagato ». boccaccio
magalotti, 20-210: io non voglio qui far alcun caso dell'opinione,
non mi travaglio, perché quello che voglio non posso e quello che posso non
non posso e quello che posso non voglio. dante, vita nuova, 19-21 (
mano. gottifredi, xliv-276: io voglio ancor, danzando, che tu glidia tutta
gennaio 1984], 7: ma voglio insistere en passant su ciò che tutti sanno
4-506: levamelo dinanzi ch'io non mi voglio più traversar seco. 16
assettate siano. galileo, 3-1-421: voglio fermare una travetta parallela alla detta schiena
slancio eccessivo. niccolini, ii-343: voglio / travolgerla [rosmonda] nel fango
, 1-218: « qui ce li voglio! » e la signora ildegonda batté
trista! getti, in-69: io voglio a ogni modo veder se e'mi vuol
r. borghini, 2-24: io non voglio macchiare questa onorata spada in così vile
tremisse d'argento m'è rimàso, voglio e comando che si dia a'poveri
o giovani, pensate (io non voglio essere profeta malauguroso), qualcuno tra voi
nobili defunti. chiari, i-160: io voglio ancora che vi facciate pregare un paio
. cattaneo, i-58: figlia, non voglio, che tu treschi colla tal persona
a tresette, cola signora rosaura non ci voglio stare. -perché? -perché non sa
tutte le cose di questa tribulosa vita voglio lassare. fr. colonna, 3-446:
: sì, sì: da domenica non voglio perdere un solo servizio di calcio.
verso di voi, che pregar non lo voglio: / oggi è quel dì che
mia preda, siete una schiava, e voglio / l'amor vostro in tributo.
a gir in volta, quand'io la voglio; dove è. =
. bruno, 3-758: non voglio procedere a quella tua fastidiosa quadratura,
divisione trimembre. galileo, 4-436: non voglio dissimulare la ingegnosa division trimembre, che
. c. croce, 3-1-62: poiché voglio finire questo mio discorso trinario, facendovi
superbissimi. oliva, i-2-272: se io voglio conformarmi alla severità del sacro testo.
f. vettori, 1-50: io ti voglio narrare quello intesi, non è molto,
l. strozzi, 1-172: non voglio che questo porcaccio / di pa- chierotto
ma si placherà, perch'io gli voglio bene, ed egli ha bonissimo cuore,
: una delle cagioni per le quali non voglio più amarti è ch'io non posso
: con sì tristo augurio / non voglio governar. tanara, 8: il canto
che ti piace per tuo amore, e voglio ricevere dalle tue mani ugualmente il bene
parti dare. machiavelli, 1-i-351: io voglio questa materia disputarla più tritamente. firenzuola
agostini, 1-108: 1 molini voglio che siano le buone coscienze, ove
altra cosa. magalotti, 23-366: io voglio addurvi un solo argomento della gran debolezza
punto di morte., e non voglio dannarmi!.. ma, sappilo:
, un sol picciolo / non ne voglio. cesari, 7-520: tu vuoi dire
nel bisogno? carducci, ii-7-206: io voglio che tu tronchi ogni relazione con lui
si troncano le braccia, anco se voglio riempir una cesta d'erba. nieri,
la piazza. manzoni, v-2-623: voglio parlare de'lavori in parte principiati,
eccessiva. anonimo, i-624: non voglio esser orgoglioso, / umile troppo,
a non amarmi: / e se io voglio ammazzarmi, / tu mel vieti,
. pavese, 7-80: « gli voglio bene ancora adesso », le spiegai «
soccorso? d'annunzio, i-639: voglio un letto di porpora, e trovare /
suo trovato. daniello, lxi-59: voglio scoprirti del pastor d'arcadia / i bei
vi piace (rannodarmi, e io voglio esser contento; e acciò che io
mal venisse fatto, io stesso ne voglio essere il trovatore. livio volgar.,
ch'io ne toglia, / né voglio esser il proprio trovatore / per dolermi di
-sostant. magalotti, 23-117: voglio dire, che di capestri, de'pugnali
sostant. loredano, 8-121: li voglio al suo dispetto, e di chi farà
. carducci, ii-6-287: questo io voglio da lui, e glielo dissi inquel modo
ragionare che egli fa truffo, lo voglio far citare al commessario, ove confesserà ogni
f. casini, ii-254: voglio concedere... che siano quali sono
tuguriale albergulo; il cerebro mi giricula. voglio entrare per requiescere aliquantulum.
. boiardo, cvi-494: ora io voglio passare oltro a quel monte / per
ch'io sia, giacerò; ma pur voglio una nobile loria / se delle
, 1-276: di fame prima / voglio morir, ch'aver nulla del tuo.
leopardi, iii-94: certo che non voglio vivere tra la turba; la mediocrità mi
fa una paura mortale; ma io voglio alzarmi e farmi grande ed eterno coll'
/ quell'abate interrompente, / ve la voglio raccontare; / raccontarvi il caso mio
e se trovo don roberto, gli voglio dire le parolette turchine). chiari
. bizzarri, io: io mi voglio servire di lui per torcimano in questo
ed in un bacio donati: / io voglio... voglio su 'l
/ io voglio... voglio su 'l tuo seno turgido / morir morire
tommaseo [s. v.]: voglio tutelarmi. sono in dovere di tutelarmi.
dura e crudele paruta ti sono, non voglio che tu creda che io nell'animo
capitato nelle mani di vostra signoria illustrissima voglio qui scriverli tuttocché egli dice nella lettera
. sassetti, 37: tuttociò io voglio che ciò s'intenda con intero comodo
la mia cella ho tanti giorni nascosta, voglio che ella sia a tutte manifesta,
manifesta, ma sotto pena d'ubidienza non voglio che a secolari si riveli. manzoni
vole'soferire, / ché 'l mio padre voglio ubedire. ariosto, 2-27: ma
disse: « tornate domani, che gli voglio a ogni modo ». lancellotti,
., 6-3 (1-iv-543): vi voglio ricordare, essere la natura de'motti
). compagni, 2-12: io voglio fare l'uficio comune... eleggemo
con gran risa: « ora ora voglio che ve lo meniate a casa ».
teco provarmi io vo, cornante, e voglio / veder, s'oggi in cantar
e s'io c'incappo mai più, voglio essere condannato ad avere per un mese
palato, la cura di le quale voglio lassiare a medici. idem, 1-190:
replica. carducci, ii-8-238: io voglio... rivederti un pocolino più
: come vi ho detto, non voglio rinunciare alla laurea; ed è soltanto col
o donno gianni, io non vi voglio coda, io non vi voglio coda!
non vi voglio coda, io non vi voglio coda! ». pallavicino, 10-i-36
le gare ultrici: / io vi voglio compagni / e non nemici. fantoni,
corrette. sansovino, 101: io voglio adunque che subito che 'l fanciullo è
bonghi, 1-122: io non voglio già che tu creda che questa rettorica gretta
delle muraglie. galileo, 4-3-18: voglio che sia bucato nel mezzo, sì che
e unghiuti e codati signori che non voglio per creanza qui nominare. de pisis
'nnamora. giamboni, 8-i-265: dell'unicorno voglio dire, il quale è bestia fiera
in una mandra di grassa ignoranza, non voglio che gli imbratti del mio inchiostro gli
leopardi, iii-94: certo che non voglio vivere tra la turba; la mediocrità
mi fa una paura mortale; ma io voglio alzarmi e farmi grande ed eterno coll'
., 38 (658): voglio che andiamo noi altre donne a fare un'
/... / non ci voglio artigian'né cittadini. tommaseo [s.
me ne diede il ricordo. tuttavolta voglio usare ancora un giorno novello, e più
fatto, brievemente e per ordine tei voglio mostrare et aprire. dante, inf,
, 710: ma, vedi, io voglio che noi attacchiamo i pensieri tutti alla
, 1-4 (95): io voglio andare a trovar modo come tu esca di
ne l'uova. ariosto, 33-96: voglio astolfo seguire, ch'a sella e
. r. borghini, 2-14: voglio che il vestiario [sia] a uso
l'uso. panigarola, 231: io voglio parlare secondo l'uso commu- ne.
poiché se'grassa delle mie ricchezze, voglio mi dia l'uso della grassezza.
recalcitrasse o impedisse loro tale autorità, voglio che, con intimargli tre mesi di tempo
/ che voi facciate, supplicar vi voglio, / dall'aìte cure un po'di
, e però con la nostra gente voglio che noi pigliamo tutto il reame di franza
sia mezzo d'utilizzarlo, poiché né io voglio affidargli la somma delle cose nostre,
, comedie e vacanterie, io non la voglio in casa. -espressione di vacua
. [crusca]: una cosa non voglio tacere, la quale non vaca di
: alle vaghezze di gentil donzella / voglio, che sian rivolti i tuoi pensieri.
b. tasso, iii-150: io non voglio... delle qualità di questo poema
. cavour, i-133: io non voglio elevare discussione sulle cifre più o meno
c. gozzi, 4-64: e voglio che sappiate, uditor vaghi, / acciò
vo'travestirmi, e trovandomi separatamente, voglio fingermi con ciascheduno un'incognita amante.
ii-279: nenciozza mia, i'me ne voglio andare, / or che le pecorelle
penne degli ardenti strali / mandare io voglio il vampeggiante cor. -che
bergantini, 2-95: 'vampirismo': io voglio pur prendere questa voce dalle 'lezioni accademiche'
leopardi, iii-94: certo che non voglio vivere tra la turba; la mediocrità
mi fa una paura mortale; ma io voglio alzarmi e farmi grande ed eterno coll'
subord. anonimo, i-463: voglio che l'amor mio canti, / di
. belo, xxv-1-112: io te voglio dare mille vapulature acciò che tu essemplifichi
un dubio che mia mente spesso varga / voglio che tu sentir meglio delibre.
per variare. ghislanzoni, 17-70: voglio un po'divertirmi con quel matto..
variabile. giacosa, 1-739: non voglio indagare le ragioni di tali varie- voli
. caterina da siena, i-203: voglio... che siate uno vasello di
vaso. monti, v-455: non voglio dunque né posso aver più che
vi nominati, / ch'io non voglio esser re de cotal gente ». roseo
la gaetana! pascoli, 5-113: voglio sapere dove ha messo il mio portamonete
vecchiatina. manzoni, v-1-424: ti voglio pur contare una 'vecchiatina'perché son certo
e non lo vuol fare, la voglio veder per via di ragion corrente, non
. d'annunzio, 8-171: io non voglio mica seccarmi, qui. dopo che
. leonardo, 2-204: io non voglio... se non che uno bono
di bellezza infinita. lomazzi, 4-ii-35: voglio dire che, se il loco è
. bruno, 3-249: oltre di questo voglio che si avvertisca che, benché,
magno volgar. [tommaseo]: io voglio ch'elli oramai ci dica apertamente,
di c. puini] sarebbe rivedere, voglio dire vedere, una volta, per
, veloce come una rondine... voglio arrivare fino alle indie.
sottane. pratesi, 1-70: non voglio che porti al collo quel vellutino rosso
tutte a simiglianza le riduco, / ma voglio che di lui sii vena- tore.
ossia una macchina per vendemmiare: e voglio osservarla da vicino... poco
ad quillo christu amoruso; / quillo voglio per spuso. / convenente m'è statu
natura mi fece libero, e libero voglio conservarmi. monosini, 223: chi
il regno, non vorrei, perché non voglio tentare dio, la sorte, la
.). condivi, 2-107: voglio che voi mi promettiate di farmi qualche
ànno che mangiare; e non li voglio mandare via digiuni, acciò che non vengano
. caproni, 2-32: per lei voglio rime chiare, / usuali: in -are
da lei. galileo, 3-2-302: voglio dirvi un altro punto più sottile, e
, le invenzioni verbali, io voglio in prima andare a roma e quivi vedere
, iii-1-802: tutta di verde mi voglio vestire, / tutta di verde per
disse: « don ateon, io voglio per alegreza de questo benificio me donati
a vergare queste pagine. io non voglio morire senza lasciare alcun nome dietro di
: sbrigato che sarò di questa facenda, voglio impiegar quell'ozio che...
testo. gozzano, i-1368: non voglio né posso portare ai torchi di treves
-intr. (1-iv-19): io non voglio che per le raccontate cose da loro
albertano volgar., ii-164: maggiormente voglio l'altrui scienza con vergogna imparare,
io so certo che mai più non voglio esser chiamato cavaliere, se a tal che
, 1-vi-231: per verificare questa oppinione, voglio che mi bastino gli esempli soprascritti.
che voi sacciate -lo ben ch'eo vi voglio. cantari, 254: la madre
conto di lasciar istampare mie favole, voglio ora accusarvi le verità del mio non avervi
in lacerba, iii-88]: io non voglio che si dica che il verlibrista profeta
quanto gli par, / primavera io voglio pur. carducci, iii-2-67: di ciel
medesmo non so quel ch'io mi voglio, / e tremo a mezza state ardendo
da 'l verisimile, che io non voglio altrimente scriverle. b. fioretti, 2-5-42
nave. redi, 16-vii-124: voglio favellarle di quei vermi, o pur tarli
intimi. pellico, 4-51: non voglio dir questo, signore. ah s'ella
ii-89: verso di monna paula non voglio che tu pigli sdegno neuno.
sì subito e astuto, non mi voglio partire » e fatta orazione subito sparì
giovane: per la qual cosa io voglio che tu senza veruno indugio vi bada.
so se queste sono vesciche: pur voglio tu lo senta. firenzuola, 740:
marcirà piuttosto in corpo che darlo fuora, voglio dire uomo sensato, sincero e punto
qualche ricevuta. loredano, 11-62: voglio che i miei fratelli facciano a giovancarlo
fare la vesta. ariosto, 5-24: voglio, qual volta tu mi dai ricetto
dio. musso, ii-13: io non voglio discorrer per le creature, che vi
atti, del prof. monti mi voglio fare un amico ». se il mio
b. tasso, iii-188: voglio riscuoter undici pezzi di tappezzarie che impegnai
: ricordandomi del consiglio del machiavelli, voglio vezzeggiarlo, lodandogli lo zelo e l'
gozzo. poliziano, 1-696: io vi voglio confortare, / voi che avete a
pavese, 7-22: voglio sentire i tuoi discorsi, -disse -quel che
. manzoni, v-2- 623: voglio parlare de'lavori in parte principali, in
dica di non potere, a ogni modo voglio sperare che troverai la maniera di fare
non vada a ferire il cuore; questo voglio aver detto contra l'oppositore. cesarotti
g. ramusio, lii-15-340: non voglio qui restar di dire un decreto.
non posso più andare avanti e non voglio assolutamente tornare indietro. sciascia, 8-40
aspettava qualche conforto nella mia volontaché non voglio vigilazióne né protezione da un governo che
gente latina. borgese, 6-91: voglio partire alla vigilia della primavera. montale,
vigilia dei sensi che mi rimane non voglio distrarmi ad altri studi da quelli che
. vigliacchétto. pascoli, 7-67: voglio anche, a costo di farmi fare accuse
vigna della santa chiesa: perocché io voglio fare misericordia al mondo. lorenzo de'
l'incantato fratello. carducci, ii-2-234: voglio sperare ch'ella si riavrà presto dalla
desiderio. bonagiunta, xxxv-i-265: ne voglio cantare / lo certo affinamento, /
sono vile; ho paura del dolore, voglio soffrire il meno possibile. moravia,
cavalca, iii-140: oggimai non mi voglio avere a vile, poiché iddio m'ha
maestro torrigiano, 317: se difender voglio la natura, / dirò che siate
marito e moglie nella su'villa', voglio dire nel suo paese. proverbi toscani,
anonimo, i-477: d'una cosa ti voglio somonire: / d'altrui amor non
guittone, i-13-78: né non mi voglio a carne astenere né essere gravato di
villanzone! carducci, ii-3-243: non voglio... tu mi creda così bue
questa parte io le son poco grato, voglio vincerla in un'altra, con renderle
suo paragone. pirandello, 8-189: « voglio vedere chi la vince! » aveva
avviluppato, / spasimando d'amor, voglio morire / da l'omicida voluttà succhiato.
ed i forconi. betti, i-841: voglio sentire se questo vinetto incontra il gusto
e niente. mi ha violentata, voglio dire che mi ha sodomiz- zata.
di conto. sisterò, perché non voglio che la mia volontà sia violentata, e
sì, grida perch'egli accorra! voglio vederlo il tuo paladino, viperello anche lui
rinaldo degli albizzi, ii-19: sapete vi voglio bene; e non lo voglio scrivere
vi voglio bene; e non lo voglio scrivere se non a voi, ricordandovi quanto
caso che appunto là io non ci voglio andare. moretti, i-611: veniva a
altra cosa visitata da'viaggiatori curiosi; voglio dire un gran palazzo campestre appartenente al
steri. della casa, iv-193: io voglio andar sempre a visitare madonna isabetta,
, se no non serve a niente, voglio dire per indirizzare il sogno.
a venezia in qualche loco, che voglio far il vostro consiglio, al tutto
. scrittura, la quale io voglio, s'io potrò, vitare. girolamo
a loro. cassola, 4-36: voglio vedere i vitellini; vieni anche tu
così provide, / e questo modo voglio che tu provi / ad ogni vidicio che
vituperare i peccati della lingua, così voglio che si chiami pungi- lingua; che
molti alla fordo, 2-10-38: io voglio anzi morire, / che vivo rimaner vitupema
: così rimaso te ne l'intelletto / voglio informar di luce sì vivace, /
alle lettere, perché ad altro non voglio né potrei vivere. carducci, iii-2-325
genitrice. deledda, i-947: « io voglio farmi prete » disse il ragazzo con
con incostro. bisticci, 3-46: io voglio fare uno grave e importante testamento,
viva voce per più autorità ve lo voglio dire. caporali, ii-99: si dice
perfino c'era scarsità; d'acqua, voglio dire, viva e salubre. bacchetti
. m. cecchi, 96: io voglio / tirarmi in casa, e dar
teco amore m'incatena, / per te voglio aver l'ingegno / sempre in voga
in su la voga del filosofare, voglio dirti una bagatella, che m'è venuta
/ se ben morisse, la voglio contentare. boiardo, ii-16-42: a sua
della prima persona dell'indic. presente voglio. vogliènza (voglianza, vogliènsa,
non lo farei col cuore quieto: gli voglio troppo bene, avrei paura di fargli
lentini, 3: madonna, dir vi voglio / corno l'amor m'è preso
». poliziano, 1-696: io vi voglio confortare, / voi che avete a
fenoglio, 1-23: io non ci voglio piu stare con quello là che mi dà
invola. martello, 380: io voglio spingere la mia penna per tutta quanta la
fossen sepolte. foscolo, vii-126: io voglio... che il letterato abbia
or qui son, lasso, e voglio esser altrove; / e vorrei più volere
vorrei più volere, e più non voglio. boccaccio, dee., 4-6 (
, / e porgimi le labbra: io voglio perdermi / in sogni azzurri e d'
mamma mia, ora m'impenno: / voglio! e quando dico voglio..
: / voglio! e quando dico voglio... ». montale, 1-45
è potere. -sm. voglio: affermazione della volontà del singolo.
menelik tagliar corto, e dire un voglio risoluto? de sanctis, 9-111: se
se gl'individui si trincerano nel loro voglio, l'epica è (lisciolta, la
e perché si turba la faccia tua? voglio che sappi, che se tu bene
pene guemita / per uno eh amo e voglio / e noll'agio in mia balglia
siro, non ti partire, i'ti voglio un poco. m. villani,
libra? » rispuose zazzara: « tanto voglio della libra quanto tu vuo'della posta
: contra mia voglia, s'io non voglio / lei riguardando perder di vederla,
i'medesmo non so quel ch'io mi voglio, / e tremo a mezza state
una tomba. -qui ti voglio, a questo ti volevo, ecc.
/ ai lisci: or qui ti voglio, o pazienzia lunga! / col bianco
e piace: ma nel fin ti voglio. cesari, iii-60: ma a dir
con sì vaga proprietà e gentilezza, ti voglio. manzoni, pr. sp.,
rubare è di tutti, a conquistare vi voglio. pirandello, 8-1104: e ora
e ora, a ripigliare il sonno ti voglio! -se dio vuole, come
mi toglio e di me'non ti voglio ». varchi, v-72: certe minuzie
sapesse il bene, / ch'i le voglio, ellapopol. di zuzzuchera (v)
zozza, « di pagare io: non voglio levarvi il piacere ».
il mio danaio; / io non voglio, oste mio, come il gigante,
. b. pino, 46: non voglio che mio figliuolo gitti via i danari
]: questo cantuccino di pan fresco lo voglio zuppare in un bichieretto di vino del
, ii-iq3: -lo vooglio! / voglio quel chifellino / per zuppare nel mio
. giubbetto. cornazano, 1-21: voglio che gli comprate oggi un paro di
stiamo in zurla con le muse, voglio confessar una verità, che tacqui a v
m. carli, 1-70: voglio che siano abolite: le strade invernali troppo
g. de chirico, 58: non voglio parlare delle mie pitture...,
, 2-213: sono un rivoluzionario e non voglio casinisti intorno che vengano da bergamo o
pacco di avanzi d'antichi amori (voglio dire, goldoni 'condoni'). =
benni, 10-172: entro due ore voglio qui tutti i miei registi, le troupes
come ornamento. buzzati, i-301: voglio fare un entredeux di pizzo come quello là
pascoli, 7-60: ecco quello che voglio fare. fondare una scuola classica italiana
a « lotta continua », 79: voglio essere avanguardia, indiano, omosessuale,
, omosessuale, eterosessuale, freak e voglio fare spinelli. tondelli, 1-i-32: ci
pacco di avanzi d'antichi amori (voglio dire, goldoni 'condoni'). a.
chiarezza, a cui non posso e non voglio sottrarmi, di cui anzi tanto più
pascoli, 7-60: ecco che cosa voglio fare. fondare una scuola classica italiana
vittorini, 12-104: c'è, voglio dire, un disgregamento parallelo nella compagine
: l'albergo è scuola di vita, voglio dire deldamerican way of fife', e
e mangiamèrda che non siete altro, voglio i consoli qui davanti! = comp
di spagna e lascieremo il morbifugo universale, voglio dire la polvere viperina, espugnatrice di
a. memmo, cxlviii-ii-366: io voglio godermela paciosamente, e me la godo
baldoria. piccolomini, xxv-2-117: voglio andare ancor io a rallegrarmi del caso
[26- vii-2001]: mamma, voglio fare la velina. = da velina
niffoi, 7-57: « femmine non ne voglio, perché ho intenzione di mettere su
ballestra, 3-21: pertanto, quel che voglio chiedere è: come mai il poeta
non piacerà agl'ariostisti... io voglio dire un mio pensiero, che che
e si abbandona l'antico. non voglio dir già l'archeologia, ma la storia
, 1-170: mi piaci, bambina, voglio vederti dentro, spiare i tuoi visceri
bombardiere joe louis era il bombardiere. io voglio avere l'onore di essere il primo
ma forse per quelli grandi non esistono, voglio vedervi a cercare di farli indossare a
corriere della sera [22-iii-1999]: non voglio assolutamente scatenare ansie femministe con quest'ultima
gusto farà da noi allontanare (così voglio sperarlo) il ricercato, il lambiccato,
quadriga, perché nell'ora di venere voglio andare a diporto per le contrade d'averno
pieni di ruote come i tuoi. voglio pattinare con te sui viali nelle domeniche ecologiche
te sui viali nelle domeniche ecologiche. voglio cadere, voglio farti ridere.
nelle domeniche ecologiche. voglio cadere, voglio farti ridere.
, ma noi speriamo di migliorarla. voglio dare spazio all'editoria, penso a una
morfinomani, le eteromani... voglio etere! ancora! eteroscopìa,
potrei scriverti dei volumi di lettere: ma voglio anche io mettermi su la via della
corriere della sera [22-iii-1999]: non voglio assolutamente scatenare ansie femministe con quest'ultima
interessi e intramature contro le quali non voglio né posso misurarmi. poi ti racconterò
a lor posta con stile lunatico, voglio dire or gonfio, or basso e vile
una persona. giusti, i-293: voglio moltissimo bene a giorgini per molte cose,
avvenire », 30-vi-1999]: non voglio ridurre la metafisica e la religione ad attività
della sera [22-vi-1997], 32: voglio vincere lo scudetto con l'inter e
p. m. zaguri, cxlviii-ii-275: voglio per altro cominciar dal numerar questa [
; e dovresti farla a milano. voglio dire 'anche'a milano. il che non
ma la conduco avanti lentissimamente, perché non voglio deludere né me, né altri.
domani vado a interrogare 'i patrioti'. gli voglio schiarire le idee, uno a uno
gadda, 22-163: in questa novella io voglio movimento romanzesco, scherlokholmismo, per diverse
vendermi lo spaccacervelli. no, io non voglio venderti lo spaccacervelli. tu vuoi andare
riflettere sulla tua vita. sì, io voglio andare a casa a riflettere sulla mia
« datosi che è scoppiato il punk, voglio un taglio un po'punk »,
? » « cioè, corto. li voglio molto corti ma spettinati. cioè,
sparati, volevo dire. ecco, li voglio sparati ». « sparati? »
spesso così: « di questo non voglio parlare ». ogni tanto invece 'splitta'la
altro, servito esattamente alla stessa maniera, voglio dire, da un punto di vista
corriere dellasera », 21-vii-1995]: non voglio ripetere qui i riconoscimenti dei pregi –
] un rivoluzionario come li amo e li voglio, che prese le armi non da
quell'altro..: la concorrenza, voglio dire! zaccagnata, sf. region
e invece la tedeschi... voglio dire, non è una zorra.