. guittone, 3-35: non mi voglio a carne astenere né essere gravato di
feritate: or quel ch'avanza / viver voglio ad aminta. foscolo, sep.
messer rinaldo che cosimo. né ti voglio dire altro, se non che dio
da siena, ii- 13: voglio dunque che siate umili, e che voi
ozio. baretti, ii-296: né voglio né amo sognare ch'io mi stia
, i-97: io ho sonno e non voglio più ragioni, perché mi pare che
chi le mira. verga, 1-268: voglio tornare a vederla, cotesta sirena che
gesto che m'è consueto quando mi voglio assicurare che quel che vedo non è
cani. boccaccio, 7-6-7: io voglio che parlare / possa chi voglia,
ho abbandonata la poesia, e non voglio più saperne. c. gozzi, i-57
ne correggio. varchi, 16-187: voglio che noi veggiamo le tue ricchezze, che
t'abbatto... / guadagnar voglio il tuo cavallo e tarmi. tasso,
abate. d'annunzio, iv-1-884: voglio condurti a un'abbazia abbandonata...
costume. machiavelli, 769: voglio che domenica mattina prossima tu con il
cleandro ed eustachio] 10 non mi voglio abboccare. parla con loro tu; di'
abbozzo. marino, ii-90: voglio farvene una abbozza e rappresentarvi innanzi le
. note al malmantile, 552: voglio darti un'abbozzata: cioè, ti voglio
voglio darti un'abbozzata: cioè, ti voglio descrivere alquanto o in parte.
, 42-52: cristo amoroso, ed eo voglio 'n croce nudato salire, /
sentendosi abbrancare. slataper, 1-106: lo voglio abbrancarti furioso e sentire questa tua carne
potere occulto. sbarbaro, 2-54: voglio il dolore che m'abbranchi forte / e
. idem, iii- 56-1: io voglio che tu impari la perfetta annegazióne di
il tempo. borsi, 2-165: voglio adottare un altro stile per questi scritti
: se egli dicesse: 10 voglio fare male, ogni persona l'avrebbe in
bandello, 2-22 (i-869): né voglio già ora diventar sibile è ricordarle senza
nondimeno per li tuoi detti sopra ciò voglio alcuna cosa sentire, acciò che, del
mia bontà. monti, i-85: non voglio abusarmi della vostra condiscendenza, ma non
scomodi molto per me; però io non voglio abusare simil cortesia. sarpi, ii-90
ardente. iacopone, 9-40: girne voglio a l'appatrino a accusar la mia
di no, di no; non voglio andare avanti; -poi andò spinta dall'
divin ministero. redi, 16-iv-431: io voglio però sperare e credere, che
ai guastamestieri. nievo, 585: né voglio negare che il mirar troppo a roma
mancato poco! deledda, ii-927: voglio morire tranquilla, in casa mia,
presto, perché io qui dentro non voglio che mi ci venga un accidente!
ii-422: donna mi prega, perch'io voglio dire / d'un accidente,
piagnere e di ramari- carmi, io voglio dire ciò che 'l vostro amico, anzi
488): e potendolo fare non voglio, acciò che 'l mondo non perisca.
la possanza mia / non te la voglio raccontar per niente, / acciò che
cellini, 1-43 (105): io voglio che si faccia un dio padre di
rilievo, ed in mezzo al detto voglio accomodare quella bella punta del diamante grande
moda. beltramelli, iii-636: -io voglio andare dove mi accomoda! -e allora
fioretti, xxi-967 (37): io voglio che noi torniamo uno dì a lui
il re [al figlio] -ti voglio dare una splendida accompagnatura. palazzeschi,
vengono / ai lisci: or qui ti voglio, oh pazienzia! / l'uno
/ pria che lassarla a voi combatter voglio. 7. locuz. chi tace
): « v'ho detto che non voglio farvi del male », rispose,
e d'accordo. magalotti, 7-91: voglio solamente per provvedere più alla vostra che
dovere /... / ma voglio un altro patto, se ti piace:
4485: io qui di ciò ti voglio accorto. d. frescobaldi, ii-503:
, di mezzo agosto, / io ne voglio sempre accosto. g. gozzi,
di tutte le accuse mi rido, una voglio sia impossibile, quella d'ipocrita.
d'incarico dell'imputato. clemenza accusar voglio / perché il picciol soccorso a me
d'ungheria. fagiuoli, 1-4-432: voglio provar con quest'acqua della regina se
lo ha ucciso; ed oggi io mi voglio ubbriacare *. nievo, 674:
esse [le orecchie] dunque non voglio intertenermi con aristotile a discorrerne; ma inviarmi
slancio. carducci, 907: io voglio io voglio adagiarmi / in un tedio che
carducci, 907: io voglio io voglio adagiarmi / in un tedio che duri infinito
dico l'adattazione della cosa, ch'io voglio assimigliare a questa immagine. e.
l'insegne. galileo, 1-213: voglio che due piglino un lume per uno,
ho celato per lo adrieto, ti voglio manifestare ora. bembo, 1-24:
questo io dissi: « e per sempre voglio che sia, e così sia il
ii-iio: da questo tu capirai che voglio dire essermi venuta la gotta, la quale
pancia, bensì stomaco; con questo voglio dire che portava in avanti il petto e
il spirito. idem, 3-714: non voglio che possi dividerti; perché, se
capitolo... il qual capitolo voglio pur rattacconare quando avrò agio, e che
: le quali [vesti] oramai voglio pensare che vi siate addossate benissimo, e
un odio mortale, e a'quali voglio dare addosso. manzoni, pr.
31: o compagnone / con teco i'voglio impegnare la testa, / chi addurrà
marino, i-212: altro argomento non voglio addurre che quella incontaminata ed inviolabile lealtà
umanità schietta. pea, 3-23: voglio che queste ninfe e questi fauni mi
. iacopone, 78-72: pigliare voglio pensamento / a no adempir lo suo
, quando gli ebbe creati: -io voglio adiutarvi con la grazia mia insino a tal
io potrò vivere con voi io voglio adottarmelo. codice civile, 293: i
iii-81: amico lo specchio? anzi io voglio che tu dica che non ci è
disagio. boccaccio, i-125: io voglio cominciare a provare quell'affanno che l'
, v-369 (74): così mi voglio d'amoroso afanno / e di pensiero
fascio. sacchetti, 146-69: io voglio che noi spariamo bene quel porco grande
giovanni da samminiato, i-137: più tosto voglio che tu sia simile a cesare,
né affettatori di stravaganze; sarete voi', voglio tezza '(da affettare, deriv.
già che siamo tra le favole, non voglio tralasciar di ridurvi in mente quella de
cavalca, 16-2-232: io ti voglio affidare una credenza; e credimi
avremmo mai affigurata la sera prima, voglio dire così varia e piacevole.
: figlio, questo non dire: voglio teco morire; / non me voglio partire
: voglio teco morire; / non me voglio partire, fin che mo m'esce
]: * quella casa io non la voglio a pigione, perché nell'estate è
(266): ma io non ci voglio andare dal capitano di giustizia.
si fa quest'affronto ingiustamente, voglio esser condotto da ferrer. quello lo conosco
. redi [tommaseo]: non voglio inghiottire quel freddo lunatico agghiacciatóre dell'universo
i pochi bisogni che ho, né voglio più aggirarmi nel vortice de'ricchi,
540): egli diceva: « io voglio che noi insieme ci aggiu- gniamo,
. guicciardini, vii-28: non voglio aggravare più questo capo [deho stato
venire. guittone, 3-35: non mi voglio partire de casa mia né mio
imaginativa. baretti, i-123: non voglio aumentare i molti nuovi dispiaceri venuti ad
dove son brulli gli alberi, te voglio, / che vi verdeggi dopo ch'io
l'aiuolo. idem, 174-58: io voglio andare a tirare l'aiuolo a cinquanta
. / poscia mi sforzo, ché mi voglio a tare; / e cosi smorto
aiutava a onorarlo. castiglione, 241: voglio che 'l nostro cortegiano, il meglio
non dico queste cose perch'io ti voglio confortare ad avarizia seguire, la qual
, i-235: d'un pericolo della vita voglio cavarne un guadagno di cento scudi.
poesie anonime, v-331-8: in cantando il voglio contare, / a tuta giente dare
infortunio lamentarse. carducci, 900: voglio con voi, fanciulle, volare, volare
-non mi parlare in concinnità di stile. voglio che tu beva al nostro felice incontro
ciel eterna. idem, 82-7: e voglio anzi un sepolcro bello e bianco,
... or al presente non voglio definir cosa alcuna. marino, 313:
dell'alfabeto sia stata una al mondo, voglio dir che la scrittura alfabetica non sia
dell'alfabeto sia stata una al mondo, voglio dir che la scrittura alfabetica non sia
. machiavelli, 675: me ne voglio ire in casa, perch'io veggo
sonava a messa de'tegoli: voglio inferire che noi ci stiamo così alidamente.
. b. giambullari, 1-1-104: io voglio alienar da me un poco / l'
incendio. urli chi vuole, io voglio starmene cheto. d'annunzio, iv-1-761:
gr azzini, 4-343: io non gli voglio in casa: non si veggon mai
sonare. savonarola, 7-i-23: non voglio che li mia figliuoli allarghino la vita
. d'annunzio, iv-1-484: non voglio. il medico non può farmi nulla.
, 67-79: vedennote pentuta, sì ce voglio ar- tomare, / ancor me fosse
fosse fatto villano allecerare: / non voglio che tuo pare facesse lamentanza / ch'eo
caterina de'ricci, 321: e non voglio che ci gettiamo da questa banda,
perpetua dimora. leopardi, iii-58: voglio un mondo che m'alletti e mi sorrida
, 1-3-309: non tanta furia: voglio / ch'un tantin più allindata /
allontanarono, cantando una canzonacela che non voglio trascrivere. idem, pr. sp.
erasmi adagiani -io sono allucinato -, voglio dire ne gli erasmiani adagii, ve
ad pallium *. galileo, 3-3-133: voglio additare a v. s. a
, 27-18: ma s'eo me voglio a te dirizare / e non peccare,
vigna, 3-30: di ciò viver non voglio, / ma dipartire l'alma da
solo una volta l'anno, ma voglio che vi confessiate più spesso, almanco
seguir l'esempio. cadano, iii-285: voglio almen quel che posso. segneri,
manzoni, 5: piacerti io voglio, né piacer ti posso, / fin
croce, 126: orsù, io non voglio mancare di farti questo beneficio, sebbene
penna, nella stesura del tristano! voglio dire che scrivendo fi dialogo di tristano e
/ gli disse quel ch'a voi riferir voglio. idem, 41-9: surgono altiere
medesmo non so quel ch'io mi voglio. boccaccio, i-285: ma poi
il levan suso, / ed io voglio seguir quell'uso. fra giordano,
, i-191: per altro mare ir voglio: / la stanca prora vo'drizzar d'
vi-11-225 (15-10): e qui me'voglio 'l bretto castagniccio, / 'nanzi ch'
e porti risse altrove: io qui non voglio / che sparga seme tu di nove
rustico, vi-1-176 (38-9): io voglio esser, de l'altrui mal,
l'altrui mal, miro / e voglio a ciaschedun dar guerigione. tesoro volgar.
contraffatta ho alzato e'mazzi, e voglio vendere questi drappi. nomi, 12-99:
): « alzatevi, ché non voglio farvi del male... alzatevi!
356): « levatevi, che non voglio farvi male... levatevi!
e d'altrettali piante; di quelle, voglio dire, di cui il contadino d'
ho figliuoli..., i'ne voglio avere la consolazione e l'amaritudine per
cantari cavallereschi, 53: or tornar voglio alli dua innamorati / che nella grotta
parlerà di cosa oscura o difficile, voglio che e con le parole e con
segneri, ii-601: queste due doti voglio io qui farvi vedere amichevolissimamente congiunte in
. andrea da grosseto, v-378-13: voglio ad te, figliolo mio iovanni, lo
questa è la cascion sola che l'om voglio ammastrare. fra giordano, 162:
artificiosa. tasso, n-ii-365: voglio che tu intenda più propriamente,
te mi giova, / un corollario voglio che t'ammanti. vellutello [par.
: 'voglio che t'ammanti un corolario': voglio che t'aggiunghi una conclusione; ed
col detto manto risponde: io non ne voglio esser privato, né me ne voglio
voglio esser privato, né me ne voglio privare. tasso, i-251: la
ii-8-30: ho da far troppo e non voglio ammazzarmi per amor della stampa. tozzi
congiurazione io ne vado cheggendo, né voglio niuna scusa, né non intendo,
. giov. cavalcanti, 384: io voglio piuttosto tor donna per essere ammogliato che
. magalotti, iii-161: io non voglio adesso starvi ad ammoinare colle cose tante
io sento in te, non ti voglio ammolestare di queste cose. =
. guerrazzi, 5-140: orsù, voglio farvi vedere che sappiamo anche noi altri ecclesiastici
: donna mi prega, perch'io voglio dire / d'un accidente, che sovente
e d'accordo. magalotti, i-91: voglio solamente per provvedere più alla vostra che
per amore, parte per forza; ma voglio essere aiutato. cattaneo, iii-4-152:
ride. idem, n-ii-747: se voglio prendere il principio da le opinioni più antiche
i. nelli, 8-2-17: io non voglio né amoretti, né geni, né
tutti. guicciardini, 135: io non voglio escludere gli uomini da'ragionamenti communi né
ser giovanni, ii-40: io ti voglio dire una canzonetta, che già un mio
questo tuo foglio mi è sacro, e voglio tenermelo presso e sul cuore, come
crede? magalotti, 9-9-150: io voglio essere con v. reverenza anche più gentile
barlaam e giosafatte, 44: questo voglio, che tu m'insegni, di
seguire lo signore... e anco voglio, che tu mi dichi, se
, 5-59: io, qui non voglio / che sparga seme tu di nove
vuole alzare. idem, 162: voglio che si riconcilii ancora con la sua femina
per me, la fa sospirare; le voglio bene ancor io, ma mi piace
per un par del golpe! io voglio, / per passarmi mattana, un
sera starà bene. andiamo, ché li voglio parlare. bruno, 57:
bar uff aldi, 85: voglio in maschera bizzarra / far gran festa e
. castiglione, 389: ma non voglio andarmi più rivolgendo tra questi esempii,
del morir, ei disse: io voglio / andar da gesuita o teatino.
la bella fiordispina. aretino, ii-13: voglio che andiamo a vedere con che fronte
la pelle pel servizio non ce la voglio lasciare; oh no di sicuro. già
n'andasse mille volte la vita, io voglio adempire la volontà del padre mio.
metafisica v'anderà a grado; pure vi voglio dir sempre quello che una lunga esperienza
me ne contenterei pur troppo; io la voglio per dispetto di giovanni. varchi,
non so che dire; ma io non voglio andarne di mezzo. -andare
distruggersi. galileo, 606: io voglio dunque,... concedergli che
facesse / oste né cavalcata, / voglio che 'n quella andata / ti porte
: sposare. iacopone, 65-220: voglio oramai far canto, ché l'amor
. grazzini, 4-323: io voglio che messer giansimone venga stasera a ogni modo
lontanissimo saturno. leopardi, 975: voglio dire dell'anello di saturno, della
a quella mia angelica bimba, che voglio perder gli occhi se vedeste mai una
). cellini, 4-504: io voglio fare dipignere questo depositino con due angeletti
, 2-6 (183): io voglio alle tue angosce... porre fine
che un figlio solo, al quale voglio un bene dell'anima. verga, i-98
: per animare maggiormente ciascuno alla prova voglio sciogliere alcune difficoltà, che potrebbero opporsi
or niente del vostro putto; ché voglio far questo offizio a posat'animo, e
quest'è l'animo mio, / questo voglio e disio ». m.
, / dei critici alla barba io cantar voglio. baretti, ii-149: animo,
queste. gelli, i-115: io mi voglio fidare delle parole sue, e andare
ciò che animosamente ragionan quelle cotali, voglio che quello che è detto basti lor
la gittò in mare dicendo: io voglio prima annegare questi denari, che egli
annichilar giammai. baretti, i-190: voglio dire che, tornando a questa canzone,
ed annichila. baretti, i-240: voglio annichilare questo frate, e poi chiudo
scorso. pea, 3-52: « voglio questo e quest'altro: altrimenti! *
: quando le annate son ragionevoli, voglio dire. [ediz. 1827 (115
. quando gli anni son discreti, voglio dire]. 11. ant.
catene vi piace d'annodarmi, ed io voglio esser contento; e acciò che io
se mal venisse fatto, io stesso ne voglio essere il trovatore [della mogliere]
ragioni. galileo, 551: lo voglio [l'argomento] ancora annodare e strigner
io annun- ziatore dell'eterna gloria vi voglio essere. idem, iv'33:
polverosa. fiacchi, 1-2-65: ma voglio,... / che dal tuo
né affettatori di stravaganze; sarete voi \ voglio dire italiani moderni che fanno uso con
al termine d'una tal lettura, voglio dirvi anticipatamente che non sarete ancora al
all'antica. baretti, ii-311: io voglio essere una spezie d'orazio alla moderna
d'anticrisso! idem, 62-74: non voglio più sofferire: prò antecristo voglio gire
non voglio più sofferire: prò antecristo voglio gire, / e vogliolo far venire,
sua virtù. muratori, 3-214: non voglio qui lasciare d'aggiungere, che dai
. figur. tasso, iv-307: voglio ancora mandarvi un avviso, quasi antipasto
di un gran convito ch'io mi voglio imbandire di racconti e di ciarle e di
la patria degli artisti contava molto: voglio dire che, entrando in un palazzo o
gli ebrei. cantoni, 682: voglio dire che il novissimo antisemitismo, se
. leopardi, 978: io ve lo voglio anzi debbo pur dire liberamente. idem
. -disse il padre: -io la voglio anzi in questo rischio che vederla così fatta
con vizio. petrarca, 82-5: e voglio anzi un sepolcro bello e bianco,
a priori, e ora ve la voglio provare a posteriori. vallisneri, iii-584
uomo. sacchetti, 5-44: io voglio che voi appariate di combattere con li vivi
te, e per il bimbo: non voglio mangiare più solo. palazzeschi, 1-119
., 1-3-169: biringuccio, i-35: voglio or qui principiar prima a dir 18-2-215
loro argenti. magalotti, 9-1-250: voglio credere,... che non abbia
io, che posso / apparir ciò che voglio. castelli, i-238: sorgeva la
. iacopone, 9-38: girne voglio a l'appatrino a accusar la
accusarlo. machiavelli, 704: io non voglio cotesta suzzacchera; a me non l'
i pochi bisogni che ho, né voglio più aggirarmi nel vortice de'ricchi, che
baretti, i-55: appoco appoco voglio, se posso, farmi un gabinetto de'
della morte mia,... io voglio fare uno grave e importante testamento.
la qual cosa, perciocché io non voglio affermare senza l'approvagione del vostro consiglio
abbandoni, / pe- rocch'io non voglio essere appuntato. note al malmantile,
gallica censura, /... / voglio ch'or mi si apponga e
a priori, e ora ve la voglio provare a posteriori. grandi, i-169
posto il beccaio. gelli, iii-69: voglio a ogni modo veder se e'mi
calvi; per la penisola / io voglio su l'ali del canto / aralda mandarla
arancia. giannotti, 2-2-248: io voglio che noi andiamo in maschera, tu
l'arbitrio de le bontà vostre, voglio, mentre ch'io reputo cotal caso
che devotissimo. redi, 16-vi-191: voglio solamente renderle umilissime e poi arcidevotissime grazie
. m. cecchi, 288: i'voglio andare a intendere / da un amico
de gli ardenti strali / mandare io voglio il vampeggiante cor. d'annunzio,
, iii-94: [negli studi] vi voglio sempre caldissimo e ardentissimo. verga,
cacao. collodi, 31: [voglio] fare al mio babbo una bella casacca
ma che dico di panno? glie la voglio fare tutta d'argento e d'oro
paia ben detto, anzi... voglio che facciate argomento che v'amo sinceramente
, 4-145: o stiami in rocca o voglio all'aria uscire, / accuse e
aria al frate. collodi, 612: voglio mutar aria... in questo
., 3 (50): non voglio sentir discorsi di questa sorte, discorsi
ma se mi riesce di tirarti dove voglio, t'accomodo io. -dire
ariosto, i-26: anch'io lo voglio un po'squadrar s'ha l'aria
senza pretesa. buzzati, 4-497: non voglio darmi arie di filosofo, non voglio
voglio darmi arie di filosofo, non voglio certo scimiottare socrate. -rendere
arido a denari, e per ora non voglio chiederne. 7. paralizzato,
nel resto. idem, 223: né voglio che la modestia sia tanto asciutta ed
. buonarroti il giovane, 9-860: voglio urtarlo, e fo ponte / delle
. lampredi, 1-1-146: io non voglio asserire che ogni armatore, nell'atto di
mia vita,... io voglio impregnarlo del più acuto aroma conservatore per
acciò che tu questo creda, io ti voglio dare un bacio per arra. fioretti
ingegno, attività e degli amici, voglio arrabattarmi pel mondo ancora un poco, e
della casa, 2-3-237: non mi voglio ancora arrendere, che fra voi e
, 1-160: più tosto che arricchir, voglio quiete. varchi, 23-49: nessuna
e'non fosse il bene ch'io voglio a questa fanciulla, me ne sarei sei
galileo, 541: io non mi voglio arrogere di risponder così fondatamente come forse
iii-220: tu chiedi quel ch'io voglio, / quando a mensa talor ti
disse: « ben sai che io voglio che tu mi serva ». redi,
buonarroti il giovane, 9-22: né [voglio] che, ignorante delle cose note
. sacchetti, 99-27: io mi voglio levare questa carne sal- vatica di sopra
. d'annunzio, iii-2-75: io voglio saziarvi / di strage. e chi
orse; / più tosto che arricchir, voglio quiete. bruno, 3-621: de
s. caterina da siena, iv-35: voglio e vi prego per amore dello
venite domattina asciolver meco, ché io voglio ch'e'migliacci sien vostri.
parole. castiglione, 223: né voglio che la modestia sia tanto asciutta ed
intr. (18): io non voglio che per le raccontate cose da loro
galileo, 613: io (non voglio ascondere l'error mio) concorsi nel medesimo
asilo di pace. borgese, 6-43: voglio che almeno dentro il funebre covo della
ed avvicinarci a quell'alta specola, voglio che comprendiate e sappiate non esser possibile
vado rivolgendomi pel cervello la risposta che voglio fare a quel vostro padre abate.
vo'star più sola in letto, e voglio / che tu deponga ornai cotesto orgoglio
della vipera, il che per ora voglio concedere, nulla di meno egli è
, 56-1: così nel mio parlar voglio esser aspro / com'è ne li atti
guerra. castiglione, 347: non voglio ch'ella usi questi esercizii virili così robusti
, 32-2-7: tu di': ora voglio rivolgere questo libro, ora quell'altro:
vita. papini, 8-324: non voglio nascondere il capo sotto le pile de'
vengo per cacciare, / ché te voglio assidiare, e a le terre aio
mati ad udire quello ch'io voglio, assegno due ragioni per che
demostrativi discorsi. rocco, i-315: voglio prima in universale considerare qual verità possa
/ ché in altro modo combatter non voglio. b. giambullari, 1-1-477: or
dubbioso, / consigliar sconsigliato oggi ti voglio. settembrini, 1-227: io sento
consiglieri primari. segneri, ii-296: voglio promettergli, che gli assisterete nelle sue
io sono di buon umore, e voglio più che volentieri assolvere v. riverenza del
io sia vecchio, non me li voglio per l'avvenire assomigliare, ma darmi
anni quando saremo costà, non ti voglio dir altro, se non che s'
, sofistico. guiitone, 27-11: voglio e deggio e posso esser servente /
si scavezza. varchi, v-106: non voglio già mancare di dirvi, quel proverbio
invano; la quale parola non voglio che serva a fare che gli uomini non
da cosa. viani, 19-388: voglio togliere dalle tribolazioni dei campi, dalla lavorazione
siano vere le vostre assumpzioni: perché voglio concedere le illazioni tutte. 7
astenere. guittone, 3-35: non mi voglio a carne astenere, né essere gravato
« se l'ha avuto lui lo voglio anch'io », colla logica dei bimbi
queste sin ora apportate, io non voglio ardire di definirti stanza, come già volesse
. galileo, 523: non voglio che il nostro poema si astringa tanto a
mauro, xxvi-1-181: sopra di ciò non voglio darvi esempi; / benché sia astronomico
): poscia mi sforzo, ché mi voglio atare; / e così smorto,
un atomo. redi, 16-vi-39: voglio non perdermi né anco un minimo atomo
niuno da poter germogliare, ve ne voglio levare alcune reliquie che mi pare che
: che nostro amore aiungasi, non voglio m'attalenti. guittone, 14-12 (146
vengo per cacciare, / ché te voglio assidiare, e a le terre aio
avvicini, attendi quello che io ti voglio dire. palladio volgar., 4-23:
virtudi. piovano arlotto, 185: voglio lasciare uno pezzo di mia terra che renda
giurare: / ciò ch'io prometto ti voglio atenere. capellano volgar., i-79
ma io so bene che io tei voglio attenere, e di più donarti tanta
tecnici o gli operatori del singolo, voglio dire per i progettisti del singolo edificio
. firenzuola, 13: 10 mi voglio sforzare atterrare questo suo proponimento. caro
che contro, atteso ch'io certo non voglio esser prete. idem, 940:
della verità. monti, iv-351: né voglio altri attestatori di questa verità.
schifar la viltà e la rustichezza, voglio seguir sì curiosamente il lusso e rattillamento
che sforzata. idem, 233: voglio che '1 nostro cortegiano in tutto l'abito
li contempla. negri, 2-698: voglio tenermi ben desta, occhi aperti,
ella mi fa della mia commedia, voglio prima ringraziarla... ma due cose
, i-136: e ingannando me stesso, voglio sperare che tutti questi impedimenti mi s'
, per lo dio verace, / voglio mandare in pezzi alla pianura. i
machiavelli, 908: i quali esempi voglio che vi faccino audace al dimandare e
le portavano *. alvaro, 7-12: voglio soltanto augurarvi che il tempo vi sia
: quanto al sonetto... non voglio anco che si dica mai più che
tre tre cinque può darmi subito, se voglio, la voce di qualche amico italiano
bandello, 1-9 (i-115): non voglio ancora armarmi di quella votatissima autorità:
cotta o piviale. baruffialdi, 85: voglio andare avaccio avaccio, / fin ch'
. castiglione, 395: io non voglio dir più avanti. cesari [imitazione di
pago subito: i debiti non li voglio. se io avessi uno che avanzasse da
del peccato! pascoli, 212: io voglio / l'ultime frasche, s'altri
maria novella. pulci, 2-31: io voglio andare a scoprir quello avello, /
1-1 (72): io non voglio che voi di niuna cosa di me dubitiate
dubitazione. ariosto, 34-84: ma voglio questo canto abbia qui fine. guicciardini
b. croce, ii-13-53: voglio soffermarmi brevemente a rispondere a quanto pur
145: io so che vi voglio meglio che mai, e non sento
di poterti far papa, s'io voglio. -avere in proprio potere.
di ciò mi posso, s'eo voglio, avantare. = comp.
co loro. sacchetti, 188-51: voglio che ti goda il tuo, più tosto
(33): « penso che lo voglio saper subito, sul momento ».
dee., 10-9 (454): voglio io che tu mi facci una grazia
infino a qui sono venuto, io voglio pure tentare di riaverla. -e non te
intr. (54): io non voglio che per le raccontate cose da loro
, e voleva baciarle la bocca: -ti voglio bene, sai? -ella lo fissava
la vera lingua d'italia, io voglio avvezzarvi a sentire italianamente, e avere in
a corpo pieno. -r non mi voglio troppo avviluppare, perché avendomi a esercitare
, perché avendomi a esercitare, i'voglio esser destro. 13. locuz.
maccheroni. firenzuola, 767: io voglio interrogare un poco lui senza voi.
inchiesta. sarpi, i-1-213: io non voglio pregarla di scrivere in cotesto stato,
gli avoltoi. bruno, 3-675: voglio che tu, povertà, sii alata,
pascoli, 957: oh! non voglio un podere in cafaggiolo, / come donato
nulla. goldoni, ii-258: voglio che costei me la paghi; voglio
: voglio che costei me la paghi; voglio a tutto costo metterla in disgrazia di
babirussa. gramsci, 97: io ti voglio rivelare [il segreto desiderio].
bacchettone. redi, 16-vii-191: voglio imaginarmi piuttosto, che un simile avviso
dono a voi, e altro non ne voglio che solo basciarvi. pulci, n-6
altro gentile animale, il qual non voglio che si domestiche con altro che con
che tu questo creda, io ti voglio dare un bacio per arra -; e
rispondeva l'altra, se io ti voglio bene, e appiccale un baciozzo ad
ripetere: « aho, giovanotti, voglio farmi una mangiata numero uno...
ma sino a le mie case ir prima voglio, / che l'ora non è
il mio al bagno penale, perché voglio troppo bene alle donne, ma intanto
. vasari, iii-5x2: io non voglio che tu mi faccia le baie all'uscio
uomo quello che ha portato: io non voglio niente, non voglio niente *.
: io non voglio niente, non voglio niente *. [ediz. 1827 (
pulci, 7-32: colla granata gli voglio scacciare. / vedrete che bel fummo'da'
detta la predica; imperò ch'io non voglio che voi mi facciate ruffiano. s
, 17-i-119: porraigli nome giovanni, e voglio cha 'l facci notricare in casa tua
altri, quando l'ha in balia, voglio dire quando la persona non ha alcuno
contenente. marino, i-290: io non voglio che le dette balle o casse siano
l'ho detto mille volte che non mi voglio più immischiare nei fatti degli altri e
. giusti, iii-95: da ciò non voglio trame la conseguenza, che quando uno
a star poco m'accordo, / voglio senza giurar che 'l creda ognuno, /
a. goldoni, iii-32: eh, voglio esser buona, ma non balorda;
buona, ma non balorda; non voglio che il mio tacere faciliti la sua mala
più mangialocuste periodo della nostra letteratura, voglio dire il periodo che va dagli ultimi guizzi
ci sia un barlume di luce, voglio farci il balzello! tutte le sere
andartene così... io non voglio ». « non fare il bambino »
, ii-219: è forza, s'io voglio vivacchiare, di tenere un pocolino di
me ne fu concessa a quel tempo; voglio dire il ritorno in patria della pisana
tal vostra figliuola, perché io la voglio banchettare ad un giardino. idem, 4-7
. quand'è largo lo spazio ch'io voglio indicare, dirò parte: quando è
scostarsi. firenzuola, 638: io voglio tirarmi da banda, per intendere quel
dirai al tuo signore che io non voglio essere chiamato re se passano quattro mesi
il quale, come uomo che non voglio errare, vi avviso che in casa non
.. so ben io quel che voglio dire. gioberti, ii-113: senza tal
2-26: quando porteranno via me, voglio una bandiera rossa sopra la bara,
aver deledda, ii-514: se voglio vado a ballare, se voglio
: se voglio vado a ballare, se voglio bevuto chi sa quanti cicchetti di
, vado a cantare, se voglio vado dalle donne, se voglio
, se voglio vado dalle donne, se voglio che non ci si vede a
42: e ne la borsa te voglio cercare, / ché io non me trovo
andar legiero e netto. / ma voglio baratare anche il farsetto, / però che
. goldoni, 1-666: io lo voglio difendere [il mio denaro],
, 4-27 (ii-808): e io voglio credere che tale volta dicano il vero
i. nelli, 8-3-14: la voglio anche sbrigare, per farla veder in
da guadagnare ad essere in movimento. voglio dire: anche dagli scontri con la barbarie
a venire, e'quali non ti voglio nominare al presente, che metteranno sottosopra
cecchi, 4-2-4: immaginatevi che io lo voglio intendere bene, ch'io non son
d'acciaio. aretino, ii-57: voglio ricamare la mia veste d'oro,
altura. ariosto, 336: gli voglio fare vedere la maggiore bareria, la
dua metadelle. piovano arlotto, 185: voglio lasciare uno pezzo di mia terra che
facesse / oste né cavalcata, / voglio che 'n quell'andata / ti porte
. d'ambra, xxi-11-25: io mi voglio servire d'un mio conoscente..
'l re se ne sta, perché mi voglio io mettere a morire per difendergli il
che io per tre soldi la libra voglio ora venderla a lei. -e dopo
era un odorino, passar di là, voglio dire quando tu rasentavi il muro della
te quel che bramo, anzi lo voglio. così avviene quando la prima base è
. della casa, 612: non voglio perciò che tu ti avvezzi a favellare
i-149: ma una ammunizione dare vi voglio, che voi nessuno esaltare vogliate tanto
porga. machiavelli, 3: né voglio sia reputata presunzione se uno uomo di
molta tempesta. boiardo, 1-6-54: ora voglio tornare al re gradasso, / che
101): in questo io non mi voglio allungare più inanzi: basta che io
vuol bene, sa che io ne voglio a lui e basta. soffici, ii-42
, 2-26: quando porteranno via me, voglio una bandiera rossa sopra la bara,
la volli a 19 anni, non la voglio ora a 31 e y2 e forse
ariosto, sai., 5-199: non voglio che con gli asini che basti /
cose è cagione la cassandra, io voglio andare a dirle questa batosta, ch'hanno
detto e t'ho pregato che non ne voglio più saper di nessuno, e tu
e mi dispiaci, ed io non ne voglio più saper di nessuno. collodi,
pari. galileo, 3-1-200: or voglio che per nostro gusto facciamo così alla
assalto. lorenzino, 249: non voglio... mancare di darvi avviso
xxv-1-181: da'giù, ch'io 'l voglio, il cuore. / che fai?
'l vuo'provare, io 'l voglio. lippi, 9-39: credete, ch'
se vien qualcheduno a trovarmi, non voglio che nessun possa dire che io non
tutto a minuzzoli... e voglio che sappiate che qual persona poteva avere
tale nel cor profondo io vedo e voglio / la beatrice, quando al suo richiamo
. varchi, 24-34: e però voglio andare infin là, senza perder tempo
vado fra me dubiche domani ve ne voglio cantare una beffa. ma perché tando
pezzo in qua mi coglioni e io non voglio esser coglionato da nessuno. fu ella
se dalla seconda, io merito, voglio credere, qualche scusa. tasso, 18-28
cellini, 1-94 (222): io voglio che benvenuto resti qui con tutte le
volte, / pria che perderti, voglio. monti, 8-404: già ben
542: ben venga la frittata e voglio voltarla io! marotta, 4-231:
ho volto fanciullesco ed atti, / voglio dispor di me come a me piace.
già l'avea sul calendario, / gli voglio in quanto a me, tutto il
carducci, ii-10-107: io ho voluto e voglio e vorrò sempre di gran bene ai
ragazza di giudizio, per questo ti voglio bene, e non sono come quelli
i-163: tu chiedi quel ch'io voglio. / quando a mensa talor
onesto e da bene, e perciò vi voglio servire. -per bene: bene,
più t'aggrada! io non ne voglio saper di te. panzini, iii-195:
.! verga, 1-298: non voglio che tu venga a teatro, -mi aveva
merceria, e col beneficio della maschera voglio andare da me. foscolo, xiv-202:
esso raccolte e pubblicate... voglio cominciar oggi a mentovare questo benemerito conte
a comunicarsi senza disposizione del suggetto, voglio dire quando si communica, perché ella
l'un mi varrebbe né l'altro voglio che mi vaglia; e oltre a ciò
, 2-106: ma a ottobre vi ci voglio, quando arrivano quelle tramontane! la
viso. tasso, aminta, 355: voglio ch'egli e quest'empia il sangue
, rapida. giusti, ii-357: voglio che 1'accozzare un dizionario che abbia
: e don gualtier nel mio romanzo voglio / che sia preso da birri in una
ridere. baretti, 2-32: questo lo voglio assoluta- mente, che tu badi bene
allora i mièi amati ricordi, io li voglio; li voglio, uno per uno
amati ricordi, io li voglio; li voglio, uno per uno, contare come
mogliema che torna, io la voglio un poco berteggiare, per vedere se le
volgar. [crusca;]: innanzi voglio gli odi, i richiami,
, 487: or io / fermar non voglio la plebea sentenza / del vulgar tribunal
siena, 987: io ci voglio entrare [nel mondo] con umiltà e
ora, come alle galline io non voglio bene che un poco in pentola, così
aretino, ii-106: io non mi voglio impacciar con questi bestiaiacci. idem,
dire. bruno, 3-934: io voglio ch'ognun sappia, ch'io mi stimarei
, i-iii- 499: visto che voglio portar pazienza anche quando dite delle bestialità
. - bravo! bravo! così vi voglio! stuparich, 5-84: ce l'
che pesce. ariosto, 21-61: voglio esser certa che bevanda prava / tu
e assaporiamo. ariosto, 21-61: voglio esser certa che bevanda prava / tu
, a ricordarmi le capre; io voglio ire a beverarle, ché le debbono
murlo. papini, 8-277: se voglio esser fedele alla ragion d'essere dell'
assai di presso dire quel ch'io voglio, et in modo ch'io sono pur
tipo de rimperio, io determino e voglio cossi, che vada a ritrovarsi in
20-37 (ii-152): me ne voglio un mangiare, e l'altro bere /
questa biccicòcca. fagiuoli, 3-4-167: voglio che sia città, che in eccellenza
con me! pirandello, 6-517: « voglio dirle una cosa », ripetè,
? / eh, baionaccio, i'voglio, a dirvi il vero, / intenerirmi
non doveva far altro che dire: voglio il tal bigiù, che è nel gabinetto
sento che la bile mi affoga. voglio partire, per non dargli piacere colle
. verga, 3-162: io non voglio vivere come un cane alla catena, come
a girare la ruota; io non voglio morir di fame in un cantuccio,
birbona, / e sa quello che voglio, / ella si siede sulla sua poltrona
quello che vi seguirà oggi, vel voglio cantare, e domane vel vorrò biscantare;
non l'ho fatto per interesse, voglio ch'ei confessi la forza delle donne
senza biscotto. stigliani, ii-301: voglio in tutto credere che v. s
agli miei denti è molto duro, io voglio che voi me lo rammorbidiate, a
dugento d'oro, li quali io voglio che tu mi presti con quello utile che
assai leggieri; e per ciò io non voglio che tu ne gravi più la conscienzia
mi sbaglio... del resto non voglio sapere i tuoi interessi. però,
stuparich, 5-305: è che ti voglio bene, e mi voglio bene, perché
che ti voglio bene, e mi voglio bene, perché ti voglio bene.
, e mi voglio bene, perché ti voglio bene. non so più parlare,
di bosco. bacchelli, 1-iii-498: voglio mutare il patto di boaria, per
buoi. bocchelli, 1-iii-498: voglio mutare il patto di boaria,
io sono risoluto d'entrarvi. -io non voglio più farne altro; vien pur,
bocca asciutta, pensava dal canto suo: voglio vedere come va a finire. pratolini
son una che parla schietto. quando voglio bene a uno, parlo col cuore in
uomini. foscolo, vii-126: ma io voglio ornai accordare ciò che sarebbe d'effetto
buona occasione. galileo, 745: ma voglio in questo particolare esser più malizioso di
. - non farà: perché io voglio che tu ti storca el viso, che
», si diceva, « ma non voglio i resti di nessuno, di una
bernardino da siena, 318: io ti voglio dire quello che adivenne a perugia.
ingoiare di gran bocconi amari; ma le voglio bene, e ho paura di disgustarla
pastore. de roberto, 267: io voglio regolare anche la situazione degli altri legittimarii
non posso. / che faccio e voglio io qui? giocare al lotto / io
il giovane, 10-892: io me ne voglio andar, s'e'non vi spiace
le parti. brancoli, 4-273: gli voglio leggere vita e miracoli in piazza,
vita e miracoli in piazza, gli voglio mettere il bollo sulle corna che hanno
ogni abominazione. stigliani, ii-301: voglio in tutto e per tutto credere che v
coll'aiuto di iesu benedetto, e voglio adoperarci trabochi, bombarde, balestra,
moglie e figliuoli, come dice giorgio, voglio mettere tanto di catenaccio alla porta di
al bordello. marino, i-128: voglio dire ch'alia fine manderò in bordello le
dante, purg., 33-78: voglio anco, e se non scritto,
, 2-19-42: ne la borsa te voglio cercare, / ché io non me
andar legiero e netto. / ma voglio baratare anche il farsetto, / però che
borsa; ma io dalla tua borsa non voglio, né devo, né posso -non
, né devo, né posso -non voglio insomma accettarli più nulla a verun costo
sacchetti, 173-112: sapete che vi voglio dire? questo mèdego dee essere assottigliatore
borsaro. bocchelli, 10-246: non voglio guai, e... facendo il
bocchelli, 10-245: io non voglio brighe; bado ai fatti miei
s'allontanò seccata. jahier, 57: voglio bene al ragazzo che passava ogni sabato
molte cose prive di valore lo acquistano, voglio dire i boschi, le miniere,
di bosco, -aveva anche pensato, -non voglio diventare uccel di gabbia.
un bossol di zibetto, ch'io voglio andare in su l'amorosa vita. guarini
da morte destrutto; / e servir voglio a lui con tutto il core. machiavelli
e, se non fosse ch'io non voglio mostrare d'essere di schiatta di can
un bossol di zibetto, ch'io voglio andare in su l'amorosa vita.
bottega. carducci, ii-1-152: io voglio spicciarmi, voglio mandarvi in fretta e
carducci, ii-1-152: io voglio spicciarmi, voglio mandarvi in fretta e furia la illustrazione
pazzi,...: poi voglio chiuder bottega. e. cecchi, 6-71
bene che t'ho voluto e che ti voglio; tu hai visto dal giorno che
avessi a pagare cinque soldi, / voglio inferir ritornando a bottega, / che
, 9-1-34: fategli fede che io gli voglio tutto 'l mio bene, e che
la qual cosa, se bestemmiarà, voglio che sia punito appresso con questo,
bracciata di legne, e che io voglio accendere il fuoco. manzoni, pr.
ha un suo figliuolo in braccio, io voglio avervi a donare dumila ducati. ariosto
altro gentile animale, il qual non voglio che si domestiche con altro che con
pantalone. moravia, iv-31: « voglio dire *, spiegò michele aggrappandosi con le
« beppino colla velia!? non ne voglio veder più! » esclamò, quando
gioia e diporto; / ed io voglio pensare e dire / canto per donare comforto
questo. machiavelli, i-445: né voglio bravare di fare e di dire, se
getti via in questo modo, ma voglio che la mia entrata megliori in questo
.. soggiungendo: badate a voi, voglio
francia. nievo, 650: io non voglio dir male dei miei fratelli ma il
potesse guadagnare. giusti, iv-11: non voglio fare il bravo però: sbagliai la
spiattellargli sul viso un bravo: non voglio. leopardi, iii-64: crederebbero che s'
... far più breve / non voglio che 'l ciel voglia o la fortuna
) per brevi istanti / posso, e voglio, dar legge. 4.
della terra? goldoni, ii-130: voglio dire che andate alla breve.
inimico e sprezzatore di giove: e perciò voglio che sia rinchiuso nell'inferno;
citazione, /... / voglio pagar la sua bricconeria. p. verri
disidero né onori né utili, io mi voglio vivere quietamente e sanza briga! f
xxi-50: i pensieri e le brighe voglio che sien tutte mie, mario;
. bacchetti, 10-245: io non voglio brighe; bado ai fatti miei; faccio
parola con alcuno, perché adesso non voglio brighe letterarie a nessunissimo patto. cattaneo
dia briga, perch'io non lo voglio. foscolo, vii-146: che mai c'
, / ché già per lei non voglio prender brica; / totila, per macone
di luogo, e di politica non mi voglio brigare. 4. ant.
gli altri pazzi si legano, e io voglio che tu 10 sciolga. daràlo ad
redi, 16-i-26: io gir men voglio / per mio gentil diporto, /
non ti scrivo più, perché non voglio oggi scriverti di amore. mi passano per
e una peschiera. cesarotti, ii-430: voglio sperar che il mio brolo non soggiaccia
non ricordo altre parole con il formicolìo, voglio dire con quel « brr * termometrico
sono uno straniero, son solo, voglio essere felice anch'io, lasciatemi stare in
mimosa. d'annunzio, v-1-741: ti voglio riveder camminare verso la battaglia come ti
non so che dire; ma io non voglio andarne di mezzo. dossi, 303
... io dame in testa / voglio aver sempremai. marino, 330:
amore. idem, n-i-8: io non voglio negare che molti provenzali non possono esser
verona ordinato. ricchi, xxv-1-254: voglio che interamente / sappia l'animo mio
ministro a tortela, perché io non voglio bruttarmi le mani nel sangue di alcuno
che è uomo che vale; e voglio pure ricordarmi della carretta; e che
di'che guarisca e vedrai! ti voglio metter le budella attorno al collo.
vostro buffone. io rispetto gli altri e voglio essere rispettato. carducci, 531:
buttare. aretino, 8-183: io voglio, pippa, che in quei confetti,
figur. dossi, 630: voglio per un istante dimenticare la pregiudiziale,
rigurgito della morte. gavoni, 2-3: voglio restar nella tua verde chiesa / finché
= cfr. bolso. voglio che la serviam come merita. vico,
g. m. cecchi, 23-54: voglio andare / a ripor questi in casa
3-189: 'ntoni disse alla fine: -non voglio andarci più all'osteria, neanche se
foscolo, xiv-211: 10 gli voglio bene per quella fisionomia di buona persona,
, no, babbo, non ne voglio più di scudisciate; sarò buono. moravia
strada. pea, 7-71: non voglio mangiare più solo, -disse il vecchio alla
una buona donna? non ti ci voglio più vedere. se ci vai ancora ti
solamente sia e sempre un buontempone? voglio anch'io farla da letterato. rajberti
dei buoni uomini diceva: « qui io voglio edificare la mia casa ».
uomo. ser giovanni, 22: io voglio che tu ti tolga questi cento mila
volgar., 3-12: i'non voglio che tu ti sforzi d'insegnare per burbanza
-certamente... cioè... voglio dire... -dite, dite
v-119: lasciate fare a me. voglio io buscarmi la senseria. foscolo,
. collodi, 9: con questo burattino voglio girare il mondo, per buscarmi un
! lo sapete che in bottega non voglio ciaccolaio. che volete che m'importi
quasi lo direi di niccolini, e glielo voglio domandare. fallo vedere a frediano.
vi-1-118 (1-13): ma i'non voglio con voi stare a tenzone, /
cardinale là di francia, sapete chi voglio dire, che ha un certo nome
machiavelli, 470: cacasangue! io non voglio questa suzzacchera. bandello, 1-55 (
questa è dunque la via ch'io voglio che seguitiate; cioè tra la parte
cacciarmi di casa mia, se io non voglio. alvaro, 9-23: prese il
idem, 4-157: forse che io voglio cacciare il naso nei vostri scartafacci?
. bernardino da siena, 761: vi voglio ben dire che voi vi sturiate l'
io ero in « uniforme », voglio dire vestito a modo mio, con lo
discorso fu anco assai facile, io lo voglio manifestare a v. s. illustrissima
dà il senso della caducità delle cose, voglio dire la polvere. 2
parso, con la sua mania; voglio dire, col suo sogno ben nascosto al
. manzoni, 40: né gente or voglio cagionar de'mali / che lo stesso
, 4-2 (402): io voglio che in luogo delle busse, le quali
: « delle innamorate ne ho quante ne voglio, » rispose 'ntoni; « a
« voi siete professore, ed io voglio insegnare a voi una cosa, e
al tramonto. carducci, i-985: voglio vedere il sole calante che dà nelle
non me la caleranno certo, ch'io voglio innanzi star così com'io sono.
maggiore. sacchetti, 10-22: io voglio pigliare il luogo, acciò che quando
. caro, i-222: lo voglio aspettare per chiarirmi se il buon cerbone
bruno, 3-747: or non voglio riferire quanto ociosamente si por
cosse. aretino, ii-143: io voglio che lo mettiamo in una di quelle
ch'io vi prometto / ch'io voglio andar col mio battaglio solo / tra
iii-94: ne'quali [studi] vi voglio sempre caldissimo e ardentissimo. de sanctis
mi mancano tuttavia molte droghe: perché io voglio essere piuttosto cuoco italiano che francese.
lo desideri ». « ma domattina poi voglio condurre mia madre al camposanto e parlarle
caldo. goldoni, vii-1049: non voglio che leonardo si possa vantare
l'avea sul calendario, / gli voglio in quanto a me tutto il mio bene
badesi addottrinò! verga, 3-102: io voglio la roba mia, che l'ho
forteguerri, 6-101: ma ben voglio levare il ruzzo a un tratto /
e vi farà comparir con onore. voglio che maritiate la figlia senza incomodarvi di un
delle persecuzioni. galileo, 163: voglio ancora ammettere al sarsi che 'l suo
alla colonna. alle pareti laterali ci voglio allogare due bei quadri, grandi: di
15-10): e qui me'voglio 'l bratto castagniccio, / nanzi ch'altrove
e sdegno. monti, x-3-214: io voglio di coturno allor calzarmi / e d'
: per farti piacere, o giove, voglio credere che una manica ed un calzone
segregata. slataper, 1-158: io voglio rifarmi forte e duro. l'aria
fioretti, xxi-968 (37): io voglio in prima pregare iddio, che faccia
camin a dir quel ch'i'non voglio. monti, x-3-158: canzon,
di considerabile. brusoni, xxiv-842: voglio certamente sbrigarmi di qui per trovarmi io
firenzuola, 710: ma vedi, io voglio che noi attacchiamo i pensieri tutti alla
« ora chiamatemi il prete, che voglio confessarmi ». don giammaria venne quando
grido della gente disse: « io voglio andare a campare il podestà delle mani
1-iii-535: o campare o campacchiare / voglio ognor, lieto e giocondo. tommaseo [
il duello di que'due campioni omerici, voglio dire con pegni reciproci d'estimazione e
te ritorno. nievo, 1-3: voglio rappresentarti, o ingenuo lettore, per
lite ancora. guicciardini, 285: voglio che vi intervenghino [i collegi] e
, 2-7: disse: « io non voglio morire fra questi impiastri »; onde
la verità che ho deposto, la voglio mantenere ». -canapo scorsoio: la
-figur. masuccio, 56: vi voglio mostrare per augmento de vostra divozione una
tenetela più ritta. oh! non voglio che mi ardiate la barba, per questo
. pananti, i-304: io non voglio esser l'amante tradito, / esser
'l giardino è così ben fornito, voglio che alla guardia poniate il cane della
monti, i-294: ma io non voglio sporcarmi di più l'immaginazione pensando a
lavorate adesso. pavese, 4-198: io voglio soltanto che dino abbia un buon posto
prima cesariano, poi d'augusto; sicché voglio che noi facciamo come il cane di
l'aia, ecco quello che oggi vi voglio dire della sua prima commedia intitolata *
ed amo. / co'tugurii cangiar voglio i palagi, / altro tesor che povertà
-io gli ho pur fatto intendere che non voglio sue lettere né ambasciate. guarini,
galileo, 928: non per questo voglio disperarmi ed abbandonar l'impresa, anzi
disperarmi ed abbandonar l'impresa, anzi voglio sperar che queste novità mi abbino mirabilmente
ed io piu: della notte / voglio affatto veder quanto la canna. lippi,
. lippi, 6-7: perché ne voglio veder quanto la canna. 24
, 39-iii-193: discorrendo il cardinale benti- voglio, nelle sue relazioni di fiandra, delle
di quelle. monti, i-390: voglio solamente che facciate riflettere a mia madre
vostro tetto. pascoli, 250: io voglio / cansar l'abisso che mi sento
stato sempre de la fantasia ch'io voglio esser tuttavia, so che gli faccio
. piccolomini, 141: io non voglio, per questo, che ella gli
15: -ih! ih! ih! voglio cantar in coro! voglio farmi santo
ih! voglio cantar in coro! voglio farmi santo! -strepitava orlando. verga,
spiattellargli sul viso un bravo: non voglio. [ediz. 1827 (15 7
suo tempo sul viso un bravo: non voglio]. giusti, 3-90: andammo
mi vuoi tu menare? -io ti voglio menare al cantaro. -io non voglio cantare
voglio menare al cantaro. -io non voglio cantare adesso. puoti, 49:
parte della voce il nostro musico sia eccellente voglio che ne stiamo al detto della sposa
ottone. d'annunzio, iii-1-991: voglio ancora /... quella stanza
cadenza. aretino, 2-119: io voglio che pre'biagio iuleo, capel- lano
: cantare. iacopone, 65-219: voglio oramai far canto, ché l'amor
, 33-78: non però di costei voglio dir tanto, / ch'io non ritorni
/ poi disse: « abate, io voglio andare a quello / che détte al
e mirabilmente dimostra. pulci, v-26: voglio finire la canzona, che l'ò
s'allontanarono cantando una canzonaccia che non voglio trascrivere. tommaseo-rigutini, 861: quelle
. foscolo, xiv-213: sì, voglio dirtelo mille volte; t'amo, t'
piacesse a me, perché in questo voglio essere caparbio come nelle altre oppinioni mie
abito. berchet, 117: e questo voglio aver detto, affinché riesca confessato che
né della repubblica, non volli e non voglio essere deputato,... perché
essere deputato,... perché non voglio essere il servo de'miei capeggiati e
castiglione, 114: e di tal sorte voglio io che sia 10 aspetto del nostro
ariosto, 210: ch'io per me voglio al capei nero e al bianco /
fioriva la vera poesia; quella, voglio dire, che si trova, non si
loro vogliono il capestro, io non lo voglio! e io conterò qualche cosa,
88: povero omo, io non voglio dire che sia debitore de quello capestro,
come un romito. castiglione, 233: voglio che 'l nostro cortegiano in tutto l'
io non sono ancora alloggiato, io voglio andare a cercare, se ci è ov'
di capitale in mente, voglio subito porre ad effetto il consiglio ch'
266): ma io non ci voglio andare dal capitano di giustizia. non ho
partiti in cortesia; perch'io non voglio / che tu per mia cagion capiti
s'alzò, continuando: « non voglio prender niente; niente: ho altra
1-14 (50): io non ti voglio più chiedere a te, e tu
capitoli del caprezio. galileo, 1079: voglio contraporre alle meritate lodi che a tutto
figliuola. papini, 8-278: io non voglio esser né contento né tranquillo né felice
. machiavelli, 46: non, voglio lasciare indrieto uno capo importante e imo
e bisogna tornare da capo, se non voglio perdere la cauzione. -farsi
/ per veder quanto discosto gittarti / voglio in sul campo, e in su
poi che tu e madonna volete, io voglio ancora io. caro, 12-i-195:
ne parla più dichiarato: né io voglio darmi a girar col capo alla ventura
. ariosto, i-26: anch'io lo voglio un po'squadrar, s'ha l'
non c'è un altro controllore? io voglio pagare il biglietto di seconda ».
. papini, 8-313: io non voglio accettare un mondo com'è e perciò
, 2-37 (i-1065): io non voglio per ora ragionar di quelli che,
un villano. caro, 12-i-170: voglio dir per questo che seben cotesti cappellacci ritornano
non fu'mai traditore, e questo voglio provare per forza d'arme contro a
! cosa dite mai? se vi voglio ascoltare? capperi! il mio caro amico
: / « padre, dicea, vi voglio accompagnare; / datemi una gonella da
. agostini, 57: io non voglio negare, signore, di non mi
dilettissimi in giesù cristo, caramente vi voglio pregaie, che in tutte le vostre opere
borsieri, conc., i-98: voglio dire che le serie de'bisogni fisici,
specie. goldoni, iii-48: non voglio stare alla finestra, quando in faccia
ho favellato come medico, da qui avanti voglio totalmente spogliarmi di questo carattere, e
disegnare. cennini, 35: ti voglio mostrare in che forma de'fare i
-se escono di prigione gli altri, voglio uscire anch'io -disse pinocchio al carceriere
a farlo, sì veramente che io voglio in prima andare a roma, e quivi
diminutivi, o te la fa. non voglio mica ridurmi alla fossa a quattro piedi
. salvini, 39-ii-220: io non voglio qui entrare... nelle maledizioni
mare amoroso, 75: così mi voglio d'amoroso afanno / e di pensiero
al carme eucaristico, io desidero e voglio ben farlo. giusti, iv-14: si
un bicchiere di carmignano, e non voglio farmi illusioni, ma sarebbe possibile,
fratelli, e perciò figliuoli, io voglio murar questa camaccia, questo corpaccio,
l. salviati, 19-78: io voglio / andar carnescialando qua e là /
d'incostro. iacopone, 65-221: voglio oramai far canto, ché l'amor
fiamme. brusoni, xxiv-856: io voglio credere tutto quel duro e la carne salata
, che la verità che ho deposto la voglio mantenere *. beccaria, 1-214:
co'supplizi. no, no; non voglio più respirare quest'aria fumante sempre del
ch'esce di casa. / io la voglio avvertir di quella zana. 3.
messer mario, che del messere vi voglio dare, poiché intendo che avete cominciato
boote. marino, vii-432: non voglio che fetonte od icaro la mia incauta
, 34 (603): ne voglio bere anch'io un altro sorso,
: voi siete professore, ed io voglio insegnare a voi una cosa, e ricordatevela
ti troverai male. pirandello, 5-479: voglio le mie carte in regola, voglio
voglio le mie carte in regola, voglio risentirmi vivo, ben vivo, e anche
: intanto io adesso non ho né voglio avere più un verso solo del mio
t. segni, 1-40: io non voglio imparar da voi, e vi vo'
ah poltrona. fagiuoli, 1-6-69: io voglio della goffaggine di costui valermi per veder
campo a l'armi, / ch'io voglio, risoluta di morire, / da
punto: togli, ch'io non voglio, che tu abbia più bel tempo di
fratelli, e perciò figliuoli, io voglio murar questa camaccia, questo corpaccio,
da siena, 125: io non voglio andare a casa del diavolo per
ch'i'l'ho tolta e la voglio:... /...
donne non contano nella famiglia. / voglio dire, le donne da noi stanno in
del procedere. fagiuoli, 3-1-51: voglio dir io che in un casaccio brutto,
io dovesse cascar morto, vedere la voglio. cellini, 2-76 (434):
lui! comisso, 7-94: io voglio pagare il biglietto di seconda. ma si
, e caschi il naso ai pedanti, voglio che la mia traduzione esca nuda.
genio del secolo, e... voglio credere ch'ei lo serva in qualità
? ». « no, grazie! voglio che tu mi dica come ti chiami
che iddio facesse altro di me, voglio che il podere rimanga a voi e a
di. sacchetti, 156-11: voglio dimostrare in questa seguente, come
, accioché riabbiate la pristina sanità, non voglio altro da voi, eccetto la dieta
de'faitinelli, ix-316: e qui me'voglio 'l bretto castagniccio / anzi ch'altrove
., 9-5 (371): io voglio che tu ti venga e vegghilo e
caro, i-133: vi replico che non voglio entrare ne'criminali, intendendo che questa
, 113: prima di andar via voglio proprio che tu mi castighi, e che
mia vita da casto giuseppe, non voglio mica avere anche quella di consegnare alla storia
gli ho levati i granelli, glieli voglio legare al collo ». tozzi, iii-105
ha castrato. / castrato idest, voglio venire a dirvi, / ch'ei non
] e holla qui meco, e voglio ire or ora ratto ratto a nasconderla
: ma questo, gualtieri carissimo, voglio che al tuo petto sempre chiavato sia:
, quando anche potessi, non voglio esser libero giamai. menzini,
le catenelle innondavano tutta la persona; non voglio guarentire che le gemme venissero né da
: uno di questi giocolini ve lo voglio far vedere pur ora, da che abbiamo
, 113: prima di andar via voglio proprio che tu mi castighi, e che
a costo di commettere un'imprudenza, voglio dirvi che mi sono sembrate cattive.
grossolano. goldoni, vii-1162: non voglio che diasi a lei l'incombenza di
è stata detta per ignoranza, e voglio che non sia detta, e ad ogni
quella banda. castiglione, 120: non voglio che la mia austerità per ora,
. firenzuola, 711: io non voglio... esser causa di farla
lieve. castiglione, 165: ma non voglio, messer pietro, che voi di
trasparenza di cotal fiamma la stella, voglio confessarmi per convinto e predicar voi pel più
vecchio esecutrice ardita. galileo, 343: voglio confessarmi per convinto e predicar voi pel
porta. castiglione, 117: però voglio che 'l nostro cortegiano sia perfetto cavalier
, le ripeto, che qui non voglio indagare, non gli va di cavalcare la
villane minacciando. castiglione, 117: però voglio che 'l nostro cortegiano sia perfetto
boiardo, 1-3-63: un sol dono / voglio da te, dapoi che morto sono
! lo sapete che in bottega non voglio ciaccolaio. che volete che m'importi a
e punge. castiglione, 117: però voglio che 'l nostro cortegiano sia perfetto cavalier
. cantari cavallereschi, 258: non voglio, madre, che mai vi caviate
andare, boni omini. io non me voglio cavare sangue; datime pur li mei
catenelle innondavano tutta la persona; non voglio guarentire che le gemme venissero né da
drammatiche d'italia. imbriani, 1-187: voglio vivere, vivere; e cavarmeli tutti
.). varchi, 23-49: voglio usare una similitudine di cri- sippo nostro
, che in questa parte io non voglio por bocca. gli ingannati, xxv-1-314
che ne sia, / per un fiorin voglio esser cavigliuolo. m. villani,
di lui. pallavicino, 3-1-34: non voglio imitare in lui quel che riprendo in
perocché dio non vuole, né io voglio, che l'ora della morte ti trovi
. gelli, iii-53: io non voglio; ch'io veggo che tu m'hai
sento. iacopone, 62-40: celar voglio lo megliore e mustrarme peccatore; / lo
. redi, 16-viii-159: io voglio esserne da prima uno importunissimo sollecitatore,
corpi celesti. sassetti, 49: non voglio... che voi mi persuadiate
. sacchetti, 155-49: io ci voglio mettere un orlo di vaio che io
età. machiavelli, 724: io voglio indicare che e'venga da una celeste disposizione
di loro giuocando. savonarola, 7-ii-264: voglio far conto di essere stamani in una
di essere stamani in una cella, e voglio fare il pazzo e lo imbriaco.
seguita l'umiltà di dio. i-770: voglio, oltra di questo, che da l'
in tresca. machiavelli, 770: voglio, oltra di questo, che da l'
, né gli inviti, proposte (voglio dire) di cenini e d'inviti e
fronte. pratolini, 9-334: mica voglio farti delle critiche, ti voglio spiegare,
: mica voglio farti delle critiche, ti voglio spiegare, se non l'hai capito
centesima volta vi ripeto che pizzichi non ne voglio: se no, domani notte preparatevi
propri debiti. verga, 3-102: voglio esser pagato sino all'ultimo centesimo,
e la forma al sesto della volta; voglio dir alle speculazioni, che sopra esse
delitti: questo dubbio mi pesa, voglio accertarmene col mio criterio di verità.
afferma. foscolo, xiv-105: io voglio scommettere cento con- tr'uno che voi
. goldoni, vii-1118: figurarsi s'io voglio star qui un'ora a giocare a
orazioni mie sono state essaudite, e voglio che mi fate porre di cera dinanzi
forme. sassetti, 254: voglio portare di queste frutte o in cera
giorni santi in genere dimostrativo, vi voglio pregare a spedirle [le orazioni]
: di media son venuto, / e voglio andare al re di circasia; /
contra mia voglia, s'io non voglio / lei riguardando perder di vederla, /
. fazio, v-18-53: ancora voglio che ne l'animo noti / i
che mi fa essere tutto, e quando voglio essere re non ho che da suonare
alcione. carducci, 900: voglio con voi, fanciulle, volare, volare
2-37 (i-1065): io non voglio per ora ragionar di quelli che,
magalotti, 9-1-108: al gran principe voglio che tu scriva sicuro, ancorché non
ridotto. berni, 161: io vi voglio ir, s'io dovess'ir in
bene. machiavelli, 494: io non voglio bruttarmi le mani nel sangue d'alcuno
sia romito? né romito, né frate voglio che siate, ma uomo, e
, 12-i-31: per mia giustificazione non voglio dire altro, se non che qui s'
dire vera testimonianza rendere,... voglio che tu senza testimonio il creda.
/ e lo dico perché questo / provar voglio esser onesto, / vantaggioso e necessario
leggi? alfieri, viii-40: sì, voglio, / vo'che il tiranno,
falsità. ariosto, ii-20: io non voglio più star alle sue chiacchiere,
bella giovine... con donne voglio dire. verga, 3-61: « lo
mormorare. piccolomini, 188: non voglio ancor per niente che una gentildonna sia
e stonimi paclente: / su questa piazza voglio esser squartato. ariosto, 41-6:
che parlo il vero, / pregar voglio il padron ch'adesso adesso / fuor di
con questo villano, ch'io lo voglio chiarire. marino, i-241: resto
cosa ond'io era 'n errore, / voglio ubidir la vostra segnoria / di quanto
in terra. machiavelli, i-1020: io voglio che tu ti storca el viso,
questo lungo argomento, questo solo vi voglio dire, che il consigliarvi ed esortarvi
, iv-94: prima di chiudere, voglio dirti ciò che mi diceva un tale
vuoi tu che la venga? -sì, voglio, in malora, ed ella,
la bara e 'l monimento, / e voglio aprirti e serrart'io 'l chiusino.
, subito, amati, io lo voglio vicino a me, sempre con me,
! lo sapete che in bottega non voglio ciaccolalo. che volete che m'importi a
si'uno sboccazzato ciarlatore, io te voglio vendere. b. davanzali, ii-286
signoria? signor no, che non voglio ringraziarla, né poco, né punto,
con fossetto! / nel verno io voglio, ch'io non son cicala, /
incisione. d'annunzio, v-1-278: non voglio guarire. mi basta cicatrizzarmi e saldarmi
. mi basta cicatrizzarmi e saldarmi. voglio rimettermi in piedi, voglio risorgere.
saldarmi. voglio rimettermi in piedi, voglio risorgere. viani, 14-501: i piedi
il più bel complesso ciclistico, voglio vedere. ciclite, sf.
i-50: dio non vuole, né io voglio, che l'ora della morte ti
. nievo, 142: io non voglio mai sentir a parlare dell'inverno ed
le due classi di vocaboli sopraccennate, voglio dire i termini-figure e 1 termini-cifre.
/... ché io non voglio attorno oracoli. = lat. mediev
cercava per lo cimiere) che non la voglio, ella non è mia moglie.
, panni. monti, x-3-214: io voglio di coturno allor calzarmi / e d'
fagtuoli, 3-6-240: però qui voglio vivere alla cinica, / né di
. benedette queste vecchie espressioni. io voglio un gran bene al mio cane, ma
della cintola di maria vergine, 7: voglio brievemente narrare... come la
aprile, e il maggio, e voglio empirmi il seno, e il grembo de
allettami, /... / voglio berne almen due ciotole. / perché so
tempo è giunto: / nelle tue braccia voglio sognar. 8. intr.
affrontar qualcheduno. collodi, 239: voglio prenderti per un ciuffo dei capelli e
berni, 301: ciurmar non mi voglio, né pigliar pillole, come mi
come mi volevate dare; ché non voglio perder quel poco di appetito
necessario ch'io sia essaudito: così voglio, fallo in ogni modo: * pater
puniti clementemente; de gli uomini non voglio parlare. = comp. di clemente
, grazia. negri, 1-671: voglio dormire all'ombra di tutte le mie
ch'io donare a me morte non voglio? / ché dico: -com vedrei poi
, della quale ogni alito è contagioso: voglio dire, ogni dilettazione, s'è
che si sviluppa nelle ossa (e e voglio qui... / gli ammalati di
sia che si vuole, io non voglio stari più con questo cocomero in corpo.
. gelli, 6-61: io mi voglio fare un poco più dalla lunga, e
che io son qui, medicare ti voglio. solo di una cosa ti fo avvertito
: per farti piacere, o giove, voglio credere che una manica ed un calzone
mai non mi comforto / né mi voglio ralegrare, / le navi sono giute al
di tutte le varianti ortopediche: non voglio mollare né palude né padule, né il
della terra. bruno, 3-915: voglio che sappi, ch'io cerco d'esser
in quella collera. magalotti, 20-66: voglio che abbiate 16-vii-426: l'ho trovato con
orsù, figliuola mia! io non voglio star teco più in cò- lora.
troppo veracemente * così nel mio parlar voglio esser aspro '. bar etti, 1-26
il comando? - io medesima ne voglio essere la colonnella. 2. milit
. nievo, 1-137: « voglio andare a posarmi nella bell'acqua per
desideri. fagiuoli, 1-6-69: io voglio della goffaggine di costui valermi, per
negozio più colore, / in forma voglio ir'io d'una comare / della
maestro solenne. aretino, 1-41: voglio incitar bronzino pittor da dovero, acciò
. caterina da siena, i-22: voglio che mi siate un cavaliero virile,
la scena tre personaggi nuovi, se voglio tirare innanzi il mio dramma. pirandello
volgar.], i-12: 10 voglio disputar con dio, prima dimostrandovi ordinatori
sono arenduta; / per te collui non voglio io... ». forese
33 (567): « non voglio fidarmi d'altri che di te »,
: l'alciato mi può veramente non voglio servire nemmeno da comodino, capite?.
imparare dai caporali. (ma non voglio comandare sbagliato. comandare è un assoluto
tua sorella conquistare: / aver la voglio, o ver morire al tutto. machiavelli
maestro e preceptore de quel luoco, non voglio dire te pentissi del primo appetito,
faragio? / quelli a cui mi voglio dare, / non so se m'à
., 1-4 (95): io voglio andar a trovar modo come tu esca
. machiavelli, 270: io mi voglio cominciare dalle parole vostre, dove voi
grazia; per mia fè che lo voglio far mettere nel catalogo de i goffi
di truffe come d'ogni altra cosa, voglio dire al minuto, e la perdita
perché è già la seconda vigilia non voglio andare perdendo più el tempo in cercarlo
sempre stata affezionata; e, se ora voglio sapere, è per premura, perché
; « lassù ti attendono... voglio dire da compar tita...
stata affezionata; e, se ora voglio sapere, è per premura, perché vorrei
. almeno per l'ultima mattina voglio fare i miei comodi, non mi corre
andato a cosimo, disse: io voglio fare meglio che quello che mi domanda;
e s'io c'incappo mai più, voglio essere condannato ad avere per un mese
prima che cosa è bianchezza, s'io voglio discemere fra due bianchezze qual sia maggiore
dilettissimi in giesù cristo, caramente vi voglio pregare, che in tutte le vostre
, perché sete sì gentil cosetta, voglio darvi altro che livia, che, tolto
vuoi tu dire? ». « voglio dire che tutto quel tempo, tutto
. galileo, 95: ma non voglio già più lungamente tacere il furto secondo
. alfieri, viii-70: e compiacer pur voglio / in ciò tue brame: ad
. anonimo, ix-1045: io sì voglio compiacere, / iosep, al tuo
, il che io vi dico che voglio che sia principalmente nel nostro cortegiano;
a processione. piccolomini, 53: io voglio in ogni modo che voi me ragionate
bartoli, 33-326: nel che non voglio trascorrere a ragionar di quello che da
premio per il più bel complesso ciclistico, voglio vedere ». -complesso musicale
quel suicidio. brancoli, 4-8: non voglio però affermare che i brutti riuscissero sgraditi
al figur. nievo, 25: voglio anche tralasciar per ora di metter in
alla soprabbondanza del quale [amore] voglio attribuire ancora questo, che vi paia non
mio padre rispondeva: « io non voglio che e'faccia altra arte, che 'l
salvare con una facile scusa, nondimeno voglio entrare, a più sodisfazione mia e
! ». verga, 4-174: voglio l'onor mio, don gesualdo! l'
naso. verga, 3-96: « voglio levarmi davanti », aveva detto, «
lo tuo secreto per lunga consuetudine, voglio che tu dichi certe parole per rima
a farlo, sì veramente che io voglio in prima andare a roma, e quivi
/ ché dentro a quel giardino io voglio intrare. sannazaro, 4-77: io,
: fra questi [ostacoli naturali] voglio anche tralasciar per ora di metter in
scampo della città, dicendo: « io voglio fare l'uficio comune, da poiché
. caterina da siena, i-203: non voglio che amiate neuna creatura, né in
lo stato sia tutto, mentre io voglio che non sia nulla: ecco la differenza
altra aiutate, il che è convenientissimo, voglio che siano nel nostro cortegiano. boccalini
sposare! in casa mia non lo voglio mai più. quant'era meglio ch'io
nobilissimo instrumento [la viola diarmonica] voglio insegnare un nuovo e facilissimo modo d'
b. doni, iv-385: ora qui voglio avvisare che questi due accordi tornerebbono molto
... i concessivi, sia, voglio, orsù [ecc.].
156): ser frulli, io mi voglio conciare con voi. non ci abbia
belo, xxv-1- 102: me voglio conciare con questo bono uomo che me ha
alquanto de l'artifizio e diligenzia? voglio più presto amare una naturale bell «
il tuo bigliardo. silone, 5-119: voglio dire che mi pare questo sia un
di rettorica ad usum del- phini, voglio dire ad uso de'volgari, che non
d'oro. bisticci, 3-34: io voglio sbarazzato dalle ricercatezze, entrate subito nelle
hai con le cacarie, digli, io voglio che facciamo il re de la fava
, che 'l conchiudere / del pregio voglio che stia a me: prometteli /
dimostrarmi però che anche sia necessario, voglio dire che conduca a una qualsiasi conclusione
ah ah ah, sequita, ch'io voglio tacere sin a l'ultima conclusione
pallavicino, 1-313: il dubbio ch'io voglio rappresentarvi, non men riguarda le cose
v.]: in quest'affare voglio che la condanna mi sia data da te
, la quale è questa: 'io voglio che tu ti spieghi, tu cerchi
perciò che 'l mio dire / io lo voglio ischiarire, / sì ch'io non
, posso sì tendere l'orecchio quanto voglio, eppure mai che mi succeda di sentire
vivere. goldoni, iii-32: eh, voglio esser buona, ma non balorda;
buona, ma non balorda; non voglio che il mio tacere faciliti la sua mala
] è ben disposto verso la giustizia, voglio che per tuo mezzo li vegna
esse [le orecchie] dunque non voglio intertenermi con aristotile a discorrerne; ma inviarmi
però che anche sia necessario, voglio dire che conduca a una qualsiasi
sapeva dire a più cittadini: io voglio che voi conduciate o manuello, 0
. galileo, 95: ma non voglio già più lungamente tacere il furto secondo,
vi chieggio un dono, il quale voglio che mi sia confermato per infino a
in fé di dio, e io ti voglio confirmare, e voglio che da qui
e io ti voglio confirmare, e voglio che da qui innanzi tu sia l'abate
cosa. pirandello, 7-213: « voglio che tu mi dica come ti chiami »
: « ora chiamatemi il prete, che voglio confessarmi ». svevo, 2-494:
, marmellata. bruno, 65: voglio contemplar che cose son queste che messer
onestamente. machiavelli, 908: non voglio ricordarvi né palla rucellai né bartolomeo valori
loro bisogni aiutati; i quali esempi voglio che vi faccino audace al dimandare e
chi ci vuol essere, non mi voglio mettere in soggezione. mi sono vestita
lettere di vari, i-iv-1-153: non voglio questa sugge- zione, e già con
regno. castiglione, 362: io non voglio... né raccontar quante donne
se tosto non vai / là ove voglio -con mi *. giacomino pugliese, ii-
conformare la mia volontà alla tua, eppur voglio conformarla; opera tu in me questo
[su questa nave] io gir men voglio / per mio gentil diporto, /
aspetto. castiglione, 232: voglio che 'l nostro cortegiano in tutto 'abito
mi spero per lo dire, / ma voglio più davanti confortare. dante, vita
povero. guicciardini, 285: voglio che vi intervenghino [i collegi] e
. baretti, 2-62: ve la voglio menar buona, signor filologo, che
notte. baretti, 1-283: io non voglio permettere né a te né a lui
sangue nutriti. firenzuola, 215: io voglio bene al mio silvio il quale m'
tutti. leopardi, 894: io voglio che tu abbi per indubitato, che
difetto determinato. guicciardini, 285: voglio che vi intervenghino [i collegi]
gozzano, 118: ed io non voglio più essere io! / non più
lingue. d'annunzio, v-3-454: comentar voglio la consanguinità dell'uomo e dello strumento
a. a dimari, 1-74: voglio che per amor mio vi facciate dare
lo mio diritto senza cascione, / inanzi voglio ben confessare / ch'agia torto de
cruccioso il ballo, / io gir men voglio / per mio gentil diporto, /
». castiglione, 362: io non voglio... raccontar quante donne con
: che cucciolàccio! di cotesto ve ne voglio stare io per un danaio.
calzari. aretino, 8-182: io voglio ordire, e tessere le mie tele
: quanto poi a le scuffie, voglio che sien ricche e gentilmente intessute. marino
, 3 (14): io voglio che tu mi dichi, cui figliuolo io
moderni. magalotti, 7-77: oggi voglio rispondervi per il procaccio, per non
. carducci, 744: ti voglio donare / un cumulo d'oro, se
garzoni, 1-512: ora io non voglio far cumulo maggiore delle sentenze de'dottori
pavese, 1-115: -voialtre dovete impastare. voglio che nando vada domani a cuocere,
mancano tuttavia molte droghe: perché io voglio essere piuttosto cuoco italiano che francese.
7. neri, 8-78: anch'io voglio ire a riposar le cuoia, /
io dissi allora, e che ti voglio or dire, / né da viltade vien
vogliono. magalotti, 9-2-102: 10 voglio venire col cuore in mano e dirle liberamente
perché in vero amo hominem, e voglio che si degni avermi per amico.
pensiero. iacopone, 62-41: celar voglio lo megliore e mustrarme peccatore; /
che io il cuore in pace non lo voglio mettere, e non lo metterò mai
. aretino, ii-210: ora io voglio andar a curar la mia persona, di
disavventura qui alcuna di queste prodighe, voglio dire alcuna di queste pazze, fra
dignità ripiglia. pananti, i-313: voglio veder se il sacro alloro posso / innestar
: or questa effigie... / voglio che tu di propria man trasporte,
. caterina da siena, v-168: voglio che voi e gli altri sempre, la
da fatica. sassetti, 181: voglio una buona ampolla d'olio da veleni.
se nella tenera età di quarant'anni voglio trovarmi fra musi tutti nuovi, e ricominciar