ii-219: è forza, s'io voglio vivacchiare, di tenere un pocolino di scuola
trista fama del suo nome e a vivacchiare all'ombra, previa l'estromissione,
pensioncina, mercé la quale aveva potuto vivacchiare nella solitudine e nell'ignominia, in
725: i più s'adagiarono a vivacchiare, come si dice, a imbot
rendita, e non a chi ha da vivacchiare di dì in dì; e quando
rendita, e non a chi ha da vivacchiare di dì in dì. f
, seppe cavarne ancora pochi soldi da vivacchiare lei e la mamma per dei giorni
: è forza, s'io voglio vivacchiare, di tenere un pocolino di scuola.
: chi... è costretto a vivacchiare di accatto e d'impostura cerca.
qualcosa al sole o, comunque, da vivacchiare, incline alla mortificazione delle alte ambizioni
a servizio della guerra, ma lasciato vivacchiare sul suo equivoco. -apporto
: chi... è costretto a vivacchiare di accatto e d'impostura, cerca
. -tirare per lo stralcio: vivacchiare. redi, 16-iv-139: io tiro
persona, le sue aspirazioni); vivacchiare. foscolo, vi-242: quanti italiani
quindi. 9. vivere, vivacchiare; campare mediocremente, barcamenarsi nell'esistenza
vivacchiante (part. pres. di vivacchiare), agg. che conduce una
vivacchiante il mio spirito? vivacchiare, intr. (vivàcchio). tirare
tommaseo]: è differenza da vivere a vivacchiare. parini, 482: il poveruomo
aveva avuto un dono / da poter vivacchiare. carducci, iii-19- 16:
moglie un po'bizzarra, stanca di vivacchiare chiusa coi vecchi suoceri in un paese di
tanto contento. = deriv. da vivacchiare. vivàccio, agg. (
intr. ant. campare alla meglio; vivacchiare. a. f.
nacquene esculapio = var. di vivacchiare, con diverso suff. fa di
ch'io ho viziato il saristrettezze; vivacchiare. cerdote. boccaccio, viii-2-161: quantunque
tirare avanti alla meglio, stentatamente; vivacchiare. e. corradini [in