fioretti, 1-160: a me parea fare villanìa, portare l'acqua abbeverata a quelli
... ricevette da lui molta villanìa. = di etimo incerto: forse
altro che un ingiuriar destramente e senza villanìa. lorenzino, 130: -gran
altro che menzogne, e vanitadi, e villanìa d'altrui, onde non dice altro
nostro tesauro e via, / granne fo villanìa averte sì sprezata ». dante,
. iacopone, 43-177: getto encomenzar la villanìa / e la empietate e l'offesanza
le praticano, intendendo di dir loro villanìa.
se io lo truovo, gli dirò tanta villanìa quanta ad asino. pulci, 13-22
che si stiman maggioranza / far altrui villanìa, / usar malacreanza. c.
villano. villananza, sf. villanìa, scortesia. -anche: azione misconoscente
villanésmo, sm. letter. maleducazione, villanìa. dossi, iii-52: io
fottuto (v.). villanìa (ant vilanìa), si. l'
. de amicis, i-468: la sua villanìa non giunge mai fino all'insolenza assolutamente
8-5 (1-iv-700): messere voi fate villanìa a non farmi ragione e non volermi
con seco menar quel dolente / e fargli villanìa di sua persona. d. bartoli