più la tinta pallida. moravia, viii-40 : adesso che quest'amore veniva a
d'occhi ma afoni. ungaretti, viii-40 : avversità del corpo ebbi mortale /
me era una prova. ungaretti, viii-40 : avversità del corpo ebbi mortale /
violetto il tramonto melanconico. ungaretti, viii-40 : avversità del corpo ebbi mortale /
gola dall'invadenza cittadina. ungaretti, viii-40 : per l'uragano all'apice di furia
e contentezza del cuore. ungaretti, viii-40 : per l'uragano all'apice di furia
, spiato con diffidenza. ungaretti, viii-40 : avversità del corpo ebbi mortale /
mi offre la fortuna. ungaretti, viii-40 : avversità del corpo ebbi mortale / ai
dei nostri beatissimi martiri. sarpi, viii-40 : è notissima cosa che anticamente il
con qualche carica lucrosa. redi, viii-40 : s. a. s. gli
come a dire ceralacca. redi, viii-40 : ho caro che sia arrivata costì
all'invito delle leggi? alfieri, viii-40 : sì, voglio, / vo'che
un suono). ungaretti, viii-40 : per l'uragano all'apice di furia
oggetto del trionfo altrui! foscolo, viii-40 : la riverenza per lo scrittore procacciava
e all'ira degli uomini. ungaretti, viii-40 : per l'uragano all'apice di
mirabili essi le stimano. fagiuoli, viii-40 : quei con impronto / modo ripete:
di lei guancia ingenua. parini, viii-40 : né mi curo se ai plausi,
uno orologio molto excelente. idem, viii-40 : in questa serra, a ore
esperienza, la profession militare. redi, viii-40 : s. a. s.
par che si vanti. parini, viii-40 : né mi curo se ai plausi,
si ricovraron in ginevra. sarpi, viii-40 : le cose statuite da carlo magno
batte sul fondo e sta. tecchi, viii-40 : il cerchiello dorato volò via dalla
prestar usura in milano. salpi, viii-40 : li teologi... dicono
vita, morte e miracoli. massaia, viii-40 : in tutti i suoi lavori d'
. -anche al figur. massaia, viii-40 : la massoneria..., impensierita
saldo de'conti. fagiuoli, viii-40 : è la ragion finita, / e
al tribunale di cristo. sarpi, viii-40 : le cose statuite da carlo magno non
sigillare le lettere. redi, viii-40 : nella quale [cassetta] avrà vostra
. rapidamente e superficialmente. fagiuoli, viii-40 : « son il garzon del fondaco,
di bisacce. sanudo, viii-40 : in questa serra, a ore zerca