. -figur. boccaccio, vii-6 : io, da un ronchio, fissi
la morte n'era portato. idem, vii-6 : era il mar tranquillo e il
fare ima bella ghirlanda. boccaccio, vii-6 : era il mar tranquillo e il
buone e grosse mura. boccaccio, vii-6 : l'aureo vello / le cingea 'l
è secondo la consuetudine. boccaccio, vii-6 : mi parve udire un canto lieto /
reso denso, condensato. tassoni, vii-6 : il sole ha virtù calda e secca
sogno e d'ombra. parini, vii-6 : aborro in su la scena / un
fìsica delle nostre diverse provincie. giordani, vii-6 : fra tante e geografiche e politiche
. f. f. frugoni, vii-6 : che farebber i lioni, se si
per prego di moisè. boccaccio, vii-6 : nettuno, glauco, forco e la
luce, opaco. sarpi, vii-6 : niun corpo essere impervio alla luce
ma non nulle). sarpi, vii-6 : il corpo è terminato da superficie,
partic.: corimbo. boccaccio, vii-6 : l'aureo vello / li cingea 'l
la luce né l'ombra. sarpi, vii-6 : nei corpi trasparenti penetrano i raggi
faccia la menzione espressa. giordani, vii-6 : chiunque per inavvertenza fosse stato da
è reciprocamente rieccitata. foscolo, vii-6 : ogni uomo sa che la parola è
una propria anima. d'annunzio, vii-6 : lo spirito greco è fatto dalla
transitorio veloce momento. cassiano volgar., vii-6 (83): alla misura di
il gran cicerone. giordani, vii-6 : chiunque per inavvertenza fosse stato da
nelle visceri del monte. d'annunzio, vii-6 : dal cronion la collina si prolunga
né lunghezza né altezza. sarpi, vii-6 : il corpo è terminar da superficie,
con raggi assai ferventi. sarpi, vii-6 : nei corpi trasparenti penetrano i raggi
-distrarsi. cassiano volgar., vii-6 (83): vedendoci noi affaticati per
dalle influenze esteriori. d'annunzio, vii-6 : lo spirito greco è fatto dalla
sé molti aspetti negativi. milizia, vii-6 : quanti begli edilìzi, ma ripieni d'
rupe, sporgenza rocciosa. boccaccio, vii-6 : io, da un ronchio, fissi
sì, quella smorfiosa! moravia, vii-6 : la ragazza... era alquanto
cantori). boccaccio, vii-6 : mi parve udire un canto lieto /
ora di firmare il contratto. moravia, vii-6 : io non sapevo che cosa pensare
rappresentare in una tela. moravia, vii-6 : la ragazza rideva, perché,
terminano con l'orizzonte. sarpi, vii-6 : il corpo è terminato da superficie,
a le nostre pupille. boccaccio, vii-6 : era il mar tranquillo e il ciel
la materia acqua non pura. sarpi, vii-6 : nei corpi trasparenti penetrano i raggi