, deformata dal dolore. moravia, vii-5 : era proprio magrissima, col viso
all'imbocco d'un ponte. moravia, vii-5 : alla basilica feci il pieno di
o celebrità o canzonatura. foscolo, vii-5 : allora, o giovani, conoscerete che
che è quella di dio. foscolo, vii-5 : che s'io, seguendo te
ingegno coltivato dalle lettere. foscolo, vii-5 : allora, o giovani, conoscerete che
di una notizia qualcuno. cavalca, vii-5 : quelli che è ammaestrato della parola
che facciano i mali. idem, vii-5 (82): al servo nostro,
dio e del papa. goldoni, vii-5 : ho la temerità di attaccarlo [il
sono in poca considerazione boccaccio, vii-5 : io lo so, che 'n me
non bono unde fidare. boccaccio, vii-5 : io lo so, che 'n me
sfogherà da l'empia foce? parini, vii-5 : aborro in su la scena /
la può guardo mortale. foscolo, vii-5 : tu [amore del vero]
reputar maschile o femminile. sarpi, vii-5 : se il mondo, che consta
di tale strumento. dalla croce, vii-5 : l'altra sorte di scalpro..
vende che non dona. fagiuoli, vii-5 : sempre in orazion vuole il ritratto /
o persinolui o lei. cavalca, vii-5 : contra il qual vizio dice il medesimo
astringendomi a mangiarne. dalla croce, vii-5 : se ne servono [dello scalpello]
avre'pur pensato. cassiano volgar., vii-5 (82): chi fosse mozzo
e di mio paese. dante, vii-5 : il disio amoroso, che mi tira
empietà. f. f. frugoni, vii-5 : tra tutte le sorti amare delle
a fare il pieno. moravia, vii-5 : alla basilica feci il pieno di
oserò se altri non osa. vivanti, vii-5 : la mano, il cuore della
da chiare e limpide riviere. roberti, vii-5 : giulio cesare... in
esser altro che segni. rosmini, vii-5 : tale è la natura di tutti i
rena quando turbo spira. boccaccio, vii-5 : il cancro ardea, passata la sest'
ci potesse dare impedimento. boccaccio, vii-5 : il cancro ardea, passata la
il cranio). dalla croce, vii-5 : l'altra sorte di scalpro, che
occhi col bel velo. boccaccio, vii-5 : l'aureo vello / le cingea 'l