la quale però in tutte le lingue vien dipinta aperta. buommattei, 23: questo
vuol s'asconde, / e vanne e vien, come alla riva tonde. ariosto
altre donne ad ora ad ora / amor vien nel bel viso di costei. tasso
. idem, 17-9: armida ultima vien: giunge opportuna / ne l'ora a
vicino va tutta in fiamme, mi vien permesso dalle leggi l'abbatterla, per
: e son sì fatto che non mi vien puzzo, / ma più abboccato che
g. gozzi, 3-4-173: se ti vien detto: e'ci è invasione di
dolore, la quale scottamento o abbruciamento vien detta. = deriv. da
e che da'medici con vocabolo greco vien chiamato pletorico. a. cocchi, 4-2-11
malmantile, 256: l'origine di cacchiatella vien forse da acquattare, che vuol dire
sp., 28 (486): vien proposto... di radunar tutti
primi questo acceleramento [della morte] vien dato in pena, e ne'secondi vien
vien dato in pena, e ne'secondi vien dato a pre- servamento.
; e come più grave dell'aria, vien descendendo al basso, e non con
arida sodezza, s'egli più volte vien liquefatto et attuffato in acqua consperso di
, quiddità. galileo, 311: vien creduto essere [il caldo] un
quanto riconosco alla fanciulla / che le vien presso, che passò stamane / insegnandole esperta
. tasso, 20-142: ciò che ti vien da l'indiche maremme, / abbiti
: di mano in mano che vien la gente, s'accomodano sulla scalinata.
accorda, / ne lo sfrenato obietto vien perdendo, / e per troppo spronar
, e fuor di spene, / così vien sospiroso. -essere, stare accorto:
, non so perché, a me non vien fatto di raffigurarmi la fisionomia letteraria del
frutti] si fanno più umidi, e vien via certa acidità, partendosi l'acerbezza
detto più comunemente dei quattro ladri, vien molto commendato in simili casi [di
l'acqua di melissa che ravviva chi vien meno. fr occhia, 809: la
coll'organo del gusto; e intanto vien quello a sentire i lor pugnimenti,
la dottrina loro [dei sapienti] vien d'animo degno di comandare, sono tenuti
/ come acqua viva che mai non vien meno. intelligenza, 3: d'
le grondaie. -il fiume non vien grosso d'acqua chiara: non si
tienla cara, che il fiume non vien grosso d'acqua chiara. -il sangue
rannuvola, e in quattro e quattr'otto vien giù un bell'acquazzone; tutti scappano
bar etti, i-247: tratto tratto vien fuori qualche coserella in istampa che fa
all'acque. col processo del tempo vien loro a cader la scorza, putrefatta dal
due, e allora quella cosa tale vien ad essere doppia, come il poeta
talor a dolersi / l'anima a cui vien manco / consiglio, ove 'l martir
. idem, i-236: e se ben vien guardando, / non perdi mai nettamente
/ d'ogni indugio che fatto le vien. = = deriv. da
adombramento del color di esso panno ci vien solamente ripercosso. 2. indizio
. monti, 5-307: se lor vien manco / la tua voce, potrìan per
tasso, 809: quando pietosa ad onorar vien l'urna / la reai donna del
apparve / qual par balen, che vien per taire acceso. idem, i-6-84:
. salvini, 24-294: aeriforme vien, beata dea, / conservatrice con
e l'affannoso / fianco, non vien che d'alitar mai resti. beltramélli
o che, per lieve che sia, vien considerata e trattata come se fosse di
(ahi lasso!) a me vien meno / affatto ornai. manzoni, pr
: socrate... da platone ci vien costantemente rappresentato dedito e affezionato alla geometria
, attributo. galileo, 311: vien creduto essere [il caldo] un vero
che m'affligi, / amor, vien meco, e mostrimi ond'io vada.
e soffia e smania e di dolor vien folle, / tal passione lo afflige e
maniera uniti, che una delle vocali vien quasi affogata, come piano, cielo
col corpo. segneri, ii-333: vien ella [l'anima] tosto ad affratellarsi
, ché è un ladro quando gli vien fatto, e ne ho prove e riprove
mar converte, / e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta.
fuso; affusolato; diritto, allungato, vien detto cassa. pare che il montecuccoli non
i-732: una sola spezie d'orchide vien descritta da teofrasto: due da dioscoride
, e mette il tallo, / vien sempre più a aggravarsi in sulla corda.
. note al malmantile, 6-14: vien sempre più a aggravarsi in sulla corda,
più a aggravarsi in sulla corda, vien più che mai a crescere il male;
il freddo tuo tutto aggrezzare, / vien, morte, vieni. = deriv
fiore, 177-12: e quando un altro vien, gli faccia segno / ched ella
. idem, 1054: agile e solo vien di colle in colle / quasi accennando
a luna sotterra divellendogli, non ne vien poi puzzo. cennini, 106: è
salvini, v-399: agno, enfiato che vien nell'anguinaia, forse dal latino inguen
agogna, / non cimando, se vien con l'altrui danno. pa
parte, ma purché si parli come vien viene, si tira diritto e lesti.
non può fallire. quello del forte vien meno con l'aiutante, e gli amici
gli anziani e guardia d'alabardieri, vien condotto al duomo. manzoni, pr.
... / ch'ai caro albergo vien movendo il passo. marino, 231
medici è detta alcea, e dal popolo vien chiamata bismalva. mattioli, 1-977:
le mani in qual parte del corpo vien lor voglia. idem, 559: tu
, ii-43: più d'una volta mi vien voglia di bestemmiare l'accademia di francia
. idem, 6-i-32: deh, vien, morte soave, a'miei lamenti,
, 3-87: un fetore di guasto che vien su non invoglia ad allargare il
sotto il nome de la terra allegoricamente vien la potenza significata, sì come il
altra avventura. idem, 555: vien sempre allontanandosi [il proietto] dal
/ la memoria del mio bene / vien, ma seco amor non è. parini
. petrarca, 13-14: da lei vien l'animosa leggiadria, / ch'ai
sostien. monti, 8-754: altri vien carco di nettareo vino, / altri di
'o amanza del primo amante che tanto vien a dire: o amata da dio
ecco qua 'l nostro re, che vien piangendo / la morte di suo figlio
vedere i figli de'loro figli, vien loro fieramente amareggiato da quel brutto nome
questo luogo il signor nostro affisso, che vien deposto di croce, opera in marmo
facilmente trasportabile di luogo in luogo, e vien messo su presso un esercito per accogliervi
. alfani, ii-495: amor mi vien, colà dov'io la miro / amantato
dinanzi al lord alto ammiraglio, che vien detto il giudice della corte. quel
828: che stazione! quasi quasi vien voglia di segnarsi! - diceva.
. lastri, 1-2-235: il vino vien aspro in minor quantità perché l'uva
la natura del materialista, quale volgarmente vien concepita. calvino, 1-458: capiva che
: la maestà di un poema eroico vien sommamente ampliata dalla vaghezza e varietà de
e non so per quale analogia mi vien fatto di pensare alla data del giorno
è simigliantemente il consiglio comune, che vien dato da imperite e sciocche persone a
, pagando due ghinee per ognuno che vien loro portato a casa di straforo da
si dà questo nome al diritto che vien pagato alla sovranità locale da qualunque nave
tuoi andamenti _ piani, / quando vien l'altra, fa che sia lavato.
andàmo dietro. aretino, ii-56: mi vien voglia di andar dietro a questo vecchio
del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo. idem, par.,
così angusto, che dal luogo dove ella vien ricevuta non apparisca il suo diametro sottendere
rosso acceso delle angurie; e ora vien la stagione che li fa, quasi,
angustiati stranamente i petti, / la logorizia vien desiderata. magalotti, 9-1-4: quanto
così angusto, che dal luogo dove ella vien ricevuta non apparisca il suo diametro sottendere
tutta questa anima ch'è soda, vien vacua né si riempie di bronzo, che
] che s'era mosso, / vien per lo campo, ed una furia mena
idea della pianta; questo poi di durezza vien coperto per difesa dall'ingiurie, et
pericolo. petrarca, 13-12: da lei vien l'animosa leggiadria / ch'ai ciel
: c'è anco una susina che vien dal susino annestato al noce. idem [
annoverebbono facilmente. ariosto, 1-2-304: vien molto adagio, par che i passi
imparare ad annunziare una persona, che vien per far visite? parini, giorno
gennaio deh'anno 1610...: vien simon mario, ed appropriandosi ristesse mie
precedenza. galileo, 98: vien simon mario, ed appropriandosi ristesse mie
nomata, / perché l'antichità sempre vien manco. machiavelli, 130: in
sinisgalli, 6-43: il processo clorofilliano vien definito come fenomeno sintropico di « anticombustione
casa e l'odore della sardella ti vien dritto dal mare. hai antipasto e condimento
, antiquarii detti. dottori, 1-218: vien poi sertorio orsati, un antiquario /
. a. cocchi, 8-140: vien ciò detto con greco vocabolo apostema,
che si de lor convento: / « vien con nui, bellissema, gusta 'l
appagare. marino, 216: e vien col dolce tuo tranquillo oblio / e col
con tutte le apparenze di morte, vien considerato... come veramente morto.
: la pioggia sono otto dì almeno che vien giù, né v'è ancora apparenza
di giugno è apparito un gigante che vien di la diserta libia. savonarola, iii-
angusto, che dal luogo dove ella vien ricevuta non apparisca il suo diametro sottendere
vino color sangue spumeggiante, impetuoso appena vien fuori a fiotti dalla bottiglia. palazzeschi
, 10-896: mentr'io ci penso mi vien appipito [= appetito], /
5. prov. ly appetito vien mangiando. -anche al figur.:
beni mondani. ojetti, i-684: ti vien fatto di volgerti indietro a vedere dove
va tutta in fiamme., mi vien permesso dalle leggi rabbatterla, per paura
il fuoco. tommaseo, iii-125: vien la parola come picciol seme / che
poliziano, st., 1-125: onde vien, figlio, o qual m'apporti
che meglio in italiano direbbesi tirocinio) vien lasciato alla libertà dei contraenti; niuno
apresentarmi a sì gran donne. / -avanti vien, non temer, ch'io sempre
appresenti alla turba triunfante / che lieta vien per questo etera tondo. -intr
. ùrjto <;, la quale vien sempre interpretata appresso tutti i glossari e
il ricoprir gli approcci, dai guastatori vien fatto. d'annunzio, iv-2-564:
mista natura che lo infestano ed appropositìssimo vien giudicata l'acqua del tettuccio. magalotti
rinnova da sé la brutta colpa che gli vien data di portar esempi d'autori non
rucellai, 8-20: se la medesima ragione vien colorata dalla fantasia,...
prezza scritture, non prezza padri, con vien... che non citi scritture
, ii-161: l'altro che drieto vien con dolce riso, / con quel naso
. n. franco, 1-70: chi vien di colassi! giugne ben presto,
agl'itali spesso a torto ascritto / vien da infallibii gallica censura, /..
ch'apre le nubi, e in terra vien dal cielo. papini, 8-187:
la terra aprendo / netto e lucido vien qual puro argento; / lieto e
pastori. serra, i-21: e vien voglia di uscire da quella selva trita
luce meravigliosi. burchiello, 102: vien qua se te ne cale / col lume
15-1-100: annua cura / al miglio vien, quando colle dorate / corna apre l'
s'accoglie apollo, / e l'aquila vien fuor ventosa e molle. tasso,
ottenersi e a conservarsi, se non vien conceduto liberamente dagli uomini e meritato con
72-36: ond'ogni mio riposo / vien come ogni arbor vien da sue radici
ogni mio riposo / vien come ogni arbor vien da sue radici. idem, 263-1
camera un parnaso, / chiunque ci vien diventa arcipoeta. -arcisolennità:
al mondo! caro, i-m: non vien da voi, che siete il bottegaio
di cavallo. negri, 2-729: mi vien fatto di pensare che dalla curva
bocca / l'anima per dolcezza allor vien meno! redi, viii-11: se non
disdegno, / e disser: « vien tu solo e quei sen vada, /
conforto mio / solo da te mi vien. idem, ii-696: calmato 11
. idem, 1054: agile e solo vien di colle in colle / quasi accennando
arida sodezza, s'egli più volte vien liquefatto et attuffato in acqua consperso di
per argomentazioni. savonarola, iii-235: vien qua, loico, argumenta così:
a noi contraria, / perché non vien quassù per pigliar aria. i. neri
. note al malmantile, 276: non vien quassù per pigliar aria,..
le bande. tasso, 20-59: vien da traverso; e le pedestri schiere /
dolersi / l'anima, a cui vien manco / consiglio, ove 'l martìr l'
un « esercito », per quanto mi vien detto, non molto numeroso, e
, / mobile è sulle rote, e vien tirata. 3. provveduto,
una tal cosa... il detto vien forse dai voti, che anticamente facevano
zoppica, ed arranca, / ch'ei vien dove n'ha a ir, non
5-235: se ascolto extimui, non mi vien così tosto in mente la stupidità deu'
iv-72: ecco di qua fellino, che vien più appunto che l'arrosto.
. pananti, 1-113: in tavola vien posto /... / fegato fritto
, 8-231: neppure una volta mi vien l'idea di metter giù dell'arsenico
, inf., 44-73: or mi vien dietro, e guarda che prigioni, rovine
al figur. è ne'campi; vien dalla troppo calda stagione. collodi,
. petrarca, 74-14: et onde vien l'enchiostro, onde le carte / ch'
dacché si fa mestiere di tutto mi vien fatto di lucidare il nome d'ogni razza
. a. cocchi, 8-140: vien ciò detto con greco vocabolo apostema, del
/ nasce di me, da voi vien prima il seme: / io per me
vuol s'asconde, / e vanne e vien, come alla riva tonde.
: agl'itali spesso a torto ascritto / vien da infallibii gallica censura, / che
della fantasima, / ch'a vederle mi vien l'asima, / nate proprio per
asinino, che per quaranta giorni continui vien proposto dal sig. longo, è
, ii-250: questa soma, che vien drieto / sopra l'asino, è sileno
ciolin sull'altro lato, / le vien di nuovo l'asino legato.
: guai guai chi è spiritato e li vien l'asma, / su su portate
ognuno assale; / ma quando e'vien dinanzi, e'fa men male. cellini
sp., 15 (263): vien uno con un pane in tasca;
dedicato. alamanni, 6-20-80: già vien la notte, e 'l sonno ag-
assembramento. pulci, 8-20: se tu vien presto col tuo assembramento, / in
par assenzio / sappi che il mele non vien mai senz'esso. forteguerri, 21-42
221: il sacerdote... vien fuora con un serpe grossissimo, asserto
utile ma l'asserzione onde l'utile vien messo al posto della moralità. landolfi,
il fisico assioma che « dal nulla vien nulla ». d'annunzio, iv-1-412
latini phoca è chiamato. in tante maniere vien variato il suo nome, mentre vogliono
assonna, come fa l'uomo che vien vinto dal sonno, il qual usa di
. slataper, 1-132: il vento che vien da lontano ti porta un buon sogno
'l guarda, / ne lo sfrenato obietto vien perdendo, / e per troppo spronar
iii-193): de la schiera che vien primieramente / la bella bradamante avea l'
truovasi in paradiso, se non quanto vi vien da cognizione intuitiva, come si accennò
instromenti astronomici, mentre meglio si con- vien loro un ciffulotto in mano o un cacapensiero
, ii-185: di lì vedo che vien fuori l'astuccio delle sigarette. deledda,
, onde la mole gravissima a forza vien sollevata. campanella, 2-6: lucrezio,
tanto ch'attempi il sol, che vien novello. 2. indugiare,
mi sostenne un tempo; / or vien mancando, e troppo in lei m'attempo
vuoi dire. ariosto, 41-87: vien dietro ad olivier che tenea gli occhi /
e se creder vogliam quel che vien detto, / con tanta industria a quel
le cantonate, si pianta l'arbore e vien fatto il quincunce. 2
/ l'anima in lento error: vien da le compiante memorie / e attinge l'
poverel ricetto, / se talora a mirar vien di lontano / pompa reai di cittadino
nemico formidabile. segneri, iii-3-28: vien [l'orazione] finalmente a perdere ogni
sua fortuna. berni, 117: mi vien veduto a traverso ad un desco /
. tasso, 798: deh, vien, ti prego, a consolarmi alquanto /
religiosa, siccome ancora la intellettiva, vien tratta ad atto non da se stessa,
et arida sodezza, s'egli più volte vien liquefatto et attuffato in acqua consperso di
canta ciascuna ora; / ma quando vien la ghiaccia, / che non par
135-6: là, onde il dì vien fore, / vola un augei,
erasi desta / a nunziar che se ne vien l'aurora: / ella in tanto
ii-ii: lo nostro scender con vien esser tardo, / sì che s'
che il maggior effetto della musica ne vien dallo esser ministra e ausiliaria della poesia
acquista coscienza di sé, o si vien determinando come coscienza di sé.
creativo che quella coltura ai nostri giorni vien portando nel mondo. pavese, i-140
dal maggio, occupano, dovunque gli vien fatto, le interra- ture e gli
magari fanatica per tutto ciò che ci vien d'« oltr'alpe e d'oltre mare
o niun avanzamento del giovane, che vien dietro come inevitabile conseguenza a questi minuti
colui, che è un ladro quando gli vien fatto, e ne ho prove e
di seguito... la terza ti vien davanti a muso tosto a pretendere il
manca, / di sua nobiltà con- vien che caggia. buti, 3-238: s'
e le budella, che e'non mi vien da mano a dir buccata d'ufficio
sì n'abbia. ariosto, 26-74: vien malagigi, e ponsi in avventura /
piuttostoché socrate, il quale da platone ci vien costantemente rappresentato dedito e affezionato alla geometria
] /... / a crescer vien quant'egli più s'adatta i a
aria in fogliame e l'avvisaglia della pioggia vien giù, spruzzo da aspersorio, mentre
cristiana pietà. salvini, 16-630: sen vien la mattutina stella / ad avvisar la
la gran lancia e in guisa / vien feroce e leggiadro il giovenetto, / che
: / chi è in quel foco che vien sì diviso / di sopra? boccaccio
sudore che copiosissimo dal calor della grotta vien provocato. nieri, 146: ti scorgo
quelle in accomandita, il cui capitale vien diviso in tante porzioni eguali, ciascuna delle
. m. cecchi [tommaseo]: vien di là un azzuffino con una brocca
poliziano, st., i-m: vien sovra un carro, d'ellera e di
de'suoi falli un reo soldato / vien inteso passar per le bacchette.
soldato], / se non che ei vien con giudicial potenza / in tal forma
, col sangue che questo baciozzo attira, vien, pelle pelle, ogni ricordo dei
frasca. -prov. quando l'anno vien bisesto, non por bachi e non
prestigi; ci è una sorte che vien chiamata apparenza, over prestigio giocola- torio
, / ch'invisibil ci bagna, / vien quel ch'il citi destina. c
. baldinucci, 4-46: questo sporto vien terminato con un ornato di mezzo.
celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. idem,
/ non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. idem, 287
quel che tu vedi che a costui vien drieto, / a onde balenando a spinapesce
/ ma perché 'l balenar, come vien, resta, / e quel, durando
., 30- 141]: vien ultimamente a dannare la insania de'guelfi
a vedermi come un ballerino, e mi vien voglia di trattarli come, a mio
/ che più? l'estro gli vien, mi crea ministro; / e sia
: però che vagheggiando gli orvietani / vien lor nell'ugna tanti patereccioli / quanti ha
petto. rolli, 550: ma se vien quel solo oggetto / tutto brio,
diss'io, / ecco il padre che vien. alfieri, 1-456: oh del
, i-56: disser quegli, ora vien la palla al balzo. giusti, ii-50
, che chiamano banco, il quale vien a stringergli il seno. cattaneo,
banda. baretti, 1-57: mi vien a notizia da più bande che queste
chi sei tu, dimanda, / che vien senza rispetto in questa banda? sassetti
contrafacendo al commandamento, la cosa gli vien mal fatta. firenzuola, 680: da
oro. marino, 20-259: bandato vien d'una cerulea stricca / con bei fiocchi
giovane, 9-849: dal collegio vi vien di chi fa 'nsegne / e bandiere,
la crudel morte nimica di vita / ne vien feroce sotto sua bandera. boccaccio,
. la bandiera gialla indica quarantena e vien posta dalle autorità sanitarie sulle navi infette
corona dei leggìi illuminati: qualche accordo vien su debolmente e ci arriva rauco attraverso
altra. aretino, 1-64: barattiere vien da baro, e baro da bararia,
fosso / n'appar, onde poi vien palude o fonte, / che le ville
? carducci, 713: ecco vien bonturo dati, / mastro in far
, vergogna e purità; di poi vien l'età più adulta, e muta queste
della pianta 10 stesso umore sustanzioso che vien dalla terra nelle barbe, e dalle
! metti altre barbe! frutto / non vien da seme che non sia già morto
depinga? idem, i-1-134: isifile vien poi, e duolsi anch'ella /
quest'è tutta sustanza, / che vien dalla radice / d'un barbicato tuo desio
cerdone e castrator di porci, però ne vien con sultato: 'nolite
delle barchette adagio adagio voganti, che vien di lontano. de amicis, li-m:
una mula ch'avea la bardella, / vien folderico. boccalini, iii-121: con
il tuo lorino / mi disse, su vien qua senza le dotte. machiavelli,
questo, s'io non isbaglio, vien detto barocchio. leggi di toscana, 8-1
utile, con questa generazione che ci vien su, di far vedere che anche i
... / entra in camera e vien pian piano al letto, / e
/ e dicea: « questo ne vien tosto al fischio »; / cognobbe il
e ristrettezza di vedute, la scienza vien ritorta ad abbruttir le nazioni. tommaseo,
dalla condizione, né dalle idee, vien dal cuore. rajberti, 1-181: è
, e fuor di spene; / così vien sospiroso, e così porta / basse
festa, / e la gazza marina vien gridando / e scende in basso con
nel primo entusiasmo tutto è grande; poi vien fuori il sanguinario, il feroce
il cielo, scoppiano i tuoni, e vien giù tutto il bataclan, rompendo,
pensiamo ora che lo zampillo, che vien diretto dal canale di piombo..
e se resto in casa, e se vien qualcheduno a trovarmi, non voglio che
contagio più attivo e di sommo pericolo vien proposto... il difendersi con
e questa è quella cognizione che ci vien riservata da intendersi nello stato di beatitudine
fa esser veloce; / sì spesso vien chi vicenda consegue. / quest'è
la bocca i primi fiori / cogliendo vien dei suoi beati amori. michelangelo,
si dice beccalaglio perché questo tale bendato vien condotto in mezzo della stanza o piazza,
] 168: -costui chi è che ne vien colla frotta, / che un legno
so se voi sappiate che il sangue vien fuori ora a becco rotto.
si mantiene sempre bella, e non vien mai a perder quel fiore di limpidezza,
assoluto, ereditario, / la cosa allor vien fuori bell'e fatta; / che
. ricchi, sempre quella medesima. questo vien da un cieco, il xxv-1-292:
spirito; e allora il bello di natura vien ad esser l'opera di una grande
accenda il fuoco, / se mi vien sotto gli farò tal giuoco, / che
testa, / guarda ch'il colpo ti vien su la cresta! cesarotti, i-87
dentro. barilli, 6-107: l'apparecchio vien chiuso ben ben e, dopo qualche
l'uomo e ciò che dagli altri gli vien prescritto come bene, come esigenza della
non vada a bene quello che non vien di bene. canti carnascialeschi, 1-123:
figurarsi agli altri! finalmente il sacrestano vien fuori e buffa sui ceri. barilli
una di queste fun non vien da altro / che bere il vin senz'
voi bevete / sempre del fonte onde vien quel ch'ei pensa. idem, par
altre donne. idem, v-887: vien gente. che sia questi della casa il
osceno. aretino, 8-20: ora vien via il fratoncello secondo, che
sulle mie labbra il verso / bestemmiando vien. 4. figur. vituperare
. e 'l cornino bestemmiato e maledetto vien meglio. chiabrera, 468: aggiungi /
uccisa, mossi dal solo odore che vien fuori del luogo del macello e aspettando
che perla in bianca fronte / non vien men tosto alle nostre pupille. idem,
, che non ha elevazione alcuna, vien detto tiro di punto in bianco, cioè
tei manifesta: / ve'come lieto vien che nel vin galla: / è bertoldo
, ii-479: filugello, che anche vien chiamato bigatto e baco da seta.
e diverso da quello ove il biglietto vien sottoscritto. 6. biglietto di
ii-1-48: se la riforma della costituzione vien cercata come mezzo per ottener la riforma
celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. parini,
non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. parini, xviii-216: il
. g. gozzi, 1-247: quando vien roba, ogni uscio si apre:
mondo, come le vecchie bisce, vien mutando la pelle. peggio per noi d'
voci tronche, o sdrucciole o bisdrucciole vien sempre indicato. = comp.
proverbi toscani, 192: quando l'anno vien bisesto, non por bachi e non
di cangiarlo. cattaneo, i-1-121: vien poi un'altra data, ove con
bertola, 243: la riva vien su amenamente salendo, e si converte
. boiardo, 1-2-37: colui che vien davanti, è paladino; / porta
per bocca a mezza libra / si vien di carne, e al pan di cui
. c. croce, 125: -orsù vien pur, serra il sacco, ch'
-io non voglio più farne altro; vien pur, lega la bocca al sacco.
su è tutto del fuoco, il circolare vien tutto dalla terra ed a quel della
e le budella, che e'non mi vien da mano a dir buccata d'ufficio
e il gambo donde ella nasce, vien fuori un filo bianco, tondo e
cagion del tuo dolere, / e donde vien cotanto dispiacere. crescenzi volgar.,
una pallottola, et esso boleto generato vien dentro a quella pallottola, come nell'
petto. bruno, 3-1031: qua vien significato il cor del furioso, dove,
: si gode [la vite], vien bene e si bonifica nei lati dei
i: peccato atto non è: vien dal niente; / mancanza o abuso è
, e pieno di petulante lusinga, che vien dal bordello. leopardi, iii-314:
, / dire in disordine / quel che vien viene, / zitte le ciniche /
/ le borie anticipa / di chi vien dentro. / fra tanti titoli / nudo
, inf., 14-75: or mi vien dietro, e guarda che non metti
dell'isola e dal golfo jonico vien sostenuta nella parte del mare orientale
. cattaneo, i-1-149: la linguistica vien classificando tutti i linguaggi e i loro
/ ma par, se pur vi vien, festa li facci. machiavelli, 329
brace, / voltati a me; vien qua, botolin cane, / sta'ritto
giusti, 2-215: piglia quel che vien vien, pur di servire: /
giusti, 2-215: piglia quel che vien vien, pur di servire: / ma
aria, gli geme all'intomo, e vien fuori in ischiuma, e trapela tra
: a dir sempre una cosa; vien sete, / e in città non si
-figur. caro, i-iii: non vien da voi che siete il bottegaio de
un po'di più, e allora vien fuori tutto un getto come da un botticino
orzo ben concimato o governato con bottino vien bene anche negli sterili [terreni]
di stampa di questo scrit- terello mi vien voglia di accrescerlo d'un qualche nuovo
e s'alcun è che frutti, / vien bozzacchion di sua natura fuori. chiabrera
21- 145: il caldo che vien dalle braci accese non è così nemico
un ch'avea gran nome. / vien da brocchiere, il qual (come sapete
pananti, ii-52: veggio un branchétto che vien basso / quand'è già sera;
, codardo, fuggi? ti nascondi? vien fuori, se hai coraggio. (
attribuzioni ed il comando poiché ogni brigata vien composta di due reggimenti. de roberto
: / poi che di cielo in terra vien mercurio. ariosto, 295:
. rolli, 550: ma se vien quel caro oggetto / tutto brio,
lo dono stesso, quanto perché le vien donato da un vostro pari, e
quando il cuor mi brilla, e mi vien voglia di maritarmi. idem, vi-455
, iii-3- 302: e la sfacciataggine vien glorificata qual brio. redi, 16-iv-18
il re di satalia / ne vien broccando un suo destrier leardo.
aspetto alla riva; indi a poco però vien fendendosi, enormemente broccoso e scabro
: broda e non ceci, quando vien gragnuola / gridan costoro, e io ne
pananti, i-357: quell'amico va e vien, fa il galoppino, / ed
aggira, /... / vien poi la furia col vento davante, /
guattero. salvini, ii-372: il bruno vien detto il lutto, lo scorruccio,
sole in verso mezzogiorno cala / e vien l'ombre stremando che raccorcia; /
pananti, i-49: e disse: si vien subito alle brutte. di giacomo,
e le budella, che e'non mi vien da mano a dir buccata d'ufficio
enti: sì come altri- mente ne vien lecito di veder chiaro ed aperto l'orizzonte
erano i guanti; e da uno sbrego vien fuori la mano con tutti i pendagli
phoca è chiamato. in tante maniere vien variato il suo nome, mentre vogliono
, 63-60 (v-177): e vien sì innanzi, che qual bufol tiene /
3. prov. ciò che vien di ruffa in raffa se ne va
; e dice il proverbio, quel che vien di ruffa in raffa, se ne
figurarsi agli altri! finalmente il sacrestano vien fuori e buffa sui ceri.
dico, e se pure e'mi vien detto qualche volta il vero, io lo
. sia da bollire (che vien da bolla). carducci, 735:
buon viso / a quest'ospite pio che vien da'frati. moravia, v-97:
: / poi che di cielo in terra vien mercurio. machiavelli, 63: molti
perde il giorno; / e novellando vien del suo buon tempo, / quando
è vinto ad ogni guerra / che gli vien mossa da un piccol disio; /
a venezia chiaman buovoli, che ancor essa vien dal concavo della luna.
famiglia questionano vanno da lei. se ci vien il mal di pancia a una bestia
si è voltar e muovere, e vien da burella, la quale in lingua lombarda
e violenta. panzini, iii-72: vien fuori l'avvocato con una faccia da
con cotesta intenzione nel buzzo, poi ci vien fuori con tanto ladri versi, pugnalando
instromenti astronomici, mentre meglio si con- vien loro un ciffulotto in mano, o cacapensiero
a. f. doni, 3-93: vien poi a far notomia deu'opere,
che molte volte al fatto il dir vien meno. ariosto, 33-108: se per
resta. / ecco il mio sol che vien del monte fora, / e lascia
che prende in amore / sol quello che vien. alfieri, i-54: [si
in pena, / el suo puncto quando vien inparo. paolo da certaldo, 100
par che dica / che la beata gioventù vien meno. nievo, 64: io
ruvinate. aretino, iii-247: di qui vien che di tosco e d'esiglio,
e gigli in testa, / e vien di voi caendo. / fategli, o
cocchi, senza servi,... vien ridotto ad abitar tutto il giorno un
di caffè e latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere e «
di una genterella minuta che se ne vien qui in gita di fin di settimana
tentone cerca quello dell'amica; egli vien via piano, soave, lento,
questa, / che da quel monte vien calando adesso / con tanta furia e con
al mar converte, / e mentre ci vien, sé, che ritorna, affronta
vento; / il mare è grosso e vien sempre maggiore. / ma 10 prendo
. leopardi, 25-2: la donzelletta vien dalla campagna, / in sul calar
vedesi in alcuni bassirilievi antichi. calato vien detto pure talvolta quel canestro che si
mano? bruno, 49: gli vien proposto che faccia elezione de una di
risalto, ogni chiara luce al ritratto vien meno. 5. ant. assestato
, ii-191: 'calco'. quel delineamento che vien fatto sopra la carta, tela o
propriamente si dice calco quell'impressione che vien fatta per avere il rovescio d'un
antica che lo credono? / l'innamorarsi vien da gentilezza, / e da caldezza
si travia, / sendo trovato, vien senza processo / caldo caldo mandato in piccardia
calere / punto ti son, deh, vien qua prestamente! -essere, restare
celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. / non
non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. / non caligine e gelo
calo. ma vie più lontano / vien dalle stoppie il canto delle schiave.
. magalotti, 21-145: il caldo che vien dalle braci accese non è così nemico
per malmantil, che armato stuolo / vien per tagliare a tutti le calzette.
. tasso, 20-142: ciò che ti vien da l'indiche maremme, / abbiti
quelli ch'entrano da la porta, che vien dal cameron dipinto, avvertirà gl'intranti
caminar questa nostra vita, alla quale vien la morte dietro a gran passi.
è come il camoscio, / che vien per tutti i versi. bracciolini, 1-16-7
campagna. idem, 25-1: la donzelletta vien dalla campagna, / in sul
d'acqua sorgiva / da presso viene: vien da lunge un suono / di campanaccio
trenta dì non campi, / perché vien dietro un'altra che l'uccide, /
l'infame licenza del duello, mi vien detto che dura tuttavia l'usanza di
. ariosto, 26-98: mandricardo ne vien da un'altra banda, / e
che qualche parte del vostro purissimo sangue vien talora, per qualche impensato avvenimento,
il terzo / di quel ch'ai notaio vien d'ogni negocio, / gli è
la cancel- laria abbonda, quando li vien prestato occasione di valersene. buonarroti il
« acquaticcio *; / se mi vien voglia d'una pestinaca, / egli
., 8-2 (238): mi vien voglia di darti un sergozzone: va'
festuca / per qual lo suo coprire le vien manco: / così 10 cancro
. fagiuoli, 3-2-154: da cane vien canata e vien canile: / quella significa
3-2-154: da cane vien canata e vien canile: / quella significa un rabbuffo
le castagne, propriamente detta caniccio, vien formata da una quantità di piccole mazze
e come incomincia il parapiglia, vi vien voglia di ballare anche voi, che non
, 3-208: e tal fiata / ti vien cansata [l'avversità], /
su l'uscio; a prova / vien fuor la femminetta a còr dell'acqua /
musico augel che tra chiomato bosco / or vien il rinascente anno cantando. carducci,
canti; / perocché da'ribaldi gli vien dato, / l'udienza, che dà
lento de'nauti. pascoli, 113: vien dal lido solatìo, / vien
vien dal lido solatìo, / vien di là dalla giuncaia, / lungo vien
vien di là dalla giuncaia, / lungo vien, come un addio, /
masserizi'o men viaggio / non vien a mutarmi mai senz'essi. berni,
vaticana. i. neri, 7-32: vien anche saladin; più che d'orfeo
., 25-72: da molte stelle mi vien questa luce; / ma quei la
queste materie, che, si non vien contento di consentirgli a fatto, per non
/ contrae, e dio in sé vien ristrignendo. firenzuola, 47: che capacità
qua nella capanna, che non vi vien mai persona. note al malmantile, 342
'caparra '. e la cosa che vien data per assicurare l'esecuzione d'un
ha fatto capo grosso, / e vien con lor per mostrare i sentieri. boiardo
, i-238: il pericolo di dannarsi vien da due capi; dal nimico esteriore,
gente ha fatto capo grosso, / e vien con lor per mostrare i sentieri.
sempre procurarsi quella cosa costosa e che vien di lontano ch'è la notizia. ma
è certo. belo, xxv-1-90: vien fuori e piglia la cappa; e spàcciati
veneziani. pananti, i-113: in tavola vien posto / un gran cappone a lesso
e d'affrica al ruggito / torbida vien di tuoni e di procella. giocosa,
furia che di pioggia un nembo / vien da l'occaso, allor che d'oriente
e come incomincia il parapiglia, vi vien voglia di ballare anche voi, che
fagiuoli, 3-7-206: guardate, detto vien, quel vecchio cucco / come sta bene
lorenzo de'medici, 185: dalla sinistra vien checco spinelli: / io credo che
d. battoli, 36-6: chi ne vien considerando le vite [de'santi]
dall'uomo è caronte, in cui vien fuori l'apparenza di un carattere:
da una forte infiammazione, il secondo vien caratterizzato dalla putredine che ne succede.
da una forte infiammazione, il secondo vien caratterizzato dalla putredine che ne succede.
. marino, 4-5: stuzzicato carbon vien più cocente, / soffiata fiamma più
. aretino, iii-247: di qui vien che di tosco e d'esiglio, /
se pei curvi sentier di cavo piombo vien dall'arte guidato, in chiaro lago
x-3-482: a blandir sue caste frondi / vien tu solo, o carezzante / venticel
è così zitta, troppo zitta che vien la mamma col cucito in mano,
sale e di luce, l'atmosfera vien senza fretta, con un sussurro di
: piena di cibi intanto una credenza / vien pari pari aperta spalancata: /.
parigi. monti, 8-754: altri vien carco di nettareo vino, / altri di
9-27: la man carca di perle indi vien fora, / e 'l bel lido
sono urtate da un tamburo dentato che vien fatto ruotare. la successione dei suoni
purg., 11-44: ché questi che vien meco, per lo 'ncarco /
19-66: lume non è, se non vien dal sereno / che non si turba
? foscolo, iv-401: e mi vien detto che non v'ha settimana senza carnificina
« la settimana della sessagesima dai greci vien chiamata * apocreos ', cioè '
e che da'medici con vocabolo greco vien chiamato pletorico. targioni tozzetti, 8-109
spagnoli. berni, 177: mi vien veduta a traverso ad un desco / una
, / ove a caso talor con- vien ch'egli entri, / è il carretton
/ sì ch'ai volger del temo non vien meno. intelligenza, 101: un
, il carro / della guerra ne vien, fiamma di morte, / il carro
cui si ferma il legname, che vien condotto contro le lame dentate della sega a
. parini, giorno, ii-1238: quinci vien l'altro che pur oggi al cocchio
facile, molle, cascante, manierata vien fuora faticosa e ritemprata, vendicatrice. nievo
... / che quando lor vien poi rotto il sostegno, / cascano
con la stessa facilità, se loro vien fatto, se trovano cioè un uomo risoluto
'caseificio': il primo, che ci vien fatto di notare, nel numero stragrande di
le castagne, propriamente detta canniccio, vien formata da una quantità di piccole mazze
. i. neri, 5-38: vien poi tirata con fatica e stento /
terrò saldo, perché sento che mi vien suso un castagnaccio ch'io ho mangiato
campanella, che chiamano maniglia, che vien forte tirata da un argano. milizia
intenzione secondo la quale nessuno lo intese, vien a far castelli in aria e destruggere
è il modo, / così il fanciullo vien saputo e casto. d'annunzio,
sazio e stracco in guisa che mi vien voglia, a guisa del castoro, di
sazio e stracco in guisa che mi vien voglia, a guisa del castoro, di
cerdone e castrator di porci, però ne vien consultato. garzoni, 1-841: un
ix-408: e poi, quando ne vien la pasqua gaia, / la piazza par
scultura, incominciando dalle catacombe ove cristo vien figurato nel mito d'orfeo e nel
accusato. monti, 8-756: altri vien carco di nettareo vino, / altri
da'battezzati. sarpi, i-390: vien avvertito il catecumeno che, volendo andare
e non corporale; il quale indistinto vien significato per il supremo geno della categoria
dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a
all'orme del suo buon fratello / vien catenato innanzi al mio trionfo. speroni,
, e d'affrica al ruggito / torbida vien di tuoni e di procella: /
zoppica, ed arranca, / ch'ei vien dove n'ha a ir, non
il discorso si perde, la ragione vien meno, la curiosità riman confusa;
gli atomi van perpetuamente facendo. e ciò vien dalla catedra d'epicuro, che riformò
e per quanto dal causato e principiato vien chiarito il principio e causa. de
che, su la bianca nube, / vien cinto da'suo'bianchi cavalieri. muratori
; / che quattromila braccia e più vien d'alto. -cavare beneficio,
poter cavare costrutto dal discorso che qui vien portato, il quale stimo che sia
: -sbietta. -signore. -onde si vien, cavezza? bracciolini, 1-3-44: rivolgendosi
chiamata il cece, e da esso cece vien creduto dal volgo che i cigni siano
redi, 16-i-288: da esso cece vien creduto dal volgo che i cigni siano
in la notte liquida e serena / vien la stella d'amore avanti al giorno
balcon celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. carletti
/ non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. carletti, 273:
bella, / conserva la vertù che non vien meno. sacchetti, 92-6: andando
/ se non che quando alcun ne vien trafitto / si feriscon per lato e cangian
questa comunione. palazzeschi, 4-23: vien fatto di pensare all'arte sopraffina di quella
in pena, / el suo puncto quando vien inparo; / et a lontano albergo
, centrino. panzini, ii-727: vien giù da noi, e vede un ricamo
/ alla prim'acqua e al primo sol vien fuore. soffici, ii-204: andavo
ed il ferro a strumenti di conversione, vien lasciato alle inospiti lande di tramontana.
san piero. / al fin se ne vien pur, come dio vuole, /
convengono con quello che dal calcolo ci vien dato. campanella, i-136: si va
done e castrator di porci, però ne vien consultato. = voce dotta,
. fastosi conviti; e questo spettacolo vien risguardato... dall'uomo
, 7-ii-133: quella che... vien chiamata 'cir- veleria ', o sia
voraci canne. marino, 12-105: vien dopo 'l suon, che par che i
anche ogni luce che possedè il cielo / vien da quel corpo [il sole]
, amandomi egli, come da te mi vien detto, da fratello. firenzuola,
, 529: l'asino, che vien, de l'ortolano / lo fiuta [
. ariosto, 10-109: or vien al lito e sotto il ventre preme
fiorì. marino, 216: e vien col dolce tuo tranquillo oblio [o
quell'età i trastulli son tutto, ciò vien a dire che la voleva tutta per
, amandomi egli, come da te mi vien detto, da fratello. caro,
lo 'ncanto. bracciolini, 1-2-n: vien qua: che si? fa'ch'io
è la cosa ed il fatto, vien comparato ad uno stallone. =
la fa esser veloce; / sì spesso vien chi vicenda consegue. idem, purg
berchet, 51: scritta come vien viene, come se riassumessi per un
e il vecchio, ch'alia siepe / vien primo, chiappa su, come di
par., 30-7: e come vien la chiarissima ancella / del sol più
varco alfine, alfin più chiara / mi vien la voce lamentosa e cara. pellico
tazza. redi, 16-ix-314: mi vien comandato il dirle se l'uso del
cui sono. redi, 16-ix-38: vien dimandato parimente quali debbano mettersi in opera
. g. gozzi, 1-407: vien loro ministrata in certe chiocciole una bevanda
chiocciolin sull'altro lato, / le vien di nuovo l'asino legato. note al
de'piedi. berni, 45: ei vien subitamente lor [agli sparvieri] un
in la notte liquida e serena / vien la stella d'amore avanti al giorno,
tue parole degno, / dimmi se vien d'inferno e di qual chiostra. guarini
bianco ubino in sella / ecco locata vien l'egra fanciulla. magalotti, 9-2-1
fogliame, ima trattoria che ogni tanto vien chiusa per ragioni di moralità.
, par., 30-8: e come vien la chiarissima ancella / del sol più
/ e ciò che ci si fa vien da buon zelo? g. villani,
uso di quella famosa erba, che ci vien portata dalla china, dalla coccincina e
pataffio, 7: da ripuisti vien giacciameli andò. = formato da
. ricci, 3-173: da tali cianciafrascole vien mossa quella grande e possente bestia,
merita il nome di conghietturale che le vien dato; ma s'ella non fa agli
ne'reclusori per attendere al travaglio che vien loro assegnato. guerrazzi, iii-149:
del mantellaccio, 48: e nardo grilli vien poi seguitando, / ch'era con
colore; e da essi mescolati insieme ne vien formato un eterogeneo, o composto,
. / di cicaleggi ingordo / gli vien di costa il trombettier di pindo, /
l. bellini, v-160: mi vien significato il desiderio di v. s
lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. passavanti, 31:
ri- bollimento di spiriti, che vien dietro ai rivolgimenti civili, l'
danno, / che pietà me ne vien solo a vedere. fagiuoli, 3-5-236:
par., 30-8: e come vien la chiarissima ancella / del sol più
lettere. algarotti, 2-509: spesso vien caritea, linda senz'arte, / quella
e fuor di spene; / così vien sospiroso, e così porta / basse le
vero da compatirsi un genio nobile che vien astretto da un prurito famelico a seguir
, canoro cigno, / cui av- vien che in pene e pure in morte canti
che, a convenientemente parlare, con- vien dire raspa di fiori, cima di cavolo
posa, / senza respiro, se non vien la notte / a versar le sue
: questa acqua che qua giù discende / vien da due fonte da quel poggio aitano
centro / le borie anticipa / di chi vien dentro. idem, ii-47: gli
v'ha cerchiate, / che non vien fuor quel che dentro vi bolle.
... e pel mezzo del cipollino vien su dalla più bassa parte di esso
chiuso d'ogni intorno dalla circonferenza, vien chiamato circolo. c. e. gadda
1-361: l'anno, secondo isidoro, vien detto quasi ab annulo, essendo come
lettera; della quale la lode non vien dagli uomini, ma sì bene da dio
che merita il nome di conghietturale che le vien dato. parini, 652: non
importante, di quell'audacia felice che vien sostenuta dalla fortuna bizzarra. baretti, 1-122
mio ad aver piacere del bene che vien conferito agli uni, e ad aver dispiacere
ricetto, / se talora a mirar vien di lontano, / pompa reai di cittadino
lunghi e arruffati: ecco il ciuffóne; vien qua ciuffóne. sanminiatelli, n-101:
in quel ribollimento di spiriti, che vien dietro ai rivolgimenti civili, l'assassinio
'civilizzazione ', e anche questa ci vien di fuori, ed è la civilisation
a misura ch'ei [padre branda] vien più riscaldato dalla collera, e che
delle quali la cancelleria abbonda, quando li vien prestato occasione di valersene.
anche dello strumento col quale detta composizione vien cacciata in corpo. marotta, 1-12
« antifiltrazione », il processo clorofilliano vien definito come fenomeno sintropico di « anticombustione
proposta del tom donne, vien l'acqua tettuccio. tema -yev '
, come esso medesimo dice, lachesis vien tanto a dire quanto * pertrazione 'o
e concionare con tanto di tu, vien subito pensato. -chi è questo cocchiere?
è questo cocchiere? -, e vien fatto di recarsi con le mani in guardia
, gli geme all'intorno, e vien fuori in ischiuma, e trapela tra
che dicendo: « cocco mio, vien qua », aveva tirato il collo a
3-63: non sol chi vence vien lodato, ma anco chi non muore
, codardo, fuggi? ti nascondi? vien fuori se hai coraggio. alfieri,
si vuol trovare quest'uccello, il qual vien detto come sopra, dalla coda rossa
leopardi, 24-14: a prova / vien fuor la femminetta a còr dell'acqua /
colta, / entra in camera, e vien pian piano al letto, / e
: una galea la cognita marina / solcando vien con la gonfiata tela. c.
colezione di caffè e latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere e «
aspetto, col quale il divum pater vien descritto nella melamorfose seder in mezzo
esercitare tutti i poteri propri di quel secolo vien chiamato piovano di s. maria novella,
tenton tentone cerca quello dell'amica; egli vien via piano, soave, lento,
mondo; e se novello insulto / mi vien da commissari o colli torti, /
, / che già trabocco, ché ne vien lo scolmo, / e 'n tutte
, i-268: poi dice il zio: vien meco; vo'mostrarti / le mie
, 8-20: ora se la medesima ragione vien colorata dalla fantasia in una immagine distinta
, 3-63: non sol chi vence vien lodato, ma anco chi non muore
l'accieca. aretino, ii-56: mi vien voglia di andar dietro a questo vecchio
, che verso l'estremità, perché qui vien veduta per coltello, e quivi per
in piuma, / in fama non si vien, né sotto coltre. fazio,
. alfieri, vii-18: eccolo, ei vien quel polinice al fine; / ei
quel polinice al fine; / ei vien colui, che tua pietà materna / primo
se il sonno segue, la malattia vien detta 'coma sonnolenta ', in
(37-3): amore, onde vien l'acqua che lo core / agli occhi
, chi vuol gioir d'amore / con vien che sappia i suo'comandamenti. arrighetto
l'altro, a cui solo con- vien rimanere, faccia con due guerrieri combattitore.
. la più comun forma nella quale vien fuori questo contrasto, è lo storpiamento
debbe esser materia difficile, / che vien di parte in parte cementandola. aretino,
il garbo e la grazia, che vien come la mercanzia? -madonna sì, viene
mercanzia; ma l'è cara e ne vien poca: e i mercanti non si
mondo; e se novello insulto / mi vien da commissari o colli torti, /
parole, date parole. ma poiché vien a'fatti, e mostra commessione e
vari accidenti: nel primo modo ella vien detta giustizia commutativa; nel secondo,
riguardata come equivalente di ciò che le vien dato o che vien fatto per lei
ciò che le vien dato o che vien fatto per lei; quando, all'incontro
quel proposito che gli piace e meglio gli vien comodo. marino, i-5: quando
mio compagno, / che meco or vien come amico fedele, / ed aren fatto
burchiello, 92: dissi, deh vien giù tu: / scortami questa staffa
2. divisione o circoscrizione in cui vien diviso il territorio di uno stato per
nome al lavoro non compianato, che vien a far effetto d'un ornamento rustico
. berchet, 51: scritta come vien viene, come se riassumessi per un momento
: siamo a empoli. nel treno vien su molta gente del luogo, pulitamente
colore; e da essi mescolati insieme ne vien formato un eterogeneo, o composto,
. carletti, 206: questo gli vien fatto con utile di settanta o ottanta
al trionfo della volontà superiore dell'uomo vien poi congiunta anche la felicità: questa
, / di cui far regno amò, vien detta palma, pare che si possa affermare
, ii-2-294: la direzione dei laghi vien continuata dai fiumi, i quali, traendone
quale è secondo la materia che vien significata sempre per il geno, come
il geno, come la forma vien significata dalla specifica differenza. sarpi,
, è ampio di sopra e di sotto vien ristrignendo. landino [inf.,
d'umida brina. monti, x-3-67: vien sulla conca lucida / del mar la
sarà che lo vogliono far guardare come vien fuora, in imo specchio concavo,
riesce assai malagevole a tutti, e vien conceduto a pochissimi. comisso, 7-140:
pergiuri chi, per cagione conceduta, vien meno del saramento. petrarca, i-3-78
egli tace e brontola, e mi vien detto che, picchiando io, abbaiando
parini, giorno, ii-1239: quinci vien l'altro che pur oggi al cocchio
con ciascuna di lor notturno viene; / vien sovra i nembi, e chi d'
di concionare. il sacrificio della messa vien ripreso dall'officiante, con un susurro
e concionare con tanto di tu, vien subito pensato -chi è questo cocchiere?
tanto di tu,... vien fatto di recarsi con le mani in guardia
allungato fu senza grazia, e abbreviato vien grazioso. leopardi, i-1269: la rapidità
lasciva, / del cui seme gentil vien poi produtto / pari a la madre sua
maffei, 5-25: la professione vien da te eletta, e se tu ad
: quando l'anima mal nata / li vien dinanzi, tutta si confessa; /
parini, giorno, i-861: seco vien pur di cristallina rupe / prezioso vasello
confidatevi, ché quando l'aiuto umano vien meno, l'aiuto divino è presso
sbarbaro, 1-228: di solito il vegetale vien su confidente; per ciò, in
. con il fermento dell'acqua che vien dal cielo impregnata, si raggroviglia insieme,
sociale. bruno, 3-940: vien rammentata la contrarietà e domestico conflitto che
impressione. marino, vii-157: così vien egli a conformare il disegno pratico co'
non tenga dietro il dolore, mi vien tolto quasi interamente. nievo, 240:
questa giovine, signora illustrissima, mi vien raccomandata, come le ho detto,
, ii-8-56: nel sopradetto prologo teorico vien rigettata ogni concezione della poesia in quanto
, senza servi,... vien ridotto ad abitar tutto il giorno un
siamo a empoli. nel treno vien su molta gente del luogo, pulitamente
merita il nome di conghietturale che le vien dato. manzoni, pr. sp.
di noi,... ma vien fatto innelle loro congionzione, alle quali noi
visi degl'innumerabili congiurati, che con- vien dire aver avuto mano in questa congiura;
più da vicino alla congiuratrice, vi vien fatto di raffigurare [ecc.].
3759: quando alita l'uomo, / vien congregato il fiato e tutto saldo.
innanzi di parlare se il termine che gli vien sulla bocca siasi usato o non usato
e rivoltato sotto sopra, disse: vien qua, figliuolo, metti qui il conio
. muratori, 13-9: questa 'fantasia'vien chiamata da aristotele, come ancora dal
di parlare se il termine che gli vien sulla bocca siasi usato o non usato
la fa esser veloce; / sì spesso vien chi vicenda consegue. 7
che segue, che deriva, che vien dopo. cicerone volgar., 3-138
mar converte, / e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta;
bella, / conserva la vertù che non vien meno. boccaccio, dee.,
sete dell'imparare. marino, 216: vien col dolce tuo tranquillo oblio [o
mi rappresenta un carro di fieno che vien giù per la consolare, un albero
sventurati. aretino, ii-17: vien poi la mattina, e la sollecita moglie
in quell'atto a un dipresso che vien dipinta psiche, quando sta a spiare
ad un perito della giurisprudenza, che vien posto ad assistere certe istituzioni e certi
, / ancor che duro sia, vien consumando. machiavelli, i-53: e non
del sacrifizio, la quale più visibilmente ne vien di sopra. = deriv.
voleva fuggir dalle poste, / con- vien che prima contassi coll'oste.
1-129: infame danno / bensì a noi vien dal parteggiar da servi / in
sale fisso col volatile, che gli vien di fuori, misto col grosso d'
...; ma egli ne vien contenuto dagli altri vortici che gli sono d'
colaggiù martiri e mali, / con- vien, malgrado mio, ch'io mi contenti
, ivi contesa / non trova, e vien che vi si fiacchi e lenti.
sopra l'indugio delle mie stuoie, vien chiamata da voi moderazione.
chi sia mano una composizione, che vien di costà, inscritta al re,
, 3-7-205: quando alla sepoltura ei vien portato, / chi passa il guarda
e voi. fagiuoli, 3-1-258: mi vien tra poco una rimessa buona, /
perché ciascun filo è ugualmente teso, né vien debilitato dalla contorsione, onde tutti sosterranno
cecco d'ascoli, 736: non vien necessitato il ben felice. / essendo in
guastare. giusti, i-361: mi vien supposto che l'autore dellmssedio di firenze
; / il mare è grosso e vien sempre maggiore. sannazaro, 8-131:
per contrado di bene / mi con- vien male dire, / avegna che mi sia
amplitudine / contrae, e dio in sé vien ristrignendo. castiglione, 123: né
salvini, 39-ii-154: la ragione, che vien dalla legge, è soda, immutabile
. bentivoglio, 6-1-88: il detto barone vien mandato per contramminare... i
g. b. martini, 1-2-22: vien proposto dall'autore di questo esempio al
ne ripiglia un altro, che da'maestri vien chiamato contrassoggetto. prima però d'inoltrarsi
convengono con quello che dal calcolo ci vien dato. ai anni, 1-43: parole
si de lor convento: / « vien con nui, bellissema, gusta 'l delettamento
capitolazione in questo, che la capitolazione vien dettata dal vincitore, e la convenzione
mar converte, / e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta.
cosa tanto nobile e viva, che vien dal sole ed a lui torna, e
, 194: del consiglio che gli vien dato, è sempre giudice lui: la
fagiuoli, 3-3-1 io: se mai vien l'otta, ch'ordine si dia
il suo giro allarga e spande / che vien quasi a formar coppa di gelo,
ne l'uvea. garzoni, 1-301: vien dietro a questo la cornea, che
cupola: e la principale è quella che vien sopra la tribuna del sacramento. in
volta; eccetto che l'intercalare, che vien cantato a coro. pananti, i-49
a perpendicolo alta dal pavimento, vien coronata d'una cornice ritonda, che
la mensa. monti, x-2-8: vien, di giove dicea l'astro lunato:
della pianta lo stesso umore sustanzioso che vien dalla terra nelle barbe, e dalle
tutti i piccoli reni, ognuno dipersé, vien corredato dalla natura di tutti quegli arnesi
/ ma idonea cura e buon cultor vien meno, / che sterpi il loglio e
il concina fu veramente quale ci vien descritto nella lettera circolare composta da'suoi
, e nei momenti migliori il periodo gli vien giù dirupante. 7. che
, senza mai rivoltarsi, o restare, vien giù di tramontana a mezzodì. viviani
piantagioni e di tutte le opere riproduttive vien corroso dal tempo. panzini, i-623
interrotte di monti,... vien, quasi a un tratto, a ristringersi
corso a seguitar de la tua mente / vien l'applauso veloce. foscolo, viii-195
dio mirabil corte. campanella, i-122: vien l'altissimo sire in terrasanta / a
sapeva fuor di misura infelice? e vien fuori una dissertazione sulle qualità della donna
anguillara, 6-122: a corvette ne vien [il cavallo d'al- fenore]
e fuor di spene; / così vien sospiroso, e così porta / basse
ben vorrei lodarvi appieno, / ma vien meno / la virtù della favella.
tenedos. giordani, i-32: chi vien nell'uno o nell'altro dei salotti
sovrana / di tanto prezzo quanto or vien costando. ariosto, 27-135: il vostro
, ix-215: e quando ch'el vien de notte, / e tu ve'ch'
, 265: 'costeggiatore ', così vien detto un piloto il quale abbia la
mostrò quella tacita costernazione, la quale vien meno dal timore che dalla sorpresa di un
me quanti voi séte. stragualcia, vien tu ancora. -con l'arme o senza
ramo del lago di como... vien, quasi a un tratto, a
età i trastulli son tutto, ciò vien a dire che la voleva tutta per
può sempre procurarsi quella cosa costosa e che vien di lontano ch'è la notizia.
alta sona e dal ventoso gardo / chi vien cantando a i mal costrutti valli /
poter cavare costrutto dal discorso che qui vien portato. marino, i-92: è
; il demonio ora precede, ora vien subito dopo; poi vedi peccatori presi
lorenzo de'medici, 234: mida vien drieto a costoro: / ciò che
bagno, i piedi impolverati nei sandali, vien sotto al mio finestrino. deledda,
or qua, se per mala sorte ti vien fatto che prendi lancellotti, 176
dio per un essere infinito, ci vien fatto in ogni modo a nostro dispetto
piena di cibi intanto una credenza / vien pari pari aperta spalancata. note al
colezione di caffè e latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere. nievo
. l. dati, 1-6-28: vien di sicilia el sale agrigentino, /
. foscolo, iv-401: e mi vien detto che non v'ha settimana senza camificina
donne ad ora ad ora / amor vien nel bel viso di costei, / quanto
a un canapo l'appicca, / che vien dal palco giù vicino a terra,
nuda sabbia, / e se le vien più sempre approssimando; / già già la
, 109: questo [cannocchiale] vien composto di due cristalli: un minore,
del lasca, che dal nostro criticone vien riputata ingiustissima. v. bellini,
: infame danno / bensì a noi vien dal parteggiar da servi / in questa
è il modo, / cosi il fanciullo vien saputo e casto. e. cecchi,
ospite è d'origine beota, / vien di tanagra. = voce dotta,
cronache. garzoni, 1-360: salustio vien connumerato fra gli istorici, ma san
dante, purg., 6-109: vien, crudel, vieni, e vedi la
fiore, 177-10: e quando un altro vien, gli faccia segno / ched ella
22-511: qual par leone, / che vien da divorar nel campo un toro,
potestà di essa radice, cioè c vien detto quadrato, d cubo, e quadriquadrato
allora è così zitta, troppo zitta che vien la mamma col cucito in mano,
a un autore: « qui lei vien fuori », son quattrini gigliati: quando
« il tempo fa culaia ». vien detto quando si vedono stagnare nel cielo
[dei]. campanella, i-122: vien l'altissimo sire in terrasanta / a
/ il giocato, mentr'ei ne vien dall'alto; / e col braccio guemito
voglio or dire, / né da viltade vien né da cor fello. belo,
. berchet, 51: scritta come vien viene, come se riassumessi per un
se lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri, / e n'oda
cupo?... / qual gente vien? qual balenar di luce? /
16-i-308: siccome la cura o supposta vien chiamata 'spera 'per essere un
/ ma idonea cura e buon cultor vien meno, / che sterpi il loglio
dante, purg., 6-1 io: vien, crudel, vieni, e vedi la
se lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri, / e n'oda
cavità interna di questo microcosmo marino animato vien foderata da gentili, tenere espansioni membranose
: quando l'anima mal nata / li vien dinanzi, tutta si confessa; /
. francesco da barberino, 48: vien dentro, amor, soave cheto e
'pedine'; e questa dama per contrassegno vien raddoppiata dal perdente con un'altra di
. bentivoglio, 5-ii-395: poiché l'instanza vien fatta solamente da quella damerella che dice
, valletto. ariosto, 35-63: vien fiordiligi, et entra nel rastrello,
. masuccio, 204: quando ad alcuno vien meno l'ingegno, e per quello
dappiede, e restassene la radice che non vien via. tommaseo, 5-390: mangiò
bibbiena, xxi-1-63: la gelosia non vien da altro che da dappocaggine. castiglione
gli è ben vero che la gelosia non vien da altro che da dappocaggine. idem
cresce il desire, il mio sperar vien meno / di riveder chi di dolcezza pieno
sta sul lido, e 'l suo porto vien formato dal fiume che gli passa dappresso
tansillo, 2: s'alcun piacer vi vien, perché respiri, / a pena
sarà la mezza notte, / che vien, d'un'ora o due pensi d'
esistenza, il nostro stato morale ne vien formato dalle sensazioni. 2.
debilitandosi la potestà de'vescovi, si vien a debilitar anco quella del papa. davila
verso i parenti e la patria, vien detta pietà; se onora i maggiori,
prigione '. il tempo del dover pagare vien presto. proverbi toscani, 93:
aere disconcio, a tempo manca e vien meno. baruffaldi, xxx-1-62: 'l
, che perla in bianca fronte / non vien men tosto alle nostre pupille; /
che piaccia agli uditori una passione che vien loro dipinta, non come una debolezza
cranio allora / lieve lieve -la voce vien fuora: / per quelle ossa forate l'
corona dei leggìi illuminati: qualche accordo vien su debolmente e ci arriva rauco attraverso
garzoni, 3-74: in questa parte vien negato che l'ordine dell'universo ricerchi
quel decoro, quella bellezza, che vien dalla salute. marnioni, 1-124: e
5-i-199: vedo l'ordine che mi vien dato da vossignoria illustrissima intorno al decreto
. gozzi, i-36: egli mi vien bisbigliato negli orecchi da più lati,
. di fidènte), agg. che vien meno, che finisce; manchevole,
vergine morlacca poco maggiore della paga che vien data da un vizioso liberale a venezia ad
al re, né de la fé vien manco, / che sia l'infame bue
vico, 389: l'erede vien ad esser un legato, il quale nell'
è peggio, la libertà che ci vien data costa tanto. tommaseo, i-239:
andare intorno. baldinucci, 2-6-599: vien figurata nel terzo quadro...
che tu di'? savonarola, 7-ii-58: vien qua, diavolo, venite qua cattivi
e chiamando il servitore disse: -drea, vien qua; aprimi la finestra.
corvo che a gracchiar dal vicin bosco / vien sul tuo acuto torrion, deluso /
mondani, e ingiustamente in questo riguardo vien tacciata ora di conservatrice ora di demagogica.
le bellezze non viste: naturalmente, vien punito là dove pecca; pigliando dei
. negri, 99: quest'erba vien denominata in lappone, se ben mi ricordo
ariosto, 36-18: marfisa se ne vien fuor de la porta, / e sopra
terra è strascinata / dalla falsa calunnia che vien via, / d'ardenti faci armata
tenebre ognora a quella luce / che vien da'sensi umani. cuoco, 2-ii-100:
, par., 2-146: da essa vien ciò che da luce a luce /
denti, talché venga ad acquistar fianchi, vien detto ordine rinforzato. 14
grappa mille scudi d'entrata, ma mi vien l'anima a i denti, quando
ora? monti, x-3-121: non vien dì che per la schiva, / come
62: -ma se messer sinolfo / ci vien, che ci verrà infra uno mese
, 10-96: ma, quante volte ei vien deotturato [il liquido], /
non fragili. a un certo punto vien quasi il panico di quella estrema deperibilità.
la virtù vergogna, e la sfacciataggine vien glorificata qual brio. o cecità deploranda!
: il maresciallo della nobiltà... vien creato tale dal re per ogni dieta
essere più depressa e più ammaccata, vien avvallare. baruffaldi, xxx-1-7: l'
è diretana? ariosto, 41-87: vien dietro ad olivier che tenea gli occhi
il capo e mi scontorco, / mi vien veduto a traverso ad un desco /
l'individuo è gittato nell'ombra, e vien sù il descrittivo, l'esteriorità.
punto all'animo ch'è mal disiderante, vien poi ragion che spegne il volere.
primo amore / e dal primo valore / vien ogni possa e voglia: tu il
e lieta. tansillo, ix-616: vien vaga luna, apri le luci belle
desta / a nunziar che se ne vien l'aurora. tommaseo, i-313: il
sia questo signor marchese, che mi vien destinato in isposo. algarotti, 1-45:
sappi che quella che debbe essere con vien che sia: egli è destinato
de mori, x-940: mentre fendendo vien destro su tali / e le nubi
si scuote il morso, e se ne vien modesta / parlando alla sua donna in
. petrarca, 13-13: da lei vien l'animosa leggiadria / ch'ai ciel
tuo destro e secondo / l'indizio vien non menzogner de l'acqua, / dì
/ a ciò che, se ti vien mai caso o destro, / lo sappi
immagini, che gli oratori stessi, quando vien loro il destro, con gloria ne
vagabondaggio, viene provvisoriamente detenuto e ne vien dato avviso al consolato generale d'italia
altri modi, che però da i greci vien chiamato òpumxóc, cioè determinativo, e
, ii-5-51: nella storia, che si vien facendo sempre più ricca e determinata,
quali, s'abbattono, e non secondo vien loro dettato dalla lor complessione o natura
notte ancora. tasso, 9-61: vien poi da'campi lieti e fiammeggianti /
... * ogni dì vien sera '. ogni vita invecchia, ogni
cinghiali], / dibarbicando, e sotto vien di denti / fremito e battimento
quando la cultura dibassa, l'unità vien meno nelle opere dell'ingegno, e
(acquavite) o affogare. poi se vien la burrasca... sapete,
di poesia, ciò accade solamente quando gli vien fatto di cogliere qualche lampo di un
è dicevol costume, quando ad alcuno vien veduto per via... cosa
al dicitore: e la lode a chi vien lodato. marino, i-167: avendo
ragionamenti si adoperi qualunque parola o frase vien sulla lingua del dicitore, punto non
de- vesi sapere che la voce dieta vien dal verbo greco 8ioci- t<4o [xou
s'arresta una ora / e la morte vien dietro a gran giornate, e le
, 234: questa soma, che vien dreto / sopra l'asino, è sileno
, 100: se 'l no 'nde vien ventura, / nu perderemo l'ambladura /
altra mala voglia / no l'addo- vien per umor ch'abbia vecchi, / ma
bisogna notare il difetto, che certo vien dall'originale. 10. condizione di
frequenza certamente è difetto; ma non vien riputata uno dei maggiori per altra ragione,
/ dal mezzo quasi mai non vien difalta. boiardo, 3-4-4: tra'nivoli
vinto ad ogni guerra / che gli vien mossa da un piccol disio. tolomei,
2-69: in un diffuso vespero corrusco / vien dolorando ciò che non s'esprime /
/ cose infinite all'alma / comunicando vien. 2. figur. che
ma chi è questo, che ne vien così diffilato inverso me? cellini,
compagnoni. / l'imo a orlando ne vien difilato, / apre la bocca e
lei come più di casa, ne vien difilata difilata insino in camera. fogazzaro
ora! d'annunzio, iii-1-911: ora vien meno. più non regge l'anima
di quest'una; / onde l'alma vien men frale e digiuna. leopardi,
l'amo]; onde se alcuno / vien a ingoiarmi, fra poco intervallo /
envìtante a lor societate: / • vien con nui, bellissema, a la gran
anzi dilacerando la vaghezza della pelle, vien con l'acutezza della sua sagacia
il fonte. cuoco, 2-i-16: chi vien dall'attica vede questo insinuarsi in uno
di più, attorno, dove abbasso vien sotterrato quanto tiene quella sfessura, una giumella
, è aborrita, se troppo picciola, vien dileggiata. gli ingannati, xxi-1-185:
dica / che la beata gioventù vien meno. graf, vi-1163: se dio
si convien fare. e'mi con- vien guerire per cura di fuoco e di ferro
perde tutta la sua nobiltà, e giustamente vien ripresa dai filosofi e dai più prudenti
, che mi dié morte: / e vien qui sol per vagheggiarne il colpo.
arboscelli, / allor che 'l dì vien fuora, / a salutar l'aurora /
cattivo). minati: qualche accordo vien su debolmente e ci arriva zanobi da
partite e spie. giordani, x-4: vien quindi alla diligenza di tener netto il
non potrebbe credere l'esquisita diligenza che vien fatta da un anno in qua, acciò
cose, e chiamasi zibetto. / ei vien dilungi, e d'un paese strano
non si dimette da se stesso, vien dimesso alfine dal popolo,...
. d. bartoli, 31-9: vien sovente alla mano il dover dimezzare or questa
e me lo dice con quella voce che vien dal l'arsione. soldati
detto anche sfenisco brizzolato. da alcuni vien confuso col pinguino maggiore. tramater [
. latini, ii-87: ma quando vien la ghiaccia, / che non par
/ per seme da jacob, e vien quirino / da sì vii padre che
desio, che la ragione estinse, / vien che gioie non vere ombri e dipinga
in verso mezzo giorno cala / e vien l'ombre stremando che raccorcia; / dà
che dica / che la beata gioventù vien meno. de sanctis, 7-54: chi
quelle sentenze morali che si appiccano come vien viene e non dicono nulla. carducci,
i quali dividono e spezzano le cose) vien chiamato con vari nomi. d.
isciocco di pier beneintendi mi disse: 0 vien pure via, benvenuto, ché ci
dir parea: brigata cara, / vien qua, vien qua, ch'io ti
brigata cara, / vien qua, vien qua, ch'io ti darò ricetto.
.. è moto dritto, perché vien fatto per la via più breve. ariosto
equivocazione un pronunciato che è verissimo quando vien preso a suo diritto senso. bocchelli
possa vantarsi meno che dell'ingegno. esso vien giù dritto dritto, dalla mano di
ora nella dubiezza di controversie ove ci vien meno anche la luce della romana equità
ogni porta, e dietro / le vien la febbre e l'angoscia e la dira
britannico in mezzo al foro, dirompesi e vien giù un furioso rovescio di pioggia.
il giro quadrato delle mura dirotte, vien fatto di pensare che la distruzione ha innalzate
: intendendo l'orecchio nella storia, vien fuori un dirugginire di ferro e di armi
la forza loro [dei primi poeti] vien dallo stile nervoso e serrato, sicché
mancanza di passaggi e di gradazione che vien dall'arte. 5. avv
guerrier, poiché 'l nemico a lui vien meno, / tal d'ogni cor
di mano in mano quello che mi vien alla bocca con dispensarmi di farlo di proprio
-sostant. anonimo, ix-1066: vien qua, pover descacciato, / colla
ciel discardina, / ma al tuo sparir vien meno. = comp. da dis-con
vi aveva preso moglie. di sua discendenza vien fuori un giorgio, che di chapel
ti fo andar pei fatti tuoi? vien giuso, / discendi di costà.
canz. t 78: quando amor vien dal suo regno iocondo, / da
, da quella che... vien cacciata per artificio violento dalla fontana. alfieri
3-212: disciplina è quella virtù, che vien prima nei giovanetti, e [platone
giambullari, 25: la gente che ci vien contro, e di chi suona tanto
aere disconcio, a tempo manca e vien meno. folengo, ii-203: spiacemi
globbo fusse (sicome di necessità con- vien dire) in altra figura che di ruota
tasso, 1-3-58: e dove non vien nube il sol coprendo, / né
altro non sono che i mezzi coi quali vien significato il discorso. di breme,
cappuccini / vengono in due, non vien tutto il convento. / quei son ventun
so se fosse meglio appellar derivazione, vien lodata e insegnata da alcuni medici di gran
, 8-7: voltasi a quel che vien sì a piè gagliardo; / né gli
quintadecima, la quale dalla proporzion quadrupla vien generata. d. bartoli, 10-116
infonda in esso, / no li vien già mai presso, / se novo prima
pulci, 21-25: orlando que'pastor vien domandando / come il castel pigliar si
nave s'erra. / ché segnor vien, che per forza il diserra; /
o tempo perde con vento secondo, / vien de necessità oggi nel mondo / per
451: ben mi so che poesia vien detta / fra noi felicità disfortunata,
, / di sua nobilità con vien che caggia. / solo il peccato è
mi piace. leopardi, 551: vien disgrato a le dee s'alcun s'attenta
fui di quella schiera / che incolpata ne vien di disleanza, / tocca a venir
cammelli, 14: chi va chi vien chi dismonta chi sale. ariosto,
appella tra'mortali, / la qual vien per fattura dal dimonio. ser giovanni
, / e critica ogni detto che vien fuora. / i paladini eran divisi
un tempo tempestoso e strano / che vien con tuoni e vento furioso / grandine
, 12-76: la turba verso il conte vien fremendo / disordinata e tagli e punte
/ dire in disordine / quel che vien viene. levi, 2-86: in questa
). ariosto, 27-20: domandando vien che cosa è questa / che le
benevento, / che con numer dispar vien loro a fronte. di costanzo, 1-57
sponsali è totalmente vietato, se non vien la dispensa della
chi n'è signore, avaro e liberale vien giudicato, sono beni che a suo
contro questa / turba che se ne vien sopra di noi / e disperderla sol
che quando o vecchia o brutta le vien detto. marino, 13-91: chi può
dispetto. giamboni, 8-ii-283: altresì vien egli [l'avversario] in dispetto
; forse a lui [al cielo) vien che dispiaccia / ch'altri impugni la
e caverne nel dorso, come a noi vien dolor e dispiacere quando ne si pianta
[la lacca] con orina; ma vien dispiacevole, perché subito puzza. mattioli
. bentivoglio, 5-749: ecco che sen vien orribil angue, / nato dal suolo
idem, purg., 33-21: « vien più tosto » / mi disse, «
un moro alla campagna, / che vien via tutto composto, / con l'
de la persona e de la vita, vien tenuto un lordo ed uno sporco.
. erasmo da valvasone, 1-5-149: vien cercando ove umettar nel bosco / l'
l'ultima torre adduce adone. / vien tosto a disserrar l'aurata porta /
d''aphrodite ', 'aphrosyne 'vien nominata. = comp. di
dolore, la quale scottamento o abbruciamento vien detta. baretti, 1-37: ai
i veleni come di due specie, secondoché vien fatto da molti moderni, cioè o
: un armonico orecchio dalle dissono voci vien acerbamente offeso. borgese, 6-145: sia
attaccare). boiardo, 2-4-12: vien pianamente a lui se approssimando, /
, / se a le nari gli vien di sangue puzza. = comp.
sfacciatamente quel barbaro tribunale, e già ne vien conceduto di tutta rivelarne la crudeltà,
, / ed a parise se ne vien disteso. caro, 15-iii-67: se non
., 25-71: da molte stelle mi vien questa luce; / ma quei la
l'origine e la cagione, tutta vien giù e si distilla dal capo, ripien
. rucellai, 8-34: il che ne vien dimostrato chiaro dagli eccessi dell'amor di
in casa altrui... quest'uso vien forse dal solersi far tal patto con
sono veri poveri tanti laboriosi, cui vien meno, col venir meno del commercio,
drap- pisgelli. mauro, xxvi-1-294: vien la cornar o la biz- zocca in
: chiama la voce mia, né vien mai lassa / di dir che del signor
.. e disse tra sé: -ora vien la grandine. -ma alzando dubbiosamente lo
, quello è appena il principio, vien dopo il lavoro dello spirito, ed anche
equivocazione un pronunciato che è verissimo quando vien preso a suo diritto senso, il
. alfieri, 8-235: né mai vien mozza / la voce, o dubitevole
salito così bene in alto che oggidì vien detto non più « ducato »,
gran doglia insana, / prima sen vien la desolata argia. carducci, 74:
non interrotte di monti,... vien, quasi a un tratto, a
bravura, che nel punto del duello vien fatta da'nostri scrittori, provenisse da non
quand'i'voglio un asso, e'vien duino. p. f. giambullari,
alcuna contra lui s'incapi, / altrimenti vien morta o messa in duolo.