inf., 8-59: dopo ciò poco vid' io quello strazio / far di costui
ermi. fontanella, iii-354: lilla vid' io, qual mattutina stella, / spiccando
dante, inf., 25-144: così vid' io la settima zavorra / mutare e
aspettati. segneri, i-196: il peccato vid' io sopra migliaia di lucerne / un sol
le postille /... / tali vid' io più facce a parlar pronte;
: queste parole di colore oscuro / vid' io scritte al sommo d'una porta.
, 8-47: e quanta e quale vid' io lei far piùe / per allegrezza nova
fortuna e la sua ruota] vi vid' io assai, / i qua'su per
snelle. fontanella, iii-354: lilla vid' io, qual mattutina stella, /
., 5-39: vapori accesi non vid' io sì tosto / di prima notte mai
idem, purg., 3-86: sì vid' io muovere a venir la testa /
ami! marino, 214: amor vid' io, che fra i lucenti rami /
: ed in festa venir qui ti vid' io / oggi fa l'anno; e
parato. boccaccio, 2-4: sette donne vid' io dissomiglianti / l'una dall'altra
si dimostra. baruffialdi, 61: un vid' io... / di forte
., 4-80: « unquanco / non vid' io chiaro sì com'io discemo /
rucellai, 987: indi potrai veder come vid' io / l'organo dentro articolato e
dante, purg., 12-23: vid' io lì, ma di miglior sembianza
dante, inf., 9-81: vid' io più di mille anime distrutte /
nuvoletto d'oro rifulgente / trasformato discendere vid' io / giù in alta e ferrea torre
dante, purg., 12-24: sì vid' io lì, ma di miglior sembianza
da sera e da mane, / vid' io allora tutto il ciel cosperso. ugurgieri
conforta le forze. arici, 138: vid' egli il sole approssimarsi / ai divisati
latini, i-1982: allor vid' io prodezza / con viso di bal-
amo, ed onoro, / fiori coglier vid' io su questa riva; / ma
dante, purg., 29-65: genti vid' io allor, come a lor duci
venti / carbone in fiamma, così vid' io quella / luce risplendere a'miei
e come tu mi vedi, / vid' io cascar li tre ad uno ad uno
. intelligenza, 89: allor vid' apparire un businièri, / l'
dante, inf., 32-70: poscia vid' io mille visi cagnazzi / fatti per
purg., 5-39: vapori accesi non vid' io sì tosto / di prima notte
dante, purg., 29-66: genti vid' io allor, come a lor
. monti, 10-545: a lui vid' io destrieri / di gran corpo ammirandi
22: quivi sovente il buon cantor vid' io / venir trattando con la man secura
de'venti / carbone in fiamma, così vid' io quella / luce risplendere a'miei
e come tu mi vedi, / vid' io cascar li tre ad uno ad uno
). marino, 18-60: tal vid' io di cani e di cavalli / menando
in color di nugola; e il medesimo vid' io già fare sopra uno renaio d'
macchie solari? tommaseo, i-95: molte vid' io novelle pellegrine, / cui tali
morì; e come tu mi vedi, vid' io cascar li tre ad uno ad
inanellate e bionde / quasi un fiume vid' io d'oro ondeggiante. marino,
par., 15-112: bellincion berti vid' io andar cinto / di cuoio e
chi imparava. monti, x-2-141: allor vid' io che il bardo / pittor non
. giovanetti, i-79: ben la vid' io scherzar sotto una folta / siepe
in color di nugola; e il medesimo vid' io già fare sopra uno renaio
: queste parole di colore oscuro / vid' io scritte al sommo d'una porta.
,... e il medesimo vid' io già fare sopra uno renaio d'arno
tanto uccello: / vele di mar non vid' io mai cotali. idem, purg
. idem, par., 8-20: vid' io in essa luce altre lucerne /
morso. monti, 10-545: a lui vid' io destrieri / di gran corpo ammirandi
corteseggiato y al bel valletto ch'i'vid' ier mattina ». boccaccio, dee.
., 8-49: e quanta e quale vid' io lei far piue / per allegrezza
dipigne da sera e da mane, / vid' io allora tutto il ciel cosperso.
tanto uccello: / vele di mar non vid' io mai cotali. idem, par
, ma qua e là saltella, / vid' io lo minotauro far cotale. cavalca
, inf., 21-96: così vid' io già temer li fanti / ch'uscivan
d'oro in che raggio traluce / vid' io uno scaleo eretto in suso. idem
più vaga, vermiglia e fresca rosa / vid' io, che in oriente o in
corteseggiato / al bel valletto ch'i'vid' ier mattina *. g. bassani,
. idem, 9-12: così talor vid' io pianta feconda / quinci e quindi
in te venir consentano - / non ti vid' io poc'anzi erbosa e florida,
, par., 15-113: bellincion berti vid' io andar cinto / di cuoio e
purg., 10-135: così fatti / vid' io color, quando puosi ben cura
ornate a i balli / muover più spesso vid' io. parini, xiv-17: male
e come tu mi vedi, / vid' io cascar li tre ad uno ad uno
tosto alle nostre pupille; / tali vid' io più facce a parlar pronte.
di questa avara etade / quanti provar vid' io dagli avversari / infra coppe di
purg., 5-38: vapori accesi non vid' io sì tosto / di prima notte
, che incontrar ben cento / volte vid' io l'armi di sparta? alfieri
e come tu mi vedi, / vid' io cascar li tre ad uno ad uno
dante, inf., 9-80: vid' io più di mille anime distrutte /
dipigne da sera e da mane, / vid' io allora tutto il ciel cosperso.
, par., 15-114: bellincion berti vid' io andar cinto / di cuoio e
, diss'io « unquanco / non vid' io chiaro sì com'io discemo / là
tasso, 13-i-301: tre gran donne vid' io ch'in esser belle / mostran disparità
dal suo destro lato / sette donne vid' io, dissimiglianti / l'una dall'altra
possiede. petrarca, iv-3-55: tucidide vid' io, che ben distingue / i tempi
. idem, par., 31-132: vid' io più di mille angeli festanti,
dante, inf., 9-79: vid' io più di mille anime distrutte fuggir
., 16-154: con queste genti vid' io glorioso / e giusto il popol suo
immagine. boccaccio, vi-131: là vid' io pinta con sottil diviso / una
arsa e distrutta / e qual ne vid' io far mina e scempio. lalli,
in te venir consentano - / non ti vid' io poc'anzi erbosa e florida,
, / dipinto v'è, come vid' apparire / una forma d'aspetto assai dottoso
d'oro in che raggio traluce / vid' io uno scaleo eretto in suso / tanto
raggio. idem, 323-61: al fin vid' io per entro i fiori e l'
dante, par., 21-29: vid' io uno scaleo eretto in suso /
: l'acqua del rio fiume / vid' io tinta di sangue; / ond'io
. dante, par., 8-19: vid' io in essa luce altre lucerne /
dante, purg., 3-87: sì vid' io muovere a venir la testa /
voglia mostrando e faccendosi bello, / vid' io farsi quel segno. marco polo volgar
'l tesoro più fervente, / vi vid' io mida, in vista che sazia /
dante, inf., 21-94: così vid' io già temer li fanti / ch'
sì, ch'i'caddi; e li vid' io / delle mie vene farsi in
quella ch'io notai di più carezza / vid' io uscire un foco sì felice,
marino, 16-180: io, 10 vid' io questo donzel, ch'è meco,
purg., 5-38: vapori accesi non vid' io sì tosto / di prima notte
pellegrina fenice in mezzo un foco / vid' io, dentro un fiorito e sacro
la nemica mia; / e lei vid' io ferita in mezzo 'l core. boccaccio
poi alquanto dietro ad esso / vid' io posati aver l'arco e li strali
, con le penne sparte, / vid' io più di mille angeli festanti, /
par., 21-136: a questa voce vid' io più fiammelle / di grado in
un'alta e bella / mente volar vid' io strada novella / e tutti volti
dante, purg., 12-23: sì vid' io lì, ma di miglior sembianza
, 991: indi potrai veder, come vid' io, / l'organo dentro articolato
/ veduto ha questi più che non vid' io. = non risulta chiaro perché
, par., 27-71: in su vid' io così l'ètera adorno / farsi
: pellegrina fenice in mezzo un foco / vid' io dentro un fiorito e sacro nido
mia,... / non ti vid' io poc'anzi erbosa e florida,
dante, par., 23-83: vid' io così più turbe di splendori,
? bar affaldi, 61: un vid' io, qual altro andromaco, / di
dante, purg., 2-130: così vid' io quella masnada fresca / lasciar lo
sul funereo letto / agonizzante il genitor vid' io / tergersi gli occhi, e con
, vi- 159: là vi vid' io ancora furiando / nerone imperadore. bisticci
animali. boccaccio, viii-3-91: « vid' io il minotauro far cotale »,
fuso e all'ago, / una vergin vid' io cui su le ciglia / astro
dante, par., 19-39: vid' io farsi quel segno, che di laude
sul funereo letto / agonizzante il genitor vid' io / tergersi gli occhi. leopardi,
dante, par., 16-152: vid' io fiorenza in sì fatto riposo, /
scriverle. baldi, i-54: molte vid' io talor con dir giocondo / lingue
dante, par., 10-145: vid' io la gloriosa rota / muoversi e
'l tesoro più fervente, / vi vid' io mida. della casa, 5-iii-344:
di su da la gonfiata vela / vid' io le 'nsegne di quell'altra vita.
risplendente / trasformato e cadendo, lui vid' io / gittarsi in una torre prestamente.
l'ombra in grembo de l'erbetta / vid' io. giunta quand'erano ancora disgregati in
dante, inf., 32-72: poscia vid' io mille visi cagnazzi / fatti per
). caro, 2-1014: allor vid' io /... troia tutta /
terra. petrarca, iv-3-57: tucidide vid' io, che ben distingue /..
, che incontrar ben cento / volte vid' io l'armi in sparta, e in
il sol non era ancora, / vid' io colei, che 'l ciel di sé
1-237: ne l'apparir del giorno / vid' io... / una donna
coda. fontanella, i-225: lilla vid' io, qual matutina stella, / spiccando
. s. ferrari, 385: fabbri vid' io con badial tanaglia / spinger l'
inclemente. fagiuoli, xii-106: donna vid' io così gentile e bella, /
la paura. petrarca, 323-64: vid' io per entro i fiori e l'erba
di vezzi temprato / già de l'alba vid' io nel bel sereno. pananti,
innante, / attender fra mill'alme la vid' io / sovra l'oro del crin
di su da la gonfiata vela / vid' io le 'nsegne di quell'altra vita
dante, par., 10-148: così vid' io la gloriosa rota / muoversi e
sputaccio. caro, 2-1012: allor vid' io / gl'invisibili aspetti e i fieri
serrati. caro, 2-11: qual ne vid' io far mina e scempio: /
montagne. magno 93: irrigar vid' io vago giardino, / ch'era tutto
impigliar sì ch'i'caddi; e lì vid' io / de le mie vene farsi
sul funereo letto / agonizzante il genitor vid' io / tergersi gli occhi, e
ombra, / donna, non vi vid' io. tasso, 16-24: ma bel
dante, par., 19-37: vid' io farsi quel segno, che di laude
. rifl. recipr. studiarsi cautamente a vid' azeglio, 6-67: quando poi l'
despetto. petrarca, iv-3-56: tucidide vid' io, che ben distingue / i
., 8-46: e quanta e quale vid' io lei far piùe / per allegrezza
. d'annunzio, ii-536: quest'opere vid' io meravigliose / del lene aprii.
inf., 8-60: dopo ciò poco vid' io quello strazio / far di costui
fosse davante. idem, par., vid' io in essa luce altre lucerne /
. dante, par., 21-30: vid' io uno scaleo eretto in suso /
tuo volume. petrarca, iv-3-38: qui vid' io nostra gente aver per duce /
aere di sé lunga riga, / così vid' io venir... / ombre
purg., 4-78: unquanco / non vid' io chiaro sì com'io discemo /
, purg., 3-86: sì vid' io muovere a venir la testa / di
da sera e da mane, / vid' io allora tutto il ciel cosperso. nuccoli
buonarroti il giovane, i-133: queste vid' io d'ogni pensiero scarche, /
. finiguerri, 15: i'vi vid' un ch'a 'l viso marmeggiato /
. agostino volgar., 1-6-38: questo vid' io e non solo, ma altri
, purg., 2-130: così vid' io quella masnada fresca / lasciar lo canto
purg., 5-40: vapori accesi non vid' io sì tosto / di prima notte
'n chi la vede; cosi fatti / vid' io colori quando puosi ben cura.
all'alma porgi. marmitta, 48: vid' io talor libero e sciolto i augello
/ darne un fascio [d'alloro] vid' io, l'altra mattina. muratori
., 5-95: quivi la donna mia vid' io sì lieta, / come nel
caporali, ii-132: quasi a mensa vid' io del paradiso /... /
fuso e all'ago, / una vergin vid' io, cui su le ciglia /
dante, par., 8-21: vid' io in essa luce altre lucerne /
lo stimin lor pastura, / sì vid' io ben più di mille splendori / trarsi
color d'oro in che raggio traluce / vid' io uno scaleo eretto in suso /
ma qua e là saltella / vid' io lo minotauro far cotale. idem,
d'oro in che raggio traluce / vid' io uno scaleo eretto in suso /
noi. ariosto, 130: già non vid' egli molto a quella volta, /
. finiguerri, 13: i'vi vid' uno con atto paziente / tutto turato
inf., 8-60: dopo ciò poco vid' io quello strazio / far di costui
de'nicci. saccenti, 1-1-224; ben vid' io sull'oro- glioso ombrone / alla
, inf., 21-96: così vid' io già temer li fanti / che uscivan
, 9-37: indi potrai veder, come vid' io, / l'organo [dell'
. petrarca, iv-3-37: qui vid' io nostra gente aver per duce /
purg., 5-38: vapori accesi non vid' io sì tosto / di prima notte
dante, inf., 25-144: così vid' io la settima zavorra / mutare e
., 5-39: vapori accesi non vid' io sì tosto / di prima notte
sul funereo letto / agonizzante il genitor vid' io / tergersi gli occhi, e con
ogni mio bel pensiero / le tenebre vid' io. ariosto, 12-3: non avria
ombra, / donna, non vi vid' io. dondi, 237: in quel
, inf., 32-71: poscia vid' io mille visi cagnazzi / fatti per
inanellate e bionde / quasi un fiume vid' io d'oro ondeggiante. imperiali,
rispetto. ciaccheri, 11: quivi vid' io poi a mano a mano de'
rucettai, 9-37: potrai veder, come vid' io, / l'organo [dell'
d'oro in che raggio traluce / vid' io uno scaleo eretto in suso / tanto
: queste parole di colore oscuro / vid' io scritte al sommo d'una porta
, par., 15-113: bellincion berti vid' io andar cinto / di cuoio e
valle, 331: un palischermo / vid' io carco di loro, e già son
, / dipinto v'è, come vid' apparire / una forma d'aspetto assai
2-11: qual ne [della patria] vid' io far ruina e scempio: /
. dante, lnf., 9-81: vid' io più di mille anime distrutte /
dante, inf., 21-95: così vid' io già temer li fanti / ch'
una spera / dinanzi all'altre lei vid' io venire / pavoneggiando per le verdi
, par., 15-116: bellincion berti vid' io andar cinto / di cuoio e
, con le penne sparte, / vid' io più di mille angeli festanti. sercambi
le postille /... / tali vid' io più facce a parlar pronte.
, inf., 32-71: poscia vid' io mille visi cagnazzi / fatti per
dante, inf., 7-28: qui vid' i'gente più ch'altrove troppa,
a le nostre pupille; / tali vid' io più facce a parlar pronte. petrarca
che lo stimin lor pastura, / sì vid' io ben più di mille splendori /
sul funereo letto / agonizzante il genitor vid' io / tergersi gli occhi, e
tutti onor li fanno: / quivi vid' io socrate e platone / che 'nnanzi a
., 8-46: e quanta e quale vid' io lei far piùe / per allegrezza
idem, par., 31-131: vid' io più di mille angeli festanti,
pellegrina fenice in mezzo un foco / vid' io, dentro un fiorito e sacro
il cibo. baruffaldi, 61: un vid' io, qual altro andromaco, /
ciel per tutti i seni, / vid' i'sopra migliaia di lucerne / un sol
strascino, xxvi-2-203: le poccie le vid' io intrambe due, / che come
, / guari non è che le vid' io stampate: / stamparle poi, poffar
a schivo. marino, 9-12: talor vid' io pianta feconda / quinci e quindi
fronteggiar ti stai, / ove prima vid' io gli amati rai / del mio candido
dante, inf., 7-27: qui vid' i'gente più ch'altrove troppa,
, inf., 4-136: quivi vid' io socrate e platone, / che 'nnanzi
/ queste parole di colore oscuro / vid' io scritte al sommo d'una porta;
dante, inf., 5-49: così vid' io venir, traendo guai, /
di su da la gonfiata vela / vid' io le 'nsegne di quell'altra vita;
alle nostre pupille; / tali vid' io più facce a parlar pronte.
dante, par., 25-24: così vid' io l'un dal'altro grande /
, 25-24 [var.]: così vid' io l'un da l'altro grande
tutti onor li fanno: / quivi vid' io socrate e platone, / che 'nnanzi
ardente. serdini, 1-60: questo vid' io, da pria ch'ella m'apparse
idem, par., 25-23: così vid' io l'un da l'altro grande /
. / indi potrai veder, come vid' io, / l'organo dentro articulato e
, par., 3-16: tali vid' io più facce a parlar pronte. idem
dante, purg., 3-87: vid' io muovere a venir la testa / di
che lo stimin lor pastura, / sì vid' io ben più di mille splendori /
repente nel sereno cielo, / questa vid' io garzon, cui 'l primo pelo /
. / queste parole di colore oscuro / vid' io scritte al sommo auna porta.
; e come tu mi vedi, / vid' io cascar li tre ad uno ad
dante, purg., 14-71: vid' io l'altr'anima, che volta /
barba. arici, i-216: molti vid' io tra il corpo e le scorrenti /
azzurro. baruffateli, 61: un vid' io, qual altro andromaco / di
2-18: di rapida procella / così vid' io languir tenero giglio. salvini, 23-341
, 6-42: tal, redi, ti vid' io nel gran recinto / u'sovra
l etemitate ha impero, / tal ti vid' io ne'tuoi color distinto, /
dante, par., 10-146: così vid' io la gloriosa rota [degli spiriti
: tante in sul 'l mattin tender vid' io / reti, lacciuoli et ami in
/ posto l'usato orgoglio / quanti vid' io, che qui ridir non voglio
191-6: né voi stessa com'or bella vid' io / già mai, se vero
rifulgente / trasformato e cadendo, lui vid' io. pulci, 6-2: di giove
e fievre. àniforto, 722: vid' io mille visi fatti cagnazzi per freddo,
strascino, xxvi-2-203: le poccie le vid' io intrambe due, / che come
genti e con altre con esse, / vid' io fiorenza in sì fatto riposo,
risalda. v. colonna, 2-57: vid' io la cima, il grembo e
par., 16-153: con queste genti vid' io glorioso / e giusto il popol
dante, purg., 2-132: così vid' io quella masnada fresca / lasciar lo
). caro, 2-1015: allor vid' io / gl'invisibili aspetti e i fieri
ma qua e là saltella, / vid' io lo minotauro far cotale. ugurgieri,
dante, purg., 2-132: così vid' io quella masnada fresca / lasciar lo
. baruffaldi, 61: un vid' io, qual altro andromaco, / di
d'oro in che raggio traluce / vid' io uno scaleo eretto in suso / tanto
disio, / ché qui non ti vid' io per fin da quando / fiero venisti
arsa e distrutta, / e qual ne vid' io far mina e scempio. caro
e distratta, / e qual ne vid' io far mina e scempio. b.
., 21-137: a questa voce vid' io più fiammelle / di grado in grado
tonde e i venti / e 'l sol vid' io, a la tua gloria intenti
dante, par., 25-106: vid' io lo schiarato splendore / venire a'
sul funereo letto / agonizzante il genitor vid' io / tergersi gli occhi e con pietoso
). arici, 1-216: molti vid' io tra il corpo e le scorrenti /
/ queste parole di colore oscuro / vid' io scritte al sommo d'una porta.
dante, infi, 4-04: così vid' i'adunar la bella scola / di
i-12-39: ripien di generoso orgoglio / vid' ei l'anglia al suo piè depressa e
dante, in /, 25-143: così vid' io la settima zavorra / mutare e
faccendosi bello, / vid' io farsi quel segno, che di laude
l'aspetto o le caratteristiche. non vid' io peggior di queste. t. valperga
3-12: queste parole di colore oscuro / vid' ioscritte al sommo d'una porta; /
casti, vi-241: mai fulvia non vid' io / così seria e pensosa.
. idem, infi, 4-95: così vid' i'adunar la belo signor mio,
ma qua e là saltella, / vid' 10 lo minotauro far cotale. pascoli,
i-162): quivi con gli occhi miei vid' io smembrare / un nostro fraticel ch'
-teco incruciata. benivieni, 1-90: vid' io risplender quella faccia adorna / prima che
, par., 27-72: in sù vid' io così l'etera addorno / farsi e
sol più bollente i campi ardea, / vid' io solinga. morando, io6:
3-11: queste parole di colore oscuro / vid' io scritte al sommo d'una porta
tasso, 13-i-301: tre gran donne vid' io ch'in esser belle / mostran disparità
di promesse. caro, 2-1015: allor vid' io / l'invisibili aspetti e i
scrive dì e notte a quanti provar vid' io dagli avversari / infra coppe di mensa
serra un chiaro vetro, / mille luci vid' 10, ma non mi spetro /
mente. marmitta, 48: vid' io talor libero e sciolto / augello,
venti / carbone in fiamma, così vid' io quella / luce risplendere a'miei
lo stimin lor pastura, / sì vid' io ben più di mille splendori / trarsi
, e sostentarsi / nel modo in cui vid' io, spontanea alzata, / l'
capelli. marino, xvi-91: amor vid' io, che fra 'lucenti rami /
vetri tersi, di fiorir l'universo vid' una nuova primavera. -ricoprire di
lo raccoglie. marchetti, 5-8: vid' ella a sé davanti... /
, infi, 8-58: dopo ciò poco vid' io quello strazio / far di costui
per mare. boccaccio, vi-169: lui vid' io / gittarsi in una torre prestamente
dante, par., 23-30: vid' i'sopra migliaia di lucerne / un sol
monti svelti. cesarotti, 1-ii-251: vid' io due sconci / petrosi scogli trabalzati
. epicuro, 22: le tenebre vid' io, / ove sommerse questa vita oscura
così di su da la gonfiata vela / vid' io le 'nsegne di quell'altra vita
intorno, agile e presta / girsen vid' io senza curar tempesta / una nave superba
idem, par., 10-146: così vid' io la gloriosa rota / muoversi e
ogni mio bel pensiero / le tenebre vid' io, / ove sommerse questa vita oscura
dante, purg., 3-85: sì vid' io muovere a venir la testa / di
sol si tocca, / in su vid' io così pàtera adorno / farsi.
ma qua e là saltella, / vid' io lo minotauro far cotale. masuccio,
. dante, inf, 33-72: vid' io cascar li tre [figli] ad
cesarotti, 1-ii-251: così sul cona già vid' io (ma cona / non veggo
cona / non veggo più) così vid' io due sconci / petrosi scogli trabalzati e
un chiaro vetro, / mille luci vid' io, ma non mi spetro / dal
oro, in che raggio traluce, / vid' io uno scaleo eretto in suso /
dante, inf, 25-143: così vid' io la settima zavorra / mutare e
torte a le nostre pupille; / tali vid' io più facce a parlar pronte.
dipingono il ciel per tutti seni, / vid' i'sopra migliaia di lucerne / un
, purg., 14-71: così vid' io taltrianima, che volta / stava a
dante, inf, 7-26: qui vid' i'gente più ch'altrove troppa / e
io non abbaglio, / giù ti vid' io castellan di nocea, / dove fosti
sol si tocca, / in su vid' io così l'etera addomo / farsi e
purg., 5-37: vapori accesi non vid' io sì tosto / di prima notte
repente nel sereno cielo, / questa vid' io garzon, cui 'l primo polo /
impigliar si ch'i'caddi, e lì vid' io / de le mie vene farsi in
, purg., 29-65: genti vid' io allor, come a lor duci,
. v. colonna, 1-97: vid' io la cima, il grembo, e
, nfi, 23-126: allor vid' io maravigliar virgilio / sovra colui
fascia il bel virgineo crine, / vid' ella a sé davanti in mesto volto /
dante, par., 23-30: vid' i'sopra migliaia di lucerne / un sol
par., 21-136: a questa voce vid' io più fiammelle / di grado in
e altra va e riede, / vid' io in essa luce altre lucerne / muoversi
dante, inf, 25-142: così vid' io la settima zavorra / mutare e
e trasmutare. guiniforto, 586: vid' io la settima zavorra, la settima