/ certanza di suo stato. guittone, vi-17 : e aggiate per certanza, /
militare, industriale. milizia, vi-17 : l'architettura è l'arte di fabbricare
di cipresso. cassiano volgar., vi-17 (78): dice salomone:
del ciel devote. g. rossetti, vi-17 : all'altrui preci unitevi, /
mangiare senza aver fame. roberti, vi-17 : più diletta un famelico ogni rozzo
essere sacrilego. bibbia volgar., vi-17 : io vidi sotto il sole che nel
giusto di lui? bibbia volgar., vi-17 : al dì dell'ultimo giudicio fia
ha mandati voti i ricchi. roberti, vi-17 : più diletta un famelico ogni rozzo
. f. f. frugoni, vi-17 : le servian di cimiero piume fiottanti
cenere e la brace. roberti, vi-17 : più diletta un famelico ogni rozzo cibo
-figur. cassiano volgar., vi-17 (78): per la..
tetto). cassiano volgar., vi-17 (78): le grondaie cacciano
d'alcun di essi. siri, vi-17 : l'uscita del sultano in campagna
indissolubilmente ingruppato qual gordio. idem, vi-17 : le servian di cimiero piume fiottanti di
. dimin. intingolétto. aretino, vi-17 : ti aguzza l'appetito con certi intingo-
dolersi con parole inzuccherate. aretino, vi-17 : con simili parole tanto melate e
f. f. frugoni, vi-17 : sul fianco sinistro avea [nemesi]
, che fosse possibile. aretino, vi-17 : orinato che tu hai, [
ardere d'incendio marziale. milizia, vi-17 : vien detta architettura militare, se s'
congrui che più guadagnare possi. siri, vi-17 : i giannizzeri e spahì si veggono
della lingua. cassiano volgar., vi-17 (78): non è da credere
farmi un male al mondo. siri, vi-17 : le schiere calate nelle petracce di
mondo più montare? chiaro davanzati, vi-17 : acciò ch'io più celare / non
in quel povero vaticano. d'annunzio, vi-17 : su un trionfino (venni,
. s. caterina da siena, vi-17 : io caterina... scrivo a
tengono, che sono infinite. siri, vi-17 : l'uscita del sultano in campagna
lo rimembro con gioia. giordani, vi-17 : mi viene invidia e rammarico,
ripensamento del proprio pensiero. ardigò, vi-17 : nella narrazione o in generale nel ripensamento
come queste de'filosofi naturali. leopardi, vi-17 : l'ente supremo non può rendere
maxenale con questa carne. aretino, vi-17 : prima che lo facci colcare in esso
. -legittimamente. aretino, vi-17 : - che fine hanno tante carezze?
, incivilirsi. pafini, vi-17 : io penso che la cosa più necessaria
prende. f. f. frugoni, vi-17 : le servian di cimiero piume fiottanti
che sono seminati la state. aretino, vi-17 : - che fine hanno tante carezze
inerzia i sensi ingombra. giordani, vi-17 : quando io considero i tempi d'ozio
. -anche sostant. guicciardini, vi-17 : messer luca rimase in firenze, ma
vivere spensierato ne'piaceri. fagiuoli, vi-17 : quello ch'ha più memoria, ha
-accorciare le unghie. aretino, vi-17 : gli ha spuntate tunghie. porcacchi,
scordino di loro stessi, roscolo, vi-17 : la democrazia non può stabilirsi che colla
riconoscesse il suo dio. fagiuoli, vi-17 : e che sia ver, cosi dir
lubrici talli di cicoria. lastri, vi-17 : subito che i primi talli cominciano a
che le abitavano). foscolo, vi-17 : eccita [foscolo] i veneziani ad
di condottieri trionfanti. d'annunzio, vi-17 : su un trionfino (venni, vidi
musica della guardia. d'annunzio, vi-17 : su un trionfino (venni, vidi
quel che aveva fatto. moravia, vi-17 : adesso alla vergogna e al rimorso di