terra a'piedi, e poi dopo vespero s'innacqui. fioretti, 1-44:
vuole il freno, affamisi; e dopo vespero, quando gli si dà l'orzo
, 859: corri tra'rosei fuochi del vespero, / corri, addua cerulo:
un nunzio il grido, e il vespero che muore / un'alba certa. slaiaper
idem, iv-2-899: tutto l'argento del vespero brillò fra le due imposte, per
casa, come un sussurrar lieve, a vespero, di ave- marie. e.
delle barche rigata dal raggio azzurrino di vespero. d'annunzio, iv- i-933:
del po si tingevano dei rossi bagliori del vespero. deledda, iii-118: si fece
panzini, ii-328: quando fu vespero, è venuto un così fatto
donna, ma non nenia dolorosa quale il vespero e le basse tristi terre avrebbero domandato
novella il cacciator / quando al purpureo vespero su la bertesca infida / i falchetti
, / che dal mattino al vespero / te invan sospira e chiama, /
in coro / d'umili donne al vespero d'aprile / le litanie.
figura e mobilità nella caligine biancastra del vespero autunnale, segna e séguita la corrente
.. / le fratte onde al vespero, / chino a palpar gli stracchi,
in coro / d'umili donne al vespero d'aprile / le litanie. verga
, udire la messa, udire il vespero, udire i buoni conségli e simili cose
la mattina avanti all'alba, e vespero perché riluce la sera, dopo che 'l
, 1014: i feri figli giocando al vespero / nel sol rossastro luccicar videro /
monimento. boccaccio, i-522: venuto il vespero, fu il beato corpo deposto dalla
più nomi. elio fu chiamato lucifero, vespero, stella diana... stella
rebora, 2-69: in un diffuso vespero corrusco / vien dolorando ciò che non
l'afa enorme / qual per un caldo vespero solare / nuvole flave dileguanti a torme
cristo? » mi dimandò in un vespero umbro il più candido de'miei amici
grande pianura emiliana largamente si discopriva nel vespero riposato. -figur. moravia,
: da le vette di fiesole su 'l vespero / sovente io t'ho mirata [
d'annunzio, iii-2-1131: è il vespero. già si chiude la tenzone dei caprai
in questa insolita serenità come di roseo vespero dopo un temporale durato, con brevi soste
l'afa enorme / qual per un caldo vespero solare / nuvole flave dileguanti a torme
rebora, 83: in un diffuso vespero corrusco / vien dolorando ciò che non
/ com'esuli pensieri, / nel vespero migrar. inibriani, 2-263: toma la
caldi scarlatti e le nubi evanenti pe 'l vespero! evanescènte, agg. indistinto
la faccia d'oro, / un incessante vespero scolora / tonda e le terre.
artigli? carducci, 468: al purpureo vespero su la bertesca infida / i falchetti
. card-ucci, 468: al purpureo vespero su la bertesca infida / i palchetti famelici
, ove è bello sperdersi pensando nel vespero di settembre. verga, 2-156: la
dante, purg., 3-26: vespero è già colà dov'è sepolto /
cicale si sentivano e tutte le chiese sonavano vespero. guerrazzi, 1-143: la fastidievole
anzi terza, / con esse passerei vespero e squille. idem, purg.,
a frotte nel luminoso ardore di quel vespero indimenticabile. moravia, iii-195: pia
mancini, vi-1137: oh, quel fiammante vespero, e le palme, / e
, / com'esuli pensieri, / nel vespero migrar. verga, i-297: sull'
leopardi, 20-56: invan brillare il vespero / vidi per muto calle, /
da le vette di fiesole su 'l vespero / sovente io t'ho mirata / tutta
bevete di forza e soprastatevi insino a vespero. -profondamente (dormire).
don adelasio, alla poca frescura del vespero, appoggiata a una colonnetta del cancello,
vuole il freno, affannisi; e dopo vespero, quando gli si dà l'orzo
messaggio / così lungi che, a vespero d'un giorno / fugace, trapassarono
annunzio, iv-2-426: l'ora del vespero primaverile fluttuava su i pinnacoli della città
alle stelle germoglianti nel cielo quando col vespero si diffonde sul mondo un tepore leggero
antifona, un mottetto, / un vespero, una messa, un 'tantumergo '
che l'alba / sementa ed il vespero miete, / fratelli d'italia, /
il mattino, 11 mezzogiorno, il vespero dell'amore. 10. riuscire
a frotte nel luminoso ardore di quel vespero indimenticabile. 2. per estens
d'annunzio, iii-1-1099: fatto il vespero su la nudità dei fiori primi,
lo spazio colora / la luce del vespero incerta / che scende dai vetri appannati
faccia d'oro, / un incessante vespero scolora / l'onda e le terre.
il freno, affannisi; e dopo vespero, quando gli si dà l'orzo,
, 1-155: la quarta ora, cioè vespero, incomincia ad intepidire.
inusitato e forte per l'ora del vespero, scompigliava le verdissime chiome dei pioppi
opale. saba, 3-70: è il vespero; è l'ora che fa / d'
, 1014: i feri figli giocando al vespero / nel sol rossastro luccicar videro /
della faccia d'oro / un incessante vespero scolora / l'onda e le terre
, 2-62: nella valva che il vespero riflette / un vulcano dipinto fuma lieto
. boccaccio, i-522: venuto il vespero, fu il beato corpo deposto dalla
annunzio, i-911: passa ne 'l vespero una bianca lista / di gabbiani selvatici augurante
., 15-141: noi andavam per lo vespero, attenti / oltre quanto potean li
quaglino, 2-102: passano sempre al vespero vermiglio / le vacche grige con il
. -non ricordarsi dalla mane al vespero: avere pochissima memoria. carducci
ministro non si ricorda dalla mane al vespero, e non fa mai ciò che dice
farmi anacoreta. - da vespero a mattutino: per tutta la notte.
c. gadda, 10-109: da vespero a mattutino un cane senza museruola gli
vaganti incubi cede, / messaggeri del vespero. quasimodo, 1-56: gelida messaggera
si spengono alla mesta / messinscena del vespero la sera. -complesso di elementi
messaggio / così lungi che, a vespero d'un giorno / fugace, trapassarono
dante, purg., 15-6: vespero là, e qui mezza notte era.
nona alle 13, 10, mezzo vespero alle 16, 30). dante
parte è sonato; e così mezzo vespero. idem, inf., 34-96:
, terza, sesta, nona, vespero: e così mezza terza, mezza
denominare il mattino, il mezzogiorno, il vespero dell'amore. 4.
/ com'esuli pensieri, / nel vespero migrar. pascoli, 831: tu devi
vedeva di raro sul terrazzo, al vespero, pallida, con sulle spalle uno scialletto
figura e mobilità nella caligine biancastra del vespero autunnale, segna e séguita la corrente
eternamente abbracciati, / come in quel vespero molle. a. boito, 17:
polle a mollo con acqua calda, al vespero, e quando saranno mollificate, tagliate
polle a mollo con acqua calda al vespero. s. caterina da siena,
che la matina fu, non è da vespero. davila, 350: l'altra
fate. boccaccio, i-522: venuto il vespero, fu il beato corpo deposto dalla
vaganti incubi cede, / messaggeri del vespero: e non crede / che gli
e di timi, / scendon nel vespero umido, o clitumno, / a te
forma. d'annunzio, iii-1-1099: vespero, luce su i culmini sola,
loro, sarà immondo insi no al vespero. 2. per estens.
un'antifona, un mottetto, / un vespero, una messa, un 'tantumergo
e. gadda, 10-109: da vespero a mattutino un cane senza museruola gli
o nona, cioè infino ad alto vespero, perocché poi verso la sera non si
intravedeasi / tra'violacei vapor de '1 vespero: / in fondo una cerchia nivale /
o ritmico scandire di piroghe / nel vespero che cola / tra le chiome dei noci
, nomati terza, sesta, nona, vespero. d'annunzio, iii-2-215: le
, / com'esuli pensieri, / nel vespero migrar. d'annunzio, v-1-313:
dante, purg., 3-26: vespero è già colà dov'è sepolto / lo
l'ambra e l'ametista / de 'l vespero, su 'l mar di diamante!
figura e mobilità nella caligine biancastra del vespero autunnale, segna e séguita la corrente
10-32: cavalcammo tanto eh'a ora di vespero fummo giunti a l'albergo della fede
[la neve] là de po'vespero minuto minuto ad orme. -non
l'anima sovrana musicale / alitava nel vespero ottobrale. venditti, 1-124: l'aroma
marmo. lucini, 1-60: al vespero... vengono sul pario / appeso
bellezza di vinia, uscente nel carme come vespero che sale dai colli romani ad affrettare
ecco il catino / ove gesù nel vespero pasquale / ai dodici versò l'ultimo vino
. pascoli, 37: quando brillava il vespero vermiglio, / e il cipresso pareva
/ oltre il meriggio va piegando a vespero, / un canto meditiam, che tonde
pigliandole anzi terza, / con esse passerei vespero e squille. parafrasi del decalogo,
oh su'colli piniferi aureo tepente / vespero. 2. che produce pigne (
, 1-370: spira l'aura del vespero: il cadente / raggio del sole qua
o ritmico scandire di piroghe / nel vespero che cola / tra le chiome dei noci
di dolcezza. panzini, i-54: il vespero... muore su le pareti
messaggio / così lungi che, a vespero d'un giorno / fugace, trapassarono il
pigliandole anzi terza, / con esse passerei vespero e squille. idem, inf.
: fuemmo tucti li prieti de nepe ad vespero ad sancto pietro, per la festa
, terzia, sexta, nona, vespero et compita. bisticci, 1-i-141: usciva
fossero. scalione, lxxvi-171: a vespero si gioca un po'sotto i fanali
figura e mobilità nella caligine biancastra del vespero autunnale, segna e seguita la corrente
o ritmico scandire di piroghe / nel vespero che cola / tra le chiome dei noci
animali. gozzano, ii-104: al vespero invernale / protende [l'oca]
vinta. carducci, iii-9-188: il vespero si protrasse lungo ed incerto alla corte
recita in fine delle laudi e del vespero in cui si fa la commemorazione di qualche
fantesche e comari / che andate per vespero biasciando rosari, i... i
luce. idem, iii-3-64: al purpureo vespero su la bertesca infida / i falchetti
/ veggo a 'l purpureo lume de 'l vespero, / e silenziose valli, /
. cesareo, 306: sfuma ranciato il vespero sul mare / sazio di luce.
aurora, i funebri presenti- menti del vespero e le notturne visioni e agonie.
gli agnelli, e poi anche a vespero quando reggiono. trattato de'falconi,
aleardi, 1-146: calava il sole un vespero d'autunno / remotissimo a noi.
/ oltre il meriggio va piegando a vespero, / un canto meditiam, che tonde
, 2-62: nella valva che il vespero riflette / un vulcano dipinto fuma lieto
oh su'colli pimferi aureo tepente / vespero e ne'rigati orti dall'acque nove /
, del suo corso, rimaso; / vespero là, e qui mezza notte era
4-71: in su l'ora di vespero levandosi un subito forte vento fece inchinare
da le vette di fiesole su 'l vespero / sovente io t'ho mirata / tutta
: la battaglia durò dalla mattina al vespero senza ristare. giov. cavalcanti,
. fusinato, i-7: se del vespero l'ora romita / a melanconici sogni v'
53: sola nel parco, a vespero, una fresca 7 fontana rompe
/ com'esuli pensieri, / nel vespero migrar. idem, iii-4-199: 1
iii-4-199: 1 feri figli giocando al vespero / nel sol rossastro luccicar videro /
in questo instante, che è ora di vespero in zerca [al signor] li
). leandreide, ii-2-56: vespero già tutto che ancor smarrito / incominciava
strade! e'ci ne avrebbe tanti anzi vespero che parrebbe che ruscellassero.
gustare, / ché sabbato, da vespero binanti, / per li tempi c'a
popolo di ionata dalla mattina insino al vespero. ricciardo da cortona, 1-53:
tre volte si dovessero all'ufficio del vespero sonare i campanelli e che allora ciascuno dovesse
astore, fallo volare su l'ora di vespero. -savio in governo: governante
città. colombini, 100: ersera doppo vespero 'unse qui minuccio, partitosi da'
226: con loro, ogni dì a vespero, ella usava recare il pane e
anzi terza, / con esse passerei vespero e squille: / e non sarei pietoso
faccia d'oro, / un incessante vespero scolora / tonda e le f
inusitato e forte per l'ora del vespero, scompigliava le verdissime chiome dei pioppi
.. / i feri figli giocando al vespero / nel sol rossastro luccicar videro /
èniello, 341: noi andavam per lo vespero 'attenti'... contra i l'
, 15-141: noi andavam per lo vespero, attenti / oltre quanto poteanli occhi allungarsi
stettono insino a lunedì, a ora di vespero, afforzati, serragliati e affossati.
di nuvole. rimanelli, 2-235: vespero era venuto in mezzo a un cielo
anzi terza, / con esse passerei vespero e squille: /... /
diatessaron volgar., 236: venuto il vespero, recarono dinanzi da. llui molti
gioie dell'aurora, i funebri presentimenti del vespero e le notturne visioni e agonie.
un'antifona, un mottetto, / un vespero, una messa, un tantumergo,
ranieri sardo, 130: in sul vespero, intrò missere niccola degli acciaiuoli da
10-32: cavalcammo tanto ch'a ora di vespero fummo giunti a t'albergo della fede
la madre / vendeva unguenti. a vespero, in un campo / d'orzo,
l'afa enorme / qual per un caldo vespero solare / nuvole flave dileguanti a torme
riposo..., da uno vespero all'altro solennizzerete li sabbati vostn. segneri
ch'io non vuo'perdere / oggi il vespero. magalotti, 9-1-102: scrivo prima
tre volte si dovessero all'ufficio del vespero sonare i campanelli. pasquini, lvii-88
parte è sonato, e così mezzo vespero. buccio di ranallo, 1-387: ad
, fallo volare su l'ora di vespero a ciò lui non sori. v.
intravedeasi / tra 'violacei vapor de 'l vespero: / in fondo una cerchia nivale
ala, / come s'imbruna il vespero, / la testa ei cala.
di forza, e soprastatevi insino a vespero, e nell'opere di dio non guardate
attesa. saba, 3-70: è il vespero; è l'ora che fa / d
volgar., 5-74: nell'ora di vespero sì verrai tu con grande divozione e
. d'annunzio, v-3-388: nel vespero la regione si cerchia d'un orizzonte
anzi terza, / con esse passerei vespero e squille. idem, purg.,
4-71: in su l'ora di vespero, levandosi un subito forte vento,
un'antifona, un mottetto, / un vespero, una messa, un tantumèrgo.
. caviceo, 1-204: al tardo vespero retomai alla mia signora, quale co
tempo, bevono a 'l lucente / vespero, inebriate, / quasi bacco le linfe
sarcasmo volgare., in questo ultimo vespero della giovinezza tramontante. montale, 1-132
misersi in orazione, e dissero tufizio del vespero, e poi trattarono di mangiare.
sol del suo corso rimaso; / vespero là, e qui mezza notte era
la madre / vendeva unguenti. a vespero, in un campo / d'orzo,
, 15-139: noi andavam per lo vespero, attenti / oltre quanto potean li
medesima mistura e lassalo digiunare fino a vespero e sia guarito. g. stampa,
/ oltre il meriggio va piegando a vespero, / un canto meditiam, che
brama, / che dal mattino al vespero / te invan sospira e chiama. pascoli
pascoli, 37: quando brillava il vespero vermiglio, e il cipresso pareva ora,
io son vedovo, solo, ne 'l vespero, su 'l monte / come un
, 4-1-7: del quale i giudei al vespero del mondo avranno fame.
. barbaro, ii-106: a ora di vespero vengono i venditori e tolgono i lor
conchiusero tra loro che all'ora di vespero si ritrovassino nella chiesa, e insieme
, imperituro ricordo delle benedizioni, ogni vespero di ottobre, nella chiesetta di rivoli.
.. come la campana toccò il vespero, il fanciullo rendè l'anima a dio
facciano a giovancarlo una accoglienza di uno vespero siciliano. carducci, iii-24-360: parla
èe [venere] ditta espero o vespero, quando non precede il sole.
a. politi, 1-720: tra vespero e nona non va persona buona: ste
sappi o re bombardatore / che il tuo vespero sonò. bombardeggiare, tr.