era invisibilmente di notte tempo fuggita. verucci, 1-53: vojio entrarmene adesso in
mi sforzerò di non molestarvi giamai. verucci, 56: vedi, signor pasquarello
luce i disegni di quegli edifici. verucci, 4: mando... alla
spiacevole del previsto). verucci, 82: manco male che da poco
-mandarla: portare avanti un'iniziativa. verucci, 24: ben si va dicendo che
orribil guerra? -merdosèllo. verucci, 2-38: ecco quel merdosel, che
galante intelletto di questa sua materia. verucci, 1-32: -mi spingeva ad uscir di
(una parte del corpo). verucci, 27: a me mi darebbe l'
bot. tose. afaca. verucci, 1-40: olà tirate da banda,
. -squarciare, lacerare. verucci, 1-10: il taglio di quella spada
col volo va di notte mozzicando. verucci, 14: pe'farela guarire priesto
de la vita sostegno indarno sparsi. verucci, 1-3: di che ridete, giovani
-allacciare una relazione amorosa. verucci, 1-20: mirate che belle prove affrontar
. 20. prov. verucci, 2-25: val più un nervo d'
e mille, ohimiei, ohimiei! verucci, 2-36: óhimiei, ohimiei,
dite a toante quel ch'aggio veduto. verucci, 2-44: orsù, non te
adentro non si son potuti giungere. verucci, 74: sie maledette le scarpinelle,
infermi e agli stomachi deboli. verucci, 1-73: e1 m'era saltad un
della figura o nota che rappresentano. verucci, 1-47: la musica ghe voi
prende per suo strumento il diletto. verucci, 2-38: partendomi da roma, me
ricchi, xxv-1-175: quanti augei perdegiornata! verucci, 89: ci mancava or quell'
e fatto alle stoccate coi graffi. verucci, 1-31: ancor me dol le spalle
53. buscare percosse. verucci, 1-22: oh piglia sù questa:
all'imprescia a casa di iacovella. verucci, 1-14: non riderai così qui a
pistoiese. -con allusione oscena. verucci, 2-53: presto, camina in casa
tu cercato di fare con quella poltroncèlla. verucci, 2-27: s'ti no te
in fallo e che parea pudica. verucci, 2-53: ah ribalda, poltrona,
gli cavano la polvere fuori delle spalle. verucci, 2-39: orsù, mi
, sf. dial. polpetta. verucci, 15: dimmelo puro che se abbesognasse
la poppano.. -reciarò dico. verucci, 2-27: non viddi mai il più
punture e mi sono anco dolcissime. verucci, 4: mando...
umori. -con iterazione. verucci, 1-29: di me avete il torto
-sentore, sospetto, presentimento. verucci, 2-30: andemo pur, ma mi
per lo più negativa. verucci, 16: io verraggio a puzzare no
argine che raffrenava l'impeto loro. verucci, 2-7: tu cerchi in vano di
/ abbia quest'altro maritoccio giovane. verucci, 1-24: tu perdi il tempo
di un soldato smargiasso. verucci, 30: mirate quanto orgoglio che regna
quando mai regnò paura nella persona mia? verucci, 30: mirate quanto orgoglio che
iacopo nardi in una sua commedia. verucci, 2-11: io non sarei stata pigra
per mio conto un magnifico / desinar? verucci, 2-40: sarà meglio ch'io
anco allora me lo riserro dietro. verucci, 1-42: tu, zan persutto,
di volere al tutto questa lega. verucci, 104: son ressolto de certifi-
non rili eva e poco resulta. verucci, 1-63: a che risultano quelle
la morte della madre del re. verucci, 30: se non fusse stata che
a uno stato d'animo. verucci, 1 -77: vi prego a quietarvi
turno servito in su la rognonata. verucci, io: se no buoi autro ca
agg. region. aperto. verucci, 1-40: oli è testui, che
sega, / tintori, saponai. verucci, 1-30: bisogna il sapone da lavar
. ant. attrezzo del calzolaio. verucci, 74: sie maledette le scarpinelle,
sf. bottega del calzolaio. verucci, 74: sie maledette le scarpinelle,
un quadro di pittura ad un cieco. verucci, 1-53: l'altr'ieri ancora
liberare da un amore sconveniente. verucci, 1-50: che vecchio matto è sto
sue entrate e de'suoi scrigni. verucci, 39: vedo lelio che rasona con
-inchino profondo, fino a terra. verucci, 2-16: sta'fermo che adesso la
co le man l'usato segno. verucci, 2-71: mi è sempre piacciuto
un nemico. -anche assol. verucci, 15: se abbesognasse accidere no millione
lor lascive voglie, gli amazzavano. verucci, 2-20: ho scorta in lei una
se non isfregolare il culo e grattarselo. verucci, 2-43: c'hai che pianzi
della forca e re de'capestri. verucci, 1-23: il crudele si risolvesse a
come forma grottesca di minaccia). verucci, 15: dimmelo puro, ché se
dal mal francese alfin morto restai. verucci, 15: dimmelo puro che se abbesognasse
11. attizzare il fuoco. verucci, 2-16: andate per una bracciata di
.. e questi tali gli spidocchino. verucci, 40: noi me lassa mai
.: storpiare le parole. verucci, 1-81: questo toccava al dottor graziano
opra \ ricamata] di straforo? verucci, 2-28: nostra fiola la se ne
ch'in cotai ciance s'avviva. verucci, 1-26: sarìa ben bella che,
nella riparazione di una calzatura. verucci, 74: sie maledette le scarpinelle,
, pezzuolo di suolo per tacconare. verucci, 47: con scusa di farmi taconar
. zaffetica. anco velluto. verucci, 2-12: ho inteso ancora che in
un punto un esercito in battaglia. verucci, 2-3: parlo di tali e quali
dominica quanto de omne altra festa. verucci, 2-42: trasa vossignoria, cha chiù
se si vedeva comparer vascelli nemici. verucci, 2-10: esser tu qui in strada
-anche con valore appositivo. verucci, 1-22: oh piglia su questa;