della gente a derider quella e a vergognarsi di questo. piovene, 2-131:
; v. il sicil. affruntarisi 'vergognarsi '. affrontata, sf
avere nulla da rimproverarsi, né da vergognarsi. g. m. cecchi,
e rifl. figur. provare vergogna, vergognarsi. dante, par., 16-105
vergognare... se non solamente il vergognarsi e l'arrossire. collodi, 399
3. figur. provare vergogna, vergognarsi. boccaccio, viii-2-145: « quella
. (m'avvergógno). ant. vergognarsi. sarpi, i-195: ha scritto
in repubblica buona è ancora lecito non vergognarsi di dio. b. croce, iii-22-12
chinato. b. davanzati, i-191: vergognarsi ancor vecchio del suo brutto corpo lungo
in repubblica buona è ancora lecito non vergognarsi di dio; anzi da lui ottimo,
, ben che fosse savia, non vergognarsi di dire contro a sentenzia data per sé
, ben che fosse savia, non vergognarsi di dire contro a sentenzia data per
, arrossita dai fuochi del tramonto parea vergognarsi della sua inutile e crudel leggiadria in
mi disse; « non c'è da vergognarsi. ha fatto una cosa ben fatta
pronom.). sentire ripugnanza, vergognarsi. boccaccio, dee., 1-1
cavalcanti, 2-192: [è cosa da vergognarsi] non sovvenire potendo di danari i
, detestabile: un uomo dabbene deve vergognarsi d'esser poeta in tal guisa;
, arrossito alquanto, fece segno di vergognarsi... allora avvedutomi di questo
vecchio e zozzo, con un gabinetto da vergognarsi e una cucina nera, senza elettricità
2. locuz. -avere erubescenza: vergognarsi. leggenda di lazzaro, marta e
critica che non ha po'poi a vergognarsi troppo a fronte della sonante e avventante
non solamente le donne da bene dovrebbono vergognarsi di dirle, ma d'udirle ancora.
non solamente le donne da bene dovrebbono vergognarsi di dirle, ma d'udirle ancora
142: -bella figura, eh? -da vergognarsi, -rispose ario; e arrossì suo
arrossì suo malgrado, quasi avesse da vergognarsi lui. -dopo tanto chiasso, perdere
perché le pare che vi sia da vergognarsi nell'accedere a sentire delle cose che,
è motivo di confondersi, di vergognarsi. -la roba (o la
allietare); intensamente, vivamente (vergognarsi, meravigliarsi, stupirsi). maestro
-intr. con la particella pronom. vergognarsi di qualcosa, non osar palesarla.
verso se stesso una certa emulazione, facendol vergognarsi delle laide operazioni. -autoritario,
aristide convenire agl'impoveriti malgrado d'essi vergognarsi della povertà. s. maffei,
impedire. -pentirsi, rimpiangere, vergognarsi. petrarca, 207-70: vedesti ben
qualcosa di cui l'italia non dovrà vergognarsi, lo dobbiamo a quell'ore.
! settembrini, 1-57: cominciarono a vergognarsi del sozzo ed infranciosato scrivere. de
manzini, 12-131: di colpo, parve vergognarsi della libertà che il suo corpo si
valore,... non hanno a vergognarsi della origine loro, ma più tosto
, poniamo vilissimo, che non debba vergognarsi di veder la sua causa insozzata di
donna comprese, e mostrando alquanto di vergognarsi, disse di più non intramettersene per
: in repubblica buona è ancora lecito non vergognarsi di dio; anzi da lui,
studio di qualche lingua che il non vergognarsi d'errare e l'ardirsi sfacciatamente a
, deriv. da ver èri 'vergognarsi '(cfr. rew 922 7)
della sua nascita. e dovrebbe piuttosto vergognarsi di sé. bacchetti, 2-72: per
giudicare, abbia qualche colpa di cui vergognarsi o, anche, abbia un aspetto
colpa o un fatto del quale dovrebbe vergognarsi, o chi ha la coscienza sporca
dell'altro con altro intendimento che prima e vergognarsi e subitamente ebero pizzicore e disiderio e
peccato. -recarsi a obbrobrio: vergognarsi. marino, 3-177: né
: c'era della miseria, non bisogna vergognarsi. e vostro padre era un omarino
. -avere, provare onta: vergognarsi, sentire ritegno. egidio romano volgar
-avere o fare faccia di pallottola: non vergognarsi di nulla, non avere alcun pudore
giotto si formò. 2. vergognarsi di un'azione determinata. nardi,
i-191: altri credevano... vergognarsi [tiberio], ancor vecchio, del
acque le figure degli eroi, dovrebbe vergognarsi d'essersi ridotta a metter su spaccio di
intendimen to che prima e vergognarsi e subitamente ebero pizzicore e disiderio e
fioretti, 1-3-351: or vadano a vergognarsi questi poetastri di lussureggiare in queue cose
minuta critica che non ha po'poi a vergognarsi troppo a fronte della sonante e avventante
studio di qualche lingua, che il non vergognarsi d'errare e l'ardirsi sfacciatamente a
i piagnoni. bacchelli, 2-xxiii-15: vergognarsi dovevano proprio [gli italiani] in un'
12-131: poi, di colpo, parve vergognarsi della libertà che il suo corpo si
. pudendus, gerund. di pudere 'vergognarsi '(v. pudore);
un vecchio che così tardi aspetta a vergognarsi della sua colpevole ignoranza...
quanto modello di virtù, altri a vergognarsi della propria abiezione morale. dante
ché prima apoggiati stavano, cominciarono a vergognarsi. caro, i-332: dafni.
più tosto si può e dèe confondere e vergognarsi, e ha più tosto cagione di
. trattenersi, esitare; farsi scrupolo; vergognarsi di fare qualcosa. -non si riguardi
'aver riguardo di taluno': temere o vergognarsi o contenersi dinanzi a lui, o
ad insolenze, così che ida finiva per vergognarsi di quei rimbrotti e di quei vestiti
region. rincrescersi di una situazione, vergognarsi. cardarelli, 191: come vorrei
ché prima apoggiati stavano, cominciarono a vergognarsi, parendo loro d'essere stati scostumatamente
provare, prendere, sentire rossore: vergognarsi. -dare, gettare rossore: provocare
. -muovere a rossore: indurre a vergognarsi. -recarsi a rossore: provare imbarazzo
-recarsi a rossore: provare imbarazzo, vergognarsi. -perdere il santo rossore della faccia
fresco vin mesca. -capacità di vergognarsi, pudore. folengo, ii-145:
annibale, [marcello] insegno loro a vergognarsi di salvarsi in rotta, a negare
. ridere, divertirsi a teatro? da vergognarsi subito: che non succeda mai più
di non essere più una donna, di vergognarsi quando lui la toccava.
? ha ragione, ha ragione di vergognarsi di lui. ah, se fossi stato
dà volta qua e colà per agitapossa vergognarsi con virtù delle cose che apparischin zione
-con valore iperb.: vergognarsi. antonio da ferrara, 7:
, arrossito alquanto, fece segno di vergognarsi. b. davanzati ii-12:
quelli stessi che prima lo sfatavano cominciarono a vergognarsi del sozzo ed infranciosato scrivere.
una cintura, sfilare un indumento da vergognarsi e'si riduca. baretti, 6-308:
, et alto, maliziosetti, fingono di vergognarsi e sogghignano. f. f.
volponi, 1-69: massimina cominciò a vergognarsi di me e questo fu il più crudele
.). siravergógno). letter. vergognarsi profondamente. = comp. dal lat
studio di qualche lingua che il non vergognarsi d'errare. s. maffei,
. intr. provare vergogna e imbarazzo, vergognarsi. -anche con riferimento ad animali personificati
dignità; non aver nulla di che vergognarsi. muratori, cxiv-14-244: per me
valore,... non hanno a vergognarsi della origine loro. -tirarsi da
non ha sul totale ragione alcuna di vergognarsi della sua patria, malgrado quella tanta corruttela
, 16-26: nessuno di noi ha da vergognarsi di aver tradito un principio. papini
troie a tornare troie! a non vergognarsi della loro troiàggine! = deriv.
, nel discredito; che induce a vergognarsi delle proprie azioni. cattaneo, iii-1-413
ed era in quella vernicatura di che vergognarsi, ma non di inorridire; il
deve partire per forza. c'era da vergognarsi di quel motorino che girava a vuoto
paura, non c'è nulla di cui vergognarsi, lo dicono i medici che,