udito, / ed aiutan l'arsura vergognando. boccaccio, i-128: niuno rumore o
brullo: / piovea la quercia, vergognando alfine, / le vecchie foglie a'
ragione e cagione; e nientedimeno non ci vergognando di non credergli e di non ubbidirgli
lagna. boiardo, 1-21-16: e, vergognando andarli tutti adosso, / ordinorno che
sennuccio del bene, ix-47: io vergognando non so che dica; / ma
era per questo, » mormorò egli come vergognando d'una sì grossa canzonatura, «
esse dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose.
uscitomi dalla penna sin da principio quasi vergognando andar solo ha moltiplicato se stesso nel
'disfiorando ', così vituperando, e vergognando tarme e insegna regale; ma dice
., 31-64: i fanciulli, vergognando, muti / con li occhi a
sguardi / d'ob- bietto vii che vergognando io faccio. foscolo, iv-313: se
ii-92: più afflitto io venni, e vergognando quasi / d'esser contra il destino
carducci, iii-23-373: pare che ci vergognando della nostra letteratura nazionale,..
: tu somigli l'innocentina / che vergognando mi consolò. bocchelli, 2-v-218: è
una cinquantina dei suoi compagni, vergognando di abbandonarlo e tratti fuori di se dallo
dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono fa- morose fiamme nascose;
guerrazzi, 2-560: stimolato a giocare, vergognando di comparire povero, mise fuori i
fa loro bisogno. petrarca, 20-5: vergognando talor ch'ancor si taccia, /
ai lusinghieri sguardi / d'obbietto vii che vergognando io taccio. -con riferimento a
l'aere tosco. petrarca, 20-3: vergognando ta- lor ch'ancor si taccia,
] dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose,
di varia ragione; e siccome la gentildonna vergognando si peritava, il conte insisteva:
? foscolo, iv-412: quante volte vergognando di morire ignoto al mio secolo no
ritrar pur vòle / ciò ch'ella vergognando in sé ristrinse. / -di poca
purg., 31-66: quali fanciulli, vergognando, muti / con li occhi a
o dimenticate. petrarca, 20-3: vergognando talor ch'ancor si taccia, /
udito, / e aiutan l'arsura vergognando. 4. ant. rinfacciare
purg., 31-66: quali fanciulli, vergognando, muti / con li occhi a
varia ragione; e siccome la gentildonna vergognando si peritava, il conte insisteva: «
dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose,
. segni, 9-69: ancora ci vergognando appresso li nostri simili, con i quali
lusinghieri sguardi / d'obbietto vii, che vergognando io taccio; / con lang uida
dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose,
en opo più salvatichezza pone / sé vergognando e parlali d'oltraggio. -dettato
, 2-560: stimolato a giocare, vergognando di comparire povero, mise fuori i
purg., 31-65: quali fanciulli, vergognando, muti / con 11 occhi a
un componimentopoetico. petrarca, 20-1: vergognando talor ch'ancor si taccia, / donna
egli l'avea. petrarca, 20-5: vergognando talor ch'ancor si taccia, /
per lui disiando, / temendo e vergognando. panfilo volgar., xxvili-199: e
purg., 31-64: quali fanciulli, vergognando, unti / con li occhi a
dentro a ^ dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose.
b. croce, iii-15-3: confessava vergognando [carlo troya], alse e operò