cintola, a loro costuma, e con vergogna la mandarono via. ariosto, 7-31
da che altri non si reca a vergogna schifare quello d'una minima particella d'un
elessela in così grande stato, a fare vergogna alla prima reina. boccaccio, dee
, gli occhi: in segno di vergogna, di mortificazione, di rispetto.
così dire al marito, tutta di vergogna arrossò, ed abbassata la fronte, senza
et abassa la fronte, / e per vergogna non sa che se dire. anguillara
ad un tal segno, / che di vergogna è fonte. manzoni, pr.
73-12: la superbia mia d'altura se vergogna d'abbassare. francesco da barberino,
primieramente a me e a'miei grande vergogna ne seguirebbe, pensando al nostro onore
volgar., i-120: abbellisca la vergogna e la peritanza i detti e i
ov'egli moderatamente dimora, temenza e vergogna conviene del tutto che usi; ma
cose le quali natura niega, amore si vergogna d'abbrac- ciarle. bembo, 1-22
. iacopone, 46-58: [vergogna] con deo me coniogne nella sua
: lo ricevimento allegrissimo e spontaneo della vergogna presa ed abbracciata colle mansuete ed espanse
più compita, / così nel ciel di vergogna non pena / chi come donna la
estremo avvilimento, di miseria, di vergogna; accasciamento; inerzia morale; depravazione
questo mi si mostrasse ritroso, io di vergogna abbisserei. idem, 3-20 (ii-371
sacchetti, 224-62: e crescono con gran vergogna e vituperio, e...
consuma e uccide, ed è con vergogna, e passa tosto, e acci mille
), sm. abominazione; turpe vergogna; vituperio. compagni, 1-19:
, 309: vedi, arrossisci di vergogna; è cattivo segno e buono nello
da s. c., 3-7-7: vergogna è madre d'onestà e maestra
, 237: chi non se acchina per vergogna, si rompa per paura. ottimo
ebbe un momento di dispetto e di vergogna; si accigliò, come se avesse sorpreso
, è bisogno che abbiano confusione e vergogna. 2. fornire, provvedere
amore alberga, / tutta dipinta di vergogna riede. m. villani, 3-93:
in altrui, si credono la lor vergogna scemare, là dove essi l'accrescono
accusare perturbato: lo primo reca onesta vergogna, lo secondo amara indegnazione. francesco
alcuno danno di sua gente, e con vergogna, perdendo parte del paese acquistato.
invece d'onore è fatta acquistatrice di vergogna. b. segni, 5-334: dicendo
rinfocolare tutte le tristezze e risvegliar la vergogna e creare la pena dell'insopportabilità là dove
. ammaestramenti, 142: sanza vergogna si può addomandare quello che è degno
, 5-109: era tutto ira e vergogna... addio sentimento della libertà del
, oltre al danno, ho la vergogna. idem, dee., 10-8 (
., vi-179: egli è una vergogna che adduce peccato, e un'altra
-per simil. petrarca, ii-112: vergogna et ira / eran nel volto suo
. intr. disus. sentire onta, vergogna; ritenersi gravemente offeso. dante
c., 3-7-3: ne'più giovani vergogna, quasi uno adornamento di natura,
, e avvegnaché il caldo rossore per vergogna ci tinga la faccia, neentemeno dentro si
, che 10 impudentissimo adulator se ne vergogna? della casa, 587:
diventano affarucciacci; e alla colpa aggiungesi la vergogna della grettezza. = dimin
nel campo di siena, / ogni vergogna deposta, s'affisse. idem, purg
quei fogli stampati che mostravano la nostra vergogna. codice penale (art. 113 legge
, 27-64: così scornato, di vergogna e d'ira / nel viso avampa,
; / el penar gaudio te sia, vergogna ed onne afflizione. bibbia volgar.
, che non potendo più reggere alla vergogna,... si dié la morte
, che le cagionavano a un tempo vergogna e sgomento. affollato2 (part
affrónto). offendere, recar vergogna, dare un affronto. bruno
dono, di cui sentiva istintivamente tutta la vergogna. silone, 5-17: tuttavia
, smonta che tu comperrai la mia vergogna. idem, 4-1098: e1 cherico
la donna di non aggiùgnere al suo danno vergogna, pensò che senza alcuno indugio da
verso di dante: « colpa e vergogna delle umane voglie *] quella figura
è colpa dell'umane voglie e loro vergogna. aggiungitóre (ant. aggiugnitóre
per agguagliarci tutti nel dolore e nella vergogna. carducci, 1001: il dolore
el tira amor quinci 'l ritrae vergogna. idem, st., 1-94:
si perde prima e con maggior vergogna. ariosto, 15-99: l'
vassene, e non la tien tema o vergogna. idem, 19-15: fra
fra lo sdegno... e la vergogna / si rode, e lascia
ha il danno, / non mai vergogna / e tosto agogna / ad altro.
di zitella non esprimeva che ribrezzo e vergogna. 4. figur. che
.. s'aiutavano francamente, facendo vergogna alla cavalleria de'sanesi. paolo da
amore alberga, / tutta dipinta di vergogna riede. idem, purg., 26-62
babilonia, ond'è fuggita / ogni vergogna, ond'ogni bene è fòri, /
usar rampogna, / né dire altrui vergogna, / né villania d'alcuno. tesoro
già si trasse li occhi, perché la vergogna dentro non paresse di fuori. idem
parlava così aldacemente, e sanza vergogna guardava gli uomini. leonardo, 2-88:
. boterò, i-302: era di gran vergogna e vituperio il bandir dal campo,
far come coloro / che per vergogna celan lor mancanza, / di fuor mostro
piante). cavalca, 16-1-137: vergogna mi torna, se io non ho
, sbalorditi per un subito timore o vergogna, e perciò diventati di colore smorto
mele fa alliquidire, ed una piccola vergogna che sopraviene, subitamente striga e distempera
/ stridenno el fa gridare, e non vergogna allore. bartolomeo da s. c
, perché vi è presente timore, vergogna). ariosto, sai.,
/ d'amore a un tempo e di vergogna e d'ira, / mirar alternamente
formano una certa alternativa di ardire e di vergogna, che è un piacere a sentirle
altissimo, sto in confusione e in vergogna. machiavelli, 778: quelli che
egli, essendo notaio, avea grandissima vergogna quando uno de'suoi strumenti (come
, giorno, i-307: e non vergogna / di mischiar cotai fole a peregrini
gli amanti temorosi e adorni di casta vergogna, infin che la lunga consuetudine fa
di ferro o di diamante, / che vergogna ti sia l'essere amante. idem
e amansi secondo lor modo, grande vergogna torna all'uomo esser feroce contra l'
volte si veggono in due, colpa e vergogna della produce r amilolisi.
corregge per garricità, sì s'ammenda per vergogna e per danno: e però non
dava a loro tanto timore e tanta vergogna a lei faceva solamente ridere,
la consuetudine, lo amore, la vergogna, non mi commuova, e non
3-7-1: ad ammonizione suole seguitare vergogna. dante, conv., iii-x-7:
: quando l'amico conosce che vergogna crescerebbe al suo amico quello ammonendo
, / grido d'amore, grido di vergogna / del mio cuore che brucia /
sì pronte, / or freneralla di vergogna il morso. baretti, ii-60:
'l volto, / e di trista vergogna si dipinse. boccaccio, 14-55: comeché
colui c'una fiata i confini de la vergogna ha trapassati, dee esser bene ed
: annichilire usasi da taluni per indicare vergogna, confusione tale che l'uomo non
, seduto, annichilito non tanto dalla vergogna... quanto dalla novità del suo
sul viso ha un'ombra d'ansiosa vergogna / del nostro mondo bestiai che l'accora
g. bentivoglio, 4-716: con quanta vergogna ci è bisognato ora lasciar ubero intieramente
fosse e si rompe; e sentì la vergogna e il rossore. « questo avevi
: con gran meraviglia, e sua maggior vergogna, rivide i libri commerciati con su
ch'agguagli / la sceleragin sua, vergogna e biasmo. leonida, iii-265: ancor
fiammetta: 'e tu, onesta vergogna, tardi da me conosciuta, perdonami '
stetti a mirarla, ond'ella ebbe vergogna. idem, 75-6: un sol dolce
iacopone, 5-19: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire. dante, vita nuova
dioneo raccontata, prima con un poco di vergogna punse i cuori delle donne ascoltanti e
negri, 2-504: mi sentii morir dalla vergogna d'essere sorpresa così, con la
nel verso di dante: colpa e vergogna delle umane voglie] quella figura che
per lei, era l'apprensione della vergogna. d'annunzio, iv-2-380: ella
caro, 5-124: di quelli abbiamo vergogna, che stanno continuamente in su l'
... e a lui senza alcuna vergogna ogni parte del corpo aprire.
d'aprirmi, e non senza sua vergogna e doglia, m'aperse la cagione
. iacopone, 16-27: s'eo vergogna avesse avuta, non sirìa cusì peruta
non sirìa cusì peruta: / la vergogna averla apruta la mia mente magagnata.
magagnata. baretti, i-17: ho vergogna di quello che per l'addietro composi
ardi. caro, 10-1384: amor, vergogna,... / gli arsero
una cosa e non ardisce e si vergogna. - con la particella
l'altra molto della paura e della vergogna cacciando che d'avere era usata,
a levar [al vizio] la vergogna che è quel poco di argine che ritiene
si umiliò; perciò de'avere gran vergogna l'uomo che sia argoglioso. cantari
il biasimo de gli altri e la vostra vergogna. menzini, 5-64: io mi
. davanzali, i-205: a me vergogna e a seiano odio fosse per arrecare.
al morire / anzi che soferire / vergogna né grave onta. a.
sentimento improvviso e violento: ira, vergogna). dante, par.,
così dire al marito, tutta di vergogna arrossò, ed abbassata la fronte, senza
intr. e rifl. figur. provare vergogna, vergognarsi. dante, par.
. 2. rosso in volto per vergogna, per pudore. boccaccio, v-55
bassata un poco la fronte e per vergogna arrossata, disse sé apparecchiata ad ubbidire
120): filomena, alquanto per vergogna arrossata veggendosi coronata del regno..
la seconda linea, arrossato d'onorata vergogna, preso il pennello, con un
d'uomo, subito arossicava tutta quanta di vergogna. = frequent. di arrossare.
timore, soprattutto per pudore, per vergogna, per ritrosia). -anche con la
di colui che ti priega arrossisce per vergogna. ariosto, 27-35: nel viso s'
, 309: vedi, arrossisci di vergogna; è cattivo segno e buono nello
? 3. figur. provare vergogna, vergognarsi. boccaccio, viii-2-145:
gran dolore ne presono, sì per la vergogna, e sì perché...
artieri. segneri, iv-4: essendo vergogna somma,... che il coiaio
quel- l'asciutta risposta, strozzata dalla vergogna. leopardi, i-493: il linguaggio
... con un poco di vergogna punse li cuori delle donne ascoltanti, e
nel tempo avvenire alcuna di loro possa prender vergogna. ascoltatóre, agg. e
e potessero averla condotta nell'asilo di vergogna. panzini, ii-192: ti guiderò allora
quattro ruote sono ignoranza, vizio, vergogna e morte: e il carro è guidato
, e tu enfamire, / tu vergogna sofferire, ed eo onore aspettare.
scabrosità. cavalca, 6-2-144: santa vergogna, ordinata fatica, astinenza di cibi
, un pensiero aspro e forte / di vergogna e di morte. castiglione, 369
la lode, e 'l vinto la vergogna. a. f. doni, 2-30
da maggior cura. fiore, 25-6: vergogna fortemente lo sgridava; / paura d'
un pensiero aspro e forte / di vergogna e di morte. caro, 1-841:
sedere sulla spiaggia per assaporare la sua vergogna. cassola, 2-92: anna assaporò il
pitano del mondo non sarebbe vergogna trovandosi in così fatto caso.
ti miri grave rischio intorno, / vergogna non t'assembri il far ritorno. galileo
i particolari della sua solitudine, senza vergogna, senza più ritegno... ma
con essa scrittura deposto il timore e la vergogna de lo scrivere, ed assuefatto me
si disfarà il mondo, e la vergogna fie tua e non mia. f.
9-1 io: a danno e a vergogna della chiesa e del re ruberto e di
volgar., 1-1-60: non fu vergogna alli loro iddìi che così attentissimo cultore
: gli attizza la vendetta e la vergogna, / e bernardin perseguon fino al
sempre vergognosi, però eh'a lei vergogna è grande virtude. idem,
[lo] attosca, / che non vergogna e che non ha timore. tasso
una bellezza di autunno, che aveva vergogna a mostrarsi. comisso, 14-125: rinsecchita
le veda fare le sportive, non hanno vergogna di disturbare la gente avanti giorno.
1-24-4: i superbi saranno ricolmi d'ogni vergogna, e gli avari stretti di amarissima
fai una gran villania a farmi questa vergogna, non avendo a fare nulla teco.
tre figliuoli furono trovate in avoltèrio con grande vergogna della casa reale. albertano volgar.
.. s'imporporarono, avvamparono di vergogna e di sdegno. pea, 7-57:
pea, 3-13: un'onda di vergogna e di paura lo avvampava. viani,
si faccia, / tutto avvampato di vergogna in faccia. varano, 48:
non me posso adiutare; / de la vergogna m'ardo, che m'awiddi sì
tempo avvenire alcuna di loro possa prender vergogna. egidio romano volgar., iii-2-18
fu con grande affanno e ispendio e vergogna del nostro comune, si mostrò a
non me posso adiutare; / de la vergogna m'ardo, che m'awiddi sì
pen- tersi da sezzo; / della vergogna, io mi vi sono avvezzo.
ch'egli è una infamia e una vergogna che tu... non pigli altro
tesoro e la sua persona, con somma vergogna della sua stirpe, alla quale,
, giorno, i-306: e non vergogna / di mischiar cotai fole a peregrini /
nacce della mia gioventù, n'ho paurosa vergogna. = voce dotta, lat.
propria; e non solamente non se ne vergogna, ma ne dispregia e ne schernisce
empia babilonia ond'è fuggita / ogni vergogna, ond'ogni bene è fori, /
per bene, e non per far vergogna a persona: se io non sono stato
peggio, ché tiene bagascio in perpetua vergogna di sé e de'suoi. d'annunzio
baiata. segneri, i-740: non è vergogna, se le prime parole, le
, perocché disiderano abbondanza di parole per vergogna del difetto. dante, purg.,
m. villani, 4-62: e grande vergogna gli era ora con sfrenata baldanza avere
padroni di casa, e fanno manifesta vergogna alle padrone, ingrossando la pancia per
io spendo i giorni integri / onde talor vergogna ho di me stessa. idem,
facevano un senso di pena, quasi di vergogna. chi, guardando, voleva esprimere
che dichiarare la bancarotta: rovina e vergogna. bocchelli, 2-189: quel che
, / trito e digiuno / senza vergogna, / chi se lo sogna? prati
guardava me, mi sentii pieno di vergogna e bruciare la punta degli orecchi; e
uomini in puerizia hanno onesta innocenzia, vergogna e purità; di poi vien l'
figura barbina, che confusione, che vergogna verrebbe in eterno ad esser la nostra
che egli è fatto grande, si vergogna di apprenderli già barbuto.
che con ogni sorte di strapazzo e di vergogna legati glieli conducesse avanti. marino,
dietro i bargiglioni, / senza tua gran vergogna non puoi fallo. dossi, 14
moravia, ii-256: però quel senso di vergogna si spense quasi subito, barlume prematuro
non ne ragioniamo più; ché c'è vergogna a mantovare un gaglioffo, barro e
lodare, ch'a voi possa essere vergogna da bassarlo con biasimo di vostre parole.
la fronte bassa: in segno di vergogna, compunzione, timidezza, raccoglimento,
guisa tal qual suol novella sposa / per vergogna nel viso colorata. idem, dee
/ mentre che 'l danno e la vergogna dura, / non veder, non sentir
denza ettema ». petrarca, 67-11: vergogna ebbi di me, ch'ai cor
: non di ottenerlo, abbi miglior vergogna / di mertar tu dal genitor perdono.
s'eran chiuse le lumache / per vergogna, che viddero al posciaio / dondolare il
il leon della foresta, / che se vergogna di mostrar timore, / e va
di furto, spesso con scorno e vergogna. sinonimi: battere il tacco,
essa dunque col batticuore, con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'
essa dunque col batticuore, con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'
ella dunque col battimento, con la vergogna, col rimorso, col terrore dell'
in timore d'alcuno danno o vergogna. l. salviati, 19-122: ti
ripensano, non sai se carichi di vergogna o di rimpianto, a una vita
: vedendo in fatto che non era così vergogna tesser pazzo spacciato, com'e'mi
; chi schernisce, sente contento della vergogna altrui; e chi beffa, prende dello
, ma sollazzo; là dove della vergogna di colui medesimo per avventura prenderebbe cruccio
vesticciuola ricoprire il viso, per la vergogna già divenuto vermiglio, dal bellico in
i-19: io, a bella prima per vergogna e timidezza ed irresoluzione, ed in
. castiglione, 364: altri senza vergogna si dilettano d'apparer morbidi e freschi
, 58: il qual, oh gran vergogna. / avend'a far del ben
posso sostenere che la cosa non mi fa vergogna. bacchelli, 1-iii-645: si volevano
. carducci, ii-1-303: né egli ha vergogna a dire ch'ei non ha beni
ordine e con piacere e senza alcuna vergogna viva e duri quanto a grado ne
furore e la sua ira si convertì in vergogna. valerio massimo volgar. [crusca
non avea meritato l'oltraggio e la vergogna la quale nelle mie cose fatta m'hai
, né tanta oscenità, che fan vergogna ad uomo ben nato. c. gozzi
/ se care son le gesta che vergogna / fanno a'ben nati cavalier suoi
sapere una cosa può anche non far vergogna a nessuno. ma tesserne proprio al buio
, de ira e de affanno e vergogna rescaldato, per vederse tra la tresca
di mala fama. fagiuoli, 1-8-28: vergogna! due fanciulle civili e bennate star
ruote e croce, e con ogni vergogna / e mitera e berlina e scopa
in sé, s'adira e si vergogna di vedere là l'umana carne alla
esprimono altro che il dispetto e la vergogna che proviamo di non sentirla degnamente.
di lei con vituperio o vendicarle con vergogna, percioché le principesse si sforzano di
perdendo la fede. mi pare che una vergogna come questa nostra, il signore non
, aiutavasi della sfacciatezza ad occultar la vergogna: e ciò in sì mal modo
salate nell'orecchio che sembrava arrossire dalla vergogna. panzini, ii-256: rimane il professore
ii-8-5: si prova qualcosa tra la vergogna e la noia quando si è costretti a
in frasi bibliche, e a me la vergogna di strimpellare alla peggio l'arpa idumea
, che la richiamava a se stessa con vergogna. pratolini, 2-563: si alzò
, / per non avere al scur tanta vergogna; / perché, benché non sappia
del mendicante, che se dimanda, di vergogna si confonde; e se non
che non ha il suo bisogno si vergogna di comparire fra gli
. e anche d'una tetra, bituminosa vergogna. 5. scisti bituminosi
confortatore dei peccati, cacciata via la vergogna e l'onestà,... manifesta
, / se il bacio sputa, ogni vergogna ammorza. tasso, a minta,
figur.: segno di infamia, di vergogna. sarpi, viii-172: non è
, / mandò presto da banda la vergogna. note al malmantile, 8-44:
o a ingiustizia, ad onore o vergogna, a bonaccia o tempesta, ma
hanno lo intelletto, e d'ogni vergogna in sé si truovano prive. e
-essere un bordello: essere una vergogna. baldovini, 2-5: egli è
: essere ridotto in miseria, alla vergogna. berni, 87: tu sei
io era tra boschetti e colli / vergogna ebbi di me, ch'ai cor gentile
/ sente l'ingenua / schifo e vergogna. viani, 4-56: il cranio
moglie, ma noi si tengono a vergogna. a. pucci, ii-52: e
donne, ma non se recano in vergogna. bembo, ii-98: quantunque dante
non aveva tradito maciste. rivoluzione, era vergogna a braccetto la che una andare
che aver la pancia non è una vergogna, ma che almeno si componga e contenga
(per lo più, a indicare vergogna, collera). nievo, 239
si compiace di sé e della propria vergogna. cassiano volgar., xiv-16 (
sdegno: / bramasi in pace con dolce vergogna / se del celato ben non mostra
calci quella rocca dissipare, / ché avea vergogna di adoprarvi il brando. / l'
, signor lorenzo, che ad una vergogna, già grande, non ne aggiungerò
possono contenere. bcrchet, 237: con vergogna vel domando, / con vergogna,
con vergogna vel domando, / con vergogna, e non piacer: / ca che
rossore che suole accompagnare il sentimento di vergogna,... il brillare degli
: in quest'anno di lutto e di vergogna / tante cose ho sentito / morire
: ma e'n'andò con vergogna e con brobbio. b. davanzali,
iv-327: un frate brodaiolo non si vergogna ponere cose brutte avanti a quel papa.
ed or diventa rosso / per la vergogna d'esser così fatto. 5
con fronte china, / vi siedon la vergogna e lo spavento. carducci, 1005
i-529: mi sento bruciare il viso dalla vergogna di avere a ricordare certe cose.
andavo mi sentivo bruciare il viso dalla vergogna. pirandello, 6-648: in quei prati
/ grido d'amore, grido di vergogna / del mio cuore che brucia /
represso (d'ira, dispetto, vergogna); impressione dolorosa. buonarroti il
fossa cieca. aretino, v-1-381: la vergogna è sìmile a una feminaccia bene istante
o della propria o dell'altrui vergogna, / pur sentirà la tua parola brusca
cavalca, 6-2-128: a grande vergogna si recano e dio e gli angeli
al padre in molti modi non piccola vergogna. boccalini, ii-83: con violenza
5. ant. orrore, abominio, vergogna. guicciardini, v-141: sentivansi i
2. figur. laidezza, vergogna; scostumatezza, bassezza, viltà di
simil buccia sono le donne di qualche vergogna, perché hanno ad esser altrimenti quelle del
ai nostri giorni fu da molti con vergogna dell'italia confuso col faceto. rajberti,
: bugie, bugiacce! non ha vergogna? = cfr. provenz.
sapere una cosa può anche non far vergogna a nessuno. ma tesserne proprio al
dante, inf., 17-90: ma vergogna mi fe'le sue minacce, /
e 'l mento se lo rade per vergogna. = deriv. da *
sino ai nostri giorni fu da molti con vergogna dell'italia confuso col faceto. manzoni
, e andonne in caccia e con vergogna. -avere la caccia: essere volto
condutto, io non intendo con mia eterna vergogna quinde cacciarve. boiardo, 2-9-9:
via a gambe traverso a seminati colla vergogna e la stizza che mi cacciavano da
lacciuolo], che in maggior pena e vergogna che foscolo, viii-143: volendo
poi essa e non tu ne riceverà vergogna e danno. arrighetto, 240: guai
e la sua ira si convertì in vergogna. tansillo, ix-607: la terra flagra
caduta per mal consiglio, non temendo vergogna? boccaccio, dee., i-intr
2-77: una perdita sola alta vergogna / può cagionarti, e danno anco mag
passavanti, 30: egli è una vergogna che l'anima ha, isguardando i
i suoi peccati a correzione; e questa vergogna è cagione all'anima di gloria;
anima di gloria; ed è un'altra vergogna, per la quale l'uomo si
a livoretto, cagionevole di sì fatta vergogna, con le proprie mani la testa dal
quale gli disse: -egli è una vergogna a te e a tuo padre a mandarti
, disperati di quell'impresa, con loro vergogna si ritrassono della battaglia. boiardo,
ricchezze in terra vede che di carcarle si vergogna il piede. d. battoli
potuto avesse, credo se sarebbe per vergogna astenuto, perché era usato calefare altrui
il regno. monti, 2-446: oh vergogna! dicea; sul vostro labbro /
alla fronte: perdere ogni pudore e vergogna, essere privo di ogni ritegno.
egli, se è rimaso punto di vergogna, la mantenga. -fare il
che male che vogliono sfacciatamente, senza vergogna. 4. coriaceo, difficile
che assale 11 volto per ira, vergogna, emozione. -al plur.:
. castiglione, 364: altri senza vergogna si dilettano d'apparer morbidi e freschi,
il calzaiuolo. segneri, iv-4: vergogna somma... che il coiaio
considerando, il detto messer ridolfo per vergogna più tosto gliene rendesse; e fattosi
calzoni a lei, che è una vergogna a sentirsi dire. carena, 2-29
o, com'io stimo, per vergogna e per onestà. bruno, 72:
la tavola tutto cambiato di colore per vergogna. 3. trasformato, trasmutato
, com'io stimo, per vergogna e per onestà. sarpi, i-193:
cambio d'onore correr rischio di riportarne vergogna! carletti, 134: in cambio
quasi inducesse ritegno di timore o di vergogna o di più arcano ribrezzo, vietava a
voltò verso il muro, perché non avessi vergogna a mostrarmi in camiscia. bruno,
via a gambe traverso a seminati colla vergogna e la stizza che mi cacciavano da
il nemico] tornare volontariamente pieno di vergogna e di scorno in germania. d
liberamente nel campo di siena, / ogni vergogna disposta, s'affisse ». s
campo più entrare, che egli di vergogna non mi sia. perciò che come
sul viso. giordani, ii-118: la vergogna e il danno di quegli scurissimi tempi
tasso, i-114: sarebbe gran vergogna la mia, che fossero visti [
ridere le cireni e le veneri. vergogna, che il candore di esse venga interposto
meno ora ci penso, di far vergogna al mio consorte, perché la fede
animo del critonio, che pieno di vergogna e di confusione si partì subito di parnaso
di prediche [crusca]: cantilenano senza vergogna molte frottole disonestissime. alfieri, i-231
, 1-34 (i-12): la vergogna a la fin messe da canto. bruno
e de pena so sbandito, / vergogna né onor mai non me piacque, /
cavalca, 16-2-172: non curandosi di vergogna d'andare in capelli. b.
vecchi uomini non dee di ragione capere vergogna, però che non debboro fare cosa
/ s'él vede ch'essa non tema vergogna. marco polo volgar., 13
vi venisse, ella gli farebbe sì fatta vergogna, che sempre che egli alcuna donna
comanda, come architetto, ed ha vergogna ignorare cosa alcuna al mondo umano. marino
la sopravvenuta rossezza, che da donnesca vergogna li procedea, si bassò in terra
capo del mondo per sfuggire la sua vergogna e le nozze. nievo, 1-66
danno alle mercatanzie, che lo stimano vergogna, ché tutti hanno nel capo uno fummo
poi tante, che io ne ho vergogna per parte sua. monti, i-60:
rabbuffo colle parole o veramente farlo rimanere in vergogna, avendo detto o fatto alcuna cosa
i fiorentini... vilmente e con vergogna lo cacciarono [il cardinale legato]
i dal fuggir via con tanta sua vergogna. note al malmantile, 5-3:
: quésto non istà bene, è ima vergogna, a una persona che riveste il
trovato, era troppo caratteristico con quella vergogna per lei e per se stesso.
un dromedario. boine, i-147: ogni vergogna si stana, quand'io più non
invecchiati bisogna, / a chi non vuol vergogna, / cardargli ben, poi fargli
ix-85: a te pur tomo, di vergogna il volto / tinto e di
il volto / suo si discarchi di vergogna il carco. boiardo, canz.
14. figur. ant. biasimo, vergogna. maestro alberto, 63: or
inesauste ricchezze, che con tanta privata vergogna e pubblico danno del suo prencipe si
, nasconde e infigne l'appetito per la vergogna. maestro alberto, 65: o
, / mentre che 'l danno e la vergogna dura. / non veder, non
l'avere comperato con carissimo prezzo una vergogna molto maggiore? firenzuola, 470
ch'ella or prova, e la vergogna / son frutti del suo secolo carogna.
. d'annunzio, v-2-487: avevamo vergogna di non dargli nulla; ci frugavamo
caduta per mal consiglio, non temendo vergogna? g. villani, 8-56:
bordello è una piaga sociale e una vergogna, e soprattutto, per quel che
iacopone, 58-16: pare che la vergogna derieto agi gettata; / l'alma
nobili si congiurare insieme, di fare vergogna al detto messer bondel- monte, per
impresa la vostra, e da fare vergogna alla toscana cascaggine. giusti, 2-205
buon frate, sentiva più vivamente la vergogna delle proprie scappate, della turpe intemperanza
: spezialmente i popoli settentrionali riputavano gran vergogna e gastigo, allorché ad un uomo libero
che la femina ch'avrà in sé vergogna non fia sanza castità. buti, 3-87
salmace? svevo, 2-526: oltre alla vergogna di aver dovuto fare una volta in
campanella, i-123: ha a vergogna ogni color allegro, / ché 'l suo
/ ha tolto al suo prometter la vergogna. panzini, ii-395: questa catenina
, e poi ne spendemmo a nostra vergogna e danno sei cotanti. 6
forse vergognoso essere un buon cavalcatore? vergogna sarebbe il contrario. 4
comanda, come architetto, ed ha vergogna ignorare cosa alcuna al mondo umano.
: volendo far come coloro / che per vergogna celan lor mancanza, / di fuor
ha sempre abbondato e abbonda per sua vergogna più che non alcun'altra colta parte
tangari da farne più tosto danno e vergogna in caso che bisognasse. i
e che ne seguì: perché sarebbe una vergogna che virgilio a torto lo calonniasse d'
o cesare o poeta, / colpa e vergogna delle umane voglie, / che parturir
-pregherò il signore che cessi una tanta vergogna -soggiunse orlando. -che pregare! fare,
, 84-28: chi va cercanno per vergogna, / ben me pare che cetto iogna
e de pena so sbandito, / vergogna né onor mai non me piacque, /
. villani, 8-57: per coprire la vergogna di lui e della damigella, lasciò
tommaseo, i-154: egli, pien di vergogna e di paura, / se ne
più spesso, affaristi senza scrupoli né vergogna. chiacchierazióne, sf. chiacchiera.
garzoni, 1-452: oggidì, con gran vergogna del cristianesimo pieno di vanità e di
chiappata. - danno / incomodo e vergogna / al giovane donasti. 8
. garzoni, 1-452: oggidì con gran vergogna del cristianesimo pieno di vanità e di
, o in timore d'alcuno danno o vergogna, e per non istare con quel
cose più particulari, per averne più vergogna, o per essere più chiaro d'
piovano arlotto, 198: egli è una vergogna a te e a tuo padre a
di conscienza e senza ritegno alcuno di vergogna. buonarroti il giovane, 9-332: vadano
sotto chiavi di tema, e di vergogna. 0. rucellai, 8-14: la
! d'annunzio, v-2-487: avevamo vergogna di non dargli nulla; ci frugavamo
d. bartoli, 37-29: la vergogna e la confusione ricuo- prono la mia
, che guardano a terra (per vergogna). giamboni, 2-10: gli
fue, / ché s'tu temessi vergogna niente, / tu anderesti con gli
: in segno di soggezione, di vergogna, o di assorta meditazione).
vi possa recare o danno o vergogna, e che voi abbiate fisso il chiodo
attento a non farsi scorgere (per vergogna o paura, per non far trapelare
e porvi un tragediante, non iscemar vergogna '. montale, 3-162: il giovane
, / però che sanza colpa fa vergogna. fioretti, xxi-936 (21)
, e non vi move ira o vergogna / contra lui che vi sgrida e
morto nel corpo, pur spinti dalla vergogna o dalla compagnia, quasi ad occhi
disse: « e'ci manca questa altra vergogna ». machiavelli, i-84: vedesi
signor mio, questo rubaldo ha fatto gran vergogna a voi e a tutta la vostra
per andarsi a impiccare per la mala vergogna, vedendosi esser stati burlati a quella
l. bellini, 1-68: gran vergogna... sarebbe stata universalmente di
32-36: livide, insin là dove appar vergogna / eran l'ombre dolenti nella
/ fe'già la notte al dì vergogna e scorno, / ecco la luce che
: le tenebre e la notte scemano la vergogna: e colla mano manca tiene la
, / mandò presto da banda la vergogna, / e fece come i ciechi da
: in segno di tristezza, di vergogna, di timidezza. francesco di vannozzo
fatti, / assai più che non vuol vergogna, aperto. varchi, 23-48:
povero / trito e digiuno / senza vergogna, / chi se lo sogna?
, 1-14: a te fie di vergogna, se tu, combattendo i tuoi compagni
in modo alcuno non volevano ridursi alla vergogna di esser trattate con le insipide circonlocuzioni
1-327: chi non vuole uccellando aver vergogna / tenga civetta accorta, / che sappia
carducci, i-763: e ci paia vergogna che qui, ove i banchieri e
, / che viver vizioso e con vergogna. ariosto, 10-56: morir non puote
cappello. carducci, i-1300: fu vergogna cadesse [il regno italico] per
: ell'ha [la fortuna] vergogna di portar su gli omeri / chi delle
in sul campo, e con gran sua vergogna / al primo colpo rimase codardo.
borgo, e feciono alla codazza danno e vergogna. a. pucci, cent.
una qualche persona come un obbligo di vergogna, scrissi un bigliettino ad un amico
o cesare o poeta, / colpa e vergogna del- l'umane voglie, / che
mescolano insieme senza riguardo, senza una vergogna e senza una coscienza al mondo.
frapporre come ostacolo per me infrangibile la vergogna del ricadere in quei lacci, che
cose, che a molti cittadini ne seguì vergogna assai e pericolo: e vennono in
era tra boschetti e colli, / vergogna ebbi di me. boccaccio, dee.
terra a portar la giustizia e la vergogna, acciò che queste due cose ornassero
semplice. giamboni, 152: la vergogna è sirocchia della castità, segno di
d'onesto rossore, ma solo di crucciosa vergogna. ambidelle vittorie meritorono questi premii.
nuova, 25 (92): grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto
veduto quel misto di titubanza, di vergogna, di conoscenza, di rincrescimento,
/ e tanto è già di ciò poca vergogna, / che a misurar il celo
o cesare o poeta, / colpa e vergogna delle tu hai il torto. s
qual fatto è silvestro, / colpa e vergogna di quei che son ora, dio
absoluta si veggono in due, colpa e vergogna della misera cupigiustizia. campanella, i-157
ha sempre abbondato e abbonda per sua vergogna più che non alcun'altra colta parte
dovrà fare allor egli, per la vergogna di scorgersi colto in fallo! alfieri,
soddisfazione di averci la ragazza e la vergogna del suo tipo scalcagnato e inesperto.
volte ha combattuto meco l'ubbidienza colla vergogna. albertano volgar., 1-6: di
dell'ambiziosa superbia, tornò pieno di vergogna e di vituperio. petrarca, 23-110:
perché, fu come se un'insormontabile vergogna l'avesse d'improvviso assalita.
comincia bene e mal sentire, e vergogna temere. dante, conv.,
cresce nella etade sua, così in vergogna a giorno a giorno cresca, ch'
core morto nel corpo, pur spinti dalla vergogna o dalla compagnia, quasi ad occhi
giamboni, 4-137: le dette cose per vergogna più avaccio recato a memoria, che
amba- sciadori di catuno comune fu fatta vergogna, e gittato loro addosso cavalcando per
ed è cagione di commissione di disonesta vergogna. se gneri, i-546
bene ed il male, ed onore e vergogna, a ciascheduno, secondo che è
terra a portar la giustizia e la vergogna, acciò che queste due cose ornassero
, e non ad altri danno e vergogna. f. f. frugoni, xxiv-929
negli affari; dov'è la vergogna trovano la vanagloria. cosa possibile dove
, che li possono arrecar danno e vergogna, per compiacere alla voglia sua, questo
: il compiacer loro è mia vergogna in due modi: l'uno, perché
, quand'anco le ne provenga manifesta vergogna. = deriv. da comportare
tante sceleraggini non sia faccia, non sia vergogna, non vi sia segno alcuno benché
intenso e acuto (di dolore, di vergogna, di desiderio, ecc.)
, quello col fargli alcuna onta o vergogna sfogava. firenzuola, 67: tu
parini, giorno, i-306: non vergogna / di mischiar cotai fole a peregrini /
morir di morte rea / con gran vergogna e con istran martire, / se non
55-68: questa schera è sbarattata, la vergogna è conculcata, / iacovon la sua
condizione del fatto, fu da tanta vergogna vinto, che non gli dava il cuore
iii-381: tu vedi che l'uomo si vergogna più a confessare el peccato della lussuria
ho veduto quel misto di titubanza, di vergogna, di conoscenza, di rincrescimento,
cose, che a molti cittadini ne seguì vergogna assai e pericolo. dante, purg
malincuore, o addirittura tacitamente, per vergogna o timore). dante, conv
povero letterato andò, tutto confuso di vergogna, e tutto scandalizzato che nell'atene
quel che risponde? forse che si vergogna di quel ch'egli ha fatto? brusoni
confusione. 6. umiliazione, vergogna, mortificazione; disonore, scorno.
animo del critonio, che pieno di vergogna e di confusione si parti subito di parnaso
io credo che sia andato via per vergogna, pieno di confusione, per non
che è ragione di scandalo, di vergogna. s. bernardino da siena,
di, in confusione di: a vergogna, a scorno di qualcuno, allo
dal quale non ne puoi se non vergogna attendere. straparola, 3-3: fermamente
nobili si congiuraro insieme, di fare vergogna al detto messer bondelmonte, per vendetta
avrebbe voluto essere sotto terra. che vergogna! il primo senso fu questo: d'
senso fu questo: d'una infinita vergogna. poi non connetté più. tornò di
, 1-13: e del mio vaneggiar vergogna è il frutto, / e 'l pentirsi
. svevo, 2-526: oltre alla vergogna di aver dovuto fare una volta in
. marsilio ficino, 2-21: la vergogna, dalle cose brutte rimuove e il
uomo per suo despetto e per farsi vergogna si confessa, più conseguita, e merita
: tu mi consentirai, che gran vergogna è il temere, e 'l tornare
cose che gli possono arrecar danno e vergogna, per compiacer alla voglia sua, questo
di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente o pericolo che seguir ne potesse
o di un popolo); corruzione, vergogna morale. boccaccio, dee.
. passavanti, 127: questa cotale vergogna, che s'ha nella confessione,
farsi povero / trito e digiuno / senza vergogna, / chi se lo sogna?
contra pormi, che di vergogna se averrà che io vinto e abbattuto
avuto ardire di contrapormi, che di vergogna se averrà che io vinto e abbattuto
una qualche persona come un obbligo di vergogna, scrissi un bigliettino ad un amico
quale matrimonio contrarre non puoi sanza naturale vergogna. n. capponi, 1-34:
iv-194: fu come se un'insormontabile vergogna l'avesse d'improvviso assalita; bruscamente
parola del perverso contrastaménto ella cuopra la vergogna del suo peccato. contrastampa e deriv
ingiuria, oltraggio, che produce disonore, vergogna. cavalca, ii-145:
parole contumeliose, e che gli torni vergogna. s. giovanni crisostomo volgar.,
servigi, conturba lo profferente di troppa vergogna e se medesimo vizioso d'avarizia dimostra
duro convenente, / e d'ultima vergogna dubitava, / e quasi uscia per
. della casa, 651: m'assai vergogna e duol, qualora / membrando vo
furore e la sua ira si convertì in vergogna. marsilio ficino, 2-148: quella
(219): noi non abbiamo vergogna più d'un membro che d'un
in peccato, e però n'avete voi vergogna. redi, 16iv- 164: egli
e per copriménto della loro nudità e vergogna s'eran coperti di foglie di fico.
tenuto e d'arme esperto: / questa vergogna ha l'onor mio coperto. tasso
, se non per amore, per vergogna almeno si potran correggere o cuoprire,
: e coprendo il piacer con la vergogna, / sa godere e tacer quando
toscane corde, / tingonsi in pindo di vergogna il viso / vergini dee, ch'
/ corno 'l pòi sofferire, tanta vergogna odire? / maraveglia è che 'l core
è questa, che cordoglio, qual vergogna, che non si truovi chi per amore
spesso, affaristi senza scrupoli né vergogna. 3. anat. strato
primo magistrato della repubblica, era tale vergogna che doveva fargli gettare come un'ignominia
rivela ciò che gli fa disonore o vergogna. -avere per le corna, sulle
di avere le corna: provare grande vergogna. -testa di corno: persona testarda
. villani, 6-62: ogni non dovuta vergogna fatta al suo corpo, fu corona
sua buona fama, e obbrobrio e vergogna degl'iniqui e malvagi operanti. intelligenza
occhi, che viva se ne morrebbe di vergogna per quanto morta non potrebbe sentirla.
cominciò ad entrargli in corpo una gran vergogna di tutto quel tempo che aveva speso
corporali tutti brutti, che è una vergogna a vederli, dove espongono suso
, e'principi di talia per la vergogna del detto papa giovanni, che faceva
pensar bisogna / a cancellar la publica vergogna. d. bartoli, 32-98: par
. iacopone, 16-28: s'eo vergogna avesse avuta, non siila cusì peruta
non siila cusì peruta: / la vergogna averla apruta la mia mente magagnata.
, onde la faccia bianca / per vergogna arrossò, non sappiendo ella / chi
/ e coprendo il piacer con la vergogna, / sa godere e tacer quando
; prima, perché v'era la vergogna della madre; appresso, che deliberando l'
passavanti, 30: egli è una vergogna, che l'anima ha, isguardando
anch'io, non ho potuto ascoltare senza vergogna che i grandi giornali delle metropoli pagano
; ed essi usano senza punto di vergogna con le loro medesime carni. caro
corteggi avea. berchet, 163: ho vergogna, se a corteggio / mi stien
e necessità costretta, con grandissima vergogna cento lire niente di tutto questo
a brescia. scendo la sua vergogna e udendo la sua cortese domanda,
donò cinquecento. caro, 12-ii-203: la vergogna 6. ant. con discrezione, furtivamente
miseria di uno spedale, o nella vergogna di un sequestro. d'annunzio,
giuocatori di pallottole, a cui sembra vergogna, e dispiace molto, il perdere
lo assaltassi, se ne partirebbe con vergogna: perché le cose del mondo sono sì
/ o della propria o dell'altrui vergogna / pur sentirà la tua parola brusca
rimorde insieme il core / sdegno, vergogna, conscienza, amore. a. casotti
maria] in così grande stato a fare vergogna alla prima reina [èva].
sono luoghi che l'indigenza, la vergogna, l'infamia hanno talmente impregnati e saturati
, o in timore d'alcuno danno o vergogna, e per non istare con quel
lattee quella sua mobile rossezza, non da vergogna, ma d'amoroso desio cospersa?
saper la cagione. la donna per vergogna il tacque molto; ultimamente, costretta,
vuol esser costumato / convien ch'abbi vergogna e reverenza / e presto sia con
non fu veduto, / ch'aggio vergogna di dir ciò che sento / e dot-
altrui / gongolando ricorda; e non vergogna / di mischiar cotai fole a peregrini
. castiglione, 364: altri senza vergogna si dilettano d'apparer morbidi e freschi,
senza por mente all'onore, né a vergogna, metterebbono sottosopra il cielo, non
fue, / ché s'tu temessi vergogna niente, / tu anderesti con gli
, / sempre ci fur con tua vergogna e danno. / sie cauto, o
722: io trassi il temerario con vergogna / nel toro d'uri indomito a cozzare
crambe marina, / crebbevi sol la vergogna. = voce dotta, dal
francesco da barberino, 3-103: neentemen vergogna / forte spande onestà grande, /
della creanza (dicono anche: della vergogna) è quel molto o poco o pochissimo
cresce nella etade sua, così in vergogna a giorno a giorno cresca, ch'è
crambe marina, / crebbevi sol la vergogna. montale, 1-59: un albero
sp., 13 (227): vergogna! vogliam noi rubare il mestiere al
più spesso, affaristi senza scrupoli né vergogna. cardarelli, 1007: le opere
i- 175): se danno o vergogna ci è, ella deve pur tutta
tener me rea femina con tua gran vergogna, dove io non sono, e
, la seguente ferina crudelezza, con vergogna degli uomini di quella lingua, sia
, / temea la conscienzia o la vergogna, / come il sole la rugiada
mescolano insieme senza riguardo, senza una vergogna e senza una coscienza al mondo. cellini
voce, senza pudore, senza vergogna. panzini, ii-122: per
, e a tal guidarlo / che di vergogna al mio nascer non fosse. monti
per agguagliarci tutti nel dolore e nella vergogna. de sanctis, i-29: quello
12. arrossire, avvampare (per la vergogna, l'umiliazione). alvaro
cuocere, più che ad altri, la vergogna della patria. cassola, 2-159:
297: essendo appresso di loro e vergogna e colpa grandissima il non si cuocere nelle
cuoia. segneri, iv-4: essendo vergogna somma... che il coiaio,
rancore, prosuntuosamente e sanza paura o vergogna andiamo all'altare a fare lo sacrificio
, / grido d'amore, grido di vergogna / del mio cuore che brucia /
1-416: molte volte s'era sorpreso con vergogna a sollecitare col desiderio la morte di
appella zembuto. non vedi tu quanta vergogna a'rei le dignitadi aggiungano? vasari
cane malato... e per la vergogna anche. b. croce, i-1-220
gioco un dado fatale: o la mia vergogna ola vostra salute. d'annunzio,
il dado è tratto,... vergogna a chi retrocede. oriani, x-16-127
un insulto di angosciosa tristezza e di vergogna rabbiosa. cassola, 1-222: assieme
e che è il mal esempio e la vergogna del suo sesso tanto in corte quanto
sai, e uscirestine poi forse con vergogna e anche forse danneresti l'anima tua
ch'ella le disse non so che vergogna, ella le ha serrato il ventre,
, per lui dannata / de la vergogna a l'implacabil giogo, / de l'
/ mentre che 'l danno e la vergogna dura. ariosto, 160: è sì
a vuoto, anzi a danno e vergogna, perché le nostre navi scontrate delle
(o portare) il danno e la vergogna: subire (o infliggere),
, / cerca giungere il danno alla vergogna / in che ieri et oggi s'è
questa, ch'oltra 'l danno porta / vergogna, e ci riprende d'imprudenzia.
nel tormento. canigiani, 1-101: vergogna guida e ordina suo danza, /
sia condotto colla stessa regola, per la vergogna che altrimenti avrei provato di mostrarmi uomo
. giacomo da lentini, ii-91: vergogna è a dire, / che sicuranza
che singhiozzi dovrà dare allor'egli per la vergogna di scorgersi colto in fallo! magalotti
/ in darsi a l'ozio è vergogna con danni. sacchetti, 16-46: volendo
certi bravi in camera, allora che la vergogna e la forza gli sospinge a darci
. bartoli, 40-iii-344: con ugual sua vergogna e discredito fu costretto a ridur le
stanchezza somma, e la non picciola vergogna che me ne sarebbe ridondata, io immediatamente
per tutto impudica debaccarsi / con pubblica vergogna. giannonc, 2-i-367: col premere tanto
: allora alessandro, non scordatosi per la vergogna della pietà e dell'amor debito alla
assoluzione del loro fallo; ma dove la vergogna abbonda, bisogna che l'assolvente sia
morto nel corpo, pur spinti dalla vergogna o dalla compagnia, quasi ad occhi
albertano volgar., 60: la troppa vergogna fa debili li diritti ingegni, e
la rabbia sola, esacerbata anche dalla vergogna di quella debolezza passeggierà. carducci,
son liberi, debbono essere decalvati per vergogna, e cacciati della loro provincia.
dava conforto, / buon lettore, è vergogna a chi lo crebbe. / parlava
viltà si riceveva da nimici danno o vergogna, si decimavano gli esserciti, o
giudicò non potersi vedere senza schifezza e vergogna, da noi similmente con onesto decoro
pensier, l'arresta / poi la vergogna e 'l verginal decoro. panciatichi, 38
mio peccato. moravia, i-37: la vergogna di rivelare una tale deficienza, la
se 'l vel non s'apre a la vergogna. g. bentivoglio, 4-966
di molte femine, mosso da mirabile vergogna, si deformò la faccia da se
d'operazioni; cosie ne'più giovani vergogna, quasi uno adornamento di natura,
degnar lo volse, / restò in vergogna, e chi lo vide in pianti.
a patti degni, o per cadere senza vergogna. 11. valido, efficace
: non si crederebbe scipione, che la vergogna della laudabile femmina per la deificazione si
o cesare o poeta, / colpa e vergogna dell'umane voglie, / che parturir
: il vecchio piangeva di rabbia e di vergogna, non per la morte dei banditi
o cesare o poeta, / colpa e vergogna del- l'umane voglie, / che
gli eletti spirti / mi dilivrasse da vergogna e duolo / come la colpa amor:
disposto / a far morir rinaldo con vergogna, / e così in tutto questo avea
nome tramaglino è una disgrazia, una vergogna, un delitto: il paese è
. rovani, ii-291: non ebbe vergogna [botta] di stampare che in tutta
mi tira pei capelli nell'oblio e nella vergogna. verga, 2-335: il successo
32-36: livide, insin là dove appar vergogna / eran l'ombre dolenti nella ghiaccia
tua faccia; ed è apparita la tua vergogna. abate isaac volgar., 1-112
nuova, 25 (92): grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto
a depauperare i legittimi eredi; la vergogna di esser presto o tardi abbandonata.
saggine, la verecondia viltà, la virtù vergogna, e la sfacciataggine vien glorificata qual
meraviglia. cesarotti, ii-126: la vergogna ch'egli ha di presentarsi innanzi a
, 10-8: lo re aontato della vergogna a lui fatta, in nulla guisa volle
« liberamente nel campo di siena, ogni vergogna diposta, s'affisse; / e
nome tramaglino è una disgrazia, una vergogna, un delitto: il paese è sottosopra
se non v'è scandalo, vergogna e viltà per tornagusto. 2
il piacer e 'l ben celare contra la vergogna, la paura contra la franchezza,
derrate io sì n'hoe spesse volte vergogna. s. bernardino da siena,
lorenzino, 159: guarda s'ei si vergogna, el diserto. tasso, torrismondo
quella sua mobile rossezza, non da vergogna, ma d'amoroso desio cospersa?
insania. anguillara, 4-164: ella vergogna avea, pur gli occhi volse; /
, / mentre che 'l danno e la vergogna dura. / non veder, non
la rabbia sola, esacerbata anche dalla vergogna di quella debolezza passeggierà. guerrazzi,
chi la sa fare bene non è vergogna, anzi non si gastigano i ladri se
etti, 3-326: nessuno si reca a vergogna il ricettarli sotto il su'tetto,
, iv-1-73: si leva menelao di vergogna, e il fratello, con maniera destrissima
. capello, 2-5-11-87: andando per vergogna al destro per fare suo disagio.
2-1: e avvegnaché queste cose senza vergogna de'laici secolari raccontare non si possono,
ci detta e ammaestra che non è vergogna... che l'uomo si lavi
non d'ogni cosa temere gli dettavano vergogna e paura. ammirato, i-371:
osava più mostrarsi per le strade dalla vergogna. il nipote invece, per evitare
follìa offeso: / di che vergogna e grave stato attende. petrarca,
far male e peccato, più per la vergogna del mondo, che per le pene
, ma voi, diverrete per la vergogna, di fuoco. b. davanzali,
/ sie quel del danno e quel della vergogna? bembo, iii-343: voi mi
rotto o mosso, / ma per vergogna sola onde a'dì suoi, / né
: tutte cose oggi che saria una vergogna saperle. capuana, 4-118: non
di sé; e quindi nasce la vergogna. busone da gubbio, 60: sì
come lioni, diventano palidi per la vergogna, minacciano col capo, dibattono i
sua padrona: / « ah! che vergogna! povera signora! / ah!
matrigna focosamente acceso, ma che per vergogna non ardisse le sue ardentissime fiamme dicelare
: ma dicessiamoci dalle nostre cose della vergogna e non andiamo con inganno adulterando la
a molti n'è stata fatta tanta vergogna che sarebbe meglio che avessono fatto tre
; poveri, sanza difetto; ubbidienti sanza vergogna; casti, sanza macerare carne.
., 30-142: maggior difetto men vergogna lava, /... che 'l
: diraile a nome mio / ch'è vergogna e difetto / fra gli assiri il
vii-471: egli scopersono la sua vergogna, e portarono li suoi figliuoli e le
, 17-132: ma nondimen, rimossa ogni vergogna, / tutta tua vision fa manifesta
difetto: / e non far per vergogna il viso rosso. montanari, ii-260:
caro, 5-124: di quelli abbiamo vergogna che stanno continuamente in su l'appuntare
il sangue, / se paura o vergogna aven che 'l segua. ariosto, 22-14
è bello, e non ci è vergogna; avvegnaché tutti i diletti di questo
, iv-xxv-4: e però che la vergogna è apertissimo segno in adolescenza di nobil-
, 1-386: l'italia non si vergogna tuttavia di diluviare versi per nozze, per
/ d'ira, d'orgoglio e di vergogna acceso: / ma quel suo dimenar
: se non per dimenticanza, ma per vergogna, ovvero per altra cagione viziosa studiosamente
non essere tacciato di dimenticanza vince la vergogna. manzoni, pr. sp.,
stanchezza o scoramento, per confusione, vergogna, timore, o in segno di riverenza
chiusi, almen demessi, per la vergogna che mi sento venire dal core insin
dimesso, / guardando a terra, la vergogna il tiene. chiabrera, 82:
per la erubescenzia, cioè per la vergogna, che s'ha nella confessione, del
su le spalle, dimostranti la sua vergogna alli uomini. e siano anche confusi
non volere per piccola vendetta acquistar gran vergogna, con una sola parola d'ammonirlo e
il re, sendo la trama in vergogna del suo dono, non ne facesse dimostrazione
la fenicia ostro dipinge, / per vergogna e rossor spesso fiammeggia.
quando dopo lo fallo nel viso loro vergogna si dipinge, ché è allora frutto
dipinse biancofiore il suo candido viso per vergogna di bella rossezza, ma le notturne
e 'l volto, / e di trista vergogna si dipinse. s. degli
in disgrazia del comune, per fargli vergogna. statuto dei mercanti di calimala,
le-due giovani, col viso dipinto di vergogna, dalla sua presenza si levarono senza
/ mentire è un obbligo / non è vergogna. foscolo, viii-257: del resto
, il cui nefando incesto / la vergogna rinova a la mem- branza, /
non era, ditelo voi, una vergogna? pascoli, 200: l'altra sorrise
si faccia, / tutto avvampato di vergogna in faccia. botta, 5-524: tutto
cosa con consiglio fatta non può da vergogna ai pentimento esser confusa. mattio franzesi
bartoli, 9-31-1-13: era di gran vergogna a'servi cambiar diritto mentre il padrone
: ciò che alla plebe poteva ancora parer vergogna, era per la nobiltà distinzione:
viani, 10-225: sarebbe una bella vergogna disabban donare un povero infelice
/ disaccolando, e ciò con mia vergogna. d'alberti, 308: 'disaccolare',
provava sempre un certo disagio e una certa vergogna a riconoscere pubblicamente quella paternità. pirandello
. capello, 2-5-11-87: andando per vergogna al destro per fare suo disagio.
del ritrovarmi in camiscia, né la vergogna de l'avermici lasciato condurre. carducci,
in altrui, si credono la lor vergogna scemare, dove essi l'accrescono in infinito
ma in tutto non è discaduto meno vergogna è astringersi che in tutto cadere.
di vincere con discapitaménto e perdere con vergogna. discapitare, intr. {
il volto / suo si discarchi di vergogna il carco. bencivenni, 4-2: l'
donna in suo discarco, et in vergogna / d'anselmo, il capo gl'intronò
c. fioretti, 1-30: fate vergogna al presumer vostro a valervi di cosa
le mani a discingersi: « per vergogna », disse, « del corpo,
brutta cosa, della quale ognun si vergogna, e il disconfessa, e il cuopre
viver mendicando disconosciuta, per non darvi vergogna. g. ferrari, xxxiv-1187: un
ma non vo', per tua vergogna, / qui fuor di tempo, discoprir
uffizi pubblici, ha per sé la vergogna del servire, ha gl'impacci, senza
letter. e disus. disonore, vergogna; disdoro. settembrini, i-191:
pietà e la stimazion nostra e la vergogna, e generalmente tutte quelle cose che son
. -ant. onta, disonore, vergogna, viltà. a. pucci,
tanto frequentata, ci sarebbe disdetto e vergogna il non ci scrivere spesso. varchi
. disdòro, sm. disonore, vergogna, infamia, onta.
punto punto errerai, sarai reputato la vergogna di casa e desertore del già mostrato
si dice sfiorare lo gillio imperò che fece vergogna a la casa sua fuggendo in battaglia
. croce, iii-27-240: provando la vergogna della disfrenata insolenza ecclesiastica. disfrenìa
., 30-144: « maggior difetto men vergogna lava » / disse 'l maestro,
in disgrazia del comune, per farli vergogna. macinghi strozzi, 1-372: sotto
occhi. malvezzi, iv-262: aspetta vergogna dal disinganno, ancorché si ritrovi senza
firenzuola, 632: è una gran vergogna d'aver dismesso tutte le buone usanze
nudità tua, e ai reami la vergogna e lo vituperio tuo. boccaccio, dee
disonestà o d'altre cose che di vergogna dipingessero la faccia. machiavelli, 670
6. ant. disonore, vergogna. giov. cavalcanti, 243:
alla offende a cristo omnipotente / e fa vergogna a zescadun so parente. bibbia volgar
tanta ingratitudine e desonestanza, facendo tanta vergogna a quella donna, la quale era discesa
coloro li quali molestano... la vergogna delle disonestate donne, caste però e
vecchi uomini non dee di ragione capere vergogna, però che non debbono fare cosa
. e non si chiama la loro vergogna, anzi si chiama disonestità: e troppo
cui aveva disonorata la porpora e fatto vergogna alla corona, meritò di riportarne il
dell'onore; ignominia, infamia; vergogna, onta. -anche, in senso concreto
/ e disonor e pregio e la vergogna. guittone, i-14-94: desnore qual è
-dare in disonore: abbandonare alla vergogna, condannare all'infamia. bibbia
: darò voi in sempiterno disonore e vergogna eternale, la quale non si spezzarà per
disonorévole, agg. che arreca disonore, vergogna, infamia; sconveniente, disdicevole.
della colpa? moravia, i-37: la vergogna di rivelare una tale deficienza, la
che male che vogliono sfacciatamente, senza vergogna e rimorso di coscienza. e questo
il bestemmia, sì gli fa dispetto e vergogna. boccaccio, dee., 5-6
moravia, 1-88: con una dispettosa vergogna si accorgeva di scivolare ogni giorno di
la ferocia e la violenza: si vergogna che fosti veduto non pur ordinatore ma
722: io trassi il temerario con vergogna / nel toro d'uri indomito a
dio nel vangelio disse: chi arà vergogna di me dinanzi agli uomini, io gli
me dinanzi agli uomini, io gli farò vergogna dinanzi al mio padre, che è
seguitalo e non permettere che uomo faccia vergogna al corpo tuo e macoli e lordi tanta
a vile. simintendi, 3-154: vergogna è a me di ricordare le promissioni
4. umiliazione, abiezione; disonore, vergogna; infamia. guittone, i-25-266
poveri, sanza difetto; ubbidienti, sanza vergogna; casti, sanza macerare carne.
in spregio, in onta, a vergogna. petrarca, 128-64: io parlo
, disseppelliva lo strazio di una vecchia vergogna. = comp. da dis-con valore
(i-306): non è al mondo vergogna maggiore / che richieder colui ch'hai
riprendono, né motteggiano per non fargli vergogna; ma dissimulando e mostrando di non
tosto si recherà a sé stesso riso e vergogna, che onore e laude. tassoni
veleno di vane lodi e di falsa vergogna sparso sempre ne'cavallereschi volumi potè molto
chiamare monaci, la qual cosa è vergogna a dire, s'impacciano in queste
... che vogliono sottrarre da tanta vergogna se stessi e ad un tempo fuggir
il bene ed il male ed onore e vergogna a ciascheduno, secondo che è degno
petrarca, 119-77: rùpessi in tanto di vergogna il nodo / ch'a la mia
distrutta lor buona fama e loro onesta vergogna. dante, purg., 16-70:
con la distruzione, e tanta meritata vergogna d'italia incancellabile, finché i due
giordani, iii-24: è da temere la vergogna che seguita gli sforzi temerari; ed
dalla voce dei simili, forse per vergogna in principio, e poi per l'
se 'l t'avien senestro / disvai vergogna più che vai diletto. rosmini,
, i-319: povertà gli valenti tutti in vergogna somma conduce e in disvariate angoscie.
., 33-32: da tema e da vergogna / voglio che tu ornai ti disviluppe
notturne, / che 'l dì celate per vergogna porto! boccaccio, iv-69: né
pallavicino, 7-169: costretto a fuggire per vergogna il commerzio e a divorar que'disagi
d'annunzio, iv-2-378: la mia vergogna era troppo divulgata, lo scandalo era
mostrava e molto docile e timoroso di vergogna; e questo gli giovava più che
vino ed olio; ed or non si vergogna. bandello, 2-11 (i-787)
: dei doloranti / nostri anni può la vergogna / esprimere il pudore, / tramandare
a cavallo scampati sanza più, per vergogna non ardirò tornare in roma. andrea
tristo: ubriaco doloroso che non si vergogna! sacchetti, 85-62: oh quanti
nuova, 25 (92): grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto
che la fenicia ostro dipinge, / per vergogna e ros- sor spesso fiammeggia. leopardi
e non mi lasciar cadere in quella vergogna e improperio. meditazione sulla vita di gesù
rende. carducci, iii9- 42: vergogna era rifiutare una cosa: vero è che
ardente amore che dalla paura o dalla vergogna, si mosse come disperata, e
nascondere la sopravenuta rossezza che da donnesca vergogna li procedea, si bassò in terra.
e le lacrime ch'io / per vergogna nascondo, a mille doppie / la notte
egli avea gran talento di dormire; / vergogna si volea ben sofferire / di guerreggiarmi
infette. alfieri, i-178: la vergogna dei recitati spropositi sì fortemente incalzavami per
/ al sangue mio non tolse la vergogna, / poco valea, ma pur non
., i-2-14: quando alcuno dotta vergogna, e che vuole conquistare onore, intraprende
255: in te non è scintilla di vergogna: / tu mostri non udire,
cambaia, pieno di danno e di vergogna. -letter. multiforme.
l'adulterio fa sì che la sua vergogna, ch'era dubbiosa a pochi, si
quello già o per paura o per vergogna de'padri o de'maggiori stava coperto
nome epaminonda, i cittadini per sua vergogna diedono officio di racconciare le vie,
vita che con biasmo sia, / di vergogna arde il viso, e il cor
volgar., v-471: siano vestiti di vergogna coloro che dicono male di me;
, / mentre che 'l danno e la vergogna dura. tasso, 16-70: imagin
e in altri tempi della giugurtina guerra per vergogna più che per pena sua oste costrignea
mi scendean sull'alma. / con vergogna e dolor, come il flagello / d'
di tornare a dietro e pare ebbra di vergogna. serra, ii-173: accanto all'
a bene fare altrui, ma ricevendo si vergogna; perocché il primo è cosa d'
, ii-31: cecina, per eclissar la vergogna sua ne'danni publici, deliberò ingarbugliare
tira avanti coi debiti, condannati alla vergogna delle basse cifre degli effetti protestati.
1-4-298: fuori, vi dico, che vergogna! o ve'religiosi che volevano esser
. bertola, 52: fa quasi vergogna ai romani che non siasi tra loro
. foscolo, xiv-60: ella è vergogna che nella patria di beccaria, ridivenuta libera
poco a poco caccia / da sé vergogna, il qual è primo freno, /
i-143: a volte ho avuto qualche vergogna di trovare riposanti i paesaggi dove si deve
! pindemonte, 231: oh qual vergogna... / che il retto,
si trasse li occhi, perché la vergogna d'entro non paresse di fuori.
, i trassi all'erba, / tanta vergogna mi gravò la fronte. folgore da
vostre erede vi potrete tenere vituperati con vergogna di perpetuo disinore. collenuccio,
agli astanti ammutoliti: « povertà non fa vergogna ». e. cecchi,
alta voce, senza pudore, senza vergogna. svevo, 6-84: un ragazzo di
con sorpresa egli si accorse di non provare vergogna. g. bassani, 4-65
donna ci sia una filenida che senza vergogna usi ermafroditi amori. =
stupore, d'invidia e infine di vergogna. landolfi, 3-223: eruppe alla brezza
sale infuocata di erotismo insaziato, di vergogna e di rabbia. carducci, iii-
di fastidio il gir così minute cose con vergogna altrui raccogliendo. b. davanzali,
. al rossore del volto causato dalla vergogna, dalla timidezza, dalla collera,
v'entri la fiamma / della vergogna, e l'un dell'altro abbiate /
del volto. -in partic.: vergogna; pentimento, rimorso; timidezza,
per la erubescenzia, cioè per la vergogna, che s'ha nella confessione, del
uomini e ne le donne, n'arreca vergogna e scandolo, e più quando le
io mi godo, / sta la vergogna ovver l'erubescenza; / la qual non
dotta, lat. erubescentia 'rossore, vergogna '(tertulliano); cfr.
hai segnorìo, / nullo recipi eniurìo, vergogna t'è essal- tazione. sacchetti,
timore sono suggette la pigrizia, la vergogna, el pavore, la esanimazióne, la
, dal gr. atoxóv?) * vergogna ', nome scelto da j.
. garzoni, 1-953: essendo maggior vergogna ad uno che è già dotto, overo
escusare se medesimi, e quasi per vergogna dicendo che male volentieri direbbono cosa che
disotto al cielo. -orrore, vergogna per i propri peccati. s.
incanto. -ignominia, infamia, vergogna; odio violento. manzoni, pr
le parti, in danno di loro e vergogna di nostra esempraria dilettiva confratemitade, si
di castigo e di mortificazione e di vergogna; e una specie d'amore per
eleggesse uno esilio casalingo, benché la vergogna doveva entrare in luogo della punizione
non potendo soffrire il dolore e la vergogna, si prese per alquanti anni volontario esilio
.. esitanti tra il bisogno e una vergogna non ancora domata. cattaneo, iii-4-153
del po: 'di qua la vergogna, di là l'onore'. verga,
bassata un poco la fronte e per vergogna arrossata, disse sé apparecchiata ad ubbidire
che le impone di sottomettersi alla vergogna ed alla pena per espiazione dell'
: raffaella osimo serrò gli occhi per vergogna di quel suo misero seno, esposto agli
, mestizia, amore, allegrezza, vergogna, ed altri somiglianti. menzini,
gustare. rosa, 50: o vergogna, o rossor de'tempi nostri! /
l'ispano / campo e del fiorentin vergogna e scorno / espugnerà il castel che prima
canini, trattandolo da impudente e senza vergogna. = voce dotta, lat.
pochi dì ch'orlando correr vidi / senza vergogna e senza senno, ignudo, /
, / trito e digiuno / senza vergogna, / chi se lo sogna?
sia costretto a temere altro che la vergogna del male scrivere, o a desiderare altro
tutti quelli che erano senza giustizia e vergogna, fossero, come pestiferi alle città
. ariosto, 18-43: guardate la vergogna e il danno estremo, / ch'es-
quigli essuleranno, / la fine ti farà vergogna e danno. machiavelli, 187:
alta voce, senza pudore, senza vergogna. montano, 122: era dei mille
di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente o pericolo che seguir ne potesse
gli è uomo senza faccia e senza vergogna. -fama, nomea, taccia.
-coprirsi la faccia: sentirsi sopraffare dalla vergogna, dalla confusione. pirandello, 5-250
piacevole riso, pacificamente, mezzo arrossito per vergogna, la vendetta sopportò. aretino,
gusto, più che orgoglio può generare vergogna. bocchelli, 1-i-393: nel visetto
/ con essa suono a pan farei vergogna. soderini, iv-346: ordinariamente poste
, / che alle vesti, in mia vergogna, / scortereb- bonmi i faldoni.
. allori, i-117: speranza da vergogna e dolor vinta / più non promette
. cuoco, 1-168: tutta la vergogna e l'odiosità di un fallimento sarebbe
parlar porria spesso fallire in suo danno e vergogna. boccaccio, iii-5-30: o di
per non fallire e per non avere vergogna. archivio datini [cartella, 1396
/ ché 'n giovenil fallir è men vergogna. boiardo, 2-11-18: essa piangendo.
fazio, i-22-28: costui riscosse la vergogna e il fallo / del suo figliuolo
d'ogni poca fallura ha gran vergogna. = deriv. da fallò1
., 2-322: non avete voi vergogna di gabbarvi così della religione, e di
fronte alla falsità, sente lei la vergogna. 6. in senso concreto:
egli, essendo notaio, avea grandissima vergogna quando uno de'suoi strumenti (come
. d'annunzio, iv-2-378: la mia vergogna era troppo divulgata, lo scandalo era
dell'intel- lecto, cognobbe la sua vergogna. la quale già cum riso essendo
le volte nell'acto el quale séguita vergogna e danno. firenzuola, 432: un
egli è quel medesimo che non ebbe vergogna di dire che le ducento volte, che
me ne tornassi a casa, per la vergogna grande che mi aveva tratto fuor di
il biasimo degli altri e la vostra vergogna? = voce dotta, lat
per lo dolore della libertade e per la vergogna del pec cato,
, / che fece a'nostri assai vergogna e danno. boccaccio, dee.,
dante, inf., 17-90: vergogna mi fer le sue minacce, / che
mi fece vedere, non aveva più vergogna: la cicatrice non era uno spacco come
in altrui, si credono la lor vergogna scemare, dove essi l'accrescono in
; / nudo, se non quanto vergogna il vela; / garzon con ali;
gioco un dado fatale: o la mia vergogna o la vostra salute. g.
parole. ottimo, iii-15: colpa e vergogna delli uomini, li quali non vogliono
de'labbri gli uscì fuore / pur con vergogna e con atti pudichi. pallavicino,
, i-319: povertà gli valenti tutti in vergogna somma conduce e in disvariate angoscie e
armi, / ai rischi, a la vergogna, a 10 spavento / per te
, / assai più che non vuol vergogna, aperto. cassiano volgar., vi-11
ebbe tale? -il rossore della vergogna, della rabbia, del dispetto.
vergogno; / e del mio vaneggiar vergogna è 'l fratto. caro, i-248:
nemici vi fu uno, sospinto da vergogna, e favorato da audacia perché uno
gli aveva, con danno e con vergogna, passati e combattuti, e, con
: sì come, venerabile uomo, è vergogna della fama e peccato de l'anima
: d. olimpia panfili, gran vergogna del pontificato d'inno- cenzio x,
si diedero a cotal traffico senza una vergogna al mondo; onde 10 ne cominciai
da s. c., 3-7-7: vergogna è madre d'onestà e maestra d'
loro nudità, ma il senso della vergogna non mai. d'annunzio, iv-2-189:
dal mio signor attilio, il quale si vergogna finalmente di quelle sue tante febbricciatte,
pregi di tali ribaldi, per nostra vergogna, durati in italia mezzo secolo.
che avevano ad essere coperti da ogni vergogna e essere casti. tassoni, iv-2-112:
sua moglie; ma per fuggir la vergogna partì da pisa e si raccolse in
mendicando di- sconosciuta, per non darvi vergogna. manzoni, storia della colonna infame
/ vincean le belle guance / che vergogna copriva, / con vago scudo di
il partito d'andar sbandendo la sua vergogna. pratolini, 4-23: essa si voltava
ferro o di diamante, / che vergogna ti sia esser amante. pallavicino,
fredda e impotente vecchiaia, si potesse senza vergogna e senza stento aspettar l'ultimo giorno
animo di far cosa che mi fosse vergogna t'avesse quelle parole dette; ma
iacopone, 5-22: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire, / lo deletto puteglioso
apparire, / lo deletto puteglioso lo vergogna profirire: / or vedete 'l vii
/ un fetor estermenato, ch'è vergogna a mentuvare. laude di cortona,
tenebre, vedere lo dimonio, la vergogna de'peccati, lagrime ovvero pianto.
d'ira, collera, sdegno, vergogna, stupore, ecc.); caldana
arrossire intensamente per ira, sdegno, vergogna. manzoni, pr. sp.
(per improvvisa commozione, pudore, vergogna, collera, pentimento). pulci
la fenicia ostro dipinge, / per vergogna e rossor spesso fiammeggia. arici,
per ira, sdegno, stupore, vergogna). cfr. fiamma1, n.
, 3-326: nessuno si reca a vergogna il ricettarli sotto il su'tetto, il
venia tutta schiumante, / e gridava: vergogna. papini, 28-76: non è
si diedero a cotal traffico senza una vergogna al mondo. n. franco, 6-95
, impertinente, senza discrezione e senza vergogna. di giacomo, i-477: la vettura
di pensiero e di critica, si vergogna. -mal si conosce il fico:
ziani a pena sostenevano il dolore e la vergogna nell'animo loro, ch'essi uomini
fieramente la gola. se non avessi vergogna... ma vergogna di chi?
se non avessi vergogna... ma vergogna di chi? non vi è nessuno
nuova, 25 (92): grande vergogna sarebbe a colui che rimasse cose sotto
s. maffei, 6-417: a somma vergogna ci recheremmo ogni piccola orma di barbaro
.. che vogliono sottrarre da tanta vergogna se stessi, e ad un tempo fuggir
filosofo dei tempi nuovi, terrebbe a vergogna la beatitudine del monaco, e la
tavola ritonda, 1-361: mala cosa la vergogna, ma il danno sarebbe peggio.
essuleranno, / la fine ti farà vergogna e danno. bibbia volgar., x-38
di sospiri e d'una brieve paura con vergogna mescolata, a lieto fin pervenuto,
ne porge / un cotal dolce tra vergogna e doglia / che, se ben miri
da lanciare. prati, ii-149: vergogna / t'inspiri il fantolin che si
prima giovinezza. guittone, xxvi-3: vergogna oh, lasso, ed ho me stesso
chiabrera, 478: se ripien di vergogna, ed annoiato / alcuna volta,
, ma senza ferire, io avrei vergogna di me stesso. pirandello, 5-20
d'incresciosi carmi, / a te saria vergogna ed a noi danno. dossi,
.. fieramente mi sentiva riassalito dalla vergogna di tanta mia debolezza.
tutto milano. c'era da morir dalla vergogna. -farsi fischiar via: farsi
pensiero senza distraimento veruno? la vergogna o timore, fixi li ochii a terra
sopra uno si fissa: « che vergogna! gli s'è avvinghiata ».
ne porge / un cotal dolce tra vergogna e doglia / che, se ben miri
estrema corruzione, di degradazione, di vergogna, di depravazione. menzini, 5-226
letto, / oh allor sì con spregevole vergogna / viepiù divenne un'insaziabil fogna.
. parini, giorno, i-304: non vergogna / di mischiar cotai fole a peregrini
non si rimove / per tema di vergogna da follia. idem, inf.,
opposizione sollevarono e fomentarono pur ieri tanta vergogna di scandali intorno un disgraziato processo.
fino alle orecchie, per una improvvisa vergogna di quello che avevo detto; e
che ho dette finora, arrossirei di vergogna. e. cecchi, 5-480: si
, o colto in atto / che vergogna con man da gli occhi forba, /
t'appicchino, uomo disonesto. non hai vergogna di dire si sporche cose dove stiamo
alcuno vasello ad onore ed alcuno a vergogna. cellini, 2-37 (367):
una cosa da coprirsene la faccia dalla vergogna. massaia, i-4: esaminata la proposta
. neri, 1-19: al presidio con vergogna e scorno / furon levate via l'
danno il misero cliente, / io con vergogna, fuggirem dal foro, / molto
; / d'ogni poca fallura ha gran vergogna. machiavelli, 669: tu credi
l'arresta / poi la vergogna e 'l verginal decoro. delfino,
tesor mendico / lascia parer senza vergogna. c-icognani, 1-152: non ero un
forza di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente o pericolo che seguir ne potesse
che vuole e porti poi / in vergogna del mondo. leggi, bandi e
/ ch'ancor che belle sian, vergogna chiude. tolomei, 2-82: ogn'un
/ se non che il danno abbraccia la vergogna. -fare le forze: venire
o della propria o dell'altrui vergogna / pur sentirà la tua parola brusca.
tanto il peccato attosca, / che non vergogna e che non ha timore, /
provoca fastidio, noia, dolore o vergogna (ed è spesso usato pleonasticamente per
imprecazione. berni, 35: o vergogna degli uomini fottuta, / dormir con
, 16-2-390: fra per paura e per vergogna, fuggiva. vasari, i-871:
con la distruzione, e tanta meritata vergogna d'italia incancellabile, finché i due
, 5-80: mi disse che la vergogna a tavola stava bene, ma che il
, nascondesse almeno il volto con la vergogna, franco di fronte sì come era
d'azeglio, 1-370: finché uno si vergogna soltanto degli altri, la questione si
: sì come, venerabile uomo, è vergogna della fama e peccato de l'anima
, estenuate, decidono freddamente la loro vergogna, e se la preparano più cocente ispezionando
di questo di quanta infamia ed eterna vergogna rimarrebbe la tua memoria fregiata. ammirato
denti, de ira e de affanno e vergogna rescaldato, per vederne fra la
: questo sfavillare del cuore, è una vergogna interna, e un rossore d'aver
fuggir sì pronte, / or freneralla di vergogna il morso. paolini massimi, xxii-43
, che 'l suo possessore / spesso a vergogna, e talor mena a morte.
, e rimase frenato e fremente dalla vergogna che gli avrei potuto fare scoprendolo.
vota? / sanz'esso fora la vergogna meno. machiavelli, 42: è
senza freno alcuno di rimordimento o di vergogna. lorenzo de'medici, i-246:
sarebbe in schiera, / se di vergogna un duro fren non era. castiglione,
si faccia, / tutto avvampato di vergogna in faccia. groto, 87: al
, proprio una bambina; aveva avuto vergogna d'lei, poveretta, non aveva detto
bardi, 1-15-70: n'ha lo spirto vergogna e dispiacere, / ché il cui
, ne pagò, con danno e con vergogna, maggior quantità. sigoli, 158
membra. pascoli, ii-318: la vergogna, che domina nel ripentire di dante,
-pudore, ritegno, verecondia, vergogna. boccaccio, viii-2-155: questi soli
senza fronte e senza spirito, cioè senza vergogna e senza coscienza, sei bene stato
senza esitazione, senza timore, senza vergogna, francamente; sfacciatamente. boccaccio
-avere fronte: avere ritegno, provare vergogna. s. agostino volgar.,
: se hanno fronte, o temono vergogna, confondansi di fare più simiglianti lamenti.
appoco per cotali parole si perde la vergogna, e fa l'uomo faccia e fronte
viene a fronte, / né per vergogna arrossita ha la guancia. caro, 1-772
sciocca leggerezza ciò che fa disonore o vergogna. n. franco, 2-17:
la frottola. 'amor prese vergogna per lo mento '. -per
livio volgar., 5-241: pessima vergogna è quella della frugalità o della povertà
non è più pudore né ritegno, né vergogna. -dirigere (lo sguardo)
d'una frusta e d'una gran vergogna? di brente, corte., i-76
frustano, ed alla fine gli cacciano con vergogna. forteguerri, 13-14: quivi studiaro
petrarca, 1-12: del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto / e 'l pentersi,
quella fuga e quell'esilio apportò gran vergogna e disonore a'cacizi, e dicevano
pronte, / or frene- ralla di vergogna il morso; / poiché per non mostrar
battaglia morire re, che fuggire con vergogna. ariosto, 27-18: de la
babilonia, ond'è fuggita / ogni vergogna, ond'ogni bene è fori, /
tali, ch'elleno non ti arrechin doppia vergogna, ma te ne scusino in cospetto
e fare i complimenti, / a vergogna di più d'un fumosèllo, / che
ariosto, 29-30: rimase in terra con vergogna e scorno / quel fier senza pietà
46: d'oltraggio o di vergogna oggi non curano / questi compagni del
si fatta cernere, / ch'abbia vergogna di vii cose tessere, / tanto si
nel suo animo, sentiva una specie di vergogna; ma, per il suo carattere
. pindemonte, 231: oh qual vergogna... / che il retto,
, e ci lasciarono solamente danno e vergogna, io con una mia povera gabbanella
albertano volgar., 60: abbellisca la vergogna e la peritanza i detti e i
e la grazia va dinanzi alla vergogna. -la grandine cade in sul
, / mentre che 'l danno e la vergogna dura. guidiccioni, 1-66: soave
, / da'fiorentin mi partii con vergogna, / sì che grattar mi convien