cavalca, 20-30: volendosi antonio spogliare, vergo- gnavasi in se medesimo che si dovesse
pervenuto a gli anni di canutezza, non vergo- gnossi d'adottrinarsi nel suono dell'orfica
peccato che contro l'istesso dio non si vergo- gniam di nfare. -recitare
, di schifiltà, d'abiezion, di vergo- gna. = nome d'azione
del vostro riottoso procedere, non punto vi vergo- nate d'insultare il signor bertini coll'
-ricadere su qualcuno (una colpa, una vergo- gna). bersezio, 4-316
carlo da sezze, i-394: parendomi gran vergo- gnia il ritornar nel secolo così sfratato
inchinò a terra, onestamente scarse, / vergo- gnosetto le ridenti stelle, / poi
iii-127: vani del loro potere non si vergo- gnan però della lor bassa origine,
vassellamento del quale allora lo consolo non si vergo- gnoe? = deriv.
si saziasse di darli pena che di darli vergo- gnia ». bisticci, 1-ii-579:
peccato che contro l'istesso dio non si vergo- gniam di rifare. leopardi, iii-766
pelle di pecora che gli copre le parte vergo- gnoxe. ramusio, iii-17: gli
domattina a digiuno tu facci ben rovire un vergo- nello di ferro e che sia tondo