mordo la mia catena più che mai. verga, 4-37: sentite, sentite.
è vano altro che il duolo. verga, 3-9: io non me ne immischio
entro le sponde delle due chine. verga, 4-180: stava intento a contare quante
mira, il tuo calice fuma. verga, 3-124: barbara nell'altra stanza fingeva
convien ch'io chini il capo. verga, 3-19: allo zio crocifisso gli finiva
al lavoro, o validi omeri. verga, 4-48: rideva come una matta,
e adoro i tuoi sparsi vestigi. verga, 3-95: oggi sono stato mezz'
sera e a te noto il cammino. verga, 4-142: gli piaceva la peluria
altra parte intorno al volto in verga, 4-111: comparve una donna macilenta,
per chiamare e guidare i pulcini. verga, 3-55: alfio dello amore
alotta / comenzar forte a gridare. verga, 4-135: « ah! pareremo
come un pulcino lontano dalla chioccia. verga, 3-80: 3. raro. covare
d'un cane abbaiante solitario alla luna. verga, 4-181: una sera, tardi
e delle guastade appese ai loro chiodi. verga, 3-120: quando il vecchio staccava
tre setti per passare la serata. verga, 4-101: si rivolse inviperita a suo
attirare da cose di nessun conto. verga, 3-17: è fatto come i merluzzi
meritava esserlo, ribadivano il chiodo. verga, 4-114: « basta! basta!
non esservi alcuna scelleratezza in loro ». verga, 4-128: « ho vista al
. domani, chi sa dove! verga, 4-52: don giuseppe? chissà dove
, chi sa quanto, quanti. verga, 3-76: chissà quante ce ne avete
versi più brutti di quelli del muratori. verga, 4-140: « don camillo!
preparargli il corredo per il viaggio. verga, 3-103: « comare mena la
53-5: poi che se'giunto all'onorata verga, / con la qual roma e
, la quale ha il freno e la verga con la quale le castiga e le
offerta e la domanda sul mercato. verga, 4-75: suo cognato diceva al
* canali fra isola e isola. verga, 3-129: [menava] il remo
trave di mezzo puntavano due correntoni. verga, 4-13: sotto la tettoia cadente erano
più presto che l'andare adagio. verga, 3-126: gli disse addio,
e l'aventino / le nubi. verga, 4-78: si vedeva correre nel buio
/ correa la melodia spirituale di primavera. verga, 4-147: nel pubblico che assisteva
il pegno al 5 per 100. verga, 4-67: bravi!...
tra la collina e il mare. verga, 3-33: don giammaria, passando
a rimettere l'ordine a parigi. verga, 3-115: il giorno dopo
contessa piemontese che corre la ventura. verga, 4-202: l'arciprete bugno fa un
manca il meglio, dietro la politica. verga, 3-101: sapete come sono gli
. marino, 20-345: pria da la verga e da lo spron corretto, /
che era giorno nelle ore di sole. verga, 4-116: da lontano si udiva
corroccio o abituale o più risentito. verga, 3-53: ella gli voltava le
nel corsetto, continuò a parlare. verga, 3-63: le belle ragazze di qui
, e vide più di cinquecento gatti. verga, 4-245: isabella che soleva
corteggio / mi stien presso i cavalier. verga, i-96: qualche volta, quando
e dàlli ne vennero a capo. verga, 4-53: la padrona di casa
convenzioni sociali, per educazione. verga, 4-106: ella accennò di sì col
interno disordine alla promessa delle facciate. verga, 3-102: anche la casa del
angolo, dietro un folto fico. verga, 3-131: padron 'ntoni mostrava ai suoi
lì dietro sir òluf giaceva. verga, 3-18: 'ntoni aveva mandato anche il
, nella cerimonia solenne del vestimento. verga, 3-42: [le] sue
, no in atarme a corto. verga, 4-1 io: don luca a corto
era, aveva contuttociò grandissimo cuore. verga, 3-69: le donne hanno i capelli
lancio a quel che più gli premeva. verga, 4-74: burgio s'affannava a
fluttuando / contro i due muri. verga, 4-76: dei corvi si levarono
condurre i detenuti a pericolose confessioni. verga, 3-91: io non me ne immischio
cose e anche delle cose di fede. verga, 3-18: bastianazzo dimenava il capo
io non rinvenendo ancora dalla sorpresa. verga, 3-48: cosa poteva valere la
assistito o ne ha avuto notizie. verga, 3-136: maruzza, mena, e
dolorosi, penosi, spiacevoli. verga, 4-94: eh, cose che accadono
rischia non concludersi felicemente. verga, 3-101: campana di legno era proprio
quasi ogni cosa è un nuovo impiccio! verga, 3-42: senza essere uomo di
caso o questione o faccenda. verga, 4-35: eh, caro mio!
altra cosa: differenziarsi nettamente. verga, 3-123: « mia figlia io non
è necessario, nel modo migliore. verga, 3-43: padron 'ntoni poteva vedere coi
faccia pur vedere queste mie cosuccie. verga, 3-104: non mi par vero
/ non dal meo cor la tua verga cessando. iacopone, 7-35: da puoi
che pare ad altri gravissimo malefizio. verga, 3-115: quel pizzuto avvelena la
, senza cuore, senza coscienza. verga, 3-15: il ragazzo era fatto
conosce e può parlare con conscienza. verga, 4-174: che figura fo dinanzi
ho stabilito / consacrarlo a le muse. verga, 3-15: la longa, mentre
, terrebbe in allegria mezzo mondo. verga, 3-13: e così grapde e grosso
il luogo dove si mostra). verga, i-173: dopo i fuochi si accompagnò
e cercava proseliti, e cospirava. verga, 3-14: era un codino marcio,
segretezza, con estrema prudenza. verga, 4-155: il notaro con le braccia
ossatura principale del corpo della nave. verga, 3-59: si affannavano a tirare
cara la sua passione per le bestie. verga, 3-43: e i ragazzi guardavano
scrivo, / che non costano nulla. verga, 4-64: una perla! una
a voi, ben poco potreste pretendere! verga, 4-219: « non me ne
infaticabili detrattori de'pochi veri poeti. verga, 4-148: mastro nunzio motta voleva
, alle costole, alle spalle. verga, 3-117: le pareva che quel corpo
a finircene la gaia e franca traduzione. verga, 4-166: il campiere che gli
e ricercata solo da nazioni ricche. verga, 4-237: ogni festa, ogni
di quella ch'egli non ama. verga, 3-139: non la vendete la
sono state contradette da altre circolari. verga, 3-72: don silvestro,
paesi è necessario sostituire il legno. verga, 4-161: per la costruzione delle
al focolare a dogmatizzar di morale. verga. 3-115: a me mi sembrano
somiglia / al tuo costume il miol verga, 3-127: vedeva passare qualche povera
di poco pregio. verga, 4-89: un contadino che incontrarono.
scalini nel cambiar di posto al messale. verga, 4-108: don luca si lasciò
equilibrio instabile alla estremità di una sottile verga metallica, su un piattello più grande
di solerzia e di abilità dimostrata. verga, 4-95: la prima cazzuola per
perché ella ne rimase innamorata cotta. verga, 3-102: avete un bel strillare
ogni genere, senza riguardi. verga, 4-240: andava raccontandone di cotte e
, opposti fra di loro. verga, 3-23: « chi la vuol cotta
nero per contrassegno dell'opera sua. verga, 3-122: sua madre la covava
suo; e col ricavato comprò una verga d'oro che sotterrò in certo luogo
o sulla terra nuda al sereno. verga, 4-113: lo zio carmine, in
, con mazza e scatola di tabacco. verga, 4-125: don gesualdo con una
volertene andare subito ch'io sia giunto? verga, 4-105: bella creanza! non
temere e odiare quel loro tiranno. verga, 4-227: un padre deve aprire
freddo, senza la luce mia? verga, 4-218: « ecco vostro cognato,
il saldo colla moneta che vorrà. verga, 3-40: lo zio crocifisso è andato
tu chiedi, e quant'io desidero. verga, 3-68: voi dovreste fingere che
spaventare e volgere in fuga i creditori. verga, 3-71: l'usciere lasciatelo venire
un oggetto di commercio assai importante. verga, 4-185: io fo lo speziale!
, che poi si mangiarono a crepapancia. verga, 3-24: li aizzava l'un
se non dicessi il resto io creperei. verga, 4-141: brava! brava
invecchieremo, creperemo, e presto. verga, 3-22: « quando vado a giornata
548: dagli inlati nettala [la verga di rame] con una buona lima
prolungato e frequente; scoppiettio. verga, 4-220: tutt'a un tratto scoppiò
giovane comio, solo crescente in diritta verga. parini, ii-56: celebrerò col
bontà che della giustizia di dio. verga, 3-103: i ragazzi crescono,
grasso, quanto diminuire il coraggio. verga, 3-56: rimaneva a chiacchierare della bella
e cresceva la pioggia e la bufera. verga, 4-42: dalla via san sebastiano
/ del patrimonio / pappato a lui. verga, 4-120: la zia sganci,
scorrean vermigli su l'incerto flutto. verga, 3-130: il mare era bianco al
cresta e col becco il cielo. verga, 2-80: « i danari dello zio
parte, come un'offesa. verga, 3-22: compare piedipapera si divertiva a
, i-125: e tu prendi questa cristallina verga e colla nostra grazia ti parti,
fiume che truovi gitta la detta verga. ariosto, 10-81: la croce che
2-117: seneca ne dà contezza di una verga di cristallo che gli occorse di esaminare
/ noi veniamo a segnar pace. verga, 4-37: del resto...
mano della fortuna e degli uomini. verga, 3-19: l'annata era scarsa
mano; / vive e lascia vivere. verga, 4-12: « aiuto!..
fattezze di bestia o di cristiano. verga, 3-25: comare grazia piedipapera..
in nome di cristo). verga, 3-42: egli badava agli affari suoi
allora il posto della lettura dei giornali. verga, 3-111: piedipapera dal muro stava
ma bisognerà portarla in santa pace. verga, 4-37: a mio figlio ci penso
e le croci / teneano in mano. verga, 4-70: il paese in cima
bell'effetto i petali diversamente colorati. verga, 2-264: senza scomporsi accennò di
la consumano a once e denari. verga, 4-39: mastro don gesualdo però
far dannare: estremamente conturbante. verga, i-119: il giovanetto guardava affascinato quella
per la rabbia; adirarsi. verga, 3-109: io non ci vengo!
tu specialmente, ballando come un dannato. verga, 4-358: ci aveva come una
mottivi di culto o sia di religione. verga, i-18: -hai forse lavorato in
mi ha fatto un danno del diavolo. verga, 4-214: -i cenci vanno all'
non bisogneria ch'uom si servisse. verga, 3-13: le burrasche che avevano disperso
danno essenziale alla proprietà de'poveri. verga, 3-25: se la pigliava coi topi
un piede, i poi secondo la verga, e 'l piè l'assalta, /
di dispetto, spezza la non fiorita verga. foscolo, 1-433: a lui megete
assai di quel che al mondo appare. verga, 1-24: eppure veduta dappresso
col riderne come una vera pazza. verga, 2-162: dapprima adele rimase come fulminata
famiglia avea raggrumolato de'bei denari. verga, 3-73: dapprincipio non voleva sentirne
grande ambascia che mi tumultuava dentro. verga, 1-233: ho passato i giorni sulla
dava braccio, gli andò dietro. verga, i-no: il signor giordano era
che io credessi quel ch'egli crede. verga, i-27: -e del lavoro ne
dan frutti di cenere e tòsco. verga, 2-232: si intratteneva col giovane
pavimento né un fuscello di paglia. verga, i-211: uno di loro alla
primi giorni che mi ti desti. verga, i-119: non potè fare a meno
era tutto ingarbugliato nel dar indietro. verga, i-457: infine i tedeschi ne
ed atti pieni di tenera amorevolezza. verga, i-337: lucia intanto fingeva di
chi mostri di gittar loro un tozzo. verga, ii-23: ma nanni finiva sempre
del legno il dare dell'avventore. verga, 2-43: perdette intieramente la testa
i tempi in cui avvennero alcuni fatti. verga, 1-425: il pensiero della povera
mi sono levato dattorno ogni seccagine. verga, i-443: ieri ancora la è scappata
, ravvolto e tacito / cavalca. verga, 4-123: davanti alla porta c'
/ saliva, e la davidica / verga gentil fiorì. carducci, 382: il
, con tanta competenza in somma. verga, ii-277: sembrava davvero una principessa
e massime il morirsi per davvero. verga, i-104: il barone avea levato
dazio, e non oltre a quelli. verga, i-41: la domenica, quand'
. quello è il sangue dei poveri! verga, 4-327: sissignore! hanno messo
milano pel dazio di porta comasina. verga, ii-93: gli altri pigionali erano un
è la fortezza e la tolleranza. verga, 2-178: temeva che gli spiriti irrequieti
e la macina lavorava ogni dì meno. verga, 2-253: bada a non fare
appunto in cui meno potevamo pagare. verga, 4-70: sì, sì, ho
si può e deve perfezionar da se. verga, i-75: voi mi eravate debitore
sostenere un'approvazione di tanto peso. verga, i-36: lungo la via dolorosa,
veramente i sensi d'un anacreonte. verga, 11-68: le lavandaie dei canali
arrivare vivi e sani ad invecchiare. verga, ii-130: quando fu all'ospedale,
pericolosa insegna d'un impero decaduto. verga, 2-330: le serate musicali della
, qual mi si era formato dentro. verga, 2-228: da ragazzo era sempre
d'ifigenia i colpi dell'europa. verga, ii-373: nunziata si fece pregare alquanto
e farò forse tutto quello che vorrai. verga, 2-42: ci volle ima buona
decifrando questi versi nell'antica scrittura. verga, 1-216: ti ho scritto una lunga
, ho toccati 1 punti essenziali. verga, i-151: ho cercato di decifrare
forse più decisivo che non si creda. verga, 2-298: egli guardandola negli occhi
si declami, mentre là si cantava? verga, ii-265: quando declamava pei suoi
quanto l'idoletto né capisca né veda. verga, 2-73: ii giovane incontrò gli
e falsa. de amicis, verga, 1-384: ella aveva un'espressione intraducibile
zione (v.). verga, 2-212: in quella stanza muta tutto
, decorati di tutte le loro divise. verga, 2-259: al disopra di selle
dai galloni dalle decorazioni dai gioielli. verga, 2-99: in mezzo a quella
suoi pensieri al servizio del pubblico. verga, ii-44: talché lungo la perenne
del corpo umano la sede principale. verga, 4-225: fingeva di guardare fuori
dedito alla ragione e al vero. verga, 4-241: è vero che adesso era
parte non sono assolute ma relative. verga, 2-178: il suo fatale spirito
assegnò le parti, diede istruzioni. verga, 4-157: il notaro si volse di
si deformassero tali ossi sproporzionatamente ingrossandoli. verga, i-17: la miseria l'aveva
giorno defraudato del bene di contemplarmi. verga, i-19: ai primi albori il
, la destra gli saltava sul cuore. verga, ii-73: l'autunno muove sulle
azione fisiologica dell'età. verga, 4-361: non s'avevano ancora indizi
degni d'allac- ciarvi le scarpe. verga, i-133: la gnà lola, non
eseguisce egli è fuori di tempo. verga, ii-72: la corte si ritirava per
azione sia rivolta sopra di loro. verga, ii-224: lui che aveva tutta la
/ trova imenèo; e stupida rimane. verga, i-i7: i cenci sovrapposti in
studi l'abbiano assuefatto a meditare. verga, ii-202: un al- tr'uomo
poeta delinea, a grandi tratti. verga, 1-18: noi cercheremo di delineare
filosofia della storia in poche parole. verga, 2-146: egli non avea potuto stendere
vedo, il colorito delle tue spalle. verga, 2-309: allora si abbandonava all'
pienezza dello affetto lo abbraccia delirante. verga, ii-200: alvise le afferrò di nuovo
moltitudine sommergeano i singhiozzi de'moribondi. verga, ii-304: quasi cercando ancora il
o lina, soffocarti di baci. verga, ii-313: l'indegno era arrivato al
lei un sogno di visioni incantevoli. verga, 2-224: nel delirio dell'ultimo
giudicava i delitti stonature in orchestra. verga, ii-71: avrebbero potuto scendere negli
di lusinghe di tremori e di delizie. verga, 2-40: ah! come sei
vista e suonano deliziosamente nell'orecchio. verga, i-231: chi avrebbe potuto immaginare
la ricompensa della lunga e virtuosa mansuetudine. verga, ii-57: la povera zitellona per
e assalirono alle spalle il nemico. verga, ii-77: ora, nel costruire la
capelli nell'oblio e nella vergogna. verga, 2-335: il successo fu enorme.
rovesciò il ranno sopra di me. verga, i-121: sugli occhi della donna
dei primi ministri e cortigiani diabolici. verga, i-98: si credeva che la baronessa
, -per lo più al venerdì. verga, ii-20: -andrò appena avrò preso
e'si crede bene esser donzello. verga, ii-22: ma suo padre gli
facoltosi che ne sprecano in mille modi. verga, 2-132: il nestore avea quarantasette
numeri: il minore sta sopra la verga, e chiamasi denominato; e il
denominato; e il maggiore sotto la verga, e chiamasi denominante.
numeri: il minore sta sopra la verga [la linea], e chiamasi
presso il meriggio e pareva sera. verga, ii-113: fra il verde delle vigne
dell'occhio si fa denso e pieno. verga, i-356: dappertutto era un chiarore
parte ai sette anni in circa. verga, i-258: il padre battistino,
co 'l coltello tra i denti. verga, i-16: aveva denti bianchi come
di risentimento, di rabbia contenuta. verga, i-140: sua madre l'afferrò pe'
ai denti: affannato, ansimante. verga, ii-13: accorse il ragazzo dell'osteria
; manco discorsi, fuori quattrini. verga, 3-33: lo sentite! anche
condizioni precarie. -anche scherz. verga, i-151: si faranno grandi e grossi
al canto / non cercar dentro te. verga, 4-118: don diego si alzò
le gambe stecchite che gli tremavano a verga dentro le mutande logore: un ecceomo
il popolo che tumultua per lui. verga, i-132: dentro ci si rodeva
che si prepara sul suo capo. verga, i-440: nel carcere però correva voce
e la sua giovinezza andavano deperendo. verga, 4-235: dopo il parto, non
vedi l'ostinata scorza / d'alcuna verga [di canapa] quel color verdastro,
acque silenziose all'isola di san michele. verga, 1-38: quando s'accorse
uno: bastonarlo di santa ragione. verga, 4-80: quante volte l'aveva fatta
, mi confortò l'anima derelitta. verga, 3-179: la nunziata e la cugina
come in atto di far filacce. verga, 3-34: maruzza udendo suonare un'
erano il solo mobile della stanza. verga, 3-157: spendevano e spandevano all'
descriveva, ora narra e rappresenta. verga, i-195: il padre soleva condurlo per
empiono l'animo di soave maraviglia. verga, i-80: la carrozza era sempre
... / noi t'imploriam! verga, i-177: qui la campagna gli
vuoto, sgombro, non occupato. verga, i-35: quando fu per svoltare l'
, che a dar la vita. verga, ii-451: non si vede nessuno in
lontano e non vedeva se stesso. verga, 3-129: per me desidero questo
ama teneramente, e ti adora. verga, 1-25: ella sorride sì dolce che
, sei tu dall'affannoso amante! verga, 2-54: la fanciulla guardava il
/ quelle plebi di cupidi credenti. verga, ii-276: gli portava di nascosto
costei si credeva di fargli regalo grande. verga, ii-49: faceva cuocere il magro
ossia nel dargli un senso eccessivo. verga, 1-22 a diciottenni è permesso credere
/ come un campo di battaglia. verga, ii-156: tutte le finestre del quartierino
finestra, accresceva il desolato squallore. verga, 2-229: all'imbrunire una campanella
migliori cercasse rifuggio in altro paese. verga, 4-56: ella gli teneva fissi addosso
la facoltà d'illudersi con la fantasia. verga, 4-105: inginocchiata dinanzi al confessionario
. quella tragedia era una desolazione. verga, 4-275: da per tutto quel senso
sospese, che un patto troncò. verga, ii-524: il destarsi a bocca
che tu debbi istasera tor moglie. verga, ii-223: è destinato, povero
lo meno, ne è influenzata. verga, 3-104: matrimonii e vescovadi dal cielo
diplomaticamente i destini della repubblica veneta. verga, ii-72: poi tornò a sedersi
luci deste, / solla potente sua verga ritenne. tasso, 13-i-1043: già
a questa voce, a 'mani'no. verga, 2-47: ella si fermò su
di dio ma niun uomo certamente. verga, i-73: -facciamo la pace allora
non oltrepassasse le venti libbre sottili. verga, i-21: detratte le due giornate
interno dell'affrica e dell'america. verga, i-51: donati aveva una pazienza
m'è venuto qualchevolta in mente giovanni verga, forse per la cura e il
, / dettare i patti qui. verga, ii-468: vengono i capipopolo a
onesti che non siano le politiche. verga, i-339: santo parlava sempre per dettato
6. letter. proposito. verga, ii-322: il guardiano, di lì
si rivolse a quello di scamandronimo. verga, 3-129: per me, -diceva
non posso dirle, non sapendo strologia. verga, i-363: signor don marco,
preservata la cameretta della sua devota. verga, i-173: arrivando in piazza,
divozione comnopiva i riti della chiesa. verga, 3-117: la longa la
per mantenere la divozione delle donne. verga, 2-331: lui colla sua tacita devozione
far valere le proprie ragioni. verga, 3-61: -io le mie devozioni so
: importunarlo, dargli fastidio. verga, 3-191: il povero padron 'ntoni non
. vedo che sono diabolicamente organizzato. verga, i-78: dal momento che era
vide fatto in pezzi a dirittura. verga, ii-256: e sorrido soltanto al sole
che è diafana, che è pesante? verga, ii-311: tutta vaporosa nella cipria
con le sottili / diafane dita. verga, 2-20: adele era magrina,
li parlano un brio loro particolare. verga, i-148: ora è morto laggiù,
rosa di diamanti scintillava come ima stella. verga, ii- 404: il notaio
! o dove sia la cameriera? verga, ii-82: diamine! diamine!
birba un briacone / buon diavolaccio. verga, i-188: era stato un magro affare
un tempo combattè contro i corsari. verga, 4-263: mentre discorreva, tendeva l'
a lui cristo gesù duro ed austero. verga, 3-19: l'uomo è
rimaner gli asini lungi a dietro. verga, ii-i7: -sembra un diavolo quella
le nazioni, e più sicuri. verga, 4-26: fa un po'di tutto
una mezza lode tinta di celia. verga, i-236: doveva far girare la testa
colomba con una nenia del diavolo? verga, i-184: ogni cosa nuova stentava ad
ha la chiave dell'acqua santa. verga, 2-42: -vengo subito, -rispose il
l'abbino il diavolo in corpo. verga, i-146: i monelli che pullulano nel
ballato mai, se non per burla. verga, i-211: mentre san rocco
darsi al diavolo per non crederle innate. verga, i-53: il costume componesi di
scompiglio, anche per far penitenza. verga, i-213: la faccenda poi s'
il diavolo a dosso a sua moglie? verga, i-78: l'oste ed il
il vostro affare belle e pronto. verga, ii-327: le figlie penitenti che si
. -fermatevi, signor gradasso. verga, i-131: lola di massaro angelo
allora per conquistare la loro nazionalità? verga, 1-223: ho paura di esser
le lievi / canne, e di verga dibucciata astili. 3. figur
riprese quando la malattia dichiarossi incurabile. verga, i-71: tra i due commensali e
. 2. avv. verga, i-405: un giovanetto della stamperia lì
lettere nostre e forbivasene il didrieto. verga, i-308: prima veniva da mattina a
e stanca in ciel salìa la luna. verga, 4-12: dietro alla faccia
di dietro alle persone che saluto. verga, i-15: nedda le lanciò dietro
schiere] condurre armi e bandiere. verga, ii-28: nanni se la diede a
le cosce posteriormente e le natiche. verga, i-131: accendeva gli zolfanelli sul dietro
che non ci vengano i tedeschi ». verga, ii-173: no, no,
, di quello che una tigre. verga, 4-278: si rivoltò inferocita, simile
e fida custodia della sua sicurezza. verga, 4-340: -sono padre di famiglia
, difendilo: ché farai ottima cosa. verga, 3-141: piedipapera per difendere don
il vero vigore del vostro ingegno. verga, 3-71: padron 'ntoni e i suoi
conquidere trionfalmente l'animo dei giudici. verga, 2-294: i colleghi si scandalizzarono
né per comodo che ne ritraggono. verga, i-148: non avevano altro difetto
e spingerà borea la nave ». verga, i-172: questi li spendono senza pensarci
bene spesso anche belle, e bellissime. verga, 3-15: con un certo gruzzoletto
cui vi siete trovato in effetto? verga, 2-86: ella attraversava colla sua
l'imbecillità di noi razza d'adamo. verga, 2-87: dopo alcuni giorni incominciò
hanno spesso le lor notabili differenze. verga, ii-37: be', se il tuo
indirettamente, a uno stesso fine. verga, 4-32: la cugina rubiera tese le
/ via pe 'l fresco esalano. verga, 4-11: per tutta la campagna diffondevasi
bianca letizia da immenso / circolo. verga, ii-302: si sentiva correre,
era giusta cagione di temer molto. verga, 1-422: col cader del giorno
la violenza delle onde sempre mobili. verga, ii-77: ora, nel costruire la
non avevo fame e digerivo male. verga, 4-372: non digeriva più neanche i
alle navi a digerir la bile. verga, 3-83: stava rintanato in casa
il sole. -pregustare. verga, 1-265: un mio amico, appendicista
civile alla discrezione del cancelliere. verga, 1-32: per bacco! ti credevo
vi manca il pan sol digiunate. verga, ii-362: finalmente, nella novena di
la tirò innanzi ancora un inverno. verga, ii-94: d'allora aveva girato
ricordo che sono ancora digiuno ». verga, 4-73: vi saluto...
reso mi sarà cento per uno. verga, i-370: in quel carnevale furibondo del
, cioè sono contrarie alla vita. verga, 4-77: come dio volle finalmente
studi a consumare dignitosamente l'ozio suo. verga, 2- 156: s'era
l'altezza del tuo sangue ascosa. verga, 4-46: dietro, il papà margarone
ancora tra verdi boscatelle di vimini. verga, 4-90: curvo sotto l'acquazzone
dilata e al ciel s'estolle. verga, 2-50: nella sua elegante disinvoltura
le vene dilatarmisi per la vita. verga, 1-220: il tempo era bello;
e s'arrestano nuovamente nell'individuo. verga, 3-9: man mano che cotesta ricerca
del piacer, ch'entro l'allaga. verga, i-69: la rividi nel suo
il fuoco sinistro de'suoi sguardi. verga, 1-27: rimase muto alcuni altri secondi
non c'è un po'd'incarnato? verga, 2-210: camilla impalata sulla seggiola
soscritta, e vi sarà oggi notificata. verga, 4-241: il canonico lupi che
nel fodro i lor rasoi taglienti. verga, i-277: massaro venerando aveva ragione
o dileggiato, o lasciato da canto. verga, 2-288: ecco cos'era ridotto
dileguaron come / nuvole a i monti. verga, ii-115: il crepuscolo moriva nell'
/ squillan le trombe; ti dilegua. verga, 2-54: gli ebbri fantasmi della
/ poi rapido dilegua in lontananza. verga, ii-73: l'autunno muore sulle
delle grida che venivan di giù. verga, 4-59: il rumore della festa
sotto il nome di scuola positiva. verga, ii-59: ella ne sentì prima un
per giorno del venticinque per cento. verga, 2-264: a don peppino sembrava
che vedevano un affare terminarsi lodevolmente. verga, ii-80: -che braccia magre!
l'amico / fido gl'invia. verga, 2-2x1: le prese il capo fra
, inventavano nuove specie di tormenti. verga, i-191: certo ei provava uno strano
viso / e l'unghie smorte. verga, i-107: il viso avea pallido come
dietro la poltrona d'una signora. verga, 4-197: la prima donna ringraziava
frusta, a destra e a sinistra. verga, 1-152: veggo la moglie del
l'altro che spasima di supplantarlo. verga, 4-24: in mezzo a mucchi di
dimenticato una nube / sulla sua fronte. verga, 2-218: era fuggita, dimenticando
di vigilar le sue faccendole private. verga, 4-30: la baronessa, discorrendo
(una persona). verga, 3-40: la piccina piangeva, e
curvo da prostituirsi al proprio simile. verga, ii-304: il principe si era
noi fossimo marito e moglie almeno. verga, 2-175: essi s'incontravano sovente
dimezzate, ed altre alquanto acciaccate. verga, ii-121: allora, dopo cinque
di prestigio. serra, i-321: verga: passano gli anni e la sua figura
', dimora del console francese. verga, i-117: sorprese se stessa,
comportabile chi mi legga e mi scriva. verga, 2-181: le due amiche e
con le mani arrovesciate sui fianchi. verga, i-14: pioveva, e il
guisa d'aspo che la dipanano. verga, 3-79: il vecchio girava in mezzo
quelle nazioni dalle quali oggi dipendiamo. verga, i-112: don garzia d'arvelo
cappuccina dipinte d'arabeschi gialli e turchini. verga, 4-24: una volta..
fargli dare prontamente de'cavalli freschi. verga, 4-192: si vide capitare don
, garanzia (e renderanno difficilissima. verga, 1-23: colla maddalena ha
epiteti altisonanti, di lodi senz'ombra. verga, i-436: egli non aveva
il cardo] per altro nome dipsaco e verga del pastore. vallisneri, i-199:
spente, neanche diradate dall'uso. verga, i-59: a poco a poco donati
più bel dopo pranzo del mondo. verga, ii-294: papà longo sequestrò le chiavi
cui le compagnie de'soldati molto diradavano. verga, 3-34: maruzza udendo suonare un'
un'ora quel tempaccio si dirada. verga, i-378: spiava avidamente se le righe
il cielo / de'nostri affanni. verga, ii-14: -ha la malaria nella
vedrai di rabbia e duol morire. verga, 2-40: le diceva di quel che
fulgidi d'orazio / carmi dicea. verga, ii-21: l'orbo invece consigliava
chi sa che diranno i giornali? verga, 3-17: finalmente arrivò da napoli la
prudenza, timore di compromettersi. verga, ii-329: vito scardo diventava un pezzo
potrà farsi, o sarà tardi. verga, ii-18: -no, no, ancora
, verso il quale io ero diretto. verga, i-80: corse alla finestra e
un quadrato, segue la diagonale. verga, 2-50: anche alberto sorprese se
, senza un indirizzo preciso. verga, 1-319: mi aggirai tutta la sera
e proseguì tranquillamente il suo ragionamento. verga, 4-166: dirimpetto, sul marciapiede
. vedetelo là nel palco dirimpetto. verga, 2-227: la famiglia dirimpetto aveva
colpi a dritta ed a manca. verga, 2-258: a diritta ed a manca
, o con le cattive. verga, 3-13: così grande e grosso com'
comando: tutto a dritta). verga, 3-134: -a dritta! -gridò padron
vorrebbe esser giudice in propria causa. verga, i-460: aveva girato il mondo,
del talamo le soglie / dirottamente? verga, 2-347: cesare si sentì mancare le
pare una giornata di de- cembre. verga, 1-98: fuggivo delirante come se fuggissi
faccia, ancora atteggiata alla fierezza. verga, ii-129: il giorno in cui il
per la dirupata e sdrucciolevole salita. verga, ii-351: la ciurmaglia innanzi,
/ il verde mincio flebile risponde. verga, 4-253: pei dirupi, ogni
/ ed io stolta il sapea. verga, 3-126: amare e disamare non
/ per consultar si radunaro i proci. verga, 3-15: bastianazzo, che si
la impudicizia ma con la bellezza. verga, 1-302: aprì e richiuse due o
genio dell'uomo, nacquero le macchine. verga, 2-85: velleda aveva alquanto raddolcito
che questo disastro deve avervi recato. verga, ii-475: quando giunse la notizia
/ sue speranze commette alla ventura. verga, 2-337: elena, disattenta, con
grazia, di leggiadria. verga, ii-49: la preoccupazione dolorosa della sua
i fieni di quelle praterie fedelmente. verga, 4-287: il notaro neri..
dischiuse le porte della vostra città. verga, 2-321: quando si sentì gli occhi
/ a la greggia dischiusi e con la verga / fuor cacciarla volea, mi disse
, non perderò l'anima ». verga, 2-327: se la pigliava al seno
con la debil man vano puntello. verga, ii-301: delle ballerine discinte si affacciavano
mano affumicata e sanguinosa pur essa. verga, 2-13: ella si rizzò a sedere
troppa fortezza ricalcitrasse allo spirito, tolle la verga della disciplina. compagnia del mantellaccio,
, farai delle discipline ancora sanguigne. verga, ii-339: estasi di beatitudine,
del nostro miracoloso e santo oggetto la medesima verga dividente il mar rosso, cioè in
a poco si andrà formando tra noi. verga, 4-118: andava errando per la
darò il discorsetto che deve accompagnarla. verga, ii-330: padre giuseppe maria esordì
un breve tratto di via]. verga, 2-127: ella piantò gli occhi scintillanti
egli non potrebbe mai dire a nessuno. verga, ii-436: il notaio, col
di gioventù meriterebbe cotesto e peggio. verga, ii-55: da qualche tempo la
rumore, ecc.). verga, 4-55: dopo il primo movimento generale
il ministro aspettarla nel proprio palazzo. verga, 2-156: s'era informata spesso di
me oltrepassasse i limiti della discrezione. verga, 4-26: mutò subito tono e maniere
abilità propria nel maneggio delle armi. verga, 4-319: una volta attaccò una
quali rose era dipinto l'avvenire. verga, ii-150: dinanzi all'uscio c'era
corinto con somma frequenza di uditori. verga, ii-65: all'assise discutevasi una
usiamo la rettitudine del giudicio, qual verga salda, a discutere attentamente il vero
, / odio mova e disdegno. verga, ii-302: la diva, nell'orgoglio
fuggevoli / tra il nero velo arridono. verga, 2-18: ii sole tramontava dietro
con la particella pronom. concretarsi. verga, ii-57: un giorno infine il romanzo
somiglianze con oggetti reali. verga, i-13: non avevo l'occhio assuefatto
e non tutti possibili ad esser veri. verga, 3-9: il meccanismo delle passioni
, offrivano facilità a farvi rivolgimento. verga, 4-112: ci ha fatto i suoi
due, e me ne teneano diseredata. verga, 4-210: egli, un gran
fecero uno scisma e dall'accademia disertarono. verga, i-436: dissero che volevano andare
lucon sì che non trovan parecchi. verga, 2-188: trovò adele dinanzi allo specchio
e tutto gambe per non farsi disfare. verga, 4-152: -com'è vero dio
, l'anima torpida e dormente. verga, i-371: dopo arrivarono i giudici
ves- siche e vizze e vuote. verga, ii-61: rossori fugaci...
spostati per raccomodare o per altro. verga, 4-94: c'era il letto
durano da ora appunto quattr'anni. verga, ii-129: ella udì pronunziare la
e gridandolo iniquo, lo voleva disfatto. verga, 4-237: ogni festa, ogni
occhi suggella, / che con la verga sua toccando aggiugne. b. davanzali,
figliuoli cogli urli e colle percosse. verga, 3-15: per disgrazia il ragazzo era
e un articolo di varietà pel giornalista. verga, 4-87: tutt'a un tratto
e tutti disgraziatamente nell'acqua precipitarono. verga, 2-171: avea osservato e studiato le
malcapitato, maiavventurato, imprudente. verga, i-60: ella stava sul canapè,
la forza che ve li spingeva. verga, 4-57: hai ragione!.
netta la pelle da qualche livido! verga, 3-227: la forca è fatta pel
non seguire i precetti della vera morale. verga, 2-323: come la chiamavano con
aria disillusa. -sostant. verga, 2-310: faceva la vittima ingenuamente,
nessuno lo disingannò, nemmeno lucia. verga, 2-293: credeva che cesare non
e morbidamente insinuate nella composizione. verga, 2-180: non sembrava curarsi del suo
di voi. dignità e disinvoltura. verga, i-74: a poco a poco,
lingua impastata per la sete. verga, 1-137: che sete! dio mio
suo giudicio, e gli affidò la verga / che si fa serpe e si disnoda
nitida edizione del * viaggio sentimentale'. verga, 3-193: al bisogno poi 'ntoni si
da noia, da desiderii vaghi. verga, 2-350: alla sua primitiva ammirazione ingenua
golgota / giammai non si chinò. verga, i-463: voglio lavarmi il disonore
un uomo senza un giudizio regolare. verga, 2-189: il domandarle cotesto perdono
aspetto di trascuratezza o di fretta. verga, 2-94: velleda si fermò ancora un
da sua madre nel massimo disordine. verga, 4-228: il letto in disordine,
. confuso, disordinato; contorto. verga, i-376: i passeggieri salivano ad uno
di tua dura sorte / piango. verga, 1-237: che cosa vogliono da me
mi disperava per non poter morire. verga, i-200: il povero 'ranocchio '
freno e cominciò disperatamente a correre. verga, i-147: qualcuna di quelle povere bestioline
! - gridò pinocchio con accento disperato. verga, 4-275: quando fu sola,
sanguigne faci / corron la terra. verga, i-205: per duecento miglia all'intorno
un abbandono d'ogni dolce cosa. verga, ii-156: vi si vedeva solo di
che ora ha dei capitali e dimoiti. verga, 3-131: a quel giuoco da
e ottimo concetto ne diede all'inghilterra. verga, 3-13: le burrasche che avevano
, perché già lo farebbe per dispetto. verga, 3-96: per dispetto seguitava a
7. dimin. dispettàccio. verga, 4-237: ogni festa, ogni capo
dispettosamente « buona notte »]. verga, 2-126: a queste ultime parole
, insistente (un suono). verga, i-13: non comprendevo il linguaggio del
: dispettosuccia e cruda come siete. verga, 2-27: alberto la guardava in silenzio
adesso ne avrò tre altri di più. verga, 4-230: la bile, i
-per eufem. disoccupato. verga, ii-316: già l'avevano tutti quanti
in lene acclivio verso la fortezza. verga, ii-405: salutò e cominciò a
a tutto potere dall'ingerirvisi ricercato. verga, 2-348: doveva rammentarsi del sangue
fondo anche prima di esserne possessore. verga, 1-240: la nostra regola ci
dispor di noi senza l'assenso vostro. verga, ii-337: anche lì dentro [
potrete disporre fin ch'io viva. verga, 1-128: tu hai il diritto di
dispotici di percuotere con forti colpi di verga il popolo servo, per allontanare la
un cotal poco a esser dispotica. verga, 2-268: ella sentiva per quel cuore
, perché esso fa tutto colla sua verga di ferro. foscolo, 1-300: col
quanto il disprezzo di se medesimo. verga, 3-29: la nunziata...
maledizioni e maldicenze di ogni genere. verga, 3-31: nel calore della disputa
accusa, / che dice esser la verga a lui devuta, / e ch'a
e fa progressi la letteratura romana. verga, 4-57: si udiva nella sala la
vicenda si disputano la sua attenzione. verga, i-240: polidori era uno di quei
amicizia. -anche di animali. verga, i-197: i cani...
dissanguarsi per sé e per gli altri. verga, i-359: io mi dissanguo in
dissapore che sia mai nato tra loro. verga, 4-303: avrebbe voluto rivedere la
con disperata man tronche e recise. verga, 4-48: la mamma le metteva
e là disseminata d'endecasillabi sciolti. verga, 4-70: il paese in cima al
, poi buttare le loro trecce sulla verga, onde pendevano le salsicce, ricoprire il
aspetti, / o abbandonato fior? verga, ii-354: donna santa non disserrava
poi, 'lasciamo correre '. verga, i-408: il poveraccio s'era dissestato
faccende un po'dissestate di quella donna. verga, 4-287: un gran signore di
, e componeva i loro dissidi. verga, 4-160: dissidi ce n'è
e prorompeva poi come la lava. verga, i-44: cogli occhi chiusi,
ne cresceva il bisogno, la ricerca. verga, 1-309: i bisogni materiali della
, delle brughiere, e delle paludi. verga, i-32: il proprietario pagava,
trasandato affatto nell'assenza di lei. verga, i-32: un ricco proprietario faceva
: cataldo pungeva con la sua lunga verga, cacciava dentro, e uno dissodava col
e uno dissodava col piccone intorno alla verga, il terzo spalava il dissodato.
nestorre. pindemonte, 5-61: l'aurea verga nella man recossi, / onde i
dal guadagnarsi il pane coll'industria. verga, i-78: prima di annottare, una
, e saperne stare a distanza. verga, 2-154: era abituata a ridere e
, 1-250: la regina distese la verga dell'oro, che avea in mano,
fatti per un popolo di eterni giovani. verga, 4-82: passava il tintinnio dei
l'ampia distesa del lombardo piano. verga, ii-475: altri, col sigaro in
un solo la sonava a distesa. verga, 4-344: cosimo... s'
lenzoli distesi, o topponi. verga, 3-187: rimendava le maglie delle reti
a letto lungo disteso ben coperto. verga, ii-13: al vedere il babbo
consueto presso a costoro di fondere una verga d'argento o di copella o d'altro
copella o d'altro, la qual verga va distirata col martello, e poi si
e di questo se ne fa una verga quadra, longa un braccio o più,
innanzi agli occhi distratti del pubblico. verga, i-47: si rividero un'ultima volta
, una moda, una galanteria. verga, 1-29: -fatelo divertire, signor
clementina cantava. -scherz. verga, 3-36: quell'elefante di mastro turi
o profani i gesuiti hanno qualche ingerenza. verga, ii-287: non dico per
più modo vi sia di districarlo. verga, ii-109: quei bei capelli lunghi che
con le esagerazioni e le amplificazioni. verga, i-359: se avete a far con
coltivazioni dello zucchero e del caffè. verga, i-363: venne il fuoco da
grave molestia il commercio d'ancona. verga, 4-28: io non ho fumi,
per la pace con i portoghesi. verga, 3-241: la casa dei malavoglia ora
, usa d'essa quasi come di verga di disciplina e di correzione; la quale
del mondo! disutilacci!]. verga, 3-60: questo... piacque
luogo quei mille nonnulla indispensabili alla donna. verga, 4-261: sapeva leggere..
malattia, ecc.). verga, ii-297: comparve all'improvviso il babbo
fertilissimo lor giardino piantaron l'ecloga picciolissima verga. e. cecchi, 2-14:
vecchio pino talvolta è più corto. verga, 4-55: il ragazzo dei margarone ficcava
, e non piego d'un dito. verga, i-115: donna violante, dopo
alzerà mai un dito per aiutarla. verga, i-265: sapeva che di lì a
ma sono semplicemente i maestri con la verga in mano. savinio, 293: l'
dello spettacolo di rivista). verga, ii-302: la diva, nell'orgoglio
dell'affetto che ben convengono insieme. verga, 1-386: sembrava che non ci fosse
pagare allo stato le loro divagazioni. verga, ii-257: ecco che ricasco di nuovo
si vedono divampare in diverse montagne. verga, i-13: non avevo l'occhio assuefatto
e i polsi i'mi sentia. verga, 2-148: seppe che la contessa era
animo mio dalle dolcezze di tale speranza. verga, 2-112: la mia selene è
alla zuffa, e vi dividemmo. verga, ii-27: filomena, per dividerli,
il saldo fondamento del ben dividere. verga, 2-14: io... francamente
ti chiederei in dono la morte! verga, ii-247: avorrei morir...
sta nel dominio della divinazione. verga, 2-310: il ma
od esteri nemici liberavano le campagne. verga, ii-327: le figlie penitenti che
credendo tutto a tutte le persone. verga, ii-301: -sublime!...
talento e di bellezza eccezionali. verga, ii-301: la divina...
. scriminatura (dei capelli). verga, ii-359: le avevano fatta una veste
consuntiva della ragione e della filosofia. verga, 2-141: ella non lo lasciava
a milano mi divora non piccola somma. verga, 2-235: ogni volta che scriveva
un fuoco interiore, è dante. verga, i-207: se tornava colle mani vuote
, 2-2-62: alza repente / la verga tu del disinganno; e fatto /
l'inconsistenza e l'irrealtà. verga, 1-330: sedetti accanto a lei e
e immobili sotto al ferro operatore. verga, 4-219: -non lo riconosco più
con lieve / delle ruote sussulto. verga, 2-159: la sua cavalla fece
e sociale di uomini e classi. verga, i-203: caro farina, eccoti non
per intero a beneficio dei fattoiani. verga, i-363: il custode della vigna
senza sdegno ornai la doglia è stolta. verga, 3-49: le comari che sapevano
-camminare a doglia: zoppicando. verga, i-304: -l'asino andrebbe salassato dalla
opere purissima e dolcissima la lingua. verga, 2-29: s'erano seduti sotto il
caldo; tenue, delicato. verga, i-196: malpelo se li lisciava sulle
fermavan nel lor corso i naviganti. verga, 1-20: ha la voce dolce ed
una nell'altra insensibilmente si perdono. verga, 4-210: sul viso di lei
/ dolcemente appressando al volto afflitto. verga, 4-56: bianca posò la mano
dargli mangiare fichi secchi e dolciumi. verga, 4-223: la rubiera, senza dir
avea la sampogna e la nodosa / verga spezzata e le fiscelle rotte, / per
sozzo bubbone d'un livido paonazzo. verga, 3-93: -senti! -gli
s'empie la testa di pensieri dolorosissimi. verga, ii-49: in mezzo al crocchio
/ doloroso, che spasimo pare. verga, 4-51: stava a guardare i fuochi
gesto doloroso rovesciò l'acqua sulla prima verga più prossima al casello. saba,
'l non mai da legge, o verga, o fune, / domabile cocchier;
altra richiesta senza aspettar la risposta. verga, 3-144: [donna rosolina] che
chiunque abbisognasse precorrendo pur le domande. verga, 4-107: aveva mandato a fare
, un'anima che molto aveva pensato. verga, i-72: -e del lavoro ne
mostrando maravigliarti del mio lungo silenzio. verga, 11-86: io, come mi vedete
/ da i cancelli a guardarci? verga, i-24: il domani, ch'
5-2-670: non cruccioso garrir, non verga o ferza / adopre il domator; che
inibito di porre i piedi in accademia. verga, 3-39: i fannulloni preferivano godersi
letizia or abita / la vuota casa. verga, 2-226: più tardi si sentiva
di là dei congiunti di terzo grado. verga, i-13: il focolare domestico era
l'altrui con la superiorità de'pensieri. verga, 2-95: alberto invidiava a lei
persona così mascherata, anche donna. verga, 1-252: il veglione era animatissimo
sul cassero o in via macqueda. verga, ii-22: don tinu, il merciaiuolo
gli averi in troppo prospera fortuna. verga, ii-56: fu la sola «
privo del premio del suo sacrifizio. verga, ii-307: nella confusione poi alcuni
o pure i ministri di essi. verga, 4-228: assassino! figlio snaturato!
malanno che ci ha colti noi tutti. verga, 1-382: vi ho amata
si parte un suono di campane. verga, 3-70: quei poveracci...
eragli maestro d'ogni buona massima. verga, 4-34: alessi, dondolandosi ora
medici, figliuola del duca cosimo. verga, 2-311: sola donn'anna bastava
per causa di queste maledette donnacce. verga, 4-219: ti rammenti, che figliuol
e i tristi auguri delle donnette. verga, 2-262: era una donnetta piccola e
-pensava, -m'è venuta di vederla. verga, ii-29: c'era già una
e cresciuto forte in forti studi? verga, i-249: no! non sei
, la veste succinta, tutta impolverata. verga, ii-84: ma spesso egli giungeva
concerti per non separarsi neppur dopo. verga, ii-357: era venuta dopo,
come prima la fede dell'anima mia. verga, 3-16: il giorno dopo tornarono
smaltare dai migliori orafi di genova. verga, 4-149: -mi garantisco da me
dove si serbavano la manna, la verga e la legge, ecco l'ideale
serrata falange che presentava doppia fronte. verga, 2-100: ella, per dimostrargli in
d'incontro al sol raggian tal lume. verga, ii-114: di faccia la chiesa
pericle, quando sarà portata in vaticano. verga, ii- 56: le era
barile più vicino alla groppa del cavallo. verga, 3-149: gli piaceva dormicchiare accoccolato
nel momento culminante del sonno. verga, 4-11: il paesetto dormiva ancora della
, e mi fa il buon prò! verga, 4-65: temo d'imbarcarmi in
fedeli in dormiveglia / salmi geometrici. verga, i-268: all'alba lo fece
lieve man ti adattino le vesti. verga, i-31: ella si appoggiò all'uscio
e i tendini nel dorso della mano. verga, ii-54: il manoscritto era voluminoso
quello scelerato tutto si era ricoperto. verga, i-288: la povera madre s'
la popolazione, per accrescerei matrimoni. verga, 3-52: -bugie! bugie! -
coniugi che non avessero stipulazioni dotali. verga, 4-291: dopo, quando avrai
consorte la dia cui più vuol bene? verga, ii-32: la sorella, benedetta
un vin ch'era un balsamo. verga, i-133: io non sposerò un
e de'latinismi del signor dottore. verga, i-24: il buon dottore non
indizio o speranza di far preda. verga, i-19: dove poi il padrone
che molto avere e sempre dovere. verga, i-16: -bisognava farsi imprestare qualche
accusa, / che dice esser la verga a lui devuta. fagiuoli, 3-1-59:
/ e per forte si tenga. verga, 3-35: il nonno s'affacciò
frutta, ma perché è dovere. verga, 3-93: luca, poveretto, non
testa, e niente di cuore. verga, 2-189: lungo il viaggio scambiarono
finse d'aver perduto giocando cento doppie. verga, ii-93: intanto s'era messo
come sarebbe una cortina appesa ad ima verga di ferro. dizionario di marina [s
annoierebbero meno se fossero scritti drammaticamente. verga, ii-296: jolanda al contrario, padrona
i suoi pianti con la maddalena. verga, 1-384: quell'uomo si uccise
pieghe armoniose ed eleganti. verga, 2-329: componeva allo specchio un quadretto
drappi all'uso antico). verga, ii-304: il principe si era alzato
con drappi (una cosa). verga, 11-88: uomo di mezza età,
le diverse passioni che li agitavano. verga, i-457: drappelli interi...
baldacchino a drappelloni larghi colle nappe. verga, ii-79: in un canto il lavapiatti
drappo mortuario, cogli stendardi dell'esercito. verga, 1-212: hai udito mai i
volgar., 17- 77: la verga del drizzaménto è la verga del regno tuo
77: la verga del drizzaménto è la verga del regno tuo. vita di filippo
in piedi, e con l'usata verga /... / move la schiera
acqua che tenue tra i sassi fluì. verga, ii-475: ad un tratto,
gli venne fatto d'esser milionario. verga, i-440: un bel giorno arrestarono il
ai vinti / mercede il vincitor. verga, i-187: siccome era * malpelo
negli altri diresti di scorgere diverse mani. verga, ii-339: siccome la 'grazia
ger / con la provida verga a pasco adduca, / con leggiadremanico,
e di questo se ne fa una verga quadra, longa un braccio o più,
di questa se ne fa un'altra verga sottile. f. galiani, 3-59:
ducea un regno agguerrito e potente. verga, 4-302: il decoro?..
io ho da dire una parola. verga, 1-82: pietro fu tristamente colpito
de'longobardi e d'altre nazioni settentrionali. verga, 1-81: le condizioni di questo
guardino poi di combattere in duello. verga, 2-96: cotesto soldato, discendente
4. dimin. duettino. verga, ii-525: -si sa; ogni giorno
e pii la sacra fiamma stringi? verga, 1-18: credi dunque che quando ima
come fece la supposta di lei infedeltà. verga, ii-439: agguantò rametta per la
cavalli, io volli scendere nel cortile. verga, i-41: arricciava blonde e attaccava
durar gran tempo e si spengono. verga, ii-60: l'inferma, tornata
d'osare e di picchiar prese consiglio. verga, 4-171: la casuccia di diodata
regio sarebbe caduto due mesi prima. verga, i-324: l'asino imparò anche a
asse ti distendi; e taci. verga, i-73: il letto era duro ed
ma non così dura e da bastare. verga, ii-22: gli portava, nascoste
la barba, la capigliatura). verga, 4-18: il barone scosse il capo
, quando è pel suo paese. verga, i-275: lo zio masi, zitto
la grinta di chi beve l'aceto. verga, i-278: curatolo arcangelo aveva la
intendere la costruzione di questa strofe. verga, i-451: sempre così: il cappotto
la pelle dura, signor direttore. verga, 4-302: scriveva delle lettere che
a tenerla; ebben, si tenga. verga, 1-33: immaginiamoci che per un
di alfieri! -lo ricordo malinconicamente. verga, 4 * 257: di giorno
in balìa all'ebbro furore delle baccanti. verga, ii-222: ginevra parlava di tlasciarsi
di dolore, ecc.). verga, ii-189: si lasciò prendere dal ballo
/ dura ha la faccia ed ebete. verga, 1-69: fissò uno sguardo ebete
notti d'insonnio intiero, assoluto. verga, 1-309: ero stato delle ore intere
poi, ed anco non sarebbe bastato. verga, 2-155: invecchiò precocemente, correndo
le dure zolle della terra, sostenne la verga eburnea ed esercitò il magnifico ufficio.
nostro sensibile conoscimento, come per la verga di moise cose eccedenti ogni senso umano
d'ecceomi e barabbi e zebedei. verga, 4-118: don diego si alzò
le gambe stecchite che gli tremavano a verga dentro le mutande logore: un ecceomo!
in essa usare l'eccellentissimo volgare. verga, 4-27: sarebbe un marito eccellente per
.. inghiottì anche il bastimento. verga, i-32: un ricco proprietario faceva
obbligati a trinciarla almeno da duchi. verga, i-308: tutti si rammentavano di avergli
degli studii aggiunge fiamma all'affetto. verga, ii-302: si sentiva correre, quasi
cui effetti si derivano così rei? verga, ii-437: -non li ho mangiati i
una sensazione, ecc.). verga, ii-302: a misura che l'entusiasmo
e chiaro nella valle il fiume appare. verga, ii-163: non ci siamo neppur
tenda in tenda concitava il volgo. verga, i-308: si udiva il fischio del
da disputar col sole per eclissarlo. verga, ii-508: poi sorse un'irradiazione abbagliante
salvo io mi dichiarerò fallito. verga, i-235: polidori aveva avuto
economie: vivere dei risparmi fatti. verga, 2-43: dopo un par d'ore
giornali sotto il portico dei servi. verga, i-44: i giorni squallidi e lunghi
'tu passeggerai sovra le stelle'. verga, i-56: si divertiva ad intrigarla lui
/ e per cui si richiede / della verga edilizia aspro rigore, / forse più
collegio per completare la sua educazione. verga, ii-357: a casa sua filavano e
data, in ròcche peregrine, / alla verga del vii téutono / che l'edùchi
, è così educato e rispettoso! verga, i-71: tra i due commensali e
delle ispettrici per gli educatorii femminili. verga, 4-243: fatta più grandicella passò dal
dell'ottima educazione di quella dama. verga, ii-295: colla rosmunda si pigliava
effer vescenza dell'affetto. verga, 1-68: i carabinieri, quan
gelo sull'etere solforico e nitrico. verga, i-193: nessuno avrebbe potuto dire se
effetto d'un piccolo componimento a sé. verga, i-58: ella gli piantò gli
sono e ce ne saranno tante così. verga, 1-323: l'atmosfera era calda
[s. v.]: colla verga militare o colle cospi razioni
. g. raimondi, 3-250: verga sa elevarsi dalla fase analitica e istruttoria,
elica, che funziona a elica. verga, i-375: s'era appoggiata al parapetto
di rabarbaro: onesta e cristiana spezieria. verga, ii-39: vennero gli sbirri e
son superbe, ma non sodisfatte. verga, 4-223: i parenti toglievano commiato.
, che tutti conoscono di carlo! verga, i-58: il nuovo contegno di lei
fosse veramente nazionale e del tempo. verga, 2-140: ella ascoltava avidamente, più
vostra disapprovazione dell'indirizzo finora tenuto. verga, i-65: la parola più affettuosa,
, baciavano colle labbra spente. verga, i-105: stava appoggiato, colla mano
mi addolorava. -recipr. verga, 2-333: l'esuberanza morbosa della sua
4 le esistenze emanano dall'ente'. verga, i-120: tali pensieri sono vertiginosi
come circondatato dalle emanazioni degli astri. verga, 1-92: pietro si avanzò lentamente
grappoli come quelli della terra promessa. verga, 1-397: sentite, mio caro,
si nasconde ed inchina sotterra. verga, 1-55: la luna, al-
come fanciullo male avvezzo campato a chicche. verga, 4-378: ansimava perché aveva il
, così come gli sta dentro. verga, 4-102: egli sbatacchiò l'uscio.
non furono adoperate da'buoni scrittori. verga, ii-201: il cameriere voleva guadagnarsi
volto di una persona). verga, 2-179: gemmati s'era fatto un
e in buon linguaggio i pazzerelli. verga, 4-61: il canonico conchiuse con
: gote enfiate, dispiacque. verga, i-154 *. jeli, lui,
di sentir le storie per minuto ». verga, 1-187: sembrava che ella si
l'efficacia, l'importanza). verga, 2-228: un calcolo implacabile..
libero di testare e di succedere? verga, i-107: il viso avea pallido come
spazio che vi entri la mano. verga, i-29: e il domani, quando
di entrare agli stipendi della repubblica. verga, i-133: turiddu tanto disse e
quelli che oggi ne fanno professione. verga, 3-32: lo zio crocifisso si
, / fu il costume osservato. verga, 3-19: la mena entrava nei
al figur.: accoglienza intima. verga, ii-165: allorché l'avevo pregata di
cavalcando / per una via meravigliosa. verga, i-69: sentii che mi sarei
profonda commozione; che denota entusiasmo. verga, 2-41: ella ascoltava avidamente, infatti
con massime d'epicureismo godente. verga, 2-134: avea la riputazione
invulnerabile di orlando e di ferraguto. verga, 1-340: lo tenni stretto fra le
epigastrica nella sostanza del fegato. verga, 1-136: toccò vivamente la
chi non dà lanciate l'epigramma. verga, 2-86: il sarcasmo le veniva frequente
; per l'uomo un episodio soltanto. verga, 2-333: la lettera a cataldi
nell'italia meridionale). verga, 3-69: se ne andò zoppicando a
giudaica: canapa selvatica, scabbiosa; verga d'oro (in emilia).
ora una gentil voce di pianto? verga, 3-16: lì presso, sull'argine
erbacce, o qualcosa di simile. verga, 4-21: il canonico lupi attraversò il
la canzone ilare e di gioventù. verga, i-432: andava dicendo che tonino era
l'edificio delle gloriose età italiane. verga, 2-256: si corruc- ciava quasi
/ nell'ispide di peli ardue barbute. verga, 1-61: -ora vado'a
naturali e con offesa delle leggi. verga, 4-211: don nini è pieno di
dottore che gli cura gli acciacchi. verga, i-196: siccome aveva ereditato anche
lontano, lontano da questa gente bestiale. verga, ii-325: se non lo lasciavano
d'aver perdute tutte le illusioni. verga, 4-167: il palazzo sganci chiuso
il poeta e gli eroi da poltrona. verga, i-78: allora codesto eroe da
erotiche, i miei fanciulleschi rammarichi. verga, 1-262: i miei sogni erotici non
via diversa dalla prima, io torno. verga, 4-379: ella gli si buttò
adunare i pensieri erranti, rispose. verga, 4-246: sembrava che cercasse le
53-5: se'giunto a l'onorata verga / colla qual roma e suoi erranti
più felice sarei, candida luna. verga, 4-118: don diego si alzò dal
erra l'armonia per questa valle. verga, 2-55: il tocco della sua mano
lasciare, / mia bella giovinezza. verga, ii-245: delle ombre livide sembravano
se la mette innanzi, e con la verga la caccia verso colà onde si era
s'inerpicano lenti per l'erta. verga, 2-44: l'aveva accompagnato per
lo sparviere correva per l'alto. verga, 4-253: isabella dalla sua finestra
perché qualcosa ti cascherà sulla testa. verga, i-22: quando passava dinanzi ad
erudito. sergardi, 141: già verga la mia clio carte erudite, / per
, / ma sta nel cuore. verga, i-52: l'isolamento di quella vita
suo addome. -senza eccedere. verga, 2-197: la marchesa non aveva più
poi cura di rinnovarlo ogni tanti giorni. verga, 1-64: le acri esalazioni di
e in fantasia vede l'avvenire. verga, 2-146: l'amore di lui
esame, con un giudizio universale. verga, 2-296: la presenza del marito
di astratto. -dubbio indagatore. verga, 2-16: le prime inquietudini del cuore
scolastica, ottenendo la promozione. verga, 2-17: il nipote non era riuscito
il numero conceduto alle belle arti. verga, ii-70: era un giovane di
momento nel quale il lume si spegnerebbe. verga, ii-230: s'era seduto di
, esangue, trista, selvaggia. verga, ii-235: la contessa aspettava danci
preso la parte dei suoi paesani. verga, ii-461: -fanno benone se v'incendiano
indizi e sulle più avventate affermazioni. verga, 2-304: tradiva dei momenti di
e vogliono ch'io vada in montagna. verga, 4-302: nel paese ormai si
solamente il suddetto lamo sopra l'acqua. verga, 3-66: alessi andava a raccattar
e si volge dove vuole l'arringo. verga, 3-52: lo zio crocifisso alle
per accertarsi che nessun ci sia. verga, ii-518: si diede a battere l'
ischio uno ramo verde, la verga fu d'oro. landino (plinio)
al collo con tenerezza piucché figliale). verga, 3-133: -santo diavolone!
s'era sentita risonare agli orecchi. verga, ii-89: altri, nella sala,
osservanza delle leggi, la rettitudine. verga, 2-270: ella si scaldava al
, mimiche, ecc.). verga, 2-81: eseguiva le diverse figure della
, la prussia coll'austria. verga, 4-215: nemici ne abbiamo
più barbaro esempio di parricidio esecrando. verga, ii-431: t'ho dato il
poteva toccare) esentati gli strioni dalla verga. idem, i-90: cesare loro promise
avere una buona sensibilità musicale. verga, ii-280: nella baraonda si udì il
moda tocca correre almeno mezza l'europa. verga, ii-113: all'ingresso del paesetto
la rugiadosa manna / onde si pasce. verga, i-146: vi siete mai trovata
topi, che ruodano del continuo. verga, 4-14: a ogni passo un esercito
alle armi andranno agli esercizi militari. verga, i-452: cominciò a correre la
che gli rispondeva la madre desolata. verga, i-361: venivano i missionari,
al passato e dal passato procede. verga, 2-90: l'amore di quella strana
e vermiglio: e bocca esile. verga, ii-220: faceva un gesto grazioso
e lungo (il collo). verga, i-64: aveva due graziose fossette agli
anni di esistenza, ridotta al verde. verga, 2-96: il principe discendeva da
ignorati recessi dell'esistenza popolare. verga, i-375: s'era appoggiata
la vergogna, di là l'onore'. verga, 4-326: fece capolino dall'uscio
lento, guardingo, indeciso. verga, 4-246: fissò di nuovo sulla giovinetta
indugiare, sostare, arrestarsi. verga, 2-11: il marchese fece alcuni passi
parlavano e giudicavano degli scrittori greci. verga, 2-170: ella, dopo lunghe esitazioni
ci son recate da lontani paesi. verga, 1-90: quella specie di stufa,
tempo restano seco in poco grado. verga, 2-349: elena sapeva ormai per
oggi l'esplosione del mio sdegno. verga, 2-108: alberto rimase sbalordito da quella
tutti con molte lampade e candele accese. verga, 4-249: nelle chiese avevano esposto
sul- l'altar maggiore del duomo. verga, i-268: la chiesa di san
quel rossore, avrebbe potuto dubitarne. verga, i-59: voltandosi all'improvviso, sorprese
rispondimi subito per mezzo dell'espresso. verga, 4-363: di li a qualche
... fra gli amplessi esprime. verga, 2-71: alberti barcollò, e
. sottrarre un bene al possessore. verga, 4-241: don nini aveva dovuto pigliarsi
quali non è possibile la vita. verga, 4-361: non s'avevano ancora indizi
astraete dal genere, rimane tessere. verga, i-232: le ripeteva una domanda,
deserte / piazze de la città. verga, i-153: i bei meriggi d'
: « oh misericordia! ». verga, 1-354: la carrozza li aspettava al
, iii-74: estese la sommità della verga, la quale teneva in mano, e
regni di marocco in direzion dell'oceano. verga, 2-224: si mettevano sul terrazzino
esterno il raggio dell'anima intima. verga, 2-272: a lui stringeva il cuore
, senza divieti cavati dall'estero. verga, i-459: -tò malerba! o cosa
onda appena / di purissima vena. verga. 1-217: l'altra notte tentai
impotente ed improvida dei nuovi occupatori. verga, 4-202: un'idea del marchese
una voce, un suono). verga, 2-161: io mi chiamo ancora adele
cura delle conseguenze di tal'operazione. verga, 4-361: il muscio, più
/ riscintillando tra le brevi sponde. verga, 2-18: il sole tramontava dietro
molto familiari, nella propria casa. verga, ii-242: la contessa anna passò due
di suo l'odio e la vendetta. verga, 2-272: da quel momento divenne
attonite fronti e le rendano chine. verga, ii-205: aldini provava adesso una
quanto dire estremamente attenuati di forze. verga, i-91: la baronessa fu estremamente
che va ricca la nostra primavera. verga, 2-33: se ne stava rincantucciato
ne gustava colle estremità delle labbra. verga, 4-141: chinò il capo ubbidiente,
concitò nel petto mio estremo furore. verga, 1-19: egli passa colla maggior
tanti affetti il fortunato genio delltnsubria? verga, ii-481: a poco a poco comincia
essi sconterebbero amare queste esultanze nefande. verga, ii-48z: a poco a poco
persona è ormai avanti negli anni. verga, 4-43: l'arciprete prese tabacco,
gelo sull'etere solforico e nitrico. verga, ii-222: ginevra parlava di «
/ l'eterea voluttà svanisce e fugge. verga, 2-41: quelle aspirazioni eteree verso
rimane di eternamente e superiormente bello. verga, 1-383: colui dicevami che lo rendevo
bensì imparare a dipingere nuovi quadri. verga, i-145: la mattina del terzo giorno
nome sol de l'onorato sforza / verga l'eternità più lungo foglio. boccalini,
passasti, eterno / sospiro mio. verga, ii-92: assunta rimaneva sbalordita, colla
comparire tosto innanzi a quel tribunale. verga, 2-175: essi s'incontravano sovente
maestro, finita etica di vent'anni. verga, 1-384: ripartii senza vederlo,
è usato in medicina come astringente. verga, i-162: si prendeva anche il
, e quegli il quale ha mozza la verga, non entreranno nella gesia di dio
proverbio e ci credo come nell'evangelo. verga, 3-26: ella diceva sempre la
che in fretta e breve vi dico. verga, 3-205: tutto quello che le
d'introdurre esteri nelle sue file. verga, 2-171: possedeva l'ingenua curiosità di
esso lui nella nativa mia povertà. verga, 2-343: schieravano dinanzi al marito
degenera nel rettorico e nel convenzionale. verga, 1-68: certe situazioni, certe
di non venire a contatto. verga, ii-241: una sfumatura d'amarezza accennavasi
romanesca, tu puoi immaginar quale. verga, ii-79: alle otto in punto di
e posto leggi e trovato arti. verga, 4-20: è tutta rovinata la cucina
tutti / che caduchi non sono. verga, 3-15: per disgrazia il ragazzo
felicità si fabbrica la suprema miseria. verga, 2-164: la maggior parte dei nostri
le cortine a tutto il fabbricato. verga, 2-257: di tanto in tanto
la vendemmia, chiamansi faccende grosse. verga, i-165: mara, come se ne
la soluzione di un problema. verga, 4-37: sentite, sentite..
: essere mutevole, imprevedibile. verga, 1-390: si può essere innamorati,
grossi, e mori che paiono facchini. verga, ii-201: anche dei gentiluomini,
sollevare un centinaro? un sacco? verga, i-438: s'era messo a fare
con un lontano accenno di terremoto. verga, i-214: come quei galantuomini si trovarono
guelfe gli chiudevano le porte in faccia. verga, 3-129: per me desidero questo
a staccare [i bozzoli]. verga, i-26: un pettirosso, il freddoloso
la reggia e di cader minaccia. verga, 1-24: -hai veduto?
, ma con propositi seri. verga, ii-408: -ai miei tempi bastava esser
il riso / dell'energica plebe. verga, i-28: la domenica, quando.
ad aver effetto fuori dell'immaginazione. verga, ii-19: adesso ch'era conciato
loro né utilità, né bellezza. verga, 2-87: dopo alcuni giorni incominciò
dapoi per qualche delitto sonosi rifuggiti. verga, 4-354: i più facinorosi erano partiti
prelibati. il conto -sessanta dollari. verga, ii-187: le signore sfioravano appena un'
; persona boriosa, scioccamente presuntuosa. verga, 2-332: elena aveva voluto avere anche
un fagotto, e se n'andò. verga, 3-172: egli indugiava col
: fate fagotti, e a rivederci. verga, ii-129: quando la lena fu
idolo / quattro e quattr'otto. verga, ii-269: le diceva di fare nascostamente
falce del tempo non si risuscitano. verga, ii-145: il colèra mieteva la povera
più il magnifico dell'altre vedute. verga, 2-256: alle falde delle colline
forte, per farlo sedere di nuovo. verga, i-417: sandrino gridava e sacramentava
fertilissimo lor giardino piantaron l'ecloga picciolissima verga. d'annunzio, i-46: fra
o spariva dal consorzio cittadino. verga, ii-84: il fallimento dello zio
e coglierne in fallo la logica. verga, 4-208: -si può? -chiese la
chi pone il piede in fallo. verga, i-271: il re con una sua
/ paion drappelli d'anime beate. verga, i-35: venne la pasqua,
suo, esce subito di carreggiata. verga, i-52: avrebbe creduto di metter il
tuoni, dal basso fino al falsetto. verga, 4-150: sottomano, in voce
società in un'epoca oscura e importante. verga, ii-236: perché la fatalità facesse
, con danari, falsi attestati. verga, 4-43: l'arciprete prese tabacco
parte mettete tutte l'opere buone. verga, 3-42: le sue bilancie..
con la ragione, senza frasi. verga, ii-229: la madre, pallidissima,
loro pigro e flemmatico temperamento. verga, 11-219: ma ciò che stringeva maggiormente
ebbe a dolersene fin che visse. verga, 2-137: tutt'a un tratto il
, / morte precorrerà fame infelice. verga, 3-47: se non fosse stato per
inferiore lo credo capace più che tanti. verga, 4-60: eh...
di fame un poco per giorno. verga, 3-26: i ladri le avevano
famelici empiono il ciel di strida. verga, 4-134: una turba famelica piombò
rifar l'opera de'suoi predecessori. verga, 4-15: era un correre a precipizio
convivere sotto lo stesso tetto. verga, ii-32: facevano tutti una famiglia,
che la è stata pur donna. verga, 2-275: la trattava da eguale
paura delle tentazioni! fatti coraggio! verga, 3-99: voi potreste fargli un gran
tengano con le prode incontro a lei. verga, 3-134: -a dritta! -gridò
illuminare la strada da percorrere. verga, ii-250: sino a tarda ora lo
esagerazione, al limite estremo. verga, 1-27: -e tu sei superstizioso in
ch'i'fuggo lor come fanciul la verga. a. pucci, cent.,
onde gli cola la barba veneranda. verga, ii-70: fulminò il reo colla sua
uomini d'atene e di sparta. verga, i-394: lui vedeva trottare allo stesso
, e mi pascevo di fantasie. verga, ii-258: il sole m'ha lasciato
il carnefice / apparire e scomparir. verga, 1-202: tutto rattrista il cuore e
notte mi parea udir la tua voce. verga, 2-49: si sentiva gonfiare in
è di sognare un governo popolare. verga, i-240: lo scricchiolare della sabbia sotto
nel languore ceruleo della fantasticheria settentrionale. verga, 2-121: ella doveva esser lì,
e romanzesco dei tempi di mezzo. verga, ii-485: agli alberi che gemono
sperdersi pensando nel vespero di settembre. verga, 2-156: la sua bellezza intanto
sentimento e gli eccessi del temperamento. verga, 2-17: a sedici anni era
di circo equestre, di funambolo. verga, 2-156: il prato stendevasi come
piace e mi pare ora di uscirne. verga, 4-93: la lite s'accese
dall'azione meccanica delle onde. verga, 3-21: la provvidenza si dondolava sulle
faraglioni di aci trezza, di cui parla verga, hanno qualcosa di certo spirito siciliano
suo giudicio, e gli affidò la verga / che si fa serpe e si disnoda
-il bambino nel grembo della madre. verga, 4-133: voltandosi verso la moglie che
vano / più che non fare. verga, i-133: turiddu tanto disse e tanto
la seccaggine / del- l'educarli. verga, i-394: bisogna masticare la briglia,
deserto disse / regno di dio. verga, i-80: corse alla finestra e fece
letto in furia, aprì l'impannata. verga, i-40: la principessa fingeva non
intorno a sé dolcezza e compassione. verga, i-169: i viandanti si erano fatti
, 3-8: trasse dell'alta ischia la verga non verzicante dell'alte fronde: la
non verzicante dell'alte fronde: la verga fu fatta d'oro. trattato del
il lezzo i supplicanti / contaminò. verga, ii-17: quand'ebbe terminato si
che ci fece piangere dalle risa. verga, ii-146: cavavano fuori il fazzoletto,
e chi delle maniere del far oro. verga, i-309: aveva provato quel che
, malattie, ecc.). verga, i-419: quel ragazzo è innamorato morto
e caratteri, per fare i sommati. verga, i-262: i seminati alti come
del dì fatai tempererà d'affanno. verga, 3-19: allo zio crocifisso gli
patria facevano un stimolare molto molesto. verga, i-30: ella sentì gran caldo al
la raccolta de'libri e de'manoscritti. verga, 1-303: pensava sempre a me
farsetto, e facevano a gittare la verga, di poi o al pome o
campagne sole / assorda la cicala. verga, i-20: -quanto a me preferirei
danari, le mane gli tremavono come verga. dice toste: o fatti freddo?
, e resto stordito per più giorni. verga, i-157: -gli hanno portato via
mi faccia d'un somaro zoppo? verga, ii-62: vorrei che fosse verso il
-piacevole apparenza, veste attraente. verga, 1-39: io amo appunto in lei
miei perigli, e non de'tuoi. verga, 1-215: ieri una farfalletta tutta
bene, né l'ho mai recitata. verga, 2-286: cotesta piccina...
d'una bianchissima farina di frumento. verga, 3-110: comare venera, tutta pettinata
il quale chiamano i greci sincomisto. verga, ii-363: lui stava a vedere,
patria, e veder modo di migliorarla? verga, i-23: passando dinanzi alla
e la sorella / del tabaccaio. verga, 2-225: ogni giorno, estate
ai flutti opposte / il faro scintillante. verga, 3-131: a quest'ora avrebbero
palme al cielo e mandò il voto. verga, 4-23: stava litigando con
, ed altre simili bassezze popolari. verga, ii-281: i comici saltarono giù dal
la espressione di quelle faccie signorili. verga, i-137: -così va bene,
me li hanno spediti sotto coperta. verga, 2-223: elena china sul pianoforte scriveva
, susanna in atto d'orare. verga, 3-77: adesso la provvidenza sembrava
sulle navi di legno). verga, 3-59: davanti alla porta di mastro
crepuscolo / fascia di tedio l'anima. verga, ii-117: al vedergli il chepì
3. spartito musicale, partitura. verga, 2-129: alberti tardò un istante a
rotolanti, espugnavano la porta tosa. verga, 4-13: sotto la tettoia cadente
un mazzolin di rose e viole. verga, 2-312: quando arrivava il ragazzo
intorno a un'asta centrale. verga, i-452: -tu non ci vai contento
altro cadono a fascio nella gondola. verga, ii-333: e anche loro ne
e sopra d'esse pubblica libri. verga, 3-92: si azzuffano perbene, e
detto 'friscalettu '). verga, 1-67: a quelle parole successe un
desco poveretto / più ridente oggi apparir. verga, 1-33: colei è vana,
straordinaria abilità nei lavori manuali. verga, 3-76: -quel diavolo di compare zuppiddo
ed a'tallóni, / è la verga fatai, battendo questi, / si reca
iv-330: fra le mani / porta verga fatale, onde sospende / ne'miseri percossi
grandi allora, e sterminatissimi adesso. verga, 2-89: ho bisogno di esser convinto
ultima / ora dell'uom fatale. verga, 3-149: -siete un bel prepotente
per dove passano lasciano il segno. verga, ii-50: egli da lontano inchiodava
fomenti in te qualche nuovo capriccio. verga, 1-66: mi sentivo spinto
e approssimandosi all'onorevole dono della fatata verga, maravigliandosi, prese enea. andrea
scettro, esimia di vulcan fatica. verga, i-16: forse sarebbe stata bella
esordiva in una nuova piazza. verga, ii-272: un bel giorno si vide
/ dalle fatiche della caccia stanco. verga, i-375: il cameriere, rifinito
veloce / che percorrea la faticosa tela. verga, ii-49: quando egli si era
: oggi, non mostri orrendi / di verga fatta serpe, / di fiume fatto
che molti volumi di faticosa erudizione. verga, 2-152: cotesta vita era stata
fanciulla con ogni fatta di buone grazie. verga, i-121: malgrado l'alterigia baronale
, tutte le cose fatte e future. verga, i- 41: erano i giorni
è fatto collo spirito di vino. verga, 3-13: per spiegare il miracolo,
). - anche al figur. verga, 2-138: invece di tornare a piedi
per monza, era notte fatta. verga, ii-16: la gagliana venne a giorno
, per bacco, anch'io. verga, 2-232: il giovanotto, commosso della
non può: contraddire alla sua coscienza. verga, i-203: io te lo ripeterò
una vigna, un terreno). verga, ii-401: le tasse, il governo
ad operare la riforma inevitabile di genova. verga, 1-20: scopriamo sin dal principio
d'erba non provaste assai gran tempo. verga, 4-259: le insegnava dei lavori
paesaggio caffè e pànera della lomellina. verga, 2-26: credette di scorgere un
m'era fatica anche il vederle. verga, i-57: rideva di tutto cuore
capo, tacendo e ridendo filosoficamente. 'verga, ii-313: lui aspettava filosoficamente la
ed erra l'armonia per questa valle. verga, 3-16: certo è che 'ntoni
secondi, siavi copia al mondo. verga, 2-89: il dubbio mi rode
, una parte del corpo). verga, ii-488: la bimba crebbe fine e
acquerugiola fina, cheta, uguale uguale. verga, i-189: della rena ne era
-scarno (il volto). verga, i-243: il suo fine profilo arabo
fina / tunica e un ricco manto. verga, 4-39: mastro don gesualdo fece
prima che possa giugnere all'intelletto. verga, 3-200: voi siete una roba fine
come il più prelibato de'nettari. verga, i-409: la sora giuseppina,
saldasse a tutti e quattro i gangheri. verga, 4-11: nel silenzio, si
mostra non è degna di fiducia. verga, 3-25: a donna alla finestra non
a trar d'ago alla mia finestruòla. verga, ii-84: la stanzuccia, che
poeta mormorava certi versi del tasso. verga, ii-21: lo zio antonio, che
affacciò alla finestra a dare un'occhiata. verga, i-394: bisogna masticare la briglia
.. dio ne scampi! verga, 4-344: cosimo intanto s'era arrampicato
finire / quella benedettissima sua storia. verga, ii-23: ma nanni finiva sempre
gli sposi finisse con una morsicata. verga, 3-98: allorché li incontrava si
anassimandro cogli oroscopi e il gnomone. verga, 3-19: allo zio crocifisso gli
un nasone che non finiva mai. verga, ii-30: lontano si udiva la
, e si sdraiarono a capua. verga, i-208: le schioppettate fioccarono.
gli astri il mortai grado estolle. verga, i-181: furiosi acquazzoni, in
,... il finocchio selvatico. verga, i-302: con una manata di
/ potesti, aspasia, immaginar. verga, 4-283: m'hai visto finora colla
possibile uguale a quello della capellatura. verga, ii-318: buttò anche le mani addosso
, non m'è mai piaciuto. verga, ii-146: cavavano fuori il fazzoletto,
come se nulla fosse stato. verga, ii-85: ma quando ci vede insieme
almeno / che anch'io conosco. verga, 2-179: gemmati avea perdonato quei
potuto essere validi testimonii della verità? verga, 2-343: il poeta, in cima
di colà e fare le loro finzioni. verga, ii- 299: guarda, papà